Il mea culpa di padre Cantalamessa

La Chiesa reciti pubblicamente il mea culpa sugli abusi compiuti dai preti pedofili, proclamando «un giorno di digiuno e penitenza» ed esprimendo così solidarietà alle vittime. Dinanzi a Benedetto XVI e ai membri della Curia romana, sono risuonate con rigore e severità, ieri mattina, le parole pronunciate dal predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, sullo scandalo dei sacerdoti che abusano sessualmente di minori. Nella sua prima predica per l’Avvento 2006, dedicata alla «beatitudine degli afflitti», il padre francescano ha proposto una meditazione sul significato del «pianto», sfociata in un duro atto d’accusa contro la piaga della pedofilia tra i preti cattolici.

Fonte: ilManifesto.it

13 commenti

RazionalMENTE.net

Non credo che il digiuno serva a qualcosa. Occorre invece che Ratzinger riveda la sua lettera pastorale con la quale minacciava di scomunica chi avesse rivelato informazioni sulla pedofilia del clero e ne faccia un’altra nella quale invece esorti chi sa a non tacere e a denunciare i pedofili alle forze dell’ordine affinché non possano reiterare i loro crimini.

Vassilissa

Avete visto venerdì il programma “mi manda rai3”?
hanno ospitato quel ragazzo di agrigento che, dopo aver denunciato gli abusi subiti e aver portato il suo stupratore a processo, si è visto arrivare una richiesta di risarcimento di 200.000 euro!!! perchè ha macchiato l’immagine della curia.
Vescovo, curia e pedofilo si fanno difendere dallo stesso avvocato, altro che essere dalla parte delle vittime.
Consolante che il pubblico , e anche tanti spettatori a casa, fosse veramente indignato e abbia fischiato e insultato il brillante legale.
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

Johnny Golgotha

Più che digiunare per mezza giornata, B16 potrebbe mettere all’asta qualche cianfrusaglia dei musei vaticani e risarcire le vittime dei suoi dipendenti

Enrico Bacciardi

Effettivamente… ha una certa logica… chi soffre è più vicino al cristo inchiodato sulla croce… se soffri e sei innocente vai in paradiso… beati gli ultimi… quindi, io, prete, rinuncio alla mia salvezza per la tua, caro bambino, e ti violento.

(lo so che è pesante, questa, ma dovevo scriverlo)

giops

La Chiesa è tanto brava a chiedere scusa, dopo… lo ha fatto per tante cose, ma non mi sembra proprio che impari dai suoi errori… peccato

Giuseppe C.

Sottoscrivo RazionalMENTE.
-Noto che anche Vassilissa ha visto “Mi manda RAI3”, quindi siamo almeno in 2, piu’ qualche milione d’Italiani

«La Chiesa reciti pubblicamente il mea culpa sugli abusi compiuti dai preti pedofili, proclamando «un giorno di digiuno e penitenza» ed esprimendo così solidarietà alle vittime».
Cosi’ predicava Raniero Cantalamessa la mattina di venerdi’ 15 dicembre 2006.

Il caso volle 😉 che nello stesso giorno in prima serata (ore 21.00) su RAI3 era prevista una puntata di “Mi manda RAI3” con un pezzo forte:
la storia di Marco e degli abusi sessuali subiti durante gli anni passati in seminario, il religioso responsabile viene condannato, ma alla vittima la Diocesi coinvolta chiede il risarcimento per i danni d’immagine (200 mila Euro!) che la diffusione della vicenda avrebbe comportato.
http://www.mimandaraitre.rai.it/MMR_home

Ogni tanto la RAI, Rai3 quasi sempre, si ricorda di svolgere un servizio pubblico e non guarda in faccia a nessuno.

Correttamente, il conduttore della trasmissione e il Prof. Ruffolo hanno detto dell’impegno preso dal papa contro i preti pedofili (per ora solo parole, aggiungo io) e della predica di Raniero Cantalamessa.

Un vero figurone per tutta la curia di Agrigento (e tutta la santa CCAR), che ha pensato bene di non presentarsi in studio.
L’inqualificabile avvocato difensore del pedofilo don Bruno Puleo & C., con fare spavaldo, sembrava irridere Marco M. e buttare tutto in rissa per non far capire i termini della questione. Ma gli ando’ male.

Il Prof. Ruffolo ha coniato un nuovo appellativo per i preti pedofili: le PECORE FEROCI (pastori, pecore, gregge…).

Brano tratto (e modificato) da ADISTA (n° 35 – 13.5.2006):
http://www.cdbchieri.it/rassegna_stampa_2006/preti_pedofili_in_italia.htm
[…]Ricorre al patteggiamento anche don Bruno Puleo, sacerdote condannato il 7 luglio a 2 anni e 6 mesi di reclusione per abusi sessuali nei confronti di 7 ragazzi che frequentavano il seminario di Favara (Ag). Una delle vittime degli abusi, Marco M., è attualmente impegnato in numerose iniziative di lotta alla pedofilia ed è animatore dell’Associazione per la Mobilitazione Sociale. Marco ha raccontato di aver cominciato a subire violenze all’età di 12 anni, appena entrato in seminario. Le violenze si protraggono per 4 anni, fino a quando il ragazzo trova la forza per andare a parlare con il vice rettore, don Silvano Castronovo, ed il rettore del seminario,don Gaetano Montana, che però gli rispondono di stare tranquillo e in silenzio. Marco si rivolge allora al vescovo di Agrigento, mons. Carmelo Ferraro: è il novembre del 2000. Anche il vescovo non prende alcun provvedimento e nel frattempo don Bruno continua ad abusare anche di altri ragazzi.[…]

http://www.uaar.it/news/2006/11/22/lorco-sotto-la-tonaca/
Piu’ recentemente sul caso, l’Espresso n.46 del 23.11.06 p.61 ,”Il silenzio è sacro”. Ma nelle pp. 56-66 c’e’ l’inchiesta su i preti pedofili: 1)L’orco sotto la tonaca (Sandro Magister e’ troppo buono con B16);
2)Il silenzio è sacro;
3)Fedeli fino all’omertà

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Lorco%20sotto%20la%20tonaca/1438507&ref=hpsp

http://www.uaar.it/news/2006/11/22/%20osservatore-romano-contro-amore-gay/#comment-12885
[…]Il servizio pubblico, insiste il quotidiano vaticano, avrebbe dovuto “prendere coscienza che un argomento come quello sviluppato in prima serata da “Il padre delle spose” può far apparire più che ordinario ciò che antropologicamente ed eticamente non è, non significa inquinare la libertà di espressione, ma far sì che temi di questo genere vengano trattati da ben altra mano e in situazioni meno generalizzate[…]

Il tentativo di censurare l’innocuo film per la tv di Banfi ando’ male. Chissa’ quante telefonate prima e dopo la messa in onda di “Mi manda RAI3” sono arrivate dai preti e dai loro amici…

Non ricordo in quale romanzo di Stefano Benni (forse, Elianto) ci sono dei personaggi che tentano di mandare in tilt un super computer.
Come? Facendogli calcolare le traiettorie aeree di tutte le zanzare dalla Preistoria ad oggi…
Cosi’ vorrebbero fare le gerarchie cattoliche, parlare solo di filosofia, di vuote parole, di enunciazione di Principi.
No. “Loro” devono rispondere dei soldi che ricevono dallo stato italiano e dei reati che commettono i loro affiliati.
E la devono smettere d’impicciarsi di politica!

Per farsi 4 risate con un supereroe d’itaglia : don Fortunato di Noto: “Sono per la libertà” 16-12-2006
http://forum.zeusnews.com/viewtopic.php?t=19141

Cosimo

attento cantalamessa a non esagerare, altrimenti b16 ti scomunica…

Vassilissa

bravo giuseppe c.

Il giorno dopo siamo a cena da mia suocera che appena seduti ci guarda male e fa” avete visto che scandalo in tv?!”. Siccome sappiamo che è credente rimaniamo un po’ lì sul vago con paura che fosse dalla parte dei preti. E invece ” zozzoni, vigliacchi assassini. Ai lavori forzati! Falsi moralisti NON VI DARò PIù UN EURO !!!”
Grande, quasi quasi accendo un cero…. a raitre

trotzky

Che ipocriti! Il digiuno, la richiesta di perdono, la comprensione…
La pedofilia predatoria di tanti preti è nata con l’obbligo del celibato ecclesiastico e non cesserà fino a quando non verrà concesso ai preti il diritto di sposarsi.
Se continuano a fare i furbi ancora per qualche mesi, i preti pedofili e quelli sposati diverranno una marea inarrestabile, mentre i restanti se ne andranno in pensione o, se ancora giovani, abbandoneranno la Chiesa.
L’alternativa è secca e non più rinviabile. O il Papa lascia che i preti si sposano o per la Chiesa sarà la fine.
Questo è il sasso sul quale questi ipocriti inciamperanno.

Kaworu

no trotzky…

purtroppo non cesserà neanche se si sposeranno. visto che molti pedofili sono tranquillamente sposati con figli…

hassa

temo di essere d’accordo con Kaworu.
anzi, molti pedofili commettono il loro crimine proprio sui loro stessi figli.
il matrimonio dei preti potrebbe contribuire ad alleviare o risolvere altri problemi, ma non questo, a mio modestissimo parere.

Commenti chiusi.