La battaglia del presepe vista dalla Francia

Non toccatemi il bue, l’asinello e Gesù bambino. Le autorità cattoliche hanno moltiplicato i loro avvertimenti contro i tentativi di alcuni insegnanti e di qualche responsabile politico di far sparire i presepi dai luoghi pubblici.

Un articolo di Eric Joszef (“L’Italie bien embarrassée par ses crèches”, l’Italia in un bell’impiccio per i suoi presepi) è stato pubblicato sul sito di “Le Monde”.

6 commenti

Stefano

Che bella pubblicità! Il problema è che hanno riportato fatti realmente accaduti e senza romanzarci sopra di una virgola. Leggendo il resoconto che è stato fatto dal giornale francese, che tra l’altro credo che sia una delle testate maggiori, mi è sembrato una volta di più di vivere in un paese in cui le istituzioni sono malate di fondamentalismo religioso. Su Italia 7 stanno trasmettendo a rotazione un film di cui non ricordo il titolo che fa vedere una società americana religiosamente governata in cui i peccati sono reati e le donne giovani e fertili vengono fatte diventare obbligatoriamente delle ancelle, ovvero delle incubatrici umane i cui figli vengono immediatamente dati alle famiglie più virtuose. Qualcuno sa come si intitola? Non vorrei che qualcuno prendesse spunto….

Bobbi

Il presepe e le altre decorazioni natalizie non sono un pericolo per la laicità, per me. Io da bambina facevo meravigliosi e d enormi presepi, alberi di natale sotto i quali cantavo festante tutte le cenazoni di natale del repertorio, e questo non mi ha impedito di essere (già allora) un’atea anticlericale…. 🙂

giops

parliamo di presepi in luogo pubblico e in sedi istituzionali, in casa ognuno fa quello che vuole, ma lo Stato deve essere laico e quindi non deve dare privilegi a nessuno; o si mettono tutti i simboli delle religioni che lo vogliono fare, o non se ne mette nessuno e tutti nel loro privato ne fanno anche 5000 di presepi alberi ecc

Ela

@ Stefano

“Il racconto dell’ancella”, tratto dall’omonimo libro di Margaret Atwood, scritto nel 1985.

Gérard

Ma questo è il sito di ” Libération ” e non di ” Le Monde ” …!!!

Quello che non riesco a capire da straniero in tutta questa facenda è che il presepio, almeno da noi in Francia e dalle famiglie cattoliche, è qualcosa che si fa ( in casa, non nelle scuole ) per i bambini !! Quando crescono non si fa più … E vedere tutti questi politici litigare per una cosa cosi infantile allorché l’Italia ha enormi problemi da risolvere ….! Se io vivessi all’estero riderei, ma visto che ci vivo mi viene da piangere …

paolo di palmanova

Bella lezione da quegli spocchiosi dei francesi. Che dire, ce la meritiamo, ma più che noi se la meritano Cofferati e Bertinotti atei fedeli, Bossi seccessionista in patria e europeista, quando gli gira. Ve li immaginate i giri di parole nelle varie sedi politiche di questi personaggi, e le arrampicata sugli specchi, per soddisfare i dictat vaticani e l’onore di una nazione. E dire che anche questi ci rappresentano all’estero, e dovrebbero essere la parte migliore di noi.

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