Anglicani, avanza lo scisma anti-gay

L’arcivescovo Akinola, il leader conservatore della comunità anglicana nigeriana, la cui popolarità è largamente dovuta alle sue posizioni energicamente anti-gay, è diventato il punto di riferimento anche per gli scismatici USA della Chiesa episcopaliana (il ramo statunitense dell’anglicanesimo). Akinola ha infatti creato nel Nord America una sorta di ‘filiale’ della propria chiesa nigeriana e ha consacrato un nuovo vescovo scelto tra gli scismatici.

Un articolo (in inglese) di Lydia Polgreen e Laurie Goodstein è stato pubblicato sul sito del New York Times

Al di là delle motivazioni, è questo un fatto di rilevanza storica. Una confessione religiosa ormai esausta sul vecchio continente, e fortemente in difficoltà anche negli USA, sta spostando la propria leadership in Africa, dove ha una base numerica decisamente più consistente. Solo il futuro ci dirà se un fenomeno analogo avrà luogo anche nel cattolicesimo. Per chi volesse approfondire la tematica, un buon libro è “La terza chiesa”, di Philip Jenkins (Fazi Editore).

5 commenti

giops

poverini XD
una confessione che si distingue su una cosa simile è davvero uno schiaffo alla decenza

Emi

“Solo il futuro ci dirà se un fenomeno analogo avrà luogo anche nel cattolicesimo.”

Mi sembra che un buon esempio ci sia gia’ in Sud America.

RazionalMENTE.net

Una religione ormai in crisi profonda deve trovare qualche motivazione per resistere. Così al pari della Chiesa Cattolica hanno scelto la persecuzione dei gay, le streghe del terzo millennio.

paolino

Io spero che nella CCAR prevalgano finalmente le forze centrifughe, in modo che possa spappolarsi in tante chiese autocefale si spera innocue.

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