“Quel Batman è il demonio”, una scultura divide Benevento

Il demonio è comparso, secondo l’Udc e An, agli inizi di novembre. E’ in città, sul campanile più amato della chiesa più bella, quella di Santa Sofia, consacrata alla devozione, rifugio dei peccatori del Sannio. Sovrasta il corso principale interrompendo l’architettura monumentale della torre e il passeggio tranquillo e natalizio degli umili e dei credenti. A Benevento sembra sia davvero giunto il demonio, e si sia imbracato senza più dare segni di trasferimento né avvertire peso o imbarazzo. Sere fa nel corso di una veemente omelia al cospetto del ministro Clemente Mastella, monsignor Pasquale Maria Mainolfi, ha citato un gigante della filosofia moderna, Soren Kirkeegard: “Tremate o naviganti tra le tempeste del mare, perché il capitano è assente e la nave è in mano ai cuochi di bordo”. Mastella ha fatto uno scatto con il corpo perché si è sentito, come dire?, per un attimo cuoco. Si è però rasserenato quando ha capito che monsignore chiedeva a lui, leader dell’Udeur, di intercedere presso il comune amico Fausto Pepe, nominato dalla famiglia mastelliana sindaco della città. “Glielo dica lei che lo tolgano – ha detto dall’altare – I Longobardi, i cosiddetti barbari, ci hanno lasciato un capolavoro d’arte vera, la chiesa di Santa Sofia. I politici di oggi hanno consentito che una figura demoniaca, offensiva del comune senso del decoro, campeggiasse su un simbolo della nostra cultura cattolica”. Il guaio, perché di gran guaio si tratta, è che persino questa indiscutibile questione religiosa, cioè il confronto serrato tra angeli e demoni, si è sviluppata tutta all’interno dell’Unione. E’ vero. Sono stati i diessini a spalancare le porte della città, che è comunque, è bene ricordarlo, la città delle streghe, al diavolo presunto, nella fattispecie, secondo la Chiesa e molti prudenti rappresentanti politici, travestito da Batman. E’ stato voluto dell’amministrazione provinciale guidata da Carmine Nardone, personalità di spicco della Quercia, Arcos, il magnifico museo di arte contemporanea che, sotto la direzione di Danilo Eccher, anima la vita culturale della provincia. A ridosso del Natale, Arcos ha programmato la mostra collettiva sulle fiabe contemporanee. E ha chiamato lo scultore Adrian Tranquilli a esporre una delle sue opere, che prevalentemente hanno ad oggetto eroi moderni tratti dai fumetti. Tranquilli, fiero del suo lavoro, ha depositato Batman. […]

Il testo integrale dell’articolo di Antonello Caporale è stato pubblicato sul sito di Repubblica

15 commenti

Stefano Chiaudano

Alla faccia di tutti i gargoiles e demoni presenti sulle cattedrali di ognidove.

Skadivargr

Mi sa che questi idioti non hanno mai letto un fumetto di Batman, e poi se è per le corna che facciamo eliminiamo tutti gli animali che le hanno perchè son immagini del diavolo, o forse ce l’hanno con i pipistrelli, o magari preferirebbero che Batman avesse una tuta più colorata?
In alcune chiese si trovano raffigurazioni della Morte, di demoni, statue di gargoyles più tante altre piccole cose a partire dalla croce. E loro si preoccupano della statua di Batman e ancora peggio gli idioti dell’Udc e il sindaco! Senso del decoro puah!
Sono una massa di retrogradi, bigotti, superficiali, insulsi omuncoli dal monsignore in giù o in su dipende dalla prospettiva!

darkzero

Be’, sei credenti riescono a vedere Padre Pio, santi e madonne nelle macchie di umido, nei chewingum (è successo dalle mie parti…), nella carta vetrata, nella tazza del cesso, nel cappuccino la mattina, non vedo perché non possano vedere il demonio in una statua di Batman…

…poveri pazzi.

Bache

Hahahahahhahahahahah sono piegato in 2!!! Spero che non la finiscano mai con queste pagliacciate!! La chiesa è il clown del mondo!! 😀 😀 😀 😀

paolino

Noo, ditemi che non è vero!
Non pensavo che arrivassero a tanto!

Enzo

x razionalMENTE.net:coppia di fatto x di più gay;
x paolino:pensi di essere arrivato in fondo?!?!?Nel 2007 si comincia a scavare!

Marco G.

Magari Dio esiste davvero, e ha deciso di punire gli italiani togliendo loro Alitalia, Trenitalia e TAV. Dopotutto, un popolo che vuole continuare a vivere nel XVI secolo cosa se ne fa di aerei e ferrovie?

Stefano

Non è che hanno anche pensato di denunciare la statua di Superman per doping e quella di wonderwoman per adescamento?

Alrogo

..non c’è fine alle loro idiozie..stentavo veramente a credere alla notizia..cmq, dalle mie parti hanno visto l’immagine di gesù in un osso di seppia ed in un tronco d’albero…e quella di pio in una mattona…mi sento accerchiato da pazzi totali..ora, inveire contro l’arte, nella specie un cartone, un fumetto, sia pure in statua…insomma, se non la ragione, almeno il senso del ridicolo dovrebbero averlo…mah…

Gio

Ma secondo voi i cattolici fanno apposta ad essere ridicoli o lo sono veramente?

Gigi La Monaca

Ekoclub International
Circolo di Benevento
Via Per inetto 38
82100 Benevento

Benevento 3 gennaio 2007

COMUNICATO STAMPA

Monsignore: “Io sono per Batman!”

A questo punto la domanda sorge spontanea…direbbe Lubrano: “Ma con tanti problemi che assillano il mondo, con centinaia di bimbi che muoiono di fame ogni minuto, con più di 60 conflitti fratricidi in atto nel pianeta, con la immondizia che ci sta sommergendo e con alcune terribili malattie che ancora mietono vittime in maniera tremenda, un novello “Don Abbondio”di provincia si preoccupa di un opera d’arte che tra qualche giorno lo saluterà per continuare il suo giro per il mondo? Assurdo! In qualità di Presidente Provinciale di Ekoclub International, in qualità di giornalista ma soprattutto in qualità di parente di Papa Giovanni XXIII, mi sorge l’obbligo, ancora una volta, di rispondere alle ripetute accuse rivolte al Presidente della Provincia di Benevento, On. Carmine Nardone, si proprio quello che ha realizzato la tangenziale Ovest di Benevento che ha fatto si che Villa dei Papi non diventasse proprietà di privati senza scrupoli, che ha realizzato il sistema satellitare MARSEC, ormai famoso in tutto il mondo, che ha realizzato i musei ARCOS – MEG – PALEOLAB – MUSA – S. ILARIO – che senza fare troppa pubblicità aiuta i bimbi bisognosi dell’Africa e assiste Emergensy, che ha fatto diventare la Provincia di Benevento uno degli Enti più efficienti in Italia, dopo aver preso in consegna un mero punto geografico e rinunciando ad un incarico ben più importante, remunerativo e meno faticoso! Il 73,9% dei sanniti ha
preferito Nardone, un plebiscito, ed ora, per un’installazione di arte contemporanea, il Presidente della Provincia sarebbe un attentatore della chiesa, mi sembra una vera forzatura propagandistica. La città di Benevento ha dovuto “subire” fino al 1860 la “pacifica occupazione” da parte della chiesa cattolica apostolica…per un po’ si è stati costretti anche a definirla romana! Finalmente, dopo anni di forzato oscurantismo, si tenta di aprire le porte longobarde al mondo intero, ed ecco spuntare i soliti noti che, cavalcando l’onda lunga della ignoranza della gente, e per ignoranza intendo semplicemente la non conoscenza, cercano di recuperare un po’ di terreno perduto. “Don Pasquale Mainolfi intervistato da Federico Piana di Radio Vaticana”, così titolava questa mattina un importante quotidiano locale, un po’ come dire: “Silvio Berlusconi intervistato da Emilio Fede su Rete Quattro” il massimo dell’imparzialità e obbiettività! Purtroppo, dalle parti nostre, sono ancora queste le cose che fanno notizia, molti “batman” ci vogliono ancora per andare, finalmente, in controtendenza! Il buon Monsignore, dal francese “Mon segneur” mio signore, un tocco di modestia in un nome, molto raccapricciato si lamenta di un’aggressione anticristiana subita dal capoluogo sannita, Benevento la città dalle cento chiese e da una tradizione sacra straordinariamente grande, dimenticandosi di dire, a Radio Vaticana, che Benevento in ogni classifica che si stila sulle città italiane, sia per reddito sia per ambiente o altro, figura sempre agli ultimi posti, nonostante le cento chiese, o forse, a nostro modesto avviso, a causa delle cento chiese e dei loro abitanti. Continua il monsignore evidenziando l’immagine di Padre Pio che, sono sue parole, “si è conquistato con il dolore una CLIENTELA mondiale” sulla clientela e il concetto di clientela ci sarebbe da parlare, mi voglio augurare che sia stato un semplice lapsus. Successivamente il buon monsignore si lamenta della mancanza di militanti cattolici, riportando un articolo de “Il Corriere della Sera” a firma di Ernesto Galli, vuoi vedere che la colpa è di Batman? Spostandosi verso la Rotonda dei Pentri, Don Pasquale Maria, se la prende anche con la statua di Padre Pio, ironizzando assieme ai suoi gruppi di preghiera, e paragonando la statua di Padre Pio ad un mostro, ad uno sciamano motociclista, richiamando anche la leggenda delle streghe, dimenticandosi, forse volutamente, del trattamento che la chiesa riservava alle “streghe” durante la santa inquisizione, un esempio di tolleranza e di democrazia, il rogo! Sulla statua di Padre Pio alla Rotonda dei Pentri ci sarebbe molto da dire, a me piace, come piace Batman, anche la torre Eiffel quando fu realizzata molti chiesero il suo abbattimento considerandola orrenda, oggi è il simbolo della Francia ed è uno dei monumenti più visitati del mondo.
Monsignore passa alla lezione di arte affermando: “L’arte è un messaggio stupendo, purchè il messaggio sia fatto per comunicare, dialogare; se la comunicazione no è ai fini della comprensione, pare che perda la sua stessa missione” un po’ come dire se l’arte che fate non mi piace….allora non è arte, e se ci devo pensare per comprenderla…troppo faticoso! Poi se la prende anche con Erwin Wurm un artista interessantissimo nato nel 1954 che, con la sua simpatica casetta parlante, diverte e affascina il pubblico di tutto il mondo, con una visione un po’ fiabesca della vita, cosa che non può che fare bene alla vista e all’anima, ma don Pasquale la chiama “casetta dei Puffi” e si lamenta che era stata insatallata davanti alla Rocca dei Rettori, decisamente non vediamo dove è il problema! Poi, dando evidenti segni d’ignoranza nel campo dell’arte contemporanea, confonde Adrian Tranquilli con Pedro Cabrita Reis, un po’ come se un comune mortale confondesse Giuda con San Tommaso, ma non fa niente, quando si deve criticare e cavalcare l’onda, bisogna fare in fretta, anche perché il 27 gennaio è ormai alle porte. Pedro Cabrita Reis, artista portoghese, ha realizzato due anni fa, “Una storia d’oggi” quell’opera che don Pasquale definisce, in maniera molto delicata: “un cumulo di mattoni forati”, caro don, l’opera di Pedro voleva contestare l’idea di trionfo, l’idea di sopraffazione di un popolo su un altro (romani sui daci) sopraffazione che veniva anche simboleggiata dal colore arancione dei mattoni, lo stesso colore delle divise dei prigionieri americani dell’isola di Guantanamo, si proprio i prigionieri degli americani; quelli che esportano la democrazia con le armi e uccidono gli uomini, il cornicione dell’Arco di Traiano è un elogio alla guerra, al saccheggio e alla sopraffazione. Si passa, anche ad Atelier Van Lieshhout, che nell’intervista su Radio Vaticana ha realizzato un uomo forato, prono e in atteggiamento provocatorio, va bene per il forato, va bene per il prono, ma la provocazione dov’è?
L’uomo prono simboleggia la sorte che tocca a tutti nella vita di doverci inchinare, prima o poi, di fronte al potente di turno, un po’ come si fa quando s’incontra il Papa, ci s’inchina, e poi tutto questo scandalo per un orifizio anale, siamo o non siamo stati creati nudi? Certo che per collocare delle opere d’arte all’esterno di ARCOS è proprio difficile, se ci sono cento chiese gli spazi sono ristrettissimi. Poi alcune installazioni hanno ragion d’essere proprio se collocate in alcuni posti, immaginate il muro di Pedro nella villa comunale, un po’ come se si volessero contestare le bollette Enel protestando sotto gli uffici della Telecom! Caro Don Pasquale, io mi farò promotore di una raccolta di firme per prolungare la permanenza di Batman almeno fino al primo Aprile 2007, così potremmo toglierlo scherzando, intanto a lei consiglio di osservare il suo campanile, mi riferisco a quello che ha realizzato con tanti soldi della Provincia di Benevento, non è proprio un’opera d’arte, o forse lo è…..chissà?
Affettuosamente Gigi La Monaca –
Presidente Provinciale Ekoclub International –
Direttore Responsabile Radio Città Communication
Pronipote di Angelo Roncalli (Papa Giovanni XXIII)

Luigi La Monaca – Presidente Provinciale Ekoclub International –
Via Perinetto 38 – 82100 Benevento – tel 0824313674 – fax 0824313673 –
e- mail luigilamonaca@gmail.com

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