Nel rispettare, senza condividerla, la scelta del collega Bruno Mellano di pentimento e di scuse, colgo l’occasione per rivendicare l’iniziativa come politica e non come un’offesa. Se si decide di esporre un simbolo religioso, per quanto di diffusione popolare come il presepe, in una istituzione non-confessionale come il Parlamento, la sua politicizzazione non deve stupire. Per evitarlo sarebbe bastato, per chi lo desiderava, andare a vederselo in Chiesa. E’ bene ricordare che alcuni, nel nome di cio’ che il presepe rappresenta, negano diritti fondamentali a persone per il loro orientamento sessuale: per questo ho sentito il dovere civico di intervenire, si’ che si sapesse ovunque -in Italia e nel mondo- come le nostre leggi discriminano. Le sguaiate e anche violente reazioni che sono seguite, mi hanno ancor piu’ convinta dell’opportunita’ dell’iniziativa. Nel nome del dialogo e del rispetto tra credenti e non, spesso si decide di non confrontarsi sui temi cosiddetti “sensibili”. Finisce cosi’ che a non esser rispettati sono quei cittadini che chiedono alla politica di intervenire. Cos’e’ piu’ offensiva: la mia iniziativa o la discriminazione per milioni di cittadini? Mi auguro che la solerzia della Presidenza della Camera che ci ha inviato una lettera di richiamo formale per questa iniziativa politica, ci sia anche nei confronti dell’on. Maurizio Gasparri che, urlando ripetutamente “deficiente” ed altro, mi ha aggredita in Transatlantico, dando sfoggio della sua cultura politica e della poca educazione (vai al sito di Donatella Poretti). Non vorrei che la difesa dei “valori cristiani” attraverso la violenza e l’intimidazione trovasse spazio in Parlamento. Qui davvero potremmo parlare della profanazione delle istituzioni democratiche.
L’intervento di Donatella Poretti è stato pubblicato sul sito Radicali.it
Condivido parola per parola.
Anche io condivido.
Devo ammettere che questa risposta mi piace di più di quella di Mellano.
(Forse vogliono fare il gioco del laicista buono e del laicista cattivo, come nei telefilm statunitensi dove usano la sceneggiata del poliziotto buono e di quello cattivo per far cantare gli interrogati? 😉 )
No, non penso, Donatella Poretti mi è sembrata assolutamente sincera e ciò che ha detto è stato estremamente incisivo. Non posso che congratularmi con lei.
Brava Poretti, non pentirti: se vogliono il presepe che se lo facciano in chiesa o a casa loro. Della morale dei “falsi cristiani” ne abbiamo abbastanza (soprattutto di quelli che ipocritamente piagnucolano e gridano allo scandalo per la pena di morte ai criminali di guerra quando già sapevano che sarebbe finita così). La puzza della “sacrestia” sta dilagando, vediamo di inizare a torgliercela di dosso, anche con le piccole cose: dal presepe per esempio. Se Bertinotti è in fase di conversione cazzi suoi, ma veda di non rompere le palle agli altri che di convertirsi non hanno nessuna intenzione. Gasparri se ha una sua “fede” così salda come vuol fare vedere, perchè si altera? Oltrettutto è pericoloso magari arriva un colpo e ci resta secco. Al suo posto mi “toccherei” non si sa mai. Di tutti le leggi che regolano il mondo quella di Murphy è la più probabile.
brava Donatella, assolutamente razionale e coerente quel che ha scritto
PER TUTTI: andate al sito di propaganda fide ci sono le statistiche del numero di preti ecc ecc : èpieno di segni meno…. una vera goduria!!
Il presepio possono farlo dove vogliono: nella chiese,stalle,grotte, sottacqua, conventi,seminari ma
NON NEI LOCALI PUBBLICI. Quelli sono di tutti e vanno rispettati!
La Poretti è stata una gran Signora troppo educata: doveva prenderlo a martellate
così la prossima volta capivano. Pace e Bene a tutti!
condivido lettera per lettera la risposta dell’on. Poretti..ora vado al suo sito, per lasciarLe un messaggio di solidarietà e stima! è giusto che sentano che in questa LOTTA DI CIVILTA’ non sono soli.
Mi aggiungo al coro di consensi. Parole misurate ma decise, pacate e pienamente condivisibili.
Più chiaro di così
Ho lasciato un messaggio di ringraziamento all’on. Poretti per il suo impegno per la laicita’ dello stato.
E’ chiaro che mettere il presepe a Montecitorio e’ stato una ingerenza e un atto politico.
Stessa cosa a scuola: se non ci fosse l’IRC e se fosse trattato come qualsiasi altro mito, non vedrei controindicazioni per la costruzione di un presepe come attivita’ didattica.
Purtroppo non e’ la valenza didattica che si valuta quando si costruisce un presepe a scuola: viene messa di mezzo la sacralita’, la tradizione, il rispetto della fede… ovvio, non e’ materiale didattico, e’ un simbolo religioso!
Alla materna dei miei figli si sono usati come materiali didattici la storia di Ulisse, quella di Cuoricina, quella di Pik Badaluk, e altre di vbari personaggi di fantasia. Se Gesu’ Giuseppe Maria Asinello e Bue fossero considerati come Pik Badaluk e Cuoricina, che problema ci sarebbe? Ma visto che cosi’ non e’, che se ne stiano fuori dalla scuola pubblica, dove la centralita’ deve essere per la didattica, non per i simboli amati dai genitori o dai politici clericali.
Roberto Grendene
Ogni tanto qualcuno che parla come si deve. Una vera mosca bianca. Se anche alle prossime elezioni ci saranno le liste bloccate senza preferenze possiamo star sicuri che la metteranno in posizione tale da non farla rieleggere.
Brava Donatella !
E mi unisco anch’io al coro.
Se i credenti vogliono un presepio sicuro, lo facciano a casa propria, ma se decidono di sconfinare, ne paghino le conseguenze.
Innanzitutto forzalube ha ragione: forse la prossima volta verrà trombata….E poi cosa pretendete da Gasparri:le parole fascista e intelligenza insieme non ci stanno…..
“E oggi cosa metti nel presepe? Te stessa al posto dell’asinello? No, anzi, al posto del bue, visto che gli assomigli pure!”
“Sei proprio una deficiente e spero che tu non abbia figli”
“Allora poveretta quella figlia che non sa ancora di avere una madre deficiente”
“Tanto qui alla Camera rimarrai solo qualche altro mese. Sei una perfetta sconosciuta, non sarai mai rieletta”
“Sappi che non sei stata eletta ma nominata e nessuno ti dara’ mai le preferenze”
io ringrazierei l’ “onorevole” gasparri per i preziosi consigli elettorali.
anche io le ho scritto un messaggio di encomio.
Brava Donatella, hai ragione da vendere, il torto è di chi ha fatto il presepe a Montecitorio, che appartiene a tutti gli italiani e non solo ai leccapiedi di b16.
eh brava Donatella
Se alle prossime elezioni qualcuno si ricorda di restituirci il voto di preferenza e se la Poretti si candida nel mio collegio, mi impegno a turarmi il naso e votare radicale.
io, se ci riesco ancora, nel caso, la voterò senza turarmi il naso. Prima, quando ero normodotato come voi, votavo comunista: http://staminali.aduc.it/php_artshow_5152_2_ta_l25.html . Ora, per votare Bertinotti o i Ds, ci vuol coraggio.
http://severinomingroni.iobloggo.com/archive.php?eid=29
Brava Donatella, chiedere scusa significa dare ragione agli altri, non esiste.
Brava Donatella, sono radical liberal chic, voto Donatella, Bertinotti cuanto guadagna?
e gli altri DS. o SI o …..
grazie 😉