Sette veneti su dieci sono favorevoli ai Pacs, ma molto meno se si tratta di estenderli alle coppie omosessuali. Il dato emerge da un sondaggio effettuato dall’istituto padovano Panel Data su un campione di 800 cittadini della regione, dal quale emerge anche qualche critica nei confronti delle posizioni della Chiesa cattolica. Poche settimane fa proprio l’amministrazione comunale di Padova ha istituito, non senza polemiche, un’apposita anagrafe per le coppie di fatto. Ebbene, se il 71% degli abitanti del Veneto ritiene giusto che gli stessi diritti – tutti (45%) o in parte (26%) – delle coppie sposate debbano essere estesi anche alle convivenze, ciò non vale più se si parla di coppie omosessuali. In questo caso i favorevoli scendono a meno della metà. Le eventuali parificazioni dovrebbero avvenire soprattutto sotto il profilo economico-patrimoniale, mentre le adozioni di bambini devono rimanere prerogativa della famiglia tradizionale. Si tratta di opinioni indipendenti dall’età degli intervistati, anche se sono leggermente più alti i consensi ai pacs da parte dei giovani sotto i 35 anni. Il dato è invece fortemente influenzato dall’orientamento religioso: se infatti la totalità dei non cattolici ritiene giusta la concessione dei diritti alle coppie di fatto, tale percentuale scende all’80% dei cattolici che si definiscono “non praticanti” e al 63% per quelli praticanti. […] Qual è la reazione del clero veronese a queste opinioni? Lo abbiamo chiesto a don Bruno Fasani, uno dei personaggi più in vista della Curia scaligera e già direttore del settimanale Verona Fedele. «Non credo si possa identificare ciò è bene o male a colpi di maggioranza e minoranza». […]
Veneti favorevoli ai Pacs
7 commenti
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«Non credo si possa identificare ciò è bene o male a colpi di maggioranza e minoranza»
Bravo! Infatti i Pacs gay sono giusti anche se la maggioranza dei cittadini non li ritiene tali 😉
Un 35% di favorevoli non sono poi tanto male. Sicuramente ci sono leggi in vigore che accolgono meno consensi.
infatti quando la maggioranza è cattolica bisogna ascolatare il popolo e non urtare il loro senso comune, se sono minoranza non si può legiferare a colpi di maggioranza, non hanno capito che i diritti non sono ne di minoranza ne di aggioranza sono universali, solo i privilegi sono della maggioranza, quei priveligi che in italia la chiesa cattolica ha abbondantemente.
Credo che una così bassa cifra di consenso possa anche dipendere da come è posta la domanda. Avevo letto di un sondaggio analogo (mi sembra ISTAT), su base nazionale, che totalizzava un consenso molto più ampio, ed era piuttosto larga anche la percentuale di favorevoli all’adozione per le coppie omosessuali.
Beh, è incredibile che ci siano così alti consensi in una città dove la xenofobia, il machismo, la saldatura tra clero e forze neofasciste integraliste la fanno da padroni…Evidentemente,ancora una volta, alla chiesa puzza il fatto che i cattolici pensino da soli….
Se persino i cattolici praticanti sono in larga maggioranza favorevoli ai PACS, significa che l’idea della convivenza è entrata nella coscienza degli italiani, che la gente non accetta più gli insegnamenti morali della Chiesa e che il principio della autodeterminazione si sta imponendo in tutto il Paese.
Allora perché il progetto di legge sui PACS giace nei cassetti del Parlamento e nessuno chiede di discuterlo?
I politicanti credono di poter ignorare all’infinito le direttive del Parlamento Europeo su questo tema? Sperano che gli italiani se lo scordano? Non hanno il tempo di pensare a queste quisquilie? Sono al corrente del problema?
Ma è possibile che questa gente non capisce che, a causa dellla loro inerzia, perderanno milioni di voti?
Da notare l’incoerenza del signor Bruno Fasani che in una recente puntata di Cominciamo Bene su RAI3 sosteneva la validità della religione cattolica sulla base del gran numero dei battezzati. Oltretutto nessuno in studio ha avuto l’intelligenza per fargli notare che battezzati non significa necessariamente cattolici.
@RazionalMENTE.net
Il gran numero di iscritti dovrebbe parimenti testimoniare la validità del messaggio Piduista.