Il Codacons dice basta alle “speculazioni sulla pelle di Welby” e aggiunge nel sottotitolo: L’Associazione per i diritti del malato e il Codacons se non cesseranno le speculazioni denunceranno Radicali e comitati vari alla Procura per abusi su persona incapace. (Il comunicato completo è stato pubblicato sul sito del Codacons).
Avendo taciuto per settimane, non si poteva continuare a tacere? Difficile commentare seriamente questo sgangherato e insensato comunicato. Ci provo. 1) Il significato di NON VITA, se preso seriamente, non indica altro che una condizione in cui la qualità della vita è seriamente e gravemente consumata, per non dire cancellata. La premessa è che esista una differenza tra una vita meramente biologica e una vita personale (una vita qualitativa che non sia vita organica dei pezzi di corpo). 2) Una vita non normale (intesa come una vita intaccata dalla malattia fisica) non intacca le capacità psichiche. Definire Welby incapace di esprimere un pensiero lucido e di manifestare le proprie volontà è ridicolo. 3) Welby ha deciso di condurre una battaglia, politica e pubblica, e la strumentalizzazione non c’entra assolutamente nulla. Welby stesso lo ha dichiarato più volte: cos’è, siete sordi? 4) L’ultima frase è ostica, oscura. È chiaro cosa intendano, ma la costruzione della frase lascia alquanto a desiderare. Rita Bernardini ha querelato il Codacons.
L’intervento di Chiara Lalli è stato pubblicato sul blog Bioetica
Il comunicato del Codacons viaggia in coppia con l’intervento di Rosso Malpelo (alias Gianni Gennari, vaticanista RAI) sul quotidiano dei vescovi “Avvenire”, dal titolo Ammuina laicista: tra Welby e san Francesco.
Che il codacons avesse delle uscite fondamentaliste non è una novità, infatti in passato giravo spesso sul loro sito e mi ricordo che volevano sporgere denuncia nei confronti di quel concorrente del grande fratello che aveva bestemmiato.
boh ho letto il comunicato e non mi sembra poi così fondamentalista.
Mi sembra piuttosto molto mal scritto mal argomentato e soprattutto offensivo per Welby.
Insomma mi pare il tema dell’ultimo della classe di una scuola elementare.
Il punto fondamentale e’: cosa c’entra il codacons con Welby? Mi sembra siano loro a strumentalizzare, sono un’associazione per la difesa dei consumatori e si occupino di questo. Non mi sembra abbiano l’autorita’ per stabilire se Welby sia o no nelle piene capacita’ di intendere e di volere.
Buono a sapersi.
Non mi iscriverò al Codacons.
Strumentalizzatori saranno loro.
Bisognerebbe denunciarli perché non si può dar dell’incapace a una persona che non sia stata dichiarata tale da un tribunale. E’ diffamazione.
Denuncino pure, denuncino pure, prima però dovranno dimostrare che Welby è “incapace”.