E’ morto Piergiorgio Welby, pare che un medico abbia staccato la spina

Ho lavorato un pò su wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Piergiorgio_Welby

Inviterei chi a voglia a contribuire per lasciare un degno e simbolico ricordo di Piergiorgio.

La sofferenza inutile, strappa la vita, prima della morte…

Tutti noi ci sentiamo debitori verso di lui, per la battaglia che ha scelto di combattere per la civiltà nel nostro paese, e soprattutto una battaglia che ha mosso le coscienze, sia ricordato degnamente dalla politica, dalla società, da tutti noi.
Grazie Piergiorgio

E’ una strana situazione essere tristi per la morte di qualcuno che volevamo potesse morire.
Sono triste perche’ e’ morta una persona che pur in condizioni gravissime ha avuto la forza di mandare avanti una battaglia per i diritti di tutti.
Sono triste perche’ penso che avrebbe preferito morire sapendo di aver vinto la sua battaglia e perche’ temo che senza di lui, passata “l’emergenza welby”, la classe politica del nostro paese avra’ gioco facile nell’ ingorare la questione.
Vorrei che non si fosse mai ammalato, che fosse vivo, libero di parlare, di muoversi, di vivere.

Chissà adesso i politici!!!! Come vorrei un paese in cui le libertà e le volontà siano rispettate a priori. Mi sono stancato di questa gente che si definisce laica e poi ha paura di pronunciarsi a favore di un cambiamento. Viva la libertà di poter morire come si vuole!!!!!!

E’ morto un uomo coraggioso, nobile, scrupoloso nella sua osservanza delle intricate leggi italiane. E’ morto un uomo che non ha accettato l’eutanasia illegale, ma ha con il suo gesto messo il dito nelle laceranti piaghe italiane. Se ne va un uomo sensibile e forte e con lui anche una parte dei nostri cuori.

farewell piergiorgio…

Sì, strana situazione.

Provo per Piergiorgio gratitudine perché, pur essendo straziato dalla sofferenza, pur non desiderando più tenere in vita vegetativa quel corpo che non sentiva più suo, non ha scelto la scorciatoia che avrei scelto io nelle sue condizioni: l’eutanasia illegale.
Ha voluto rivendicare per tutti il diritto all’autodeterminazione.
Ha voluto gridare forte che la vita di ciascuno è indisponibile sì, ma indisponibile allo Stato, non al sé stessi.

Provo tristezza per la perdita di un uomo che ha avuto la forza di una lucida, etica, generosità fino all’ultimo dei suoi giorni.

Provo amarezza perché il suo sacrificio non è servito a commuovere l’agape di pietra dei nostri cosiddetti legislatori, che piuttosto che legiferare su un’inezia come la dignità della vita e della morte hanno trovato più urgente pontificare su presepi e canzoncine di Natale…
…ma proprio a dicembre doveva rompre le scatole ‘sto Welby?

Le sue sofferenze sono finite.
Questo non mi consola molto, perché il prossimo ammalato sarà al punto di prima.

Grazie Piergiorgio 🙁
Condoglianze ai suoi cari, e anche a loro la mia gratitudine.

Leggo ora l’intervento di RazionalMente.

Grazie a quel medico.
Grazie perché ha interpretato con umanità invece che con burocratico ottuso zelo il Giuramento di Ippocrate.

Grazie perché si è esposto a un rischio personale pur di non negare a una persona il diritto di morire in modo umano.

Grazie.

Se, come appare inevitabile, il medico sarà coinvolto in noie giudiziarie proporrei -per egli- una raccolta di fondi,

Secondo Le Monde sarebbe stato Mario Riccio

Grazie Piergiorgio,
se in futuro avremo una legge per la morte dignitosa sarà per il tuo coraggio straordinario.

Martire in greco significa “testimone” e tu sei stato testimone di una grande battaglia civile.
Grazie a te, grazie a tua moglie, grazie a tutti quelli che ti sono stati vicino

Guardate che potete ascoltare tutto sul sito radioradicale.it

quelli che se ne vanno sono proprio quelli che dovrebbero rimanere,
le stelle che si spengono sono sempre le più belle
ma diceva qualcuno:
“Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo
il tempo non lo distruggerà mai,
non morirò del tutto
qualcosa di me rimarrà per sempre”.
welby agnello, ma leone
nella tua debolezza hai dimostrato un spirito di grande guerriero,
di la cui vita valeva la pena di essere vissuta fino in fondo
ave Fratello di coloro che si battono per la libertà atque vale

Il giudice deve indagare il medico che ha violato la legge.

Io non sono d’accordo con la legge che vieta l’eutanasia, così come non lo era Piergiorgio, ma il giodice deve applicare le leggi. Che le condivida o no.

Oggi è una giornata che vivrà per sempre nell’infamia. La clandestinità con cui questa notte Welby è stato costretto a morire sancisce il fallimento dello Stato italiano. A partire da oggi, ognuno di noi può affermare che lo Stato italiano (parlamento, governo e magistratura) ha calpestato un diritto umano fondamentale e costituzionalmente sancito: il diritto di ogni cittadino a non subire un trattamento sanitario contro la propria volontà. Il cittadino Welby, capace di intendere e di volere, è stato costretto contro la sua volontà a subire un trattamento sanitario che gli ha causato una continua ed insopportabile sofferenza durata molti giorni — una vera e propria tortura di Stato.

I radicali, per aiutare Welby e rispettare la Costituzione, sono stati costretti a trovare un medico pietoso e coraggioso, Mario Riccio, che ha praticato a Welby una sedazione terminale e gli ha staccato il respiratore, rispettando così nel contempo la volontà del paziente e il codice deontologico dei medici. (Il codice deontologico da una parte vieta al medico di effettuare un trattamento contro la volontà del paziente; dall’altra obbliga il medico ad andare avanti come se questo trattamento non esistesse, e quindi ad applicare ogni altro trattamento che possa curare il paziente o semplicemente alleviare il suo dolore.)

Noi tutti non dovremo mai dimenticare che Piero Welby si è sacrificato per noi: anziché ricorrere all’eutanasia clandestina, egli ha deciso di prolungare la sua sofferenza per molti giorni, pur di portare la sua tragedia all’attenzione pubblica. In tal modo ha sensibilizzato le coscienze degli italiani, rendendo possibile una futura legislazione che cancelli l’ignobile situazione odierna. Oggi un medico pietoso che rispetti il volere del paziente ed il codice deontologico rischia di essere accusato di omicidio. Eppure, la Costituzione italiana garantisce già il diritto di morire, perché garantisce il diritto di rifiutare le cure, anche quando questo implichi necessariamente la morte. Manca però una legge che realizzi questo diritto. Dobbiamo quindi proseguire nella battaglia, altrimenti il sacrificio di Welby sarà stato vano.

Oggi molti giornalisti sono in sciopero ma sul sito di radio radicale trovate tutte le informazioni ed i servizi possibili.

Purchè produca qualcosa …
come si dice…piutost che gnent l’è mei piutost

x Daniele Gallesio

Chissà però perchè (tre accentate di seguito) i giudici a volte la legge la applicano e a volte la interpretano.
Io della giustizia, in particolare quella italiana, non ho la MINIMA FIDUCIA

forse per la prima volta son davvero fiero di essere italiano.. è morto Welby ed è morto come voleva lui… grande onore per il medico che ha fatto il grande passo.. purtroppo per lui ci saranno parecchi problemi… ma se potessi unirmi alla sua lotta lo farei volentieri!