Religione, la politica chiama i giovani: nasce la consulta per l’integrazione

La politica chiede aiuto ai giovani. Insieme a loro vuole stilare nuove regole di convivenza religiosa. “Affidarci ai giovani – ha detto il ministro delle Politiche giovanili Giovanna Melandri – significa indossare un paio di occhiali nuovi, capaci di leggere meglio e più in profondità la realtà”. Saranno quindici ragazzi e ragazze a suggerire il futuro della politica di integrazione in Italia.
L’iniziativa della “Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale”, è stata presentata alla stampa dal ministro Melandri e dal collega degli Interni Giuliano Amato, visibilmente orgogliosi dei commenti positivi che l’annuncio ha già riscosso tra i rappresentanti dei diversi culti.
I quindici membri della Consulta, scelti tra le diverse comunità religiose e culturali, forniranno pareri, elaboreranno documenti e relazioni su argomenti specifici, dal tema dei simboli religiosi alla diffusione dei valori costituzionali. “Per prevenire e per comporre conflitti sociali e religiosi – come ha spiegato il ministro Melandri – per condividere ed elaborare risposte utili alla realizazione di un modello di convivenza”.
Non si tratterà dell’ennesimo pool di esperti, ma di un gruppo di giovani anonimi che vantano però, come i ministri hanno dovuto ammettere, l’assenza di pregiudizi: “I giovani sono troppo giovani – ha ricordato Giuliano Amato, ministro dell’Interno – per nutrirsi di quei pregiudizi che caratterizzano molti adulti. Tra i giovani c’è la tendenza alla solidarietà reciproca, a riconoscersi in quanto tali, a trovare ragioni unificanti anche nelle diverse convinzioni religiose”. […]

Fonte: Repubblica.it

5 commenti

Mattia

Basta che non chiamino i papa-boys reputandoli rappresentanti di tutti i giovani italiani.

Luciano G. Calì

Stando a quel che scrive il Sole24Ore, la consulta del compagno Amato è composta “da 15 uomini e donne fra i 20 e i 30 anni appartenenti a diversi culti presenti in Italia (Chiesa cattolica, battista, metodista, avventista del VII giorno, cristiana ortodossa, Tavola valdese, Comunità ebraiche, Islam, Soka Gakkai)”… caspita, mancano solo i seguaci di Goldrake e dei Puffi blu e ci sono davvero tutti.
Gli atei, gli agnostici ed i razionalisti poichè non esistono – per cortesia, non vi ostinate a ritenervi reali!! – ovviamente non possono fornire alcun apporto culturale a questa quantomai eccezionale consulta.
Sinceramente, letta la lista, forse sarebbe il caso di riattare il noto detto in “meglio assenti che male accompagnati”…

Andrea G

Dove si possono leggere i nomi dei 15 membri della Consulta?

Commenti chiusi.