Il 19 dicembre il Comune di Roma ha detto no, non si possono contenere gli aumenti previsti per l’imminente 2007.
Nessuna eccezione? No, nessuna eccezione. Ne va del patrimonio capitolino, del traffico, del benessere della città, e così via. Ma a leggersi le delibere del mese di novembre si ha una bella sorpresa. Il 30 novembre, Deliberazione n. 650, insinua già nel titolo il dubbio: “Parziale modifica della deliberazione di Giunta Comunale n. 410 del 29 luglio 2006 avente per titolo: Rimodulazione del sistema tariffario relativo al rilascio dei permessi accesso alle Zone a Traffico Limitato”.
Parziale modifica: perché e di cosa?
Dopo tutte le premesse ufficiali e comuni con la delibera del 29 luglio 2006 (quella che alzava la misura tariffaria per la categoria “Vaticano” da 32,70 euro per un permesso triennale a 550,00 euro per un periodo annuale), e considerando anche che “il Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con nota acquisita dall’Assessorato Politiche della Mobilità con prot. n. 4401 del 5 ottobre 2006 ha argomentato che nella deliberazione n. 410 del 29 luglio 2006 “sembra non siano stati tenuti nella dovuta considerazione i Patti Lateranensi […] per tali motivi si ritiene opportuno una diversa quantificazione della tariffazione per i permessi inerenti la Città del Vaticano”;
per tutte le suddette considerazioni, meglio “per i motivi esposti in narrativa” come si legge nel testo della delibera novembrina, la Giunta comunale stabilisce “di modificare la tariffa di accesso alla Z.T.L. per la categoria Vaticano, riducendola da 550,00 Euro a 55,00 Euro per il rilascio di un permesso di accesso alla Z.T.L. di durata annuale”.
E buon anno dal Comune di Roma alla categoria “Vaticano”! Se la richiesta del Vaticano è moralmente discutibile, ma comprensibile per banali ragioni di interesse (insomma, loro c’hanno provato, è andata bene e ne trarranno un vantaggio: come rimproverarli?), è decisamente sconcertante la “diversa quantificazione della tariffazione per i permessi inerenti la Città del Vaticano” da parte del Comune di Roma. È come quando le gerarchie vaticane suggeriscono: “non votate” o “la castità è il miglior rimedio alla diffusione dell’Hiv”. La loro voce è immutata da secoli, e tale rimarrà. La cosa grave è che quasi nessuno contraddica tali assurdità, o celebri il decesso della laicità dello Stato. Il Comune, lo Stato, i politici piegano il capo, non si ribellano, non si oppongono. Il risultato, limitandosi alla ZTL, è che la categoria “Vaticano” paga 55 euro l’anno; l’artigiano dieci volte tanto. La salvezza dell’anima, si sa, non ha prezzo. […]
Il testo integrale dello scoop di Chiara Lalli è stato pubblicato sul blog Bioetica
A Veltrò, ma fatti prete,Và…….
Una volta i cattocomunisti erano i DC che si sentivano un po’ marxisti nell’animo, la Bindi e’ l’esempio piu’ lampante del concetto.
Oggi invece i veri cattocomunisti sono gli ex Marxisti che hanno capito come si fa finalmente ad avere i soldi senza fare un cazzo, altro che scioperi…
ma poverini, la chiesa è povera!! looool
..ed io pago!! tasse, ici, permessi…pago…
vergogna!!!!!!!!!
Nell’home page di questo sito si trova il collegamento per mandare messaggi di protesta a Veltroni per l’intitolazione della stazione Termini a Giampaolo II.
Già che uno c’è, può aggiungere anche un commento su quest’ultima vaccata.
Protestiamo.
Che schifo!
E si stupiscono che si diventi anticlericali, ma va là,
Ma a Veltroni che je frega? Non è gay, non è coppia di fatto, non è malato terminale, non è coppia portatrice di talassemia…
Per lui la Chiesa è na roba bella, antica, importante…
A Roma ER CUPPOLONE è garanzia de Paradiso, in cielo e in terra.
Veltroni confessalo! Il sogno della tua vita è sempre stato quello di fare il sacrestano.
quando è troppo è troppo!stiamo veramente andando alla deriva…
@ RazionalMENTE
…a Roma ER CUPPOLONE è garanzia de Paradiso, in cielo e in terra.
…e di continuità di carriera, dopo la fine del mandato di sindaco!
Io ho mandato un messaggio al sindaco dal modulo gentilmente consigliato da Pantzini…
“Categoria Vaticano”?
Spero esista la categoria “disoccupati”, su cui Veltroni sia altrettanto generoso…
Pensare che ai tempi della mia università le ferrovie tolsero la categoria “studenti” per gli abbonamenti (almeno in Campania).
Sono stufa di questi politici da due soldi che prima giocavano a fare i comunisti o i radicali (vedi Rutelli) e ora leccano i piedi (per non dire altro…) ai preti!
Che schifo.
Che la sinistra sappia che con Veltroni leader essa perderà i voti di chi non ha gradito le sue decisioni pro chiesa cattolica o meglio contro le ragioni degli altri. Non basteranno giustificazioni di comodo : che si ridia a tutti noi ufficialmente la stazione Termini con tanto di cerimonia