UE: i vescovi cattolici insistono con le radici cristiane

In occasione dei cinquant’anni del Trattato di Roma del 1957, con cui furono gettate le basi per la costituzione dell’odierna Unione Europea, è opportuno ricordare ufficialmente il cristianesimo. Il nesso logico a noi sfugge, ma non sfugge alla COMECE, l’organizzazione che raggruppa i vescovi cattolici europei. Un documento stilato la scorsa settimana chiede che la dichiarazione ufficiale rifletta la motivazione ‘religiosa e umanistica’ della cittadinanza europea. Non è certo una concessione a chi non crede, visto che si fa esplicito riferimento anche alla necessità di tener conto “del destino trascendentale della persona umana”.

Fonte: Euobserver

11 commenti

Rocco

In principio le radici erano romane.
Arrivarono i cristiani e continuarono a coltivare le radici romani facendole proprie (http://www.nogod.it/cristosincretico.htm).
Arrivo poi la peronospera della secolarizzazione e fu necessari un innesto di laicismo.
In alcuni paesi europei la pratica colturale (o culturale) è completamente diffusa, in altri paesi -tra cui l’italia- si è più tradizionalisti e si tenta di continuare a portare avanti d’orgoglio i metodi vetusti,

RazionalMENTE.net

L’Italia ha radici di tanti tipi, romane, cristiane, ecc. E’ importante conoscere le proprie radici, ma restarne avvinghiati significa non crescere. Le radici hanno la loro importanza, ma debbono stare al loro posto, sotto terra. Dobbiamo invece esporre alla luce del Sole i tanti rami dell’essere umano, le tante strade della conoscenza, le sue foglie e bellissimi fiori.

Se l’uomo è paragonato ad una pianta, allora va anche detto che le piante hanno in genere fiori e frutti. E semi che danno vita a nuove piante, con nuove radici. Le piante mutano, si evolvono e anche l’uomo deve evolversi.

Noi filosofi e spiriti liberi, alla notizia che il vecchio Dio è morto, ci sentiamo come illuminati dai raggi di una nuova aurora…

Cosimo

Se fosser solo cristiane, sarebbero da estirpare come l’erbaccia. Per fortuna abbiamo anche radici sane, quali l’Illuminismo.

g.b.

Siamo alla solita pretesa di inserire le radici cristiane nella costituzione europea. Ma una costituzione è un testo giuridico, non un libro di storia. Inserirvi riferimenti alle radici cristiane significherebbe creare le premesse per sanzionare comportamenti contrari alla religione.

Enzo

Mah, mi sembra che i Celti si offenderanno visto che x estensione territoriale(dalla Turchia al Portogallo, dall’Italia all’Irlanda),durata, vita sociale, cultura e religione(?!?!?) hanno più importanza dei Cristiani.Speriamo che Taliesyn e i Tatua De Danah non ci fulmino dall’aldilà….

giops

il discorso delle radici cristiane è opinabile e sarebbe motivo di scontro, questa cosa va respinta con forza.

Silvia Viterbo

L’aspetto più pericoloso della questione è stato ben evidenziato da g.b.
Per di più, dovrebbe essere chiaro a tutti che le radici cristiane d’europa sono un clamoroso falso storico o, meglio, una colossale panzana al pari della fantomatica padania di bossi.

gianni

buona parte del nord europa è stata evangelizzata con la spada, non certo con buone parole, quindi parlare di radici cristiane dell’europa non solo è storicamento errato, ma se la storia venisse studiata meglio potrebbe essere controproducente per la chiesa stessa.

BigLuc

Mi chiedo cosa mai ha fatto la chiesa Cattolica per unificare l’Europa. Finchè è stata potente in tutti gli stati gli europei si sono fatto le guerre! E’ nel dopo guerra che è nata questa idea di unità e non mi pare che la SRC con i suoi papi filo nazifascisti abbia avuto un ruolo in questo!
Quindi che cosa vogliono?

Vassilissa

ECCHEPPALLE !!!
sti vescovi sempre lì a mettere il cappello su ogni cosa.
Pensate a cosa non inventerebbero se si dovesse colonizzare altri pianeti.
Radici cristiane su marte.

Giuseppe

Concordo con RazionalMente.

Con questa metafora botanica hanno scassato le palle: se dobbiamo essere considerati dei vegetali per lo meno portiamo la similitudine alle estreme conseguenze.

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