Si stanno susseguendo sul nostro giornale articoli allarmati circa la situazione del laicismo e del liberalismo dentro la CdL e, soprattutto, nelle liste elettorali. Sia Diaconale che Giacalone, l’altrieri Claudio Tomassini con “Laici desaparecidos del centrodestra” e altri ancora fra cui chi scrive, hanno manifestato una profonda delusione per il trattamento subito dalla tradizione liberale e laica. […] Da noi l’elettorato (religioso) cattolico è posizionato in maniera stabile, quelli tradizionalisti stanno con la CdL, quelli pacifisti e sociali col centrosinistra…. Leggi tutto »
Archivi Annuali: 2006
Questioni d’onore nella favola violenta di Salman Rushdie
«Urgono nuove immagini. Immagini per un mondo senza dio», si legge proprio all’inizio del nuovo romanzo di Salman Rushdie, Shalimar il clown, appena uscito da Mondadori nella traduzione di Vincenzo Mantovani (pp. 480, euro 19). Se nella produzione narrativa antecedente la fatwa del 1989 era centrale la figurazione del vuoto lasciato dall’assenza di Dio, nei romanzi successivi a imporsi è piuttosto il tentativo di dare forma a un immaginario per un mondo privo di divinità. Con una sola eccezione: la… Leggi tutto »
Questi ragazzi sanno tutto di voi (e lo usano)
Comprereste la vostra informazione quotidiana da un gruppo di lunatici che tra di loro si chiamano «evangelista capo», «San Lorenzo», «visionario»? Che lavorano in un’azienda con campo di beach volley, vasche piene di palline colorate tipo quelle per i bambini da McDonald’s e nel quale chi ci lavora può portarsi il cane ma non il gatto? Che investono in quasi tutto quello che vedono, dai sistemi per rintracciare musica on-line a un elevatore spaziale per portare roba sulla luna? Che… Leggi tutto »
Regno Unito: vietato abbigliamento islamico a scuola
Una ragazza britannica musulmana che aveva avuto diritto a indossare a scuola lo ‘jilbab’, si e’ vista negare il permesso da un tribunale. Shabina Begum, 15 anni, originaria del Bangladesh, era stata esclusa da un liceo per non aver voluto indossare lo shalwar kameez (calzoni e tunica), completo usato dagli allievi musulmani nelle scuole britanniche. Secondo lei l’abito non la copriva abbastanza. Un tribunale le aveva dato ragione, ma la Law Lords, ha ora accolto il ricorso della scuola. Fonte:… Leggi tutto »
Vignette sull’Islam, lascia ministro svedese
[…] Se Calderoli ha lasciato lo scorso 18 febbraio il dicastero delle Riforme dopo aver esibito in tv, sotto la camicia, la maglia con la riproduzione di una delle caricature (iniziativa che aveva scatenato la protesta anti-italiana in Libia e attirato addirittura l’anatema del braccio destro di Bin Laden, Al Zawahiri); la signora Freivalds sconta piuttosto un’operazione di censura (che nella socialdemocratica Svezia è una seria violazione della Costituzione), con l’aggravante di un comportamento ambiguo. La vicenda comincia oltre un… Leggi tutto »
Vignette sull’Islam: premier danese critica Arla Foods
Il primo ministro danese, Anders Fogh Rasmussen, ha criticato ieri sera il gruppo lateario-caseario danese-svedese Arla Foods per aver lanciato una campagna sui media arabi con la quale ha espresso rispetto e comprensione per i milioni di consumatori musulmani offesi per le caricature del profeta Maometto. In una conferenza stampa seguita a un seminario sulla globalizzazione tenutosi a Havreholm (nord di Copenhagen) Rasmussen ha detto: “Non posso che dolermi del modo con cui una società privata esprime il suo punto… Leggi tutto »
Ora di religione, una lettera al Corriere
Nella scuola di mio figlio le lezioni di religione, svolte da un seminarista, vertono solitamente su questioni di morale. Recentemente l’insegnante ha affrontato, ad esempio, la questione della masturbazione come peccato, suscitando l’ilarità generale degli alunni di quarta liceo. Mi chiedo se non sia il caso che il ministero della Pubblica Istruzione rimetta mano ai programmi di religione da svolgere nelle scuole statali e paritarie. Credo che sia più proficuo lasciare che le questioni morali siano dibattute in ambiti parrocchiali…. Leggi tutto »
Fini: l’afghano convertito (al cristianesimo, ndR) non sarà ucciso
«Ho ragionevoli motivi per dire che non verrà eseguita la sentenza del cittadino afghano convertitosi al cristianesimo che potrebbe essere condannato alla pena capitale per apostasia». Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Gianfranco Fini intervenendo mercoledì sera alla trasmissione di Canale Italia «Il tappeto volante». Il ministro, appresa con «preoccupazione» la notizia nella prima mattina di martedì, aveva disposto la convocazione dell’ambasciatore dell’Afghanistan a Roma e aveva dato istruzioni all’ambasciatore italiano a Kabul di compiere un analogo passo presso… Leggi tutto »
