[…] C’è molta tensione all’interno dell’Unione tra i vari esponenti della maggioranza, è veramente difficile la convivenza tra laici e cattolici. Fausto Bertinotti ha evidenziato come “l’uomo Welby ha vissuto il suo dolore in modo pubblico cercando di contribuire al dibattito nella società su questo argomento delicato”. Gennaro Migliore di Rifondazione comunista e Paolo Cento dei Verdi chiedono un confronto in parlamento sul tema eutanasia. Marina Sereni dei Ds si dice “sollevata” per il lato umano della vicenda ma sottolinea la mancanza di norme.
“Ora Piergiorgio Welby è morto: assicuriamo ai suoi cari e ai suoi compagni di viaggio nella sua battaglia di civiltà, che continueremo a farci carico della sua sofferenza e del suo invito affinché la politica cerchi soluzioni condivise con l’umanità e la saggezza che devono esserle proprie”. questo il saluto dei Ds per voce della responsabile nazionale Diritti civili, Ivana Bartoletti. […] «Welby, che da 86 giorni ci chiede di morire, di porre fine ad atroci sofferenze, a questa vita che vita non è, ha suscitato in queste settimane inquietudini e passioni, troppo spesso un referendum su chi è a favore e chi contro: e solo chi soffre sa quanto male possa fare sentirsi oggetto di prese di posizioni invece che di soluzioni umane», ricordava solo pochi giorni fa Ivana Bartoletti. «Sappiamo – aggiungeva – quanto siano complesse le soluzioni condivise in quei terreni dove la laicità si sgretola, sfumandosi nelle appartenenze, nei credo e nelle convinzioni di tante e tanti. Io non vedo alcuna contraddizione tra chi parla di rispetto per la vita tout court e chi invoca soluzioni che, come peraltro sancisce la nostra carta costituzionale, consegnino nella persona il diritto assoluto a decidere per sé».