Melandri e Amato lanciano la Consulta giovanile per il pluralismo religioso

Mercoledì 10 Gennaio alle 12, presso il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive si terrà la conferenza stampa di presentazione della Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale istituita congiuntamente dal ministro per i Giovani e lo Sport Giovanna Melandri e dal ministro dell’Interno Giuliano Amato. “Si tratta – si legge nella nota – della prima Consulta al mondo che utilizza il sano protagonismo dei giovani per costruire modelli di dialogo e tolleranza tra religioni, fedi e culture differenti presenti nel nostro Paese. Un organo creato per far leva sull’innata capacità dei ragazzi di superare preconcetti e schematismi e di avviare un confronto concreto sulla definizione di una moderna cittadinanza. Un luogo istituzionale di confronto libero e aperto tramite il quale, nel rispetto del principio costituzionale di laicità dello Stato Italiano, consentire ai giovani di differenti fedi e culture di contribuire con le loro peculiarità all’arricchimento democratico del Paese”. “La Consulta – prosegue – che tiene in sé le diverse realtà del pluralismo religioso presenti nel nostro Paese, è composta da 15 giovani donne e giovani uomini sensibili al tema dell’integrazione ed espressione dei diversi culti”. Saranno presenti all’iniziativa, oltre ai ministri Melandri ed Amato, il deputato dell’Ulivo Khaled Fouad Allam, la dottoressa Tullia Zevi ed il Professor Andrea Riccardi.

Fonte: Alice News

Bene il riferimento alla laicità dello Stato, così raro a trovarsi in documenti governativi. Ma bisogna anche capire se vi saranno rappresentanti dichiaratamente non credenti. Altrimenti la Consulta nasce zoppa, e la laicità va, ancora una volta, a farsi benedire.

11 commenti

g.b.

Bene il riferimento alla laicità dello Stato, così raro a trovarsi in documenti governativi. Ma bisogna anche capire se vi saranno rappresentanti dichiaratamente non credenti. Altrimenti la Consulta nasce zoppa, e la laicità va, ancora una volta, a farsi benedire.
Appunto!

Aleramo

Scusate se, da ultimo arrivato in questo ottimo gruppo, mi permetto di intromettermi. Ma la notizia mi pare molto importante e sarebbe estremamente grave se, come credo certo, non vi fossero rappresentanti dei non-credenti. Forse l’UAAR potrebbe, come organizzazione riconosciuta, esprimere ufficialmente il proprio rammarico e la richiesta di poter indicare una o più persone che nella Consulta rappresenterebbero i molti italiani non affiliati a nessun credo. Sarebbe comunque un’esperienza interessante.
Ho notato, come credo tutti, il fatto che nelle TV pubbliche e private quando (rarissimamente) si parla di argomenti etici o filosofici, ci sono sempre il card. Tonini o chi per esso, uno o due imam, uno o due rabbini e il povero Giulio Giorello ( o la Hack o Roberto Vacca) che dovrebbero rappresentare gli “atei”, sommersi dall’ovvia superiorità dei credenti. A questo proposito ho scritto spesso a gente come Lerner e (brrr….) Vespa, i quali naturalmente non mi hanno risposto. Ma alla Consulta credo che dovremmo esserci!

Franco

Ho scritto oggi sia ad Amato che alla Melandri protestando per il mancato inserimento di rappresentanti atei visto che si parla di pluralismo.

Paolo P.

La citazione “il sano protagonismo dei giovani” è in sintonia con la “sana laicità” ?
Andiamo bene!
Paolo.

Silvano Madasi

“si terrà la conferenza stampa di presentazione della Consulta giovanile…La Consulta che tiene in sé le diverse realtà del pluralismo religioso presenti nel nostro Paese, è composta da 15 giovani donne e giovani uomini sensibili al tema dell’integrazione ed espressione dei diversi culti”

La consulta è già fatta, da 15 giovani (quanto?) di religioni e culture diverse: non credo che l’ateismo sia considerato una “cultura”, ma nel caso fosse, fra i 15 sarebbero privilegiate le religioni/culture provenienti da chissà quale paese lontano, piuttosto che noi.

Andrea G

Ci saranno giovani (meno di 30 anni) dell’Uaar nella Consulta? In questa occasione l’Uaar ha provato a contattare il ministero dell’Interno? E quello delle politiche giovanili?

lik

“Un luogo istituzionale di confronto libero e aperto tramite il quale, nel rispetto del principio costituzionale di laicità dello Stato Italiano, consentire ai giovani di differenti fedi e culture di contribuire con le loro peculiarità all’arricchimento democratico del Paese.”

Non sapevo che la laicità fosse un principio costituzionale, non mi risulta che sia una sola volta nominata nella Costituzione. Comunque la religione ormai sta diventano il punto cardine del multiculturalismo ovviamente considerata sempre e comunque un fattore di arricchimente e non di ulteriore oscurantismo e superstizione come invece è in realtà.
I non credenti non interessano a nessuno, non siamo un elettorato strutturato, siamo divisi, poi con l’emergere degli atei cristiani a destra e degli atei musulmani a sinistra le cose si complicano ancora ulteriormente.

Raffaele Carcano

@ Andrea
L’UAAR non è stata contattata dai due ministri: dubito quindi che vi siano suoi rappresentanti al’interno della consulta. Stiamo aspettando l’elenco dei Quindici per vedere se siano rappresentati o no anche l’ateismo e l’agnosticismo.
@ lik
La laicità delo Stato, benché non sia esplicitamente citata all’interno del testo costituzionale, è stato definita “supremo principio costituzionale” dalla stessa Corte Costituzionale, con sentenza 203/1989 (www.uaar.it/laicita/ora_di_religione/ora_religione_sentenza_203.html)

losqualo

ma allora avete fondato una nuova religione! finalmente avete fatto outing!! Chi è il Grande Sacerdote, Dawkins o la Hack (per non essere accusati di maschilismo monoteista)?

fa.to

mi scuso se mi intrometto nel discorso, sono uno dei 15 giovani della consulta(nel particolare rappresento gli ortodossi) i membri sono tutti under 35 e essendo una consulta del pluralismo religioso non vedo come potrebbero esserci atei o agnostici in quando nn sono una religione ma per l’appunto i primi credono nella non esistenza di un Dio e i secondi non se ne curano ( letteralmente agnostico vuol dire “non so, non conosco”).

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