Ripulirsi dai peccati a rischio di prendere un’infezione o deludere il Creatore stando però bene attenti alla propria salute? A questo dilemma, imposto dalle acque ormai putride del Gange, migliaia di fedeli induisti hanno deciso di rispondere con una terza opzione: boicottare la tradizionale cerimonia religiosa della Ardh Kumbh Mela, pretenendo dal governo di Nuova Delhi interventi drastici per risanare la qualità delle acque del fiume sacro. A costo di suicidarsi in massa, hanno rincarato la minaccia un centinaio di sadhu, i santoni indiani.
Ogni sei anni i credenti nel Brahman sono soliti ritrovarsi per sei settimane alla confluenza del Gange con lo Yamuna e il Saraswati per celebrare la festa del Ardh Kumbh Mela, il cui culmine è rappresentato dalla cerimonia del Shahi Snan, il bagno purificatore nelle acque del grande fiume sacro. Una pratica che la credenza induista associa alla purificazione dai peccati, ma che ora rischia di provocare gravi danni alla salute dei milioni di pellegrini in arrivo da tutta l’India.
“L’acqua del fiume è talmente lurida che nessuno è in grado di immergersi”, denuncia Shankaracharya Vasudevanand Saraswati, guida spirituale del più importante monastero induista di Allahabad. “Ora ha un colore rosso scuro, mentre una volta era tra il verde e l’azzurro”, ha aggiunto. “I pellegrini – gli ha fatto eco Hari Chaitanya Brahmachari, responsabile del monastero di Varanasi – vengono qui per lavare i loro peccati, ma dopo un’immersione rischiano di portare in giro per il Paese qualche malattia della pelle”. In realtà rischiano molto di più, visto che spesso per rendere la “pulizia” più profonda in molti l’acqua la bevono anche.
Lo stato pietoso del Gange nasce infatti da una combinazione esplosiva. L’inquinamento è prevalentemente da colibatteri fecali (secondo alcune fonti ambientaliste sono superiori di tremila volte i limiti tollerabili) per colpa di molte città che scaricano le loro fogne direttamente nel fiume, senza nessun tipo di filtro o depurazione, ma a renderlo ancor più drammatico è il drastico abbassamento del livello delle acque, selvaggiamente sfruttate per usi agricoli e idroelettrici.
Per porre fine a questa situazione diversi leader religiosi non solo hanno minacciato di boicottare la Ardh Kumbh Mela […] , ma si sono spinti anche più il là. Hari Chaitanya Brahmachari, ad esempio, si è fatto promotore di una azione legale presso l’alta corte di Allahabad che ha disposto alle autorità di rilasciare 40 metri cubi al secondo dalla diga di Arora e di porre sotto controllo gli scarichi delle tante concerie della zona. […]
Mah, ormai è come se fossero tutti vaccinati. Certo che se lo facessi io il bagno nel Gange morirei dopo 5 minuti.
Comunque Dio rende pura anche l’acqua più fetente. E’ scritto anche nella Bibbia.
Questo brano è tratto dalla Bibbia (Antico Testamento – Levitico 11)
“Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà immondo: si tratti di utensili di legno o di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell’acqua e sarà immondo fino alla sera; poi sarà mondo.
Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà immondo e spezzerete il vaso. Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell’acqua, sarà immondo; ogni bevanda di cui si fa uso, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà immonda. Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà immondo; il forno o il fornello sarà spezzato: sono immondi e li dovete ritenere tali. Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, sarà monda;”
Insomma possiamo bere tranquillamente l’acqua di una cisterna nella quale vi sia un cadavere in decomposizione. E’ parola di Dio, eh!!!
Ratz, ehm scusa, Raz, stiamo parlando di popolazioni che vivevano in zone semidesertiche in un’epoca in cui non c’erano acquedotti. Figurati se rinunciavano a una fonte o una cisterna d’acqua solo perché vi era caduta una carogna!
@Giuseppe
Vedi, dunque, che la bibbia è solo letteratura
Certo, come il dilemma dei tre cowboy, uno avvelena l’acqua, l’altro vuota la borraccia, chi dei due ha assassinato il terzo?
Per quale motivo poi non si debba mangiare la carne di struzzo e invece bere l’acqua infetta resta un mistero… della fede.
Oltretutto Dio dovrebbe dare indicazioni o insegnamenti universalmente validi, altrimenti dov’è questa sua onniscienza?
Insomma se la questione dell’acqua e dello struzzo è cultura di un popolo antico, allora lo è anche la questione di Sodoma e Gomorra e tutto il resto della Bibbia.
La Chiesa invece pretende di utilizzare della Bibbia (che dice tutto e il contrario di tutto) solo ciò che le conviene, scegliendo di volta in volta i passi opportuni. Troppo comodo.
Questo Dio poteva anche dire, essendo onnisciente, “guardate che se bevete l’acqua nella quale è caduto un animale morto rischiate l’avvelenamento, ma almeno non morite di sete”. Io questo lo avrei accettato. Invece dice “potete berla perché lo dico io che sono il vostro Dio che vi ha portato via dalla schiavitù in Egitto”. Ah, ottima argomentazione, non c’è che dire!!! 🙂
giuuseeeppeee
L’india è un paese in forte crescita economica. Cosa ci vuole quindi a mettere anche solo dei minimi impianti di depurazione? Questo non solo perchè così gli induisti possano fare i loro riti ma anche per una questione di rispetto dell’equilibrio ambientale (che mi pare essere un punto cardine dell’Induismo) che ha chiaramente conseguenze ecologiche (va a finire nell’oceano Indiano con tutti annessi e connessi) ed economiche (agricoltura,…)
Cosa c’è Graziano? Non lo sai che la carne di struzzo è impura perché mette la testa sotto la sabbia?
Dilla tutta. Lo struzzo mette la testa sotto la sabbia e non si avvede che nel frattempo alle sue spalle alcuni israeliti se lo inchiappettano, rendendolo appunto impuro. Ecco perché non si può mangiare. Però Dio non ha spiegato tutta la faccenda perché aveva poco tempo, è sempre oberato di lavoro, deve fare i diluvi e cose simili.
Interessanti commenti… ma che c’entra la bibbia – e relativo Dio – con gli induisti?
Paese che vai credenze che trovi. Mi è sembrato che un paragone non fosse male. Da secoli gli induisti si bagnano nel Gange e ne bevono l’acqua, sicuri di purificarsi. Se non muoiono tutti probabilmente è perché sono in un certo senso vaccinati. La mortalità in India è comunque assai alta proprio a causa di malattie infettive. Se non sbaglio, un tempo i cadaveri venivano affidati alle acque del fiume, poi successivamente fu presa l’abitudine più igienica di bruciarli.
Per quello che so io e da quello che ho visto a Varanasi una ventina d’anni fa, solo a certe caste e a individui “puri” era concesso il privilegio di essere affidati alle acque sacre, gli altri vengono bruciati ,su pire di legni odorosi i ricchi e ora in inceneritori .
Ma è interessante sapere che la categoria “puri” comprende, oltre ai bramini, i bambini, le mucche sacre e i LEBBROSI… evvai. Che hanno anche un loro dio.
Quando l’ho visto io il Gange , anzi ganga, era di un bel color caffelatte con schiumine ora gialle ora grigie, disseminato di detriti la cui natura non abbiamo voluto approfondire.
Un amico, guardando quell’acqua dalla barca, disse ” se ci cado dentro replico il miracolo del nazareno!”
In india c’è la casta dei paria, cioè degli intoccabili. Solo gli intoccabili possono toccare cadaveri di animali e chi tocca un intoccabile diventa a sua volta intoccabile. In india è vietato il matrimonio tra persone appartenenti a caste diverse, così gli intoccabili non hanno alcuna speranza di “salire di livello”.
Spero di non aver scritto sciocchezze, comunque cosa ve ne pare? Non è anche questa una schifezza della religione? Religione che poi si mescola con quelli che sono i costumi di un popolo ormai radicati nel tempo.
@Giuseppe
Hai scritto:
“Cosa c’è Graziano? Non lo sai che la carne di struzzo è impura perché mette la testa sotto la sabbia? ”
Non ho capito