Ma, alla fine, quanti saranno i disegni di legge sulle coppie di fatto che arriveranno sul tavolo di Caserta? Uno, si pensava. Almeno fino a ieri. Perché fino a ieri sembrava che Barbara Pollastrini, ministro per le Pari opportunità, e Rosy Bindi, ministro per la Famiglia, avrebbero lavorato allo stesso documento, apportando ognuno il proprio contributo. Si pensava che avrebbero lavorato al documento che il ministro Barbara Pollastrini ha fatto stendere nelle settimane passate ai suoi uffici legislativi. Una corposa bozza di articoli che si muove affinché «la convivenza di fatto si possa considerare rilevante e immediatamente produttiva di una certa quantità di diritti e doveri». […] In realtà il silenzio del ministero della Famiglia si è rivelato presto un urlo assordante. La bozza del disegno di legge sulle coppie di fatto? Al ministero della Famiglia ieri nel tardo pomeriggio negavano di averla mai ricevuta. Meglio: negavano di averla mai ricevuta «ufficialmente». E il ministro Rosy Bindi mandava a dire: «Noi qui stiamo lavorando ad un disegno di legge per attuare il programma di governo». Non una parola di più. Non una di meno. Ma non c’è bisogno di una virgola in più per far esplodere una polemica a tutto tondo. Perché è ovvio che anche dal ministero della Pollastrini si sono mossi per attuare il programma di governo. […]
Sui Pacs è duello tra Bindi e Pollastrini
16 commenti
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Rosy Bindi è in attesa… oppsss… in attesa che lo Spirito Santo discenda sul suo capo riccioluto sotto forma di fiammella… senza tuttavia bruciarle la splendida chioma.
Eh, ma non si potrebbe avere due leggi ?
Una per i cattolici e una per “gli altri”.
O NO ???
In fin dei conti questi cogl… ehm i cattolici urlano tanto che loro vogliono solo difendere le loro radici.
Bene!!! Facciano allora una legge SOLO per quelli che si dicono cattolici.
Altrimenti non difendono le loro radici, ma e’ come se piantassero la loro gramigna nel giardino degli altri !
Mi sembra tanto chiaro…
Eh, ma non si potrebbe avere due leggi ?
Una per i cattolici e una per “gli altri”.
O NO ???
In fin dei conti questi cogl… ehm i cattolici urlano tanto che loro vogliono solo difendere le loro radici.
Bene!!! Facciano allora una legge SOLO per quelli che si dicono cattolici.
Altrimenti non difendono le loro radici, ma e’ come se piantassero la loro gramigna nel giardino degli altri !
Mi sembra tanto chiaro…
HAI RAGIONE, come poter scegliere a chi dare l’otto per mille OPPURE TENERSELO! Immagino il crollo dei cattolici nelle statistiche. Pure il papa, se pagasse le tasse, se lo terrebbe 😉
sarebbe fantastico, emel.
proibire il divorzio, l’aborto, la fecondazione in vitro e i pacs a tutti quelli che risultano battezzati.
sarebbe una cosa fantastica, in questo modo di cattolici ne resterebbero probabilmente una decina.
Chi era che diceva che se fosse per la Bindi avremmo i PACS? io vi avevo avvertiti…
Forza Pollastrini!
Speriamo che la Bindi si ricordi di essere ministro di una Repubblica laica…
secondo me il motto della Bindi è ” potrete essere felici solo quando lo sarò anche io”. vi prego, qualcuno le trovi un uomo magari si rilassa un po’!
più che un uomo alla bindi troverei una donna…
anni fa avevo letto di un’intervista delle sue vacanze con “l’amica del cuore”.
insomma son pure nel suo interesse i pacs -.- peggio di susanna tamaro, mamma mia -.-
Scusate, ho saputo che la Bindi eè single.E fà il Ministro della FAMIGLIA?!?!?!?!?!?!?!?!?!??!?
E che vuol dire? I Preti da sempre ti vengono a dire come dove e quando devi fare sesso…
Quoto con entusiasmo la proposta di emel !!! FANTASTICA
Mi offro volontaria x stampare le migliaia di lettere di sbattezzo che inonderebbero uaar.
eheheh 🙂 🙂
@Damiano
Infatti non sai nei giri gay romani quanti preti (e alti prelati) amino farsi sbattere da un partner che vomita le più fantasiose bestemmie. Non si contano.
non facciaomo discriminazioni sulla vita della bindi, altrimenti siamo come quei cattolici che critichiamo. Piuttosto la Bindi si deve rendere conto che non si comporta da laica ma da cattolica fondamentalista.
Non c’è bisogno di impedire il divorzio ai cattolici.
Basta impedire il divorzio a chi si sposa con matrimonio concordatario.
In fondo il matrimonio concordatario ha valore civile come riconoscimento da parte dello Stato del matrimonio cattolico, tanto è vero che in caso di annullamento del matrimonio da parte della Sacra Rota, viene considerato nullo anche il matrimonio civile. E ciò NON equivale al divorzio, significa che ANCHE PER LO STATO, quel matrimonio è COME SE NON CI FOSSE MAI STATO, perché si basava su un atto (il matrimonio cattolico) che la Chiesa Cattolica ha dichiarato privo di validità. QUINDI: niente assengo di mantenimento, niente assegnazione della casa coniugale, niente di niente: amici come prima! Del tutto equivalente alla situazione giuridica di una coppia di fatto.
Ma allora, se il matrimonio concordatario è una semplice presa d’atto da parte statale delle ratifiche della CCAR, visto che la CCAR considera indissolubile il matrimonio, per coerenza, lo Stato dovrebbe considerare indissolubili tutti i matrimoni concordatari che non siano stati annullati dalla Sacra Rota.
Semplice, no?
scusate il corsivo non chiuso…
Approvo in toto quanto scrive Daniele, e aggiungerei che per la Sacra Rota basta pagare e ti trovano qualunque motivo di nullità.