Un nuovo sondaggio è appena stato pubblicato sul sito UAAR. Questa la domanda: “A che età hai smesso di credere?”. È possibile scegliere tra sette risposte: 1) Sono tuttora un credente 2) Durante l’infanzia 3) Durante l’adolescenza 4) Da adulto 5) Ancora più tardi 6) Non ho mai creduto 7) Ho sempre avuto una grande confusione in testa.
Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio, con il quale si è chiesta l’opinione dei navigatori sull’accordo, raggiunto dalla maggioranza di centrosinistra, che impegna il governo a predisporre entro gennaio un disegno di legge sulle unioni di fatto. Questi i risultati:
La legge ci sarà, ma avrà contenuti veramente minimali – 71%
Per evitare di far cadere il governo non ci sarà alcuna legge sulle unioni di fatto – 16%
La legge ci sarà e riconoscerà pieni diritti alle coppie conviventi, sia etero che omo – 7%
Il governo cadrà su questo argomento – 6%
Io non ho mai creduto. Anzi, a dire il vero, fino all’adolescenza ho provato ad avvicinarmi alla religione, approfondendo la questione con diverse letture, ma la fede non l’ho mai trovata
C’è da dire che adesso, però, tutti i credenti che contestano il mio ateismo me li so mangiare in due o tre morsi 🙂
Ma come si deve interpretare il termine “Credente”?
Viene qui usato – come nel parlato comune italiano – in qualità di sinonimo di seguace del cristianesimo/cattolicesimo?
Oppure si deve considerare secondo definizione di vocabolario, ossia “chi ha una (qualsiasi) fede religiosa”?
Non è chiaro…
Se le cose non stessero come stanno mi piacerebbe fare questo tipo di domanda ai credenti : Da quando hai iniziato a credere? Visto che si nasce atei e poi con il lavaggio del cervello si finisce con il credere… Molti cuccioli d’uomo vengono indottrinati dalla nascita…sin da quando viene messa loro l’acqua in testa. ( bello l’accostamento: acqua in testa e lavaggio del cervello…anche se non lo chiamerei lavaggio, ma…)
Mi addolora questo, i bambini sono una preda facile per coloro che non hanno scrupoli…
A 11 anni (quindi tra la 2) e la 3)), in seconda media (ero un anno avanti).
Il primo dubbio quando ho visto sull’atlante geografico la carta di tutti gli stati del mondo colorati in modo diverso a seconda della religione: come era possibile che Gessù fosse sceso in terra solo per alcune popolazioni?
Il secondo quando ho studiato che nel 1905 c’era stato un terribile terremoto a Messina, con 100 mila morti, piu’ della meta’ bambini; moltissimi morti ci hanno messo giorni e giorni a morire tra atroci dolori: perche’ dio onnipotente aveva fatto cosi’ male il mondo; come poteve essere stato cosi’ crudele?
Il terzo quando un giovane supplente, rispondendo a una mia domanda, disse che in tutte le religioni ci sono santi che fanno miracoli e gli indù ne fanno molti piu’ dei cattolici: Ma come, anche le religioni false fanno i miracoli? La spiegazione piu’ semplice era che i miracoli erano trucchi e che anche la religione cristiana era falsa!
Rimaneva la presenza degli organismi viventi: come era possibile che esistessero uccelli, pesci, insetti, scimmie cosi’ complicate che solo un dio onnipotente poteva aver fatto?
Per fortuna il prete che doveva riportarmi sulla retta via, usando argomenti molto ridicoli (“mistero della fede”, “quando hai dei dubbi prega, anche io faccio così”) mi disse un giorno che la chiesa non condannava il darvinismo e quando gli dissi che non sapevo cosa fosse me ne fece dei brevi cenni: fu un colpo di fulmine e diventai definitivamente ateo (e darvinista) per i successivi 60 anni. Non so per il futuro; ogni tanto penso di avere l’alzaimer. ;-)) g
Oggi fra l’altro è l’anniversario della partenza del Beagle. Per chi non celebra il Natale, questa può essere una buona scusa per festeggiare qualcosa lo stesso. (un po’ come Chanukkah)
Intervista ad un’Atea: Rosalba Sgroia
di Alessandro Bon
http://www.bloggers.it/IricordidellaLuna/index.cfm?blogaction=permalink&id=845FA447-A212-70E1-078C93321E922A47&file=blog_10_2006.xml#more
Io non ho mai creduto, però durante l’infanzia fingevo di credere per essere lasciata in pace dai genitori e dagli altri adulti, le cose che ascoltavo al catechismo mi sembravano assurde, anche se ancora non riuscivo a costruire degli argomenti razionali per confutarle. Durante l’adolescenza, invece, sono uscita allo scoperto, ho cominciato a dichiarare apertamente il mio dissenso nei confronti della religione cristiana e delle sue regole liberticide, all’inizio i miei genitori, soprattutto mia madre, non l’hanno presa molto bene, ma alla fine si sono dovuti rassegnare, io comunque è dall’età di 13 che non ho più messo piede in una chiesa per scopi cultuali, non sono riuscita a sfuggire al battesimo e alla prima comunione, ma mi sono ben guardata dal sacramento della cresima(appena ne avrò il tempo invierò al parroco della parocchia dove mi hanno fatto fare la prima comunione la richiesta di sbattezzo) e fortunatamente sono riuscita a convincere anche mia sorella che il dio dei cristiani e dei cattolici è una invenzione per tenere sotto controllo la vita delle persone.
http://gattomalvagio.blog.espresso.repubblica.it/il_gatto_malvagio/
E’ stato in gioventù. Mi è apparso in sogno Cristo con in mano una grande spada di fuoco, e mi ha rivelato di persona che non esiste.
per me invece si è trattato di una specie di “via di damasco”:fino alla prima adolescenza ero un fideista al massimo della cecità, anche se talvolta, accorgendomi di come la fede era una fuga dai miei reali problemi, (13-14 anni) mi dicevo:”Prima a prendermi totalmente c’erano gli animali, poi la storia antica e ora Dio. cosa ci sarà dopo di questo?”. Ma avevo paura di rispondere a domande come questa e quindi per farle passare pregavo. Così in terza media sono entrato in seminario apparentemente per una “vocazione”, ma per lo più per fuggire dalla situazione che si era creata con i miei compagni al mio paese. Passavo molto tempo in cappella al punto che neanche i preti vedevano la cosa di buon occhio, a pregare e a leggere la bibbia. Però in prima superiore, periodo acme del fideismo, verso la fine dell’anno scolastico una mia compagna degli scout mi aveva chiesto se volevo stare con lei, ma io per paura di fare peccato le ho detto di no, sebbene nei giorni successivi qualcosa cominciava già ad essere seminata, anche se la fede era ancora troppo forte. Ma verso la fine della II superiore cominciavano a manifestarsi segnali chiari che della fede stavo cominciando a fregarmene. passavo molto meno tempo in cappella, le volte in cui andavo ad adorazione eucaristica si facevano sempre più rare e, colpito dai fatti del G8, cominciavo ad avvicinarmi al pensiero marxista. In terza superiore poi se verso la fine dell’anno precedente andavo poco in cappella, al tempo era diventata una pura casualità, anzi quando c’era meditazione o messa ne approffittavo per proseguire il riposo notturno e dimostravo chiari segnali di odio verso la fede. Ciò è stato provocato quando all’inizio dell’anno iniziai a sentire come una tempesta il desiderio di avere una ragazza. Quando però finì la tempesta le cose di prima cominciavano seriamente a vacillare e a collassare lentamente su sè stesse. Così spinto anche dal rapporto pessimo con compagni e prefetti sono uscito. l’anno dopo avevo un pò di alti e bassi nella fede, ma due miei compagni che ora considero più che fratelli mi hanno sciolto le catene della fede spingendomi a rgionare sul perchè facevo e credevo in certe cose. In seguito iniziai a prendere la bibbia non più come una cosa a cui dovevo adeguare la mia vita, ma in modo autonomo: è stato qui che aiutato anche dalla lettura di “Così parlò Zarathustra”(Vi scongiuro fratelli rimanete fedeli alla terra e non credete a coloro che vi promettono sovraterrene speranze. Lo sappiano o no costoro esercitano il veneficio), ho cominciato sempre di più a considerare il cristianesimo come la più grande ed empia bestemmia che sia mai stata pronunciata contro l’uomo. Ma il tempo che in passato ho usato per imbevermi della scrittura non è stato vano: anzi ora è proprio la Scrittura la mia arma prediletta quando mi devo confrontare con gente che è ancora incatenata
Negli ultimi anni ho perso quello che era un’embrione di credenza. Poi in questi ultimi mesi a forza di vedere intorno tanti fanatici , tra cristiani , musulmani ecc…., ho lasciato cadere anche l’ultimo briciolo di immaginazione a favore di una cosa che oggi definisco come favola. La cosa che piu’ mi stupisce ed infastidisce e’ l’ambiguita’ con cui tutti i credenti danno ogni volta una spiegazione opportunistica in varie occasione.
Diciamogliela in faccia che siamo stufi di queste cose…..che le religioni oggi piu’ che mai ci pongono in conflitto…….non vogliamo essere sottomessi ne’ da quelli in casa nostra ne’ dai barbuti che arrivano ogni giorno dalle altre sponde!
Io ero raccolto in preghiera, quando a un tratto vedo un bagliore verde… una luce intensa. Mi sono messo a strillare “AIUTO, I MARZIANI!!!”. E invece non erano i marziani, era la Madonna. Esatto. La Madonna del Grande Raccordo Anulare. Indossava minigonna e tacchi a spillo. Un po’ insolito per una Madonna. Mi si avvicinò e mi disse: “‘A morè, ho da rivelarti il quarto segreto di Lourdes”. Al ché io le dissi che non conoscevo neppure i primi tre. La Madonna allora mi dice: “Non fa nulla, ora ti do le stigmate”. Io ringraziai e dissi che ne facevo volentieri a meno. Poi la Madonna si alzò la minigonna scoprendo un mondo paradisiaco che ontologicamente era una topa, ma oggettivamente era una gran bella topa.
Fu così che persi la fede. Cercai di ritrovarla, ma inutilmente. La mia fede era rimasta assorbita come da un tunnel senza fondo al termine del quale vi era una luce accecante. Essa era Dio. Ma non quello italiano.
Finisce così questa storia raccapricciante.
Adesso vado da Milly D’Abbraccio a vedere se ritrovo la fede.
la mia famiglia non è mai stata particolarmente religiosa, a me e ai miei fratelli hanno fatto fare tutte le menate di rito (battesimo, comunione…) praticamente solo perchè così nonni e parenti vari ci avrebbero fatto i regali.
ci hanno mandati in una scuola gestita da suore privata (e che retta… ladre) perchè credevano fosse meglio.
io mi son fatta 5 anni di galer… pardon, di elementari, e ho se non altro imparato subito che più tuo padre ha soldi, o cmq più tuo padre elargisce soldi ai tuoi superiori (in questo caso le suore), più tu sei trattato bene e considerato. infatti certi bambini avrebbero pure potuto uccidere impunemente, che le suore avrebbero dato la colpa a un altro.
ho imparato anche che le suore hanno uno spiccato senso del businness, dello sfruttamento del lavoro minorile e un gran culo inteso come fortuna (eran tutte racchie). infatti ci facevano fare i lavoretti nelle ore di scuola, che poi rivendevano ai mercatini tipo quello natalizio. ci costringevano a vendere sempre almeno un blocchetto di biglietti della lotteria natalizia pena l’umiliazione in tutte le classi (alla modica cifra di 5mila lire l’uno – blocchetti da venti biglietti) e casualmente l’automobile in palio la vinceva sempre la madre superiora. il diario era uguale per tutti e “fornito” dalle suore, e se a scuola ti finiva la biro o il quaderno loro gentilmente te lo davano subito… aggiungendo alla retta una ventina di mille lire di “spese di cancelleria” per il mese seguente.
a mia sorella è andata peggio. io tutto sommato ero ribelle e le suore non riuscivano a mettermi i piedi in testa, mia sorella essendo più timida e chiusa era il bersaglio di quella zoccola di suora che aveva. fortunatamente mia mamma in seconda le ha cambiato scuola mandandola in una comunissima scuola pubblica…
ma non contenti, gli insani genitori hanno perseverato con mio fratello tentando di mandarlo li, insieme al cugino della stessa età. a loro anzichè la suora è toccata la maestra sessualmente frustrata. come punizione li faceva stare per ore in piedi a fare il “bonsai”, come diceva lei, ovvero su una gamba sola nell’angolo della classe. e volavano ceffoni e simili.
mio fratello è fuggito andando nella scuola pubblica, mio cugino dopo 5 anni è diventato un bambino terrorizzato dalla scuola e pieno di tic nervosi, roba da fargli causa e tirargli giù pure la pelle del culo…
con queste premesse già la mia visione del mondo cattolico non era delle migliori…
non ho mai visto un concentrato simile di sadismo e ipocrisia, sinceramente.
ma il meglio veniva all’oratorio (dove sono andata due volte e poi mai più) dove c’erano i grandi che tiranneggiavano i piccoli usandoli come schiavetti o cose del genere. col prete che assisteva a tutto senza dire una parola ovviamente per difendere i bambinetti.
ho avuto anche la disgrazia di farci un mese di “vacanza” col lager, in quinta elementare…
direi che ho iniziato a non credere in entità superiori già da piccola… viste poi queste cose, fate voi…
sembra banale, ma l’interesse per le materie scientifiche è stato determinante per aiutarmi a formare una corretta e non dogmatica visione del mondo, così come ho potuto capire meglio i rapporti umani ed il perchè molto spesso gli uomini stessi sono i primi a procurarsi l’infelicità con le proprie mani…determinante oltretutto è stato il vedere come i miei problemi si risolvevano con le mie azioni, e non con preghiere di chicchessia,più cerco di vivere razionalmente più l’amore per la conoscenza aumenta…Colgo l’occasione per ribadire ai credenti in ascolto che per noi atei la miscredenza non è assolutamente motivo di infelicità o disordine morale, ma è anzi un veicolo per raggiungere un miglior equilibrio e vivere con correttezza, con gli altri e con noi stessi…
Quando avevo 8 (otto!) anni, l’insegnante di religione che avevo alle elementari ha telefonato indignata ai miei genitori perché avevo chiesto come faceva l’ostia a cambiare sostanza… Razionalista da sempre! 😉
Ho dovuto tener nascosto il mio agnosticismo (io non prendo semplicemente posizione, credo solo a quello che vedo) fino al 1999 per ragioni scolastiche prima, di lavoro dopo.
I peggiori dispiaceri finora mi sono venuti da religiosi, o presunti tali, cattolici…
Io da credente non ero affatto felice e neppure sereno. Il senso di colpa, il senso del peccato, mi affligevano in continuazione. E il mio grande inconfessabile peccato… erano le pippe. Insomma, mi ci sono voluti anni per capire che le pippe non sono nulla di strano, anzi qualcosa di importante nella crescita, nello sviluppo della personalità, ecc.
Oggi penso con orrore a quelle persone che ancora sono assillate da inutili sensi di colpa.
La religione è veramente qualcosa di devastante per la mente dell’individuo.
MAI CREDUTO!! Quasi 14 anni di micredenza!!!!!!
figlio di genitori razionalisti che non mi hanno mai imposto nulla non ho mai creduto a quelle sporche menzogne. Mio nonno ha cercato a tutti i costi di avvicinarmi alla religione ma più guardavo i preti balbettare scemenze più vedevo i canti e le risposte cantilenanti più mi digustavo. La scienza è stata la mia vera vocazione, la matematica e la fisica. Non c’è posto per Dio dentro di me. Alle elamentari ero l’unico a “non avvalersi” dell’IRC e vedevo gli altri tonti con commiseraazione. In prima media scoppiò un caso perchè entrando in Santa Croce con una gita scolastica rifiutai di levarmi il cappello. Pochi giorni fa in terza media ho avuto una litigata storica con la profe di musica ke mi voleva far scegliere fra cantare di Gesù Bambino o uscire dalla classe. Da quel che mi dicono i miei compagni l’insegnante di religione ha iniziato a denigrarmi e a “difendere” i ragazzi da un miscredente ateo con un’intensa propaganda cattolica. Benissimo, le rispondero sui toni. In questi anni ho affinato il mio senso “dell’ateismo” (come direbbe la chicco) grazie alle accanite discussioni che facciamo in materia io e un mio amico bigotto finno alle ossa.
@ RazionalMENTE
ho scritto un saggio sulla religione e per completarlo di tutte le informazioni e citazioni bibliche necessarie ho attinto abbastanza dal tuo SPLENDIDO sito. Forse questo saggio andrà nelle librerie. Ti ho ringraziato in fondo con un invito a vistitare il sito.
Ti basta???????????????????????????????????????
Come ho gia’ detto, ho avuto la disgrazia di fare le elementari dalle suore, e tra l’altro mia madre, dell’azione cattolica,dava loro manforte per farmi il lavaggio del cervello. Ciononostante c’era qualcosa nel mio cervellino, che mi diceva che tutte quelle cose erano stronzate,malgrado cio’ fui costretto a farmi comunione e cresima,sia per evitare le percosse di mia madre,sia per le blandizie di ricevere regali. Oltre a essere pubblicamente smerdato per non conoscere a memoria il padre nostro, ero costretto a umilianti recite di fine anno nel quale ci esibivamo in orrendi cori simil gospel,io fino alla quarta elementare riuscii a non parteciparvi,ma alla quinta ci fui costretto per forza. Alla prima media,appena lasciate le elementari ero gia’ ateo al 100%. I miei cinque anni di vita alle elementari mi hanno pero’ segnato indelebilmente, ancora adesso i miei pornazzi preferiti sono quelli in cui le suore vengono sottoposte a tutte le sevizie possibili, mi chiedo, MA COME MAI?
In effetti ciò che ricordo maggiormente del periodo in cui ero credente sono decisamente i sensi di colpa. I preti e i catechisti ecc. sono tremendamente abili nell’insinuare il senso di colpa nei bambini.
@guido giachetti:
NO, VOGLIO UN RAPPORTO COMPLETO!!!!
Nel senso di relazione scritta 🙂 🙂
Scherzi a parte, se mi dici l’url… vengo a vedere!!!
Ti ringrazio comunque per i complimenti, per la stima e per tutto quanto.
Io invece sono stata un po’ tarda…
I miei non mi hanno cresciuta in maniera religiosa, ma molto razionalista e scientista (verso i 3 anni mio padre mi spiegava come nascevano i bambini e la struttura atomica…). Sono cresciuta nel mito dell’Illuminismo e della ragione umana. Però sulla mia strada di atea si sono poste due cose: la ricerca di una causa prima e un prete in gamba.
Nella causa prima dell’universo ci avevo trovato dio (scusate, a 8 anni era forse comprensibile) e il prete in gamba ci sapeva fare con noi ragazzi, pur essendo ciellino. All’oratorio ci si divertiva, si facevano cose interessanti, e nelle prediche nessuno instillava sensi di colpa. Lo slogan era “anche un cristiano fa sesso, ma se lo gode di più”.
Insomma, quando i cattolici sono tolleranti e nella vita non ti capita nulla di male, è più difficile uscirne. Inoltre dio sembrava il garante di una sorta di amore ed accettazione universale: per una ragazzina sfigatella e solitaria come me era la certezza di essere amata da qualcuno.
Insomma, io credevo sul serio. Pregavo tanto, leggevo la bibbia, cercavo di vivere secondo i principi profondi del cristianesimo. Col tempo però (verso i 15 anni) mi sono accorta che vivere quei principi etici in maniera coerente mi portava molto lontano dalla chiesa cattolica.
Anche da ciellina, ero contraria all’ora di religione, al crocifisso in classe, alle leggi contro la bestemmia, all’uso dei preservativi… nulla nel messaggio di Gesù era contrario a tutto ciò, per me la mia interpretazione era equivalente a quella del cardinale di turno! Insomma: provate a pensare come possa essere facile per un ciellino convinto delle cose sopra… E rendersi conto della schifezza che era Formigoni…
Così mi sono accorta che in realtà non ero cattolica. E dopo un po’ mi sono resa conto che non c’è alcuna necessità logica o etica di avere un dio cristiano (emotiva per molti sì, altrimenti non si spiegherebbero i credenti…). Dopo un altro po’ ho realizzato il problema della teodicea, che NON POTEVA esistere un dio cristiano. Siamo arrivati sui 20 anni…
A questo punto, ho pure eliminato l’entità creatrice.
Libera e sola di gustarmi la vita e di pensare sempre con la mia testa.
Anche un cristiano fa sesso, ma se lo gode di più… perché ne fa così poco che quella rara volta che lo fa gli sembra il Paradiso in terra. Meno lo fai, più godi. Immagina Formigoni che non lo fa affatto. GODE IMMENSAMENTE!!!!
E qui siamo ricascati nello zen 🙂
Concludo con le sagge parole di un monaco buddista che in fondo ai suoi messaggi scriveva:
– mela dai + melo –
(se Zorro la capisce lo iscrivo al MENSA 🙂 )
Un bel trip non c’è che dire… 🙂
“Lo slogan era “anche un cristiano fa sesso, ma se lo gode di più””
Devo confessare che l’idea passava per la testa a me quando credevo, poi naturalmente mi sono accorto che è na stronzata pazzesca, perchè la sensazione di fare qualche cosa di “sporco” rimane (anche dopo il matrimonio) dal momento in cui il sesso non si deve fare per solo piacere.
E’ come dire che i bambini che muoiono di fame in Africa si gustano di più il cibo quando (e se) gli arriva.
@RazionalMente
ma sei sicuro che Formigoni non faccia sesso? Per la Rosy potrei anche crederci, ma sul viscidone ho sentito ben altre voci…
@Damiano
l’idea del sesso come peccato e sporcizia credo venga inculcata quando si è piccoli e non solo dalla chiesa, purtroppo. Se è qualcosa che non ti mettono in testa quando sei troppo piccolo, in genere anche le fesserie della chiesa non funzionano (almeno, con me non hanno funzionato).
Quanto al crederci… beh… mi ero definita come sfigatella, no? Quindi i miei pensieri in merito erano piuttosto “teorici”. Quando sono diventati più “pratici”, ho definitivamente stabilito che “farlo alla cattolica” era molto limitante, e non per la scarsa frequenza, ma proprio per la mancanza di fantasia e per la scarsissima “fisicità” del pensiero cristiano in genere.
Lo slogan sottendeva infatti che per il cristiano era più bello perché lo faceva per amore ed era un modo di esaltare anche la parte spirituale, era comunque un esperienza religiosa, in un certo senso prevedeva la presenza di Cristo. Non che mi sembri un pensiero blasfemo, solo che 1)farlo in 3 non mi ha mai attirato, almeno se il terzo è uno zombie barbuto, 2)mi ricorda molto la posizione dell’autrice di “Surrender” (non mi ricordo il nome): una caterva di pagine delirantemente cervellotiche per esaltare un’inchiappettata. In entrambi i casi (autrice e cattolici) sembra molto un modo per scusarsi della pura e semplice, animalesca, fisicità di un gesto per il quale siamo evoluzionisticamente costruiti (in fondo, non siamo che un grosso grosso vettore per i nostri geni…).
Della mia esperienza dalle suore vi ho già parlato molti post fa.
Certo che le pinguine ne han messi in fuga tanti.
Grazie suor matilde, grazie suor piera, grazie suor antonella, grazie signora madre superiora, mi avete resa la strada verso l’ateismo più gustosa…amen
Beh, ufficialmente ha fatto voto di castità. Di più ninzò.
@ RazionalMENTE
Il mio libro è ancora nel mio computer se lo vuoi dammi il tuo inirizzo e te lo invierò
altrimenti (forse) potrai trovarlo nelle librerie tra qualche (molti) mese
Io non ho ricordi brutti con le suore. Inizialmente ne ero terrorizzato nel vederle così vestite… tipo Belfagor. Poi però mi ci abituai. Alcune erano un po’ severe perché dovevano fare lezione e quindi. Una volta buttai per terra il quaderno del compagno di banco e la maestra suora pretendeva che baciassi il pavimento. Io ovviamente non lo baciai, feci finta, ma mi misi a piangere in un modo incredibile. Allora la suora si mosse a compassione e mi fece stare vicino alla finestra per tutta la lezione, in attesa che venissero i miei genitori come sempre a prendermi. E debbo dire che ho di quella giornata un ricordo molto bello. Era bello stare vicino alla finestra a guardare fuori invece di stare nel mio banco. Insomma un vero e proprio premio. Era una bellissima giornata di primavera o di autunno, non ricordo, ma c’era un bellissimo sole e gli uccellini che cinguettavano come nella pubblicità del Mulino Bianco.
Un’altra volta invece le suore mi portarono in cima a un campanile, in una stanzetta dove mettevano ad asciugare i panni. E furono con me come delle buone e pazienti mamme. Loro lavavano i panni, io ero lì in loro compagnia. Insomma un bel ricordo anche quello.
Le suore non mi sono antipatiche, anzi, mi fanno molta tenerezza.
@guido giachetti
Regalami direttamente il tuo PC… inclusi accessori.
Scherzi a parte… se vuoi puoi inviarmi il tomo via e-mail all’indirizzo webmaster@ (il mio dominio).
Come lo intitolerai? Se è bello lo comprerò di sicuro.
LA VISIONE ATEA……….
ma il resto è un segreto
Il terzo segreto di Guido Giachetti, ok!! Verrà rivelato da Odifreddi tra 50 anni 🙂
sarà che odio le imposizioni..sarà che fin da piccolo ho provato a spiegarmi,con la mente di un bambino,tante cose..
ho sempre avuto la netta sensazione che la maestra di religione dicesse cazzate,quello che mi dicevano al catechismo mi sembrava un mucchio di storielle poco credibili..e verso i 13/14 anni ho maturato la convinzione che in questo mondo non ci può essere un concetto di dio.
crescendo,verso i 18/19 ho caopito poi che il clero ha interessi enormi derivati dalla credulità popolare,e quindi maturava in me l’anticlericalesimo.
oggi sono felicemente non credente e anticlericale.