Al via il pellegrinaggio alla Mecca

Più di due milioni di fedeli musulmani, secondo le prime stime, sono giunti in Arabia Saudita per partecipare all’annuale pellegrinaggio alla Mecca (Hajj), quinto pilastro dell’Islam, che inizia ufficialmente oggi e che ogni buon musulmano deve compiere almeno una volta nella vita.
L’Hajji comincia dalla valle di Mina, ad una decina di chilometri di distanza dalla Mecca. In quell’arida valle, trasformata per l’occasione in una immensa tendopoli, i fedeli trascorreranno la giornata in preghiera. L’indomani, all’alba, si dirigeranno verso il «Monte Arafat», luogo anch’esso di preghiera, nel quale in particolare imploreranno il perdono a Dio. La sosta sul monte simboleggia l’attesa per il Giudizio finale ed è il momento culmine del pellegrinaggio. Tornati nella valle di Mina, i fedeli vi immoleranno un montone, a ricordo della sottomissione di Abramo alla volontà di Dio e del sacrificio di Isacco. Sarà l’inizio della festa di Al-Adha, che sarà celebrata sabato. Ultimo atto del pellegrinaggio, il rito della lapidazione di Satana, rappresentato dal lancio di pietre contro una stele nella valle di Mina, che indica il rifiuto del Male.
Nel corso dell’ultimo Hajj, a gennaio, 345 fedeli sono morti calpestati dalla folla a Mina mentre nel 2004 251 persone erano rimaste vittime della ressa. Sul luogo sono stati apportati dei miglioramenti per scongiurare tali tragedie e sono state imposte delle quote per tenere il numero dei fedeli ad un livello che consenta una più facile gestione agli addetti alla sicurezza. […]
«Il fedele è tenuto a compiere i suoi riti conformemente alla sharia», la legge islamica, e «l’Hajj, non si può prestare a nessun’altra attività», a carattere politico o confessionale, ha sottolineato il ministro. «Noi speriamo che tutti i fedeli arrivino con lo spirito giusto e non tollereremo alcun’altra attività di qualsiasi natura essa sia», ha avvertito ancora, intervistato sui rischi delle tensioni confessionali durante l’Hajj.
Oltre all’Iraq, l’Iran sciita, i cui rapporti sono tesi con l’Arabia Saudita sunnita a causa della situazione in Iraq, costituisce una fonte di preoccupazione per Ryad, soprattutto in considerazione del fatto che Teheran insiste spesso che il pellegrinaggio alla Mecca debba essere l’occasione per denunciare Israele e l’influenza americana nella Penisola arabica. […]

Fonte: laStampa.it 

12 commenti

paolino

Beh, anche tutto quel girare in tondo…
Sballati, gasati, completamente fusi!

Ernesto

Sono loro i veri eredi della Bibbia! Lo stesso spirito fiero, la stessa passione levitica per la rettitudine imposta dalla pura forza delle PIETRE.
Fantastico. Peccato davvero se ne muore qualcuno…

Rudy

O c’è una sorta di “fisiologia temporale” per cui tra quattro o cinque secoli anche qualche islamico inizia a illuminarsi “razionalmente” oppure, cosa più probabile, del doman non v’è certezza.

gabriele

l’islam è destinato alla sconfitta…
la vergogna coranica non prevarra
dio non lo permettera

gabriele

e si caro damiano, bisognerebbe che inciampassero piu spesso questi maomettani

RazionalMENTE.net

Gabriele è un vero cristiano 🙂 Se poi inciampassero anche i cattodementi che vanno in San Pietro a vedere il Papa che si affaccia alla finestrella sarebbe il massimo!!!

luca

cara gabriela, inutile che ti illuda, ormai i musulmani sono più numerosi dei cristiani…

Marino

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOh………. Finalmente leggo dei commenti di persone sane di mente, responsabili, con mente aperta, lodevolmente da imitare, da seguire, da ammirare, da osannare. Caspiterina, se ne sentiva la mancanza e allora genuflettiamoci davanti a tutti loro!!! Siete dei MAESTRI!! Bravi, bravi, bravi tre volte bravi! E continuate così!!!

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