Insegnare la religione è un abuso di minori

Su Novissimo Blog è stato postato il quindicesimo post di una serie dedicata all’ultimo libro di Richard Dawkins, “The God Delusion” (L’illusione di Dio).

Vorrei adesso saltare temporaneamente al capitolo nove, dove Dawkins articola una delle tesi più ardite del libro (tesi di paternità dello scienziato Nicholas Humphrey): indottrinare i bambini andrebbe considerato un abuso di minori. Dovremmo riconoscere il diritto dei figli a non avere le loro menti danneggiate dalla superstizione, e di conseguenza dovremmo abbandonare l’idea che i genitori abbiano il diritto di insegnare ai figli ciò che vogliono, facendo credere loro cose non supportate da evidenza o addirittura contrarie all’evidenza. La libertà del bambino di crescere senza avere la mente plagiata da sciocchezze, e di conoscere tutti i fatti, deve prevalere sulla libertà del genitore di insegnare ai figli ciò che vuole. Spero di non aver frainteso il pensiero di Dawkins, ma giudicherete voi stessi. Dawkins, comunque, arriverà a questa tesi per gradi, cominciando con la narrazione di un aneddoto.

32 commenti

Silvia

Non ho letto (ancora) il libro di Dawkins, entro quindi nel merito solo per quanto qui leggo…
Non posso dirmi d’accordo. Ci sono tante cose prive di evidenza che un genitore insegna (fortunatamente) ai figli: gli ideali non sempre hanno prove fattuali, a volte non sono molto razionali o non immediatamente evidenti (va a spiegare ad un bambino la teoria dei giochi per dimostrargli matematicamente che l’altruismo è vantaggioso…), ma non vuol dire che non abbiano valore.

Silvia

@karlmarx
con Dawkins o col mio post? Curiosità femminile… 🙂

Giuseppe

«va a spiegare ad un bambino la teoria dei giochi per dimostrargli matematicamente che l’altruismo è vantaggioso…»

Ma spiegare che l’altruismo è vantaggioso perché c’è lo insegna nientepopodimeno che il figlio del Signore il quale Signore ci premierà o castigherà giudicando la nostra condotta di vita, è meglio invece? E’ più facile?

Sono d’accordo che si insegnano tante cose prive di evidenza. Ma tra queste possiamo eliminare quelle superflue o che limitano lo spirito critico.

Maurizio Colucci

Silvia, non basarti troppo sulle mie parole. La parola “evidenza” l’ho usata io, cercando di riassumere, ma Dawkins non la usa proprio. Magari leggi il post in questione, e soprattutto quello successivo, che ho appena postato. Ciao

Gio

Mi sembra che la proposta di Dawkings non faccia una piega. Anzi: è il classico uovo di Colombo… ma bisogna svegliarsi sul serio per arrivare alla conclusione sensata del ragionamento.
L’indottrinamento irrazionale va abolito.

RazionalMENTE.net

Ai bambini vengono dette dai genitori molte cose false e non so fino a che punto ciò sia un bene. Certamente ci sono cose che non possono ancora capire, gli si parla della cicogna ad esempio, ma poi quando sono un po’ più grandi gli si dice la verità.

L’indottrinamento religioso invece sfugge a questa regola, nessun genitore dirà mai al figlio che le favolette che gli hanno raccontato i preti sono solo favolette. Così continueranno a crederci per chissà quanto tempo.

Persino la bufala della befana e di Babbo Natale viene prima o poi spiegata ai bambini dai genitori, ma la bufala del Cristo no.

Daniele Gallesio

Se non sbaglio anche Freud sosteneva che catechizzare i bambini era sbagliato, no?

Qualcuno ha ricordi più precisi dei miei al riguardo?

Grazie

RazionalMENTE.net

Io penso che dire il falso ai bambini sia sempre sbagliato. Una cosa troppo complessa può essere detta cercando parole semplici, ma raccontare di cicogne e cavolfiori è già un grosso errore. Figuriamoci raccontare le fantasie religiose. Al massimo le racconterei come fiabe della buonanotte.

Maurizio Colucci

Cito:

Essere toccata dal prete mi lasciò semplicemente un’impressione (nella mia mente di bambina di sette anni) di “stranezza”, mentre la memoria della mia amica che andava all’inferno era una memoria di paura, fredda e smisurata. Non ho mai perso il sonno a causa del prete — ma ho passato molte notti nel terrore che le persone che amavo andassero all’inferno. La cosa mi dava gli incubi.

Daniele Gallesio

Io se mai avrò la ventura di avere figli (cosa che non vedo così probabile al momento), non distinguerò fra “religione” e “mitologia”, al massimo fra “mitologia antica” e “mitologia contemporanea”.

Nessun bambino crede che Poseidon sia realmente esistito.
Quasi tutti credono che il dio di nome Dio esista davvero.

Ma che differenza c’è? La differenza è in come vengono loro raccontati i due miti: con due pesi e due misure.

Daniele Gallesio

x Maurizio Colucci

Chi ha scritto (e dove) quello che hai citato?

Silvia

Mi sono spiegata prioprio male…
Insegnare falsità è sbagliato, i miei genitori tra l’altro non mi hanno mai raccontato neppure le storie di Babbo Natale e della cicogna, né le racconterei mai mio figlio.
Quello che sindacavo era la frase “facendo credere loro cose non supportate da evidenza o addirittura contrarie all’evidenza”, cose che comprendono non solo la religione.
Ci sono concetti estremamente importanti, tipo il diritto alla vita e alla libertà, o il dovere morale all’onestà e il perseguimento della giustizia, che non hanno basi razionali immediate. Tanto è vero che molti hanno usato il darwinismo per “dimostrare” (sbagliando) che “in natura vince il più forte”.
Il comportamento sociale richiede molto spesso “costrizioni” e la motivazione a certe costrizioni su base razionale è complessa, altrimenti non ci sarebbero in giro decine di psicologi, etologi, matematici etc. che scrivono libri per dimostrare che l’altruismo può essere fortemente adattativo (né avremmo un ex-presidente del consiglio che dà dei cog—oni a chi è disposto a pagare più tasse in nome dello stato sociale).
Dire ad un bambino piccolo che certi comportamenti non vanno fatti perché “sbagliati” o perché “fanno soffrire la mamma”, soprattutto se il genitore non ha gli strumenti concettuali e dialettici per giustificare meglio la cosa, penso non sia una cosa in sé nociva al bambino, è semplicemente “morale pratica”. E con questo non voglio dire che per giustificarli un genitore deve inventarsi la madonna o che il principio di autorità debba essere perseguito per sempre nell’educazione di un figlio.

Johnny Golgotha

Secondo me la religione andrebbe bandita dalle scuole; se dei genitori credenti vogliono insegnare i principi del loro culto ai propri figli, bè, allora che lo facciano privatamente

Giuseppe

«Dire ad un bambino piccolo che certi comportamenti non vanno fatti perché “sbagliati” o perché “fanno soffrire la mamma”, soprattutto se il genitore non ha gli strumenti concettuali e dialettici per giustificare meglio la cosa, penso non sia una cosa in sé nociva al bambino, è semplicemente “morale pratica”.»

E su questo sono d’accordissimo con te. Ma penso che la frase di Dawkins sia da riferirsi esclusivamente alle “favole” religiose, che sono molto di più che racconti pedagogici o esempi di morale pratica: sono vere e proprie ideologie, delle concezioni del mondo di cui il bambino non ha bisogno anche perché non arriva ancora a porsi dei problemi esistenziali allo stesso modo dell’adulto. Insomma sono delle favole per “grandi”.

davide

secondo me è proprio perchè nelle scuole è quasi obbligatorio l’insegnamento della religione che dei genitori non credenti hanno il dovere morale di dare un’armatura al proprio figlio contro ciò che bestemmia il suo essere uomo o donna

Silvano Madasi

Ho due figlie, ed ho sempre cercato di applicare questo principio: i figli vanno protetti dall’informazione sbilanciata, almeno fino a quando non abbiano sufficiente spirito critico per cavarsela da soli.

Se la fonte di eccessiva informazione di parte, è il genitore stesso, questo si dovrà trattenere, e questo vale anche per me, che sono ateo.

Il mestiere di genitore va tenuto su un piano separato, rispetto ai propri convincimenti personali

Francy by Toscana

Dawkins ha espresso il mio pensiero; bisogna lasciare libera e aperta la mente dei bambini; se uno poi vuole diventare religioso lo diventerà da sè con ricerche personali non perchè ti hanno messo queste cose in testa da piccolo! uando avrò un figlio non lo battezzerò ma non potrò salvarlo dalla religione delle scuole..proverò a fargli anche io un lavaggio del cervello al contrario; non vedo alternative.

RazionalMENTE.net

x Maurizio

La paura del Purgatorio poi fa guadagnare alla Chiesa un mucchio di bei soldini, vera vendita delle indulgenze!

Occorre pregare per i morti, occorrono messe e le messe costano. Sine pecunia non cantantur missae!!

Maurizio

x razionalmente:

eh già… 🙂 (anche se gli argomenti centrati sulle intenzioni sono sempre meno efficaci su quelli centrati sulle conseguenze)

Marja

L’indottrinamento religioso(quello che ad esempio si fa nel catechismo che i genitori costringono i bambini cattolici a frequentare)secondo me è un micro-abuso sui minori. Io almeno l’ho vissuto come un abuso, come una violenza(anche se effettuata con maniere soft)alla mia personalità. Cosa diversa è insegnare la storia delle religioni o i vari sistemi religiosi intesi come sistemi filosofici. Però che si faccia catechismo a scuola, e soprattutto nelle scuole finanziate dallo stato, non mi sembra davvero cosa opportuna.

Ipazia

Io ho trovato bellissimo il libriccino sull’anticatechismo di Calogero Martorana, che è scaricabile da qui http://www.uaar.it/ateismo/contributi/ .
Queste sono le cose che andrebbero diffuse tra i ragazzi!!! Sono molto tentata di lasciarlo “distrattamente” nella scuola dove insegno…

davide

a Marja
come ho già scritto da altre parti, nella mia esperienza è stato proprio l’essere venuto molto a contatto con i testi su cui si basa la fede cristiana che ora il mio ateismo si approfondisce sempre di più, proprio perchè ho una discreta conoscenza della Bibbia e della tradizione della Chiesa e quindi sono particolarmente prudente nel lasciarmi imbambolare nei loro malefici miraggi

Marja

si forse è vero, la conoscenza dei testi biblici allontana dalla religione, ma la realtà è che al catechismo o durante l’ora di religione a scuola non ti insegnano a leggere e a comprendere i testi religiosi, si limitano a mettere in atto tecniche per inculcare nella tua testa certe regole base, come il rispetto il rispetto per la vita fin dal primo istante, che il sesso si fa solo nel matrimonio, che alcune cose non si fanno perchè sono azioni non solo peccaminose ma contro natura e da degenerati… tentano di riempirti la testa di sciocchezze, ti parlano delle piaghe di cristo, di quanto ha sofferto per noi e cercano di instillarti il senso di colpa per ogni piccola mancanza, soprattutto le suore sono terribili, esercitano sui bambini delle vere e proprie violenze emotive e psicologiche, meno male che ho sempre avuto molto spirito critico e una enorme diffidenza intellettuale(scepsi), però mi sentivo davvero infastidita da questo insegnamento religioso che voleva entrare nella mia intimità, nelle cose riguardanti i miei sentimenti, la mia coscienza, è da li che è nato il mio odio per la religione, nemica della libera conoscenza del mondo, fonte di pregiudizi e di sciocche e inutili restrizioni alla libertà personale, resto dell’idea che il giorno che il mondo si libererà delle religioni istituzionalizzate sarà una grande liberazione! Ottima l’idea di diffondere l’anticatechismo a scuola!

Patrizia

a Silvano

“Il mestiere di genitore va tenuto su un piano separato, rispetto ai propri convincimenti personali”

Tutto quello che si fa nel “mestiere di genitore”, dalla banale scelta del cibo o del vestito per il figlio, alla scelta della scuola o delle attività extra-scolastiche, alla meno banale scelta dei principi da insegnargli, è legato ai propri convincimenti personali. Non vedo come possa essere diversamente, fino ad una certa età, nè capisco perchè venga considerato sbagliato.

davide

a Marja
“la conoscenza dei testi biblici allontana dalla religione”. Sì ma questo non finchè te la fai spiegare dai preti che ti presentano la cosa come la Novità, la fonte di gioia e tutte altre scemenze simili. Personalmente credo che il grosso merito della virata compiuta (accostarmi alla scrittura in modo autonomo) sia stato principalmente dovuto a queste tre persone
1)S.Agostino: solo nella propria esperienza personale si trova la Verità (nel suo caso Dio)
2)Lutero: libera interpretazione della Scrittura
3)Nietzsche: “ma nel deserto più solitario avviene la seconda metamorfosi: qui lo spirito diviene leone, vuole conquistarsi la libertà ed essere signore nel proprio deserto. (…). Un tempo amava come suo dovere più sacro il “tu devi”: ora anche nel suo dovere più scaro deve trovare la pazzia e l’arbitrio per potersi prendere con la forza la libertà dell’amore”(così parlò Zarathustra). beh sai per quanto riguarda i primi due è un pò assurdo che chi fino da 12 anni fino ai 16 faceva sempre il chierichetto si accostasse subito al gran Maestro Friederich. Quindi vabbè si può dire che sono loro, insieme anche ad altre cose che vivevo allora (dalla terza superiore fino a metà della quinta) che hanno fatto sì che quella che pareva essere una fede incrollabile, iniziasse a tradire qualche crepa che poi avrebbe portato al suo abbastanza rapido crollo

cartman666

Forse sara’ che quand’ero bimbo sono stato indottrinato per benino, ma sono davvero d’accordo con Dawkins, il problema e’ come riuscire a promuovere un’idea cosi rivoluzionaria adesso,ma fra trent’anni chissa’!
Visto che si parla di catechismo vi racconto alcune storielle che mi raccontavano le “pinguine”
1) Se tu muori e metti le braccia sul petto a forma di croce, il diavolo, qualunque peccato tu abbia fatto non potra’ mai portarti all’inferno perche’ la croce lo terrorizza. (con questa logica
puoi essere anche adolf hitler, l’importante e’ metterti in posa quando muori!)
2) Due tizi, dopo un’infanzia cattolicamente vissuta, diventano due delinquenti ma uno conserva l’abitudine di dire le preghiere prima di dormire,il secondo muore, e gli appare in sogno dall’inferno,dicendogli di continuare a pregare in modo da non fare la sua stessa fine, e gli brucia i polsi con le mani! La pinguina concludeva dicendo che questa storia era successa davvero, ma non le credetti allora,quando avevo undici anni…Beh che dire viva Dawkins, ha ragione al 100%

Luca 74

Anche secondo me fare indottrinamento sui bambini rappresenta un abuso.
Sarebbe più corretto invece far studiare le religioni, al pari di come avviene per la filosofia, direttamente nelle scuole superiori.
Indottrinare invece i bambini può essere in alcuni casi grave, anzi gravissimo. Ci sono bambini cresciuti in preda alla superstizione e alla paura dell’inferno. Questo io lo chiamo terrorismo psicologico. E va eliminato. Per il bene dei nostri figli. Far crescere una persona nella paura è da cinici. Veramente.

Damiano

Ho sempre trovato che la catechesi fosse altamente contradittoria, ti parlano di amore pace ecc. e poi ti leggono delle cose su dio che vanno nella direzione opposta, deve essere questo che mi ha spinto ad approfondire l’intera questione. Ovviamente se chiedevi spiegazioni le risposte possibili potevano essere due:

1) E’ un mistero
2) E’ una metafora da interpretare e quindi si andava di pura fantasia, ovviamente l’interpretazione “vera” non era mai la mia.

RazionalMENTE.net

Ragazzi, diciamolo chiaramente, la fede, o per meglio dire la diffusione delle religioni, è principalmente una questione pubblicitaria. Prendiamo come esempio la situazione italiana. In Italia sono quasi tutti agnostici scaramantici. L’idea dell’esistenza di questo Dio cattolico è stata ormai pubblicizzata per secoli e viene pubblicizzata come ben sapete ogni “santo” giorno. Ed è solo in virtù di tanta pubblicità che molta gente crede nell’esistenza di un Dio, anche se poi quasi nessuno si comporta secondo i canoni della dottrina cattolica, pochi credono realmente nell’aldilà o nel diavolo o negli angeli.

Noi viviamo ormai in una società secolarizzata, tecnologicamente evoluta, che può fare tranquillamente a meno di qualsiasi credenza nel trascendente. Che Dio è morto lo diceva già Nietzsche tantissimi anni fa, immaginate come sia morto nel 2006 qui in occidente.

La Chiesa continua a reggersi sulla propaganda. Quindi secondo me la vera carta vincente di noi atei razionalisti e quindi anche della laicità del nostro Stato è sempre nella pubblicità che si potrà fare al pensiero laico.

La fede secondo me non esiste più da tempo. Quel che continua a vivere è il divismo, lo stesso che c’è nei confronti di calciatori, veline, personaggi del mondo dello spettacolo.

La Giornata della Gioventù richiama molta gente perché il Papa è un personaggio assai popolare e molti giovani in cerca di ideali vedono in lui un punto di riferimento. Tanti altri vedono un punto di riferimento in Vasco Rossi o in Piero Pelù, non c’è molta differenza. Certamente alla base ci sono degli ideali, ma tutto il resto è popolarità e quindi pubblicità.

La società di oggi funziona con la pubblicità. La gente compra il tale dentifricio perché lo ha visto in TV, ascolta il tale cantante perché va di moda (non perché artisticamente sia superiore ad altri).

Quindi la nostra sola speranza è da riporre nel nostro potere mediatico. Se riusciremo ad avere un buon potere mediatico, riusciremo a cambiare un po’ questa nostra Italia, altrimenti saremo costretti a sopportare altri 1000 anni di papato e di scemenze contro la scienza, contro la libertà, contro il progresso.

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