Oscar Wilde riabilitato, svolta in Vaticano

Sorpresa. Oscar Wilde, grande scrittore e poeta dell’800, ma anche storica icona omosessuale della cultura europea, fa breccia in Vaticano. Le sue massime – provocatori aforismi del tipo “Posso resistere a tutto, ma non alle tentazione”, oppure “L’unico modo di liberarsi di una tentazione è abbandonarsi ad essa” – sono state prese a modello in un libro scritto da un alto esponente della curia per dare una scossa a fedeli cristiani intiepiditi e uomini di buona volontà. Un obiettivo indicato fin dal titolo, “Pro-vocazioni”, e dal sottotitolo, “Aforismi per un cristianesimo anticonformista” (Editrice Rogate). Ne è autore uno dei più stretti collaboratori di papa Benedetto XVI, il padre rogazionista Leonardo Sapienza, addetto al protocollo della Prefettura della Casa Pontificia. Il libro contiene un migliaio di frasi a carattere morale suddivise in 443 paragrafi selezionati in ordine alfabetico. […]

Il testo integrale dell’articolo di Orazio La Rocca è stato pubblicato sul sito di Repubblica

10 commenti

enzo

Anche di Oscar Wilde se ne vogliono apprppriare:Giù le mani!Ovviamente avranno selezionato gli aforismi meno pesanti(quelli sulla religione dubito che ci saranno!!!).Speriamo che a Pere Lachaise il povero irlandese non si rivolti nella tomba….

Francesca

Il Vaticano è come il maiale, non si butta via niente…

Johnny Golgotha

Ecco, da oggi i cattolici non si sentiranno più nel peccato leggendo Wilde; magari fra un pò riabiliteranno pure De Sade e Masoch, così ai timorati non verrà più l’ansia mentre fanno fisting o durante una golden shower

Daniele Gallesio

De Sade e Masoch li devono avere riabilitati da un pezzo, a giudicare da quanto è sadomasochistica la morale cattolica.

Vassilissa

Intanto il film più bello su Gesù l’ha fatto un omo dichiarato : Pasolini.
E nelle stanze vaticane quante opere di artisti omosex!

Raffaele Carcano

Il cilicio lo porta la Binetti, due ore al giorno. La frusta solo il sabato.

Marja

Wilde non era neppure un gay “praticante”, con tutta probabilità la sua relazione con il giovane Lord Alfred Douglas fu una amicizia amorosa platonica ed estetizzante, dubito che abbiano avuto dei rapporti omoerotici completi, Wilde fu accusato ingiustamente di sodomia, a causa dei rancori esistenti tra il suo giovane e scioperato amante e il padre di costui(l’autore della denuncia)…a questo proposito è istruttiva la lettura di De Profundis(una lettera che Wilde detenuto nel carcere di Reading scrive al suo ex amico). Insomma, Wilde era un moderato nell’ambito dell’omosessualità, niente a che vedere con personaggi come Verlaine e Rimbaud, che invece erano dei veri e propri impenitenti e sfacciati cultori della sodomia(il primo dei due dedicò un sonetto al Trou du ….). Chissà quando verrano riabilitati dal Vaticano questi due, per un cristianesimo ancora più anticonformista…

Francesca

Il fatto che non fosse “praticante” la dice lunga. Il cattolicesimo, infatti, tollera la persona omosessuale ma non l’atto, e qui si capisce chiaramente quanto sanno ancora essere sottili, nel fregarti.

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