«È una forma mitigata, lo so […] ma anche la forma mitigata è pericolosa: i conviventi non si impegnano a nulla, neanche a durare per un giorno nella loro unione e non si impegnano verso i figli e verso la società, ma chiedono diritti. Chiedono senza dare: qui è il difetto della proposta». «Il diritto di chi si sposa è fondato sull’impegno che ha assunto sposandosi, ma il diritto del convivente non ha fondamento. La società dovrebbe garantirgli qualcosa, mentre… Leggi tutto »
Archivi Mensili: Dicembre 2006
Caso Welby, Veronesi: ‘E’ il paziente che deve decidere’
“E’ il paziente che deve decidere. Il concetto dell’autodeterminazione e’ stabilito anche per legge: il consenso informato da’ questo diritto al paziente di rifiutare le cure”. Cosi’ il prof. Umberto Veronesi, tra le maggiori autorita’ scientifiche nel campo della medicina oncologica, a margine della cerimonia in cui gli e’ stata conferita la laurea ad honorem in agraria da parte dell’universita’ Federico II di Napoli, risponde alle domande dei giornalisti sul caso Welby. Veronesi dice di non avere il minimo dubbio… Leggi tutto »
Welby peggiora
Sembrano peggiorare le condizioni di Piergiorgio Welby, vicepresidente dell’associazione Coscioni, affetto da una grave forma di distrofia muscolare e al centro di un ampio dibattito sull’opportunità o meno di «staccare la spina». E intanto si apre una settimana di scadenze decisive sulla vicenda sia sul versante giudiziario sia su quello più strettamente sanitario. Domani, martedì, il tribunale di Roma nell’udienza fissata dalla prima sezione civile discuterà del ricorso presentato da Welby per ottenere l’interruzione dell’accanimento terapeutico attraverso il distacco del… Leggi tutto »
Rutelli e la laicità del futuro Partito Democratico
”La società italiana è pluralista e il nostro partito dovrà esserlo anche dal punto di vista culturale. Dovremo rappresentare un paese civile, che non sarà mai né laicista né clericale. Mi lasci dire che commetteremmo un errore imperdonabile, un’autoamputazione, se ci mostrassimo ostili alla profonda cultura cristiana che è nel nostro popolo. Abbiamo ben chiara la separazione tra la fede delle persone e la non confessionalità delle istituzioni e allo stesso tempo diciamo che nella nostra società è ben legittimo… Leggi tutto »
Giovanni De Luna: ‘Tra Chiesa e laici, gode il mercato’
Accanto alla questione drammaticamente concreta delle «unioni di fatto» Benedetto XVI ne ha sollevata un’altra, dalla portata squisitamente simbolica, legata alla visibilità delle immagini e dei segni religiosi nella vita pubblica, spiegando anche cosa debba intendersi come una «sana laicità» nei rapporti tra Stato e Chiesa. È un fatto che molte delle risposte laiche all’accentuarsi della presenza politica della Chiesa sembrano ispirate più alla tentazione di rispolverare il vecchio armamentario anticlericale del «muro contro muro» che alla voglia di capire… Leggi tutto »
Una statua di Wojtyla agita una cittadina francese
Aspre polemiche sta scatenando l’erezione di una statua di Karol Wojtyla nella cittadina francese di Ploermel. Opera del controverso sculture georgiano Zurab Tsereteli, alta 8,75 metri, la statua ha comportato una spesa di 130.000 euro da parte delle autorità locali. Le critiche non sono rivolte solo ai costi, ma anche al vulnus alla laicità dello stato che tale decisione ha comportato. Un articolo (in inglese) è stato pubblicato sul sito della BBC
Coppie di fatto: riflettiamoci
Gentile direttore, possibile ci si debba accapigliare su un problema già affrontato e superato in altre nazioni europee senza che la società sia andata in frantumi? Secondo L’Osservatore romano “il governo vuole sradicare la famiglia”. Beh, si faccia un confronto tra la società italiana e quelle d’altri paesi dove i diritti delle coppie di fatto sono riconosciuti, e se la prima è più sana della seconde, significa che L’Osservatore ha ragione. Accertato però che la causa della differenza sia da… Leggi tutto »
Caro Babbo Natale
Caro Babbo Natale, tre quarti della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile e vive sotto la soglia di indigenza, eppure nel ricco nord del mondo si continuano a buttare soldi, anche pubblici, per luminarie e addobbi natalizi, non ti pare assurdo? La giustificazione è ogni anno la medesima: se non c’è “atmosfera” natalizia il commercio si ferma. Questa inconsistente considerazione fa il paio con un’altra trasversale al calendario: se non si può arrivare in centro con l’auto.. il commercio… Leggi tutto »