I buddisti danno lezioni di tolleranza

Alla cerimonia di insediamento al Congresso statunitense, dopo che un neo eletto di origini musulmane aveva innescato una controversia sul suo diritto di giurare sul Corano piuttosto che sulla Bibbia, un altro neo eletto, cresciuto nella tradizione buddista, ma non praticante, ha dichiarato che non avrebbe giurato su nessun libro sacro, perchè credeva nella tolleranza nei confronti delle altre religioni e nella separazione tra Stato e Chiesa. La dichiarazione è in linea con l’insegnamento buddista, secondo il quale non dobbiamo credere ciecamente alle nostre guide spirituali, ma piuttosto a quello che, dopo un’attenta analisi, ci sembra ragionevole e comportarci in modo conseguente. I fondamentalisti nostrani, che praticano l’intolleranza delirante e una bigotteria da sopravvissuti, dovrebbero riflettere su queste parole, per potersi rendere conto che non sono quei “buoni cristiani” che vorrebbero dimostrare di essere e cambiare il loro atteggiamento nei riguardi di coloro che difendono disinteressatamente la laicità dello Stato.

Dal blog trotzky

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22 commenti

Francesca

@Daniele Gallesio

Sei un ex della Soka Gakkai? (Semplice curiosità, lo ammetto).

annarosa

x curiosità: quale sarebbe il libro sacro su cui avrebbe potuto giurare uno che non crede in una rivelazione?

Francesca

Forse si potrebbe introdurre l’obbligo di giurare sui propri figli, se uno non li ha, sulla testa della mamma…

Daniele Gallesio

x Francesca

Diciamo che me ne sono andato via ancor prima di raggiungere lo status di daimoku…
…ho frequentato qualche riunione per motivi di curiosità, ma mi sono presto reso conto che anche loro avevano i loro dogmi e la cosa non faceva per me.

Emilio Gargiulo

Il concetto stesso di giuramento è anacronistico e non rispondente alle attuali esigenze. Il giuramento attuale denota solo che il giurando si impegna a rispettare ciò che giura. Non serve nessun riferimento a terze cose, tipo libri antichi o esseri viventi imparentati.

RazionalMENTE.net

Si potrebbe giurare sulla testa dei figli di Berlusconi 🙂

Scherzi a parte, qui in Italy siamo messi veramente male. Abbiamo una classe politica ignorante, corrotta, bigotta e deficiente.

Daniele Gallesio

x Francesca:

Ora toglimi la cusiosità a me 🙂 : tu sei una ex della Soka Gakkai?

Daniele Gallesio

x Annarosa

Sono d’accordo con Emilio Gargiulo.
Non è necessario un testo sacro, né altro oggetto per giurare.

Del resto a cosa servirebbe?

Mettiamo che uno giura di non rubare e poi ruba: se ha giurato sui suoi figli devono pagarla i suoi figli? Se ha giurato sul Vangelo cosa cambia per la legge terrena? Forse può essere una aggravante nell’ipotesi che Dio esista e che sia proprio quello descritto dal Vangelo.

Forse giurare sul Vangelo può essere un incentivo in più a rispettare il giuramento per un credente
(anche se un credente dovrebbe essere onesto anche senza giuramento, no? Non aveva Gesù addirittura detto qualcosa del tipo Dite la verità ma non giurate. Sia la vostra parola sì per sì e no per no, il resto viene dal Maligno? O roba del genere)
ma per un non credente che senso avrebbe?

Significherebbe solo costringerlo a comportarsi come se riconoscesse una autorità a un testo a cui non ne riconosce. Sarebbe solo violare la sua libertà di coscienza, e quindi al limite sarebbe psicologicamente un disincentivo a rispettare quella Istituzione dalla quale si sente non rispettato.

trotzky

Il mio post non ha nulla a che vedere con la religione. Non seguo il buddismo, nè alcun altra confessone. Tutt’altro. Sono un ateo sfegatato dalla nascita.
Ho solo rielaborato una notizia che mi è arrivata da un blog straniero con il preciso intento di dimostrare che i buddisti sono più tolleranti dei cristiani. Tutto qua.

Francesca

@Daniele Gallesio

Si, ho frequentato parecchio, ero quasi arrivata a prendere il gohonzon, e mi sembrava che facesse per me, la religione senza Dio, ma li ho lasciati perchè non mi andava il proselitismo che esigevano da ogni aderente. Tutto sommato, non ne serbo un cattivo ricordo.

Comunque a Genova sono organizzati benissimo, la sala del capitolo o come cavolo si chiama è ganzissima.

gianni

non identifichiamo i buddhisti con gli aderenti alla Soka Gakkai, personalmente sono ateo, pratico lo zen e come diceva il buddha storico non credo a quello che leggo o a quello che mi si dice, ma cerco di farne esperienza e decido poi in merito se una cosa è per me buona o meno, sicuramente comunque tutti i buddhisti sono molto tolleranti, il dalai lama ha detto ” se la scienza dimostra che un assunto delle scuola del buddhismo tibetano è errato l ‘insegnamento verrà adeguato in tal senso” penso che più di così………..e recentemente ha messo in discussione anche la reincarnazione consigliando di eleggere il suo successore invece di cercarlo in un eventualmente reincarnato. bisognerebbe mandare benedetto a scuola da lui……….

giusi

sono stata membro della sokka gakkai..
e in tutto questo tempo ho imparato a credere solo in me stessa..
ad essere tollerante.. ed ha sconfiggere le insidie della mente..
grazie a tutti

Francesca

@gianni

L’intervento del Dalai Lama al quale ti riferisci è piaciuto moltissimo anche a me, e mi piace, del buddismo zen la grande considerazione che si da all’intelligenza e alla cultura.
Che poi anche lui abbia le sue fisime (esempio quando dice che per fare sesso un solo buco è quello giusto) è un altro discorso, legittimamente opinabile perchè lui non si è mai posto come autorità infallibile.

Per quanto riguarda la Soka Gakkai è vero, hanno molto della setta, e vi ho trovato un bel pò di persone che definire rigide è un eufemismo, ma la Soka italiana mi sembra, al confronto di quella giapponese, piuttosto tiepida.

paolino

Se il giuramento deve riguardare un impegno verso le istituzioni della nazione, allora va fatto sulla carta costituzionale della nazione stessa, o alla bandiera (nel caso non vi sia una costituzione scritta).

Daniele Gallesio

x Francesca

Ma sei di Genova anche tu? 🙂

Io quella sala che non so come si chiama (mi pare che sia in zona Foce, dalle parti di piazza Rossetti) l’ho sentita solo nominare.
Personalmente sono stato solo in case private.

Non ne ho un cattivo ricordo neanche io, ma non riuscivo a credere ai loro dogmi così come non riesco a credere a quelli cattolici.

Daniele Gallesio

x Gianni

E’ vero: non tutti i buddhisti sono della Soka Gakkai, così come non tutti i cristiani sono cattolici.

Ma la Soka Gakkai è una delle tante “scuole” buddhiste. Poi che qualcuno ne preferisca un’altra, che magari trova più filosofica e meno religiosa è questione di preferenze.

Francesca

@Daniele Gallesio

Lavoro a Genova, in via XX, ma sono Piemontese.

davide

i buddisti non solo sono più tolleranti dei cristiani ma per il fatto che affermano:”non dobbiamo credere ciecamente alle nostre guide spirituali, ma piuttosto a quello che, dopo un’attenta analisi, ci sembra ragionevole e comportarci in modo conseguente” infinitamente migliori

Luna

Conosco beme la Soka Gakkai e credo che come tutte le istituzioni religiose abbia il suo lato c ostrittivo i suoi dogmi.Ma ci sono tante brave persone che ,ignare,credono di perseguire la via del buddah e invece stanno alimentando com la loro energia e buonafede e con le loro offerte i n denaro una grossa macchina di potere.Ma come ,ci dichiariamo laici,evoluti,abbiamo giustamente criticato la chiesa cattolica e poi cadiamo nella trappola di una fabbrica di nuove menti targata giappone.Nel movimento cercano di includere anche i bammbini che per l’appunto parlano solo di soldi come unico valore umano.

Raffaella

Per curiosità vorrei sapere quali sono per voi i dogmi della Soka Gakkai Italia e in cosa consiste il lato costrittivo di cui avete scritto.

Grazie

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