È stata salvata da una trasfusione di sangue contro la quale si opponeva nonostante avesse appena messo al mondo un bambino e nonostante fosse in pericolo di vita a causa di un’emorragia. Il medico, che ha disposto l’emotrasfusione coatta, rischia ora una denuncia per lesioni. La vicenda riguarda una donna ecuadoriana di 28 anni, ricoverata alla clinica Mangiagalli. In seguito al parto la donna, regolare in Italia, ha avuto un’emorragia che le ha provocato una caduta dell’emoglobina. La donna, il marito e la sorella, però, si opponevano alla terapia perché la loro religione, quella dei Testimoni di Geova, non la consente. Lo scorso 30 dicembre, dopo aver consultato il pubblico ministero di turno, il medico ha sottoposto la paziente ha una emotrasfusione coatta poichè la 28enne era in pericolo di vita. […]
Trasfusione imposta a testimone di Geova, si indaga
28 commenti
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Se il pubblico ministero di turno ha dato parere favorevole (scrtto), il medico viene sollevato da qualsiasi responsabilità.
Quanto dici è sicuramente vero Micky
Ma, oltre a ciò, non ci sono assolutamente gli estremi per un reato, anche se non ci fosse stato il parere del P.M.
Infatti il medico agiva in stato di necessità e quindi anche un intervento chirurgico sarebbe stato ammesso.
Inoltre non mi risulta che una trasfusione comporti una qualche forma di “lesione” (e se c’è me la devono proprio spiegare), non è un intervento di chirurgia, quindi il fatto non mi pare nè tipico, nè antigiuridico, quindi non c’è doppiamente alcun reato.
I giornali pubblicano notizie solo per ricamarci sopra e vendere aria fritta.
Ma non era un qualunque “rifiuto della terapia” tanto osannato ai tempi di Welby?
@Christian:
Rientra nei trattamenti medici che uno ha diritto di rifiutare.
@losqualo:
infatti.
Appunto.
Ognuno dovrebbe essere lasciato libero di rifiutare qualsiasi terapia.
Concordo sulla libertà di rifiutare qualsiasi terapia, anche se in questo caso è molto discutibile il motivo del rifiuto… mah?
La cosa migliore comunque rimane:
…il medico ha sottoposto la paziente [b]ha[/b] una emotrasfusione coatta poichè…
Lorenz:
che occhio! 🙂 Persino io che in genere non ne lascio passare una non avevo visto il refuso.
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I tag si racchiudono fra parentesi angolate come nel normale html in questo programma.
eddai come siete, invertire le acca secondo me è un corto circuito mentale che può succedere quando si scrive di getto, non è un fatto grammaticale!
“Concordo sulla libertà di rifiutare qualsiasi terapia, anche se in questo caso è molto discutibile il motivo del rifiuto… mah?
”
Certo, sarà discutibile per te, ma non lo è certo per lui, un diritto è un diritto a prescindere dalle motivazioni, o lo si riconosce o non lo si riconosce.
Semmai il problema subentra quando i genitori operano questo tipo di scelte nei confronti dei propri figli (minorenni), ed è una cosa che non riguarda solo i testimoni di geova, riguarda anche i genitori che non vaccinano i figli, oppure vegetaliani che si rifiutano di dare latte ai propri figli. Il questo caso il problema nasce dal fatto che il genitore opera una scelta che può overe ripercussioni sulla salute di un’altra persona.
La donna aveva tutto il diritto di rifiutare la trasfusione e il medico doveva astenersi da ogni intervento. Punto. E’ chiaro che stiamo parlando di idioti allo stato puro, mi riferisco alla donna e ai suoi familiari, ma il principio che si sarebbe dovuto applicare a Welby, il diritto di rifiutare una terapia, pur nelle enormi differenze tra i due casi, dovrebbe essere valido anche per il caso di specie. Senza considerare, poi, che la perdita di una credina di tal risma non è di certo una gran perdita per l’umanità.
Indipendentemente dal motivo del rifiuto, è dovere dei medici seguire scrupolosamente le indicazioni del paziente sulla terapia da seguire, e, devono espressamente evitare qualunque trattamento medico rifiutato dal paziente. Dovrebbe esistere un apposito reato nel codice penale, che punisce il medico che non osserva le indicazioni del paziente.
aveva tutto il diritto di rifiutare la trasfusione, ognuno decide per se, non si pùò imporre niente ad un’altra persona, non hanno rispettato la sua volontà.
Ognuno e’ libero di morire per il motivo che preferisce:
altruismo, fede, stupidita’.
Saluti
Hanmar
C’è qualcuno che potrebbe indicarmi il motivo per cui i Testimoni di Geova sono contrari alle trasfusioni di sangue?
@ orso_zen:
lo chiesi un paio di anni fa direttamente ad un testimone di geova. Mi rispose che loro sono molto attenti alla bibbia e che tentano di seguirla in tutto e per tutto. Ed in molti versetti si afferma che il sangue è sacro e rappresenta la vita e che non deve essere usato per nessuno scopo.
Quindi dovrebbero evitare di entrare in ospedale.
Comunque concordo che il medico deve attenersi alla volontà del paziente se continua a rifiutare un trattamento dopo essere stato informato delle conseguenze.
Che io sappia hanno delle cliniche apposite specializzate nell’autotrasfusione e cose simili… ma non so esattamente. Se qualcuno ne sa di più e posta non mi dispiacerebbe, se non altro per la curiosità. 🙂
Cmq quoto hanmar qualche post più su per quanto riguarda il mio pensiero sulla vicenda. Anche se morire per stupidità è proprio un brutto modo di morire, imho!
Il problema non è sempice. Sicuramente la donna aveva il diritto di rifiutare il trattamento sanitario, ma essedno la donna non cosciente c’è lo stato di necessità.
E’ sempr più urgente una legge sul testamento biologico, che servirà anche a tutelare la libertà di cura dei testimoni di Geova.
Consiglio la lettura di questo sito, scritto e frequentato da EX Testimoni di Geova (anche atei oramai). Molto istruttivo anche per curiosi ed EX cattolici…
http://www.infotdgeova.it/
Per Lorenz:
le meraviglie del copia & incolla 🙁
Il rispetto di certe (seppur idiote) usanze religiose vale solo nei confronti dell’ideologia cattolica?
Veramente interessante il sito degli ex testimoni, mette i brividi
Segnalo un nuovo caso:
http://www.swissinfo.org/ita/mondo/agenzie/detail/Italia_Varese_testimone_Geova_obbligato_a_trasfusione_si_salva.html?siteSect=143&sid=7404708&cKey=1167999677000
[…] Su trasfusioni e testimoni di Geova (cfr. Ultimissima del 6 gennaio con commenti e nuove segnalazioni in calce). […]
In tema di terapia , il dovere di informazione che grava sul sanitario e’ funzionale al consapevole esercizio, da parte del paziente, del diritto, che la stessa Carta costituzionale, agli art. 13 e 32 comma 2, a lui solo attribuisce (salvi i casi di trattamenti sanitari obbligatori per legge o di stato di necessita’), etc etc . SALVI I CASI DI TRATTAMENTO OBBLIGATORI PER LEGGE E LO STATO DI NECESSITA’…COSI’ ANCHE LA CORTE DI CASSAZIONE!!!! Quando la Hb , per emorargia imponente cade al di sotto di 5g/dl , quando la pressione precipita, quando il paziente sta per collassarsi ed una o più trasfusione lo tirino fuori dalla fossa, scatta lo stato di necessità ed il medico ha il dovere per legge di intervenire. Di fronte al diniego del paziente, può consultare il magistrato reperibile e chiedere di agire secondo legge. Ha fatto bene il medico di Gallarate, si è comportato in modo ineccepibile. A nulla servono le azzeccagarbugliate dei tanti saccenti di ritorno.
Allora ognuno e libero di fare quello che vuole, vuoi seguite la vostra fede noi testimoni di geova la nostra comunque chi vuole dei riferimenti non andate in siti non ufficiali, cioè quelli che fanno delle persone non testimoni di Geova andate solo nel sito ufficiale http://www.watchtower.org/i/index.html comunque si deve seguire quello che è scritto nella bibbia , vedete che anche nelle bibbie catttoliche è scritto che il sangue è sacro.
Certo Signor Biagio, ma la bibbia insegna che anche la vita è sacra.
Credo che la questione sia giuridicamente rilevante. Da quando è stato legiferato il consenso informato, nessun medico può imporre alcuna terapia (o delicati esami diagnostici) senza la firma di consenso, pena rispondere in solido nel caso di ricorso alle vie legali del paziente (solita anomalia delle leggi italiane dove raramente non si procede d’ufficio).
Capisco che da un punto di vista etico può sembrare discutibile la posizione dei TdG, ma onestamente, sono state sviluppate tante tecniche e cure non trasfusionali da non esservi più spazio per questi atti d’imperio lesivi della volontà e della coscienza del paziente. Segnalo un sito interessante http://www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/indice.aspx?Tipo=N1 che ho consultato recentemente e mi domando come mai in Italia non c’è un serio aggiornamento medico su queste tematiche.
Saluti