L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ricorda Piergiorgio Welby e le sue ultime battaglie: battaglie combattute sul suo corpo per difendere la dignità della vita umana e il diritto dei malati gravi a scegliere l’eutanasia.
La morte di Piergiorgio Welby non ci ha colto inattesi. Dopo tre mesi di richieste ai giudici e di pronunciamenti contrari, ma soprattutto dopo anni di sofferenze vissute vegetando nel suo letto attaccato a un respiratore artificiale, Welby ha finalmente ottenuto il rispetto delle sue volontà. “Io amo la vita, presidente – aveva detto rivolgendosi al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano -. Non sono né un malinconico né un maniaco depresso e morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche”.
Nel corso di questi tre mesi, dalla prima richiesta di Welby di ottenere l’eutanasia, la magistratura chiamata a intervenire sul tema ha rigettato la sua istanza, denunciando l’esistenza di un vuoto normativo che non è stato ancora colmato. E proprio ieri il Consiglio superiore di sanità ha dichiarato che Welby non era in imminente pericolo di vita e che quindi le terapie di supporto somministrategli non potevano configurarsi come accanimento terapeutico. Per noi, accanimento terapeutico sono tutti i provvedimenti medici che un malato in piena coscienza rifiuta, indipendentemente dalla definizione di provvedimento ordinario o straordinario che i giudici decideranno di dare.
Mentre Welby soffriva nel suo letto senza cedere di un passo nella sua battaglia di dignità, in Svizzera, in Belgio, in Olanda, altri malati terminali nelle stesse condizioni ottenevano di poter scegliere se continuare a vivere con l’ausilio della tecnologia medica, o se morire. Per chi, come noi, si rifiuta di pensare alla sofferenza e al dolore come a un dono o a una strada necessaria per la conquista di un posto in Paradiso, il diritto a scegliere l’eutanasia è un diritto civile ineludibile. Per questo ringraziamo ancora Giorgio Welby: la sua battaglia non finisce qui.
Sono semplicemente orgoglioso di fare parte della famiglia UARR: il mio saluto all’uomo Welby, indomito libero pensatore che ora fa parte del tutto.
Uniti e solidali con la famiglia Welby e sostegno ai Radicali che ora dovranno subire la ferocia dei clericali.
Welby è finalmente libero dal corpo che ormai per lui era soltanto una prigione, ha vinto la sua battaglia per la libertà e l’autodeterminazione, tutti i cittadini dovrebbero prenderlo come esempio per non arrendersi mai di fronte alla prepotenza dei poteri dogmatici che pretendono di disporre della vita degli individui. I Radicali come è nella loro tradizione hanno dato una grande prova di coraggio politico e di civiltà. Gli altri partiti,anche quelli di sinistra più progressisti, in questa vicenda hanno dimostrato una codardia inqualificabile. Quanto ai clericali ora dovrebbero soltanto tacere e riflettere.
Ringrazio la UAAR per il lavoro che fa. Tutti insieme non lo dimenticheremo, che la vicenda di Piergiorgio sia ricordata e la sua battaglia ancora combattuta. Sono queste le vere vicende umane che stringono insieme la società civile, e non altre ricorrenze retoriche. Propongo di ricordare questa data per il significato umano, per quel senso della vita che Piergiorgio ci ha lasciato, per il coraggio che ha dimostrato, una data contro l’intolleranza e contro coloro che ritengano di poter giudicare e decidere la sulla vita degli altri, alienando il vero senso della dignità e della persona umana. Una ricorrenza in onore di Piergiorgio che ci faccia riflettere sulla dignità della persona, sul senso della vita, sul valore delle nostre coscienze. ric86@tele2.it
Vorrei sottolineare il coraggio del medico, Mario Riccio, che ha praticato la sedazione e staccato il respiratore.
Ricordiamo Piergiorgio come possiamo, su internet sui nostri blog…
questo è il mio
http://ric86italia.spaces.live.com/
“Per chi, come noi, si rifiuta di pensare alla sofferenza e al dolore come a un dono o a una strada necessaria per la conquista di un posto in Paradiso, il diritto a scegliere l’eutanasia è un diritto civile ineludibile. Per questo ringraziamo ancora Giorgio Welby: la sua battaglia non finisce qui.”
Sì.
Qualcosa è iniziato. Portiamolo avanti!
Grazie a Welby
Ho scritto qualcosa anch’io:
http://www.razionalmente.net/blog
esprimo tutta la mia solidarietà a quanti hanno sostenuto la legittima battaglia di Piergiorgio e a coloro che lo hanno aiutato a liberarsi dalle sofferenze, come da lui espressamente richiesto. Un particolare ringraziamento e apprezzamento va al Dr. Mario Riccio che si è coraggiosamente offerto a compiere questo ultimo atto di grande umanità. Grazie anche all’UAAR per il prezioso impegno con cui porta avanti qualsiasi campagna in favore della laicità e, dunque, della libertà degli individui di decidere della propria vita e della propria morte.
Mi associo. http://libertalandia.blogspot.com
Io ho scritto sui miei due blog
Blog di Daniele su Splinder
Blog di Daniele su blogspot
Le stesse cose che avevo già scritto in questo commento e in questo (Qui sul sito UAAR/Ultimissime)
“Vorrei sottolineare il coraggio del medico, Mario Riccio, che ha praticato la sedazione e staccato il respiratore.”
intanto luca volonte non ha perso tempo e ha dichiarato di volerlo vedere dietro le sbarre per omicidio. vedremo dove ci portera l’idiozia istituzionalizzata.
Intanto la DIGOS ha sentito i due medici Cappato e Riccio.
Vorrei sbagliarmi ma, secondo me, li aspettano tempi duri.
Ricordatevi sempre che, purtroppo, nel nostro Stato ed addirittura all’interno della nostra Capitale, cè un signore che veste con spettacolari sottane e fantasiosi cappelli che purtroppo comanda i nostri politici (quasi tutti).
io invece vorrei vedere volontè in un letto come Welby.
Grande Piergiorgio, ce l’hai fatta! Alla faccia di Volontè e di tutti i cattolici italiani.
Volonté dovrebbe proporre l’arresto anche per don Verzé, che ha ammesso di aver fatto più o meno ciò che ha fatto il dottor Mario Riccio ieri sera con Welby.
Propongo che a Welby, alla sua memoria, venga assegnata una medaglia al valore civile da Napolitano, ha dimostrato di essere un vero eroe portando avanti una battaglia per cui tutti noi gli dobbiamo essere grati. Adesso è fondamentale non abbassare la guardia, è fondamentale continuare a far parlare Welby.
«io invece vorrei vedere volontè in un letto come Welby.»
Anche io.
Ma anche se succedesse non ce lo farebbero vedere.
Una bella eutanasia clandestina, e comunicato stampa che parla di morte naturale.
Ha combattuto una battaglia difficilissima, in questa Italia bigotta, ipocrita ed insensibile..onore a Piergiorgio e a quanti con lui, come lui portano avanti questi diritti. In questo momento, forse sarebbe giusto tacere e riflettere; ma la sua vicenda umana si intreccia con la vita, politica e non solo, di questo paese..e lo squallore dei politici, tranne rare eccezioni, di fronte a questo dramma umano mi ha veramente nauseato. Vergognatevi, tutti, politicanti da strapazzo, meschini e falsi! Vergognatevi, tutti, tutti! Avete perso il mio voto per sempre! Onore ai Radicali e quanti hanno posto fine a questa straziante vicenda.Onore al coraggio di Welby! E’ di questi uomini che ha bisogno l’Italia!..ora magari vorrebbero mandare in carcere chi l’ha aiutato! Che schifo! In questo paese in cui ladri, corruttori e mafiosi, piduisti e razzisti, stragisti e mi fermo, non fanno un giorno di galera, dico uno, vorrebbero mandare in carcere questi eroi civili! ..le leggi..le leggi…al diavolo le leggi…
Marco Cappato non è medico. È dirigente radicale, eurodeputato, e presidente dell’Associazione Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.
@daniele
ah beh certo, quello era scontato. uno come volontè non sarebbe neanche arrivato allo stadio in cui era welby.
sottolineo e sottoscrivo il coraggio del medico MARIO RCCIO che ha adenpiuto alla leggittima volonta di PIERGIOGIO,rispettandola come uomo libero,contro la ipocrisia ed il cinismo di certi politici asserviti al vaticano.
Grazie a Welby, ai Radicali e a Mario Riccio
Volevo chiedere, se ci saranno procedimenti contro il medico, si può far partire una denuncia contro Volontè per “istigazione a delinquere”? Difatti pochi giorni fa il clerico bigotto aveva invitato Welby a farsi staccare la spina dai familiari senza farsi pubblicità sulla stampa.
Ringrazio Welby che ha concesso se stesso, il proprio corpo e la propria tragedia personale alla collettività per un dignitoso impegno civile e morale, e per ricordarcelo.
Nulla da dire invece (e ce ne sarebbe ma solo per ritrarre la loro indegnità morale) sugli inquisitori in parlamento e fuori sulla cui abominevole bassezza è meglio tacere.
Anche un abbraccio alla famiglia di Welby.
Arrivo solo adesso e non posso che associarmi al pensiero di tutti gli amici e compagni che hanno scritto per ricordare l’uomo Welby e la grandezza della sua battaglia nel nome della dignità umana e dell’intelligenza.
Onore a Piergiorgio e a coloro che gli sono stati accanto e lo hanno accompagnato per questi mesi di sofferenza.
Onore ai radicali che si sono fatti carico della sua battaglia fino in fondo (che dolore l’assenza in questa battaglia di tanti compagni di sinistra che pure sarebbero ideologicamente con noi).
E tanto, tanto onore a Mario Riccio che adesso verrà messo alla gogna dai clericofascisti che imperversano nel nostro paese e che tutti noi come soci UAAR ci troviamo a fronteggiare ogni giorno. Quelli che “non si può opporre alla cura”, ma quando Woityla si sentì male l’ultima volta rispettarono la sua volontà di non tornare in ospedale. Ipocriti e meschini.
Posso solo dire, con tutto il cuore: grazie Piergiorgio. E grazio anche al dr. Riccio. Anche per un nostro impegno tangibile, e non solo per discutere su un blog, propongo che si apra fin da subito una colletta per le spese legali a cui sicuramente Riccio (spero non anche Cappato, ma dovesse servire, anche per lui) andra’ incontro.
sottoscrivo in pieno l’idea di contribuire alle spese legali ( speriamo sia una eventualità remota, ma temo di no )
Welby ha fatto moltissimo per i diritti di tutti noi, e mi fa arrabbiare moltissimo che un imbecille come Volonte’ faccia questa gazzarra indegna, magari non e’ certo il momento adatto per parlare di questo, ma se ci coalizzassimo per fare un net strike e tirare giu’ il suo sito? Non servira’ a niente, ma almeno e’ una piccola soddisfazione.
@cartman666
Io ci sto!
Invito tutti a inondare la casella di posta elettronica di Volonté con messaggi di dissenso
volonte_l@camera.it
Il mio è stato questo
Solo grazie ad un atto di disobbedienza civile compiuto dal
coraggiosissimo ed encomiabile dott. Mario Riccio(il medico che lo ha assistito), P. Welby ha potuto finalmente uscire, conformemente al proprio volere, dalla sua dolorosa prigione corporea.
Sia Welby che il suo medico siano un esempio per tutti i cittadini per non arrendersi mai di fronte alla prepotenza dei poteri dogmatici che si arrogano il diritto di disporre della vita degli individui, calpestando e misconoscendo le loro legittime volontà.
Una nota di grandissimo merito anche per il partito dei Radicali italiani che, come è nella loro tradizione, hanno dato una prova di grande coraggio politico e di autentico amore per la libertà.
NON SOFFOCHERETE LO SPIRITO DELLA LIBERTA’ CON LE VOSTRE MALEFICHE RADICI CRISTIANE. VERGOGNA, ON. VOLONTE’ NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI ANDREBBERO ISCRITTI I CRIMINALI LIBERTICIDI COME LEI.
l’originale si trova su
http://gattomalvagio.blog.espresso.repubblica.it/il_gatto_malvagio/
…servirebbe un net strike al cervello di volontè…e permanente.
Ma Volontè non apparteneva (sì, oggi non più) a quella cricca che ci dava dei “testicoli” se non li votavamo?
Le indegne scenate di V* (mi fa ribrezzo solo scriverlo per intero) non fanno altro che dare ragione a chi stava dall’altra parte.
Grazie Welby. Se si può dire: caduto per la libertà!
Scusate per l’errore di aver scambiato Cappato per un medico. Ero e sono talmente arrabbiato con certi viscidi serpenti IPOCRITI e falsi come quel testa di rapa di volontè.
Secondo me non aspettavano altro certi clericali leccaculi di vescovi e cardinali (compreso il pastore tedesco): che qualcuno staccasse la cosiddetta spina.
Vergognatevi falsi moralisti cattolici creduloni.
non posso che associarmi a quamto detto da tutti gli altri
E’ morto oggi Piergiorgio Welby. Ha deciso di porre fine alla sua non-vita, allorchè aveva capito che non si può vincere una battaglia senza armi. Welby aveva deciso di dare un taglio ad una non-vita di sofferenza, che l’aveva ridotto ad un vegetale con una mente, anche se con una grande mente.
Di fronte a Piergiorgio Welby, il panorama politico italiano ha mostrato tutta la propria ignoranza, la propria incapacità, la propria piccolezza. Si parlava di eutanasia? Si parlava di testamento biologico? Si parlava di diritto del malato? No, si parlava solo di ideologia di basso livello, che preferisce far mostra del proprio eloquio e della propria ignoranza. Ma si dimenticava un piccolo particolare: l’uomo concreto.
Piergiorgio Welby aveva capito che non avevano capito e ha chiesto di farla finita. Non è stato vinto dalla distrofia muscolare progressiva, che l’ha condannato ad un letto. Quella, la malattia, ormai l’accompagnava da troppi anni. E’ stato vinto dalla grettezza umana e dall’ipocrisia.
E’ stato ascoltato. Infine.
http://fabiosacco.blogspot.com/
Vorrei sottolineare un aspetto tecnico che il dott. Riccio ha chiarito molto bene in conferenza stampa, pur non essendo un giurista.
L’intervento nei confronti di Welby è pienamente lecito perché non si tratta di un omicidio di un consenziente.
L’omicidio è quell’azione che causa la morte. Ma la causa della morte non è il distacco del respiratore, bensì la malattia. La sedazione ha un mero effetto antidolorifico. Poiché il distacco del respiratore corrisponde al diritto costituzionalmente garantito di non subire trattamenti sanitari, a tutti gli effetti l’intervento del medico Riccio è una attività lecita.
E’ bene sottolineare questo aspetto dirimente: è la malattia ad aver ucciso Welby, non il distacco del respiratore. Su questo discrimine si giocherà il probabile procedimento penale, che sarà il vero punto nodale per aprire un varco di legittimità alla libertà di cura del malato e al rispetto della sua volontà.
Intanto i cattotalebani vanno all’attacco della Bonino chiedendone le dimissioni con la Binetti. Sono sempre più orgoglioso di essere Radicale.
Mi disgustano questi finti paladini della vita, che poi accettano la pena di morte e che non muovono un dito contro i violenti.
Anche sul mio blog ho ricordato Piergiorgio. http://neroassenso.splinder.com
“Intanto i cattotalebani vanno all’attacco della Bonino chiedendone le dimissioni con la Binetti.”
sempre piu vergognosi.
stasera in un confronto su rai3 pannella aveva tutti gli strumenti per seppellire definitivamente buttiglione e compagni nella loro falsa retorica, e invece e’ finita un po in caciara.
E mentre i politici cincischiavano, nascosti dietro un dito, e mentre le Corti si pronunciavano, coraggiose come conigli in panico, il dottor Mario Riccio ha avuto il coraggio, la determinazione di attuare i propri convincimenti, consapevole di avere mezza Italia contro.
Onore a Riccio.
Onore a Welby.
Il Governo deve scegliere tra Stato di diritto e Stato etico. Mi sembra che Rosy Bindi non abbia dubbi ad abbia già scelto lei per tutti gli italiani uno stato etico il cui personale senso morale dovrà essere accettato da tutti, credenti, non credenti, credenti in altre religioni.
Sentite questa assurdità che la Bindi ha detto ieri sera su La7:
“Così come l’uomo non sceglie di nascere, allo stesso modo non può scegliere di morire”
Ha ribadito che la nostra vita non ci appartiene e che quindi non possiamo disporne a nostro piacimento.
Welby verrà sottoposto ad autopsia per accertare che sia morto in seguito al distacco del respiratore e non in seguito alla sedazione. Siamo al paradosso. Qualche centimetro cubo in più o in meno di sedativo determinerà la sorte del medico anestetista Mario Riccio, anche se il risultato che si desiderava ottenere è comunque lo stesso.
Viviamo in un Paese in cui la nascita, la morte e l’intera vita di ogni persona è regolata dalla morale cattolica che si trasforma in legge dello Stato tra le mani di politici assai poco credenti, ma totalmente succubi del potere ecclesiastico.
Occorre combattere una lotta in primo luogo contro le assurdità della religione, in secondo luogo contro lo strapotere della Chiesa, poi contro una classe politica serva del Vaticano, poi per i diritti individuali che nel nostro Paese vengono ogni giorno calpestati.
Bisogna però riconoscere che è stata una battaglia solitaria dei Radicali.
onore a Welby! viva i Radicali!
Stima grandissima al dottor Riccio, ancora un commosso ringraziamento a Welby e a sua moglie.
Nel dibattito sulla 7 è stata detta un’altra cosa interessante, che se venisse data, con una legge, capacità ai medici di “dare la morte” questo sarebbe in contrasto con la loro funzione di “dare la vita” e quindi non ci si potrebbe più fidare di loro.
Voglio dire al dott. Riccio che proprio per il suo gesto coraggioso e umanissimo io lo stimerò sempre come persona e come medico e che avrei molta fiducia in lui.
che cosa stupida… non è che se viene approvata una legge sull’eutanasia, allora tutti i medici si tramutano in Mengele e si mettono a sopprimere alla cazzo di cane i pazienti.
ma questi cosa si sono fumati, un comò?
se un paziente malato TERMINALE chiede di accelerare la sua dipartita comunque inevitabile e il medico acconsente beh per me è un medico che sta facendo il suo dovere, e cioè alleviare le sofferenze al malato.
spero che per il dottor Riccio non ci saranno conseguenze…
altrimenti davvero, si dovrebbe organizzare qualcosa a livello nazionale per eliminare buffoni incapaci come volontè, binetti & compagnia brutta.
Solo silenzio, perchè voglio rispettare un’uomo strordinario che con grande coraggio ha scelto liberamente la sua morte, solo silenzio, per la stima e il rispetto alle persone che con altrettanto coraggio gli sono state vicino.
Gli altri? che sprofondino dalla vergogna.
Ciao Piergiorgio….grazie per le tue battaglie…grazie x il coraggio esemplare con cui hai affrontato la morte…
VERGOGNA alla chiesa, e ai vari bigotti (compresi vari parlamentari di “csx”) che, per dirla come direbbe Piergiorgio : “fanno della tortura infinita il mezzo, lo strumento obbligato di realizzazione o di difesa dei vostri valori…”
Ottimo comunicato.
@ Marja:
Fatto. Mail inviata a Volonté.
Ho riutilizzato il mio solito post, con in più un post scriptum ad hoc per Volonté:
«P.S. Per il Deputato Volonté:
Io non sono credente, ma Le auguro che Dio esista…
…Egli saprà se la Sua è buona fede o calcolo politico, e la ricompenserà di conseguenza. Auguri.»
vi segnalo un articolo interessante apparso su carmillaonline, che sottolineano come il diritto alla vita viene affrontato in modo paradossale dalle istituzioni.
http://www.carmillaonline.com/archives/2006/12/002073.html#002073
Welby come Wallace, il Che e altri combattenti per la libertà ha sacrificato sè stesso per la causa più grande e giusta di tutte che nè i nostri politici tantomeno i barbari cani rossi che dominano l’animo della maggioranza del popolo italiano possono comprendere. Ho letto con paura riguardo all’avanzata degli orchi e troll cristiani, che vogliono sterminare la libertà dell’uomo; se pietà e giustizia appartengono ancora a questo mondo, il sacrificio di welby non può e non deve essere vano. Se così lo fosse allora io mi vergognerei di essere appartenente alla specie umana
Volonté si è prima accanito contro Welby, imponendogli di soffrire, poi contro il dott. Riccio, “istigando” l’autorità giudiziaria a processarlo per omicidio.
I giudici saranno tenuti a seguire la Costituzione e la Carta dei diritti dell’uomo, per le quali il malato ha il diritto di chiedere la sospensione dei trattamenti sanitari, e non la legge fascista che prevede la prigione per il medico che stacca la spina.
In ogni caso prepariamoci a sostenere il dottor Riccio. Non molliamo.
Faccio notare il comportamento squallido dei partiti di sinsitra, che hanno taciuto e continuano a tacere, come se la cosa non li riguardasse. E vorrebbero pure i nostri voti.
# Vassilissa scrive: Nel dibattito sulla 7 è stata detta un’altra cosa interessante, che se venisse data, con una legge, capacità ai medici di “dare la morte” questo sarebbe in contrasto con la loro funzione di “dare la vita” e quindi non ci si potrebbe più fidare di loro.
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E’ proprio il contrario. attualmente non puoi fidarti dei medici proprio perché l’eutanasia non è legalizzata e viene praticata abusivamente e senza alcuna regola precisa e alcun controllo. Viceversa se venisse regolamentata io mi fiderei molto di più.
“Volonté si è prima accanito contro Welby, imponendogli di soffrire, poi contro il dott. Riccio, “istigando” l’autorità giudiziaria a processarlo per omicidio.”
volonte ha detto che andava bene se la moglie aiutava welby a suicidarsi, ma adesso dice che riccio, che ha fatto la stessa cosa, va messo in galera perche si e’ trattato di omicidio. se mai riccio dovesse essere incriminato sarebbe totalmente inaccettabile che volonte non venisse indagato per istigazione a delinquere.
@ RazionnalMente
Non so se hai visto anche tu la trasmissione, come si arrampicavano sugli specchi, hanno invocato il “giuramento di Ippocrate” come se avesse valore giuridico!!!
Come sempre preferiscono le acque torbide, come per gli aborti.
Sono appena emersa dal sonno(io dormo infatti a partire dalle 5 del mattino) e vedo che i CATTO-FASCISTI(di destra, ma anche di centro come Binetti)hanno già cominciato il loro attacco contro il grande dott. Mario Riccio(che non esiterei a scegliere come medico curante in qualsiasi vicissitudine)e contro il partito dei Radicali(l’unica forza interamente progressista e libertaria esistente in Italia).
Comunque credo che Riccio si trovi in una posizione tendenzialmente blindata perché è vero che:
L’intervento nei confronti di Welby è pienamente lecito perché non si tratta di un omicidio di un consenziente.
L’omicidio è quell’azione che causa la morte. Ma la causa della morte non è il distacco del respiratore, bensì la malattia. La sedazione ha un mero effetto antidolorifico. Poiché il distacco del respiratore corrisponde al diritto costituzionalmente garantito di non subire trattamenti sanitari, a tutti gli effetti l’intervento del medico Riccio è una attività lecita.
Inoltre, anche se la morte fosse stata causata dalla sedazione e non dal distacco del respiratore, si tratterebbe comunque di un trattamento lecito, perché in ogni caso senza respiratore Welby sarebbe morto lo stesso, anche in assenza di sedazione, perché i suoi organi respiratori a causa della malattia non erano in grado di funzionare autonomamente, quindi la sedazione sarebbe servita solo per rendere meno dolorosa l’agonia, cosa che rientra nei doveri del medico, anche se da questo trattamento antidolorifico dovesse derivare un abbreviamento della vita del paziente la cui capacità di sopravvivere è ormai irreversibilmente compromessa.
Se c’è qualcuno che dovrebbe dimettersi, dal parlamento, è la Binetti e tutti i suoi compagni teodem.
E se c’è qualcuno che grida vendetta al cospetto di dio questi sono i CATTOFASCISTI.
Bene, ora che è stata aiutata la MORTE e si chiederà legge per regolare il diritto di MORTE,
sarà necessario completare anche la sua antagonista che interessa la stragande maggioranza degli uomini, il diritto e l’ aiuto alla VITA.
E’ proprio di quest’ ultima che non si vuole mai parlare, quasi fosse troppo duro vivere…
perchè per VIVERE ci vogliono ragioni e basi.
L’ alternativa , appunto , è SOPRAVIVERE!!!!
Ma l’ uomo desidera VIVERE , non SOPRAVIVERE : E QUESTO SONO IN POCHI A DIRLO.
Non si tratta di diritto di morire, si tratta di diritto di rifiutare consapevolmente trattamenti che mantengono in vita artificialmente una persona che senza quelle tecniche sarebbe comunque morta. Chi sei tu Zorro per stabilire che una persona che non lo vuole debba trascorrere dai 10 ai 30 anni in un corpo totalmente paralizzato e incapace di compiere qualsiasi funzione? Che reato aveva commesso Welby per essere condannato a questa pena detentiva?
L’utilizzo delle tecniche biomediche deve avere anch’esso dei limiti, non ci si può accanire a mantenere in vita un corpo che non può più funzionare, io credo che se per Welby continuare a vivere fosse stata una cosa tollerabile, in qualsiasi maniera -anche solo per esercitare le sue funzioni intellettuali-, non avrebbe chiesto di staccare la spina del respiratore. Chi non si è mai trovato nella sua situazione non può giudicare la sua scelta e quella degli amici che giustamente lo hanno aiutato.
La morte fa parte della vita.
La battaglia di Welby non è stata una battaglia per la morte, ma appunto per la dignità della vita, per un’esistenza che non sia solo sopravvivenza.
Per alcuni è troppo difficile da capire.
Grazie a Welby e alla sua coraggiosissima moglie, grazie ai radicali, grazia al dott. Riccio.
E ora continuiamo a darci da fare.
@Zorro “Ma l’ uomo desidera VIVERE , non SOPRAVIVERE : E QUESTO SONO IN POCHI A DIRLO.”
per una volta concordo con te, infatti è proprio per questo che Welby ha deciso di porre fine a quella che era diventata la sua sopravivenza quotidiana. La malattia aveva preso tutto di lui, tranne l’unica cosa che lo rendeva un’uomo: la libertà di scegliere il proprio destino. Ha avuto coraggio, ha sfidato la morte e ha deciso lui i termini della sua dipartita. Alla cupa mietitrice, che sperava di sorprenderlo durante la notte, un’improvvisa crisi respiratoria, lo immagino dire “ti ho fregata vecchia baldracca!”.”Ti ha fregata vecchia baldracca!” viene da dire anche a me.
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Ciao Piergiorgio!
E comunque vogliamo gridare forte che LA VITA CI APPARTIENE?
Il diritto alla vita non può diventare l’obbligo alla vita.
Sono felicissima che esistano medici e persone come il dottor Riccio, di grandissimo coraggio e morale che stimo moltissimo. Seguo poco i dibattiti dei cattolici su questo tema perchè sennò spaccherei la televisione.. cmq voglio mandare anche io una mail a quel bel Volontè..
grazie coraggiosissimo dott.mario riccio. nullaltro.se potessi farei l a. spero abbiate capito.
L’ultimo saluto al combattente Welby
per il diritto ad una vita e ad una morte dignitose
Piergiorgio Welby è deceduto. Un medico gli ha staccato la spina dell’autorespiratore che lo teneva artificialmente in “vita”. ll decesso è avvenuto alle 23.59 di mercoledi.
La reazione della canea reazionaria non si è fatta attendere: Luca Volonté (Udc) chiede l’arresto dei “colpevoli di questo omicidio”. Parla invece di “barbara strumentalizzazione” da parte dei radicali Ignazio La Russa (An). L’ex sottosegretario dell’Interno, Alfredo Mantovano (An), punta il dito contro i “criminali” che “uccidono per propaganda politica allo scopo di invocare una legge che generalizzi la morte”. Enrico La Loggia (Fi) afferma perentorio: “L’atto compiuto è illecito”. Gianfranco Rotondi, segretario Democrazia cristiana per le autonomie, ribadisce che “nessuno può decidere di porre fine a una vita data da Dio, per chi crede in Dio, e dalla natura per chi non è credente”.
La Redazione del blog “Agire per capire, capire per agire”, nel rivolgere il proprio commosso ultimo saluto al defunto, esprime la propria piena solidarietà al Dr.Mario Riccio che ha avuto il coraggio di far cessare quella infinita tortura, imposta a Welby dalla lobby finanziaria medico-ospedaliera contro la sua volontà.
Sono anch’io orgoglioso di appartenere alla grande famiglia dell’UAAR(è l’unica tessera che ho),persone sensibile,atei e agnostici, che discutono sempre con il beneficio del dubbio e senza dogmatiami,sperimentando e discutendo,vevendo il proprio quotidiano tra mille difficoltà ma nella coerenza.Grazie a tutti di esistere!
Ho ascoltato l’annuncio della morte di Piergiorgio Welby partecipando alla sua “liberazione” e pensando con gratitudine ad un uomo che ha voluto far emergere un problema così drammatico ed affidato, per ora, a pratiche sommerse che offendono la dignità delle persone che sono costrette a subirle per la mancanza di leggi chiare fino ad oggi.
Ringrazio l’UAAR, di cui faccio parte, del comunicato puntuale a questo proposito.
P. Welby è tornato a non essere, invidiabile non-condizione dalla quale l’incoscienza o l’egoismo dei genitori ha strappato ognuno di noi. Per riguadagnare quella non-condizione saremo tutti costretti, prima o poi, a conoscere la sofferenza.
Vista l’ineluttabilità della sua fine, non ho remore a definire inopportuno l’inizio della vita, e auspico che sempre più persone sappiano riconoscere la caritatevole razionalità che è intrinseca nell’astinenza riproduttiva.
Un saluto e un augurio di buon de-natale a tutti i (temporaneamente) vivi.