Ennesimo no dei giudici al distacco delle macchine che tengono in vita Eluana Englaro, 35enne lecchese in stato vegetativo da circa 15 anni in seguito a un incidente stradale. La sezione famiglia della Corte d’Appello di Milano ha respinto la richiesta del padre della ragazza, Beppino: e’ il settimo no dei magistrati alla richiesta dell’uomo: secondo la sentenza, il trattamento cui e’ sottoposta Eluana non si puo’ interrompere perche’ non e’ accanimento terapeutico. Ora i legali della famiglia valuteranno l’eventualita’ di ricorrere in Cassazione, ultimo grado di giudizio possibile.
Eutanasia: caso Englaro, giudici negano distacco spina
6 commenti
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Pazzesco! Ma c’è la possibilità che si riprenda dopo 15 anni di coma?
un ficus beniamino può scrivere un trattato di algebra?
Faccio notare che la American Academy of Neurology ha stabilito che il termine massimo oltre il quale non ha più senso l’accanimento terapeutico è un anno.
Il signor Englaro si dovrebbe rivolgere alla Corte dei diritti europei di Strasburgo. In Italia opporsi allo stacco della spina è oramai un partito preso.
ma l’europa per certi scempi tutti italiani (pacs, eutanasia) non conta proprio un cazzo?
credo proprio che su questi temi i politici italiani siano più propensi verso l’essere gli amanti preferiti di Ruini che non a ricordarsi che si è in una comunità di stati che mette sopra di tutto i diritti umani
Una di quelle cose per cui bisogna vergognarsi di essere italiani.