Pavia: basta confessionale, i peccati si dicono online

Non più scomodi inginocchiatoi di austeri confessionali, con il sacerdote con la stola viola ad ascoltare serio e severo dall’altra parte di una grata. Qualche prete ci aveva già pensato a rendere un po’ meno formale il confronto tra confessore e peccatore, eliminando la grata e rendendo così possibile il guardarsi negli occhi e un colloquio più amichevole. Ma ora due sacerdoti di Pavia hanno pensato bene di andare oltre e di dare il via alla confessione on-line, consentendo così di sistemare i propri conti con Dio direttamente dalla tastiera del pc.
La notizia, riportata dal quotidiano Libero, creerà certo molto sconcerto tra i fedeli e tra le gerarchie ecclesiastiche. La confessione è per antonomasia un momento di raccoglimento e di pentimento e l’idea che questa avvenga tramite lo stesso strumento su cui viaggiano spam e messaggi di lavoro farà certo storcere il naso a molti. Ma don Gianfranco Poma e padre Franco Tassone sono convinti della bontà della loro iniziativa, che potrebbe forze contribuire a riavvicinare molti fedeli che alla confessione non si accostano ormai da anni. […]
Addio dunque alle formule di rito previste nei confessionali delle chiese, con tanto di «perdonatemi padre perchè ho peccato». La formula sará sostituita dal nome utente e dalla password. Dopodichè l’utente dovrá rispondere ad una serie di domande, tra cui quelle relative alle abitudini religiose e nella vita sociale (iscrizioni ad associazioni, capacità di dialogo con i non credenti o le altre religioni). Poi il via alla confessione vera e propria per la quale si hanno a disposizione da 1000 a 3500 battute. Prima vanno indicati i peccati mortali, poi quelli veniali. Per chi non trovasse le parole, nel sito della parrocchia è disponibile anche un elenco delle colpe. Alla fine bisogna cliccare sulla scritta lampeggiante rossa «Amen», e aspettare che sullo schermo compaia il segno della confessione con su indicato il giorno e l’ora fissati per passare in Chiesa a «ritirare» l’assoluzione.

Fonte: Corriere.it

11 commenti

Silvia

Cicli e ricicli della storia, vedi vendita delle indulgenze.
Ma in questo caso… non hanno ancora attivato Paypal…

Kaworu

se fossi cattolica, alla luce di queste cose mi vergognerei come una ladra.

archibald.tuttle

non vedo lo scandalo, anzi mi pare il minimo visto che lasciano che gli esorcisti operino per telefono…

dago

L’idea è interessante, come tutti i tentativi di innovare la comunicazione fra esseri umani; in fin dei conti, se si riesce ad uscire dal talebanismo anti-religioso, il prete e il fedele sono due persone che parlano, no?
Poi, certo, sono grammaticalmente corrette anche le opinioni tipo “se io fossi un canguro, non mi interesserebbe”.

RazionalMENTE.net

Beh, dalle parabole di Gesù a quelle del Vaticano per finire alla confessione on-line. La Chiesa ne ha fatta di strada!!

Ma la cosa più interessante è poter inviare telematicamente anche le foto che mi hanno provocato turbamento inducendomi a peccare di onanismo ripetuto almeno 10 volte al giorno inclusi festivi.

Così un sistema d’incorenza artificiale con motore d’inferenza basato sulla logica fuzzy (tipica della fede cattolica) potrà valutare l’entità del mio peccato e attribuirmi un punteggio negativo. Esauriti i punti a disposizione si viene automaticamente scomunicati e devi ripetere l’esame di catechismo 🙂 🙂

Se però hai devoluto l’otto per mille allora hai un bonus di 3 punti e puoi giocare il Jolly come a “Giochi senza frontiere” 🙂 🙂 🙂

Silvia

c’è qualche socio di Pavia che si offra per avere l’indirizzo di mail e la password?
Sarei estremamente curiosa di vedere la lista di peccati da cui fare copia-incolla. Chissà se è dettagliata come il manuale che avevano fatto per confessare le fanciulle, quello in cui i preti chiedevano a ragazzine di 12 anni se erano use giacere con animali e roba del genere…

RazionalMENTE.net

Padre… ho avuto pensieri indecorosi… proprio poco fa… nei suoi confronti padre. Ho desiderato denudarla e cospargerle il corpo di miele e peperoncino finemente macinato. E mentre pensavo queste cose… ho avuto un’erezione. Ho peccato padre? Mi risponda!! Cos’ha in tasca? Una pistola? O è solo contento di vedermi e ascoltare la mia confessione? Mi risponda padre… non se ne stia lì impalato come un salame!!!

RazionalMENTE.net

Ma c’è un menù a discesa per scegliere i peccati di proprio gradimento? Con una box per indicare la quantità? Poi clicchi su “Metti nel carrello”… “Vai alla cassa”… “Prosegui con l’ordine”. Poi vieni sbalzato sul sito della Banca Sella, clicchi Visa o Mastercard… C’è anche il box per accettare il trattamento dei dati personali che potranno essere comunicati ad altre Chiese per soli scopi pubblicitari. Quando hai finito clicchi su “Conferma”. Spero che la transazione dei peccati sia crittografata, altrimenti mi rifiuto.

Daniele Gallesio

Sembra sia una bufala.
Il servizio di “ascolto” dei peccati e di conforto del fedele via Internet è stato attivato, ma non è considerato valido per l’assoluzione.

Comunque non ci troverei nulla di strano.

In fondo a confessarsi attraverso una grata, un telefono o un monitor e una tastiera che differenza c’è?

Il prete dovrebbe essere comunque in grado di valutare l’entità dei peccati, no?

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