Cari atei, non rendete tristi i cattolici

Riflessioni di Padre Raniero Cantalamessa OFM Cap., venerdì mattina di fronte a Benedetto XVI e ai suoi collaboratori della Curia, in preparazione al Natale. […] Mai la “tristezza del credente per il rifiuto spavaldo di Dio intorno a lui ha avuto tanta ragion d’essere come oggi”, ha avvertito il frate cappuccino, perché “stiamo assistendo a un ritorno di fiamma di un ateismo militante e aggressivo, di marca in genere scientifica o scientistica”. “La prova dell’esistenza di Dio non si trova nei libri e nei laboratori di biologia, ma nella vita – ha sottolineato –. Nella vita di Cristo prima di tutto, dei santi, e degli innumerevoli testimoni della fede”. “Si trova anche nella tanto disprezzata prova dei segni e dei miracoli che Gesù stesso dava come prova della sua verità e che Dio continua a dare ma che gli atei rigettano a priori, senza neppure darsi pena di esaminarla”, ha osservato. Ugualmente doloroso è per il credente “il rifiuto sistematico di Cristo, in nome di una ricerca storica ‘obiettiva’ che, in certe forme, si riduce alla cosa più ‘soggettiva’ che si possa immaginare”, tradotta in una “gara a chi riesce a presentare un Cristo più a misura dell’uomo d’oggi, spogliandolo di ogni prerogativa trascendente”, ha avvertito il predicatore del Papa. […]

Lancio Zenit – Il mondo visto da Roma

23 commenti

Kaworu

e quando il credente rende triste me? posso anche fottermi, a quanto sembra…

Giuseppe

Mi sembra interessante leggere anche il resto:

«“La Chiesa ha ‘pianto e sospirato’ in tempi recenti per gli abomini commessi nel suo seno da alcuni dei suoi stessi ministri e pastori – ha segnalato –. Ha pagato un prezzo altissimo per questo. È corsa ai ripari, si è data regole ferree per impedire che gli abusi si ripetano”.

“È venuto il momento – ha suggerito –, dopo l’emergenza, di fare la cosa più importante di tutte: piangere davanti a Dio, affliggersi come si affligge Dio; per l’offesa fatta al corpo di Cristo e lo scandalo recato ‘ai più piccoli dei suoi fratelli’, più che per il danno e il disonore arrecato a noi”.

“È la condizione perché da tutto questo male possa davvero venire del bene e si operi una riconciliazione del popolo con Dio e con i propri sacerdoti”.

Questo, ad esempio, potrebbe realizzarsi convocando “un giorno di digiuno e di penitenza, almeno a livello locale e nazionale, dove il problema è stato più forte, per esprimere pubblicamente pentimento davanti a Dio e solidarietà con le vittime”, ha detto padre Cantalamessa.»

Damiano

“Si trova anche nella tanto disprezzata prova dei segni e dei miracoli che Gesù stesso dava come prova della sua verità e che Dio continua a dare ma che gli atei rigettano a priori, senza neppure darsi pena di esaminarla”

E chi l’ha mai detto, siete voi buffoni che fate di tutto per non sottoporvi agli esami…cominciamo col fare l’esame del sangue a S. Gennaro…

archibald.tuttle

“e quando il credente rende triste me? posso anche fottermi, a quanto sembra…”

ovviamente no perche l’autoerotismo dei non cattolici rende tristi i cattolici.

davide

“gli atei rigettano a priori, senza neppure darsi pena di esaminarla”. Ecco un’altra vomitata dei cattolici su di noi. Chi infatti tra quelli che hanno vissuto il passaggio da cattolico ad ateo non ha svolto un cammino di dubbio e di ricerca, ponendo però l’attenzione su ciò che significavano per lui alcune cose? Però nonostante ciò, questi continuano a sputarci addosso solo perchè per quello che siamo e per il passato che abbiamo vissuto siamo usciti dal loro porcile. Kaworu scrive:“e quando il credente rende triste me? posso anche fottermi, a quanto sembra…”, quindi c’è forse modo migliore per sputare addosso a una persona che giudicarla non tenendo minimamente conto del cammino personale che questa ha fatto e delle conclusioni a cui questa è arrivata?Da sottolineare che poi quando rispondiamo ai loro
continui insulti e sputi questi sono straesperti nell’atteggiarsi a povere vittime perseguitate. Purtroppo mi pare che anche qua ci siano atei che hanno dimenticato le sane leggi del taglione e della rappresaglia. E così intanto possono gettarci merda addosso ogni volta che vogliono!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gio

Ma Cantalamessa scherza o cosa?
E il fatto che gli atei siano discriminati DAI credenti, dove lo mette?

paolino

La risposta dovrebbe essere corale: “Cari cattolici, non rendete tristi gli atei!” 🙂

Lorenzo A.

LA VERA TRISTEZZA E’ RINUNCIARE A RAGIONARE COL PROPRIO CERVELLO COME FANNO I CATTOLICI.

giops

Il cattolicesimo vuol dire discriminazione delle coppie di fatto, insensibilità rispetto a chi soffre e tentativi di imposizione delle loro regole morali a livello di leggi dello stato.
Son contento che siano tristi, perchè semmai sono loro che hanno perso di vista il messaggio di Cristo, che fosse divino o meno.

mauro cassano

Il punto è – se possibile – che molti scienziati o “scientisti” atei come li chiama il padre hanno provato anche negli ultimi tempi a sottoporre ad esami scientifici i presunti miracoli, incontrando ogni volta il diniego delle autorità religiose (si pensi alla liquefazione del sangue di san Gennaro)…questa gentaglia infesta ogni aspetto della vita degli esseri umani e aizza all’odio e al disprezzo di coloro che pensano (ché sembra difficile adoperare l’espressione “la pensano in maniera diversa”, cosa che equivarebbe ad ammettere che questi signori pensino) e lavorano. E’ da espressioni lagnose e deprimenti come queste che si può capire quanto autoritaria sia la chiesa cattolica romana, i suoi ministri e moltissimi suoi seguaci e quanto poco essa possa contribuire a creare una società effettivamente democratica e coesa.

Francesco M.Palmieri

Signori, questi cominciano a starnazzare, perchè temono di perdere il posto.
Gli atei restino vigili, e una delle cose da tenere in prima evidenza è la scoperta di elementi base della vita organica in un frammento di cometa, con buona pace di Adamo ed Eva.

darkzero

Quote:
“Mai la “tristezza del credente per il rifiuto spavaldo di Dio intorno a lui ha avuto tanta ragion d’essere come oggi”, ha avvertito il frate cappuccino”

A me i cappuccini piacciono solo con le brioches.

Se può interessargli, anche io sono triste, perché so che il mondo è invaso da funghi decerebrati come lui. Il che non sarebbe tanto un problema, se questi funghi non pensassero di essere il motore dell’universo.

paolino

@razionalmente: forse quelli sono i sintomi della… ierofobia. 😉
Io godo particolarmente quando qualche tonacato personaggio si rende ridicolo… e godo anche quando si rendono odiosi.
Godo perchè così spero che la gente capisca in che genere di considerazione vanno tenuti.

francaMente

a volte (spesso) incazzato, ma anche molte volte triste e disarmato nel vedere una gran parte dell’umanità aggrovigliata, imprigionata, annichilita da questa marea di nonsense, fanatismo, potere e rituali del potere che sono le religioni organizzate e i loro vari preti,ayatollah, rabbini, imam e cantalamessa vari
e chiaramente ancor di più da quelli più vicini che maggiormente interferiscono col mio vivere

eleuterio

“Stiamo assistendo a un ritorno di fiamma di un ateismo militante e aggressivo…”
Scommetto che al sig. Cantalamessa (nomen omen), per un attimo sono venute alla mente le “delizie” della santa inquisizione!

paolo

quanto è umano quel dio descritto dal frate che piange si affligge per una nostra bestemmia, ma per esserne perdonati basta passare per una dei suoi tanti ricoveri pieni di marmi e ori che possiede sulla terra, dire di pentirsi accendere una candela lasciare qualche moneta, mi raccomando non di rame perchè quelle van bene solo per far grondaie, ascoltare qulache vera bestemmia come quelle dette da cantalamessa sui miracoli e sul falso pentimento delle gerarchie per i genocidi delle crociate, dimenticando i genocidi attuali dovuti alla diffusione dell’aids, per i quali le gerarchie vaticane proibiscono, per fortuna solo ai loro fedeli, l’uso del preservativo. A proposito di miracoli e di rliquie, ricordate l’analisi sulla sindone con il carbonio 14 voluta da gp2°, è risultata prodotta attorno al 1200 d.c. è ancora a torino al suo posto e c’è ancora chi paga per vederla.

Daniele Gallesio

Cari cattolici, non intristitevi per noi atei: il vostro Dio caritatevole avrà pietà di noi.

Quanto al far intirstire noi… con me ci provate tutti i giorni da che sono nato.
All’inizio mi ci incazzavo, dopo quasi 33 anni di esperienza riuscite solo a farmi ridere! 😉

Gian Luigi Lancia

La chiesa ci prova ancora. Devono adesso rompere anche a chi stà in autostrada. Sono previsti carrozzoni per portare la parola di un dio che manco esiste. Sono furbi. Io lì ho mandati a fare in culo all’età di 10 anni. Adesso ne ho 33 e sono ateo ancora e ne sono fiero.

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