Stazione Termini, Veltroni: “è solo una dedica”

Il Sindaco di Roma Walter Veltroni, fa chiarezza sulle polemiche che sono nate in seguito all’intitolazione della Stazione Termini a Giovanni Paolo II. Rispondendo ad alcune lettere di chiarimento, il primo cittadino ha spiegato che “il nome di Giovanni Paolo II, dal 23 dicembre, compare in due steli che si trovano all’interno della Stazione Termini. La cerimonia che si è svolta quel giorno – afferma Veltroni – non è stata dunque una intitolazione, per il semplice motivo che la Stazione continua a chiamarsi così, ‘Termini’, con il nome che evoca la storia millenaria di Roma, che ormai fa parte dell’identità della città e della consuetudine di milioni di persone, che è conosciuto in tutto il mondo”. “La nostra, d’intesa con le Ferrovie dello Stato – spiega ancora Veltroni nella missiva – è stata una dedica, fatta in un luogo adatto a ricordare il Papa del viaggio e dell’incontro, della pace e del dialogo. Una dedica voluta dalla stessa Amministrazione che ha dato a Roma, individuandolo nel Tempietto Egizio del Verano, quel luogo per le cerimonie funebri di carattere laico che fino a poco tempo fa mancava. La stessa Amministrazione che tre anni fa ha ospitato sulla Piazza del Campidoglio i funerali dei tredici somali morti nel terribile naufragio al largo delle coste siciliane”. “In questa città – aggiunge il primo cittadino – ci siamo sempre mossi così, per rimuovere gli steccati, quelli che discriminano chi ha un’estrazione sociale piuttosto che un’altra, così come quelli che vorrebbero separare le persone in base al colore della pelle, al paese di provenienza, alla religione, al possedere o meno una fede, all’una o all’altra idea politica. “Alla Stazione Termini – sottolinea Veltroni – passano e passeranno, ogni giorno, uomini e donne di ogni fede, e anche tanti che fede non hanno. Ma questa non è una controindicazione, al contrario: chiunque andrà, si troverà in un luogo che porterà con sé la memoria di un uomo che nella sua vita ha abbattuto muri e costruito ponti, che è diventato simbolo proprio dell’incontro, tra le religioni, i popoli e gli individui”. “Alla Stazione Termini – aggiunge Veltroni – si recheranno quei musulmani che rimasero colpiti quando il Papa, a Casablanca, parlò di rispetto reciproco di fronte a centomila giovani e di fronte a loro baciò il Corano; quei musulmani che apprezzarono, dopo l’11 settembre, le parole di apertura e di amicizia verso la religione islamica, a scongiurare ogni rischio di un assurdo scontro di civiltà. Alla Stazione andranno gli ebrei che portano con sé il ricordo dello storico abbraccio con Elio Toaff nella Sinagoga di Roma e anche quello del biglietto con la richiesta di perdono lasciato, dopo un lento e commovente incedere, tra le pietre antiche del muro del Pianto. E i non credenti – conclude il Sindaco – avranno motivi per non sentirsi in alcun modo offesi ripensando laicamente e serenamente a quante volte hanno apprezzato le parole di chi si è sempre speso contro la guerra come “avventura senza ritorno”, di chi è stato una delle poche voci autorevoli e capaci di esprimere lo sdegno verso i potenti della Terra immobili e inerti di fronte al dramma della povertà e della fame, capaci di affermare contro il principio di una globalizzazione dei mercati e delle economie senza riguardo per gli umili e per i deboli, una globalizzazione della solidarietà in grado di proteggere i diritti di ogni individuo”.

Fonte: Alice News

Ottimo risultato. Battersi per un’italia laica serve, e l’UAAR è orgogliosa di avervi contribuito, insieme a migliaia di cittadine e cittadini romani e alle altre associazioni laiche. Ma è ancora e solo un primo risultato. Il presidio per domattina è confermato.

40 commenti

Daniele Gallesio

chiunque andrà, si troverà in un luogo che porterà con sé la memoria di un uomo che nella sua vita ha abbattuto muri e costruito ponti, che è diventato simbolo proprio dell’incontro, tra le religioni, i popoli e gli individui

Abbattuto muri e costruito ponti soprattutto fra eterosessuali e omosessuali!

Daniele Gallesio

Comunque concordo che questa mezza retromarcia del sindaco è già un ottimo risultato!

“E’ solo una dedica” e non una intitolazione? Màh… prima della valanga di lettere di protesta non l’aveva messa giù esattamente così il buon Walter, o sbaglio?

RazionalMENTE.net

Tutto sommato Veltroni ha ragione. Dedichiamo anche noi una lapide al Santo Padre. Apponiamo una targa molto grande sulla facciata di San Pietro con su scritto: “TERMINI”.

Paul

Da ateo convito dico basta a quest’idea che GPii sai stato un uomo guardato con ammirazione anche da chi non crede, più volte in questo sito è stato scritto su di lui, quindi non ripeto ciò che è gia stato detto, ma sono tante le obiezioni da muovere a questo papa…..

Paul

Oltretutto un non credente si esprimerebbe più o meno così:” Grande uomo….per essere un papa…” oppure:” grande uomo, per essere un rabbino…..” ETC….

RazionalMENTE.net

@Paul: Wojtyla è stato guardato con grande ammirazione SOLO da chi non crede 🙂

Uno che credesse realmente in un dio infinitamente buono potrebbe mai ammirare qualche Papa?

Franco

benissimo, sono contento che anche la mia vibrata protesta sia, nel suo piccolo, servita a qualcosa.

Daniele Gallesio

…oppure “grande uomo, per essere un reazionario omofobico”

Paul

Dalle mie parti ogni tanto si sente dire, riferito ad un qualche sacerdote un pò più misericordioso di altri.” E’ bravo Don TIZIOCAIO, non parla mica come un prete….”
Significherà qualcosa o no?? 🙂 🙂 🙂

Paul

Eh Eh, Credo proprio di no….del resto Dio ha mica bisogno di intermediari, può citofonare contemporaneamente nelle case d tutte la persone…ma non ditelo ai testimoni di geova::: 😉

Daniele Gallesio

Uno che credesse realmente in un dio infinitamente buono potrebbe mai ammirare qualche Papa?

E come, no?

Basta distinguere fra “latrìa” e “lalìa”.
L’adorazione (culto di latria) è da riservare solo a Dio, ma una “rispettosa venerazione” (lalìa) è spendibile più o meno verso chiunque…

Comodo, no?

RazionalMENTE.net

Oppure Celentano in Azzurro (lui così cattolico fa una gaffe): “nemmeno un prete per chiacchierar”, per dire manco la schifezza delle schifezze 🙂

RazionalMENTE.net

# Paul scrive: Eh Eh, Credo proprio di no….del resto Dio ha mica bisogno di intermediari, può citofonare contemporaneamente nelle case d tutte la persone…ma non ditelo ai testimoni di geova::: 😉
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Veramente io l’ho già detto ai TdG, proprio per questo da me non vengono più 🙂

RazionalMENTE.net

# Daniele Gallesio scrive: Basta distinguere fra “latrìa” e “lalìa”. L’adorazione (culto di latria) è da riservare solo a Dio, ma una “rispettosa venerazione” (lalìa) è spendibile più o meno verso chiunque… Comodo, no?
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Questo è vero. Il Papa, soprattutto il defunto, era molto popolare, come qualsiasi VIP del mondo dello spettacolo.

Paul

@ razionalMente
Ah, ok, sanno già allora che anche tu hai il tuo bel filo diretto con dio , Beato te, penseranno gli invidiosi… 🙂 a loro non lascia neanche un post it sul frigorifero….

Paul

Vedete la realtà qual’è? le parole distensive di GPII nei confronti degli altri popoli e fedi vengono salutate come coraggiose e rivoluzionarie….. come se fosse un qualche cosa che non ti aspetti da un leader religioso, un monito alla pace…. ed in effetti è cosi…

RazionalMENTE.net

Come diceva Giorgio Gaber in una canzone: “Il Papa dice che gli dispiace, insomma come ad una persona normale”.

Beh, io ai TdG ho detto semplicemente che un Dio onnipotente se ha da dirmi qualcosa non ha bisogno di portavoce.

In genere li mando in profonda crisi di sconforto e se ne vanno distrutti. Poi vanno dal loro capo e si rinvigoriscono.

trotzky

Mandategli una copia di “Habemus Papam”, di Yallop, a questo ipocrita.
Questo Papa era un attore mancato che si è esibito goffamente sullo scenario del mondo senza ottenere niente di quanto si era riproposto.
Inoltre le decisioni che coinvolgono l’intero Paese non si prendono di soppiatto. Avrebbe dovuto fare a meno delle manovre sotto banco. Adesso perderà un sacco di voti e si pentirà di essere papista, come si è pentito di essere comunista.
Comunque stiamo addosso a questo appartenente alla classe delle amebe e che gli americani chiamano “spineless”.

Rosalba Sgroia

ANCHE IO HO FATTO UNA DEDICA A GPII 😀 😀 😀

Papa…caput mundi!

Candido drappo fu la sua veste
e candida la fumata
che lo chiamò
ad acquietar l’umane genti.
Vent’anni e più sul trono
tra pellegrinaggi,
o meglio,
viaggi
per seminar la…fede,
per evocar l’immaginario culto
delle tradizioni perse
ed innalzarle sull’altare
della pietà popolare
condite di falsa innovazione.
Pallottole e reliquie…
dono mariano
d’indubbio gusto pacchiano
che ben s’accosta
all’odierna spettacolarizzazione…
Santificazioni a iosa
i fedeli legano con forza
a questa Chiesa
da ieri diversa solo in vetrina,
ma l’inversione di tendenza
dell’inquisizione è la recrudescenza.
Politica mistificazione,
all’apertura, ai dialoghi ecumenici
sembra così avvezza…
Ma in “ Dominus Jesus”
così si recita:
“Fuori dalla Nostra Chiesa …
non c’è salvezza!”

Rosalba Sgroia

Da Nero assenso
Fabio croce ed

mauro cassano

A Daniele Gellesio chiedo se è proprio sicuro che venerazione si dica lalia che in greco vuol dire “chiacchiera, ciarla, discorso”. Forse che si tratta di doulia?

La “doulia” è la venerazione nei confronti dei santi, delle reliquie e delle icone, l'”iperdoulia” é lo speciale attegggiamento che il fedele deve mostrare nei confronti della vergine maria, e “latria” è l’atteggiamento che deve tenere solo nei confronti di Dio.

Daniele Gallesio

Ehm… no, non sono proprio sicuro: io ho fatto l’ITI come Don Zauker, quindi sònasega di greco e latino.

Però mi sembrava di aver letto che il termine per la venerazione dei santi è “lalia” su un sito di catechesi cattolica.
Citavo a memoria per cui non ci metto la mano sul fuoco. Farò una googlata…

Daniele Gallesio

Francesca scrive:

Se è solo una dedica, se la faccia sul suo diario…

AHAHAHAHA!!!! 😆 😆 😆
Grande!!!!

Daniele Gallesio

x Mauro Cassano:

Ho fatto una rapida ricerca con Google.

Hai proprio ragione! Grazie della correzione 🙂

Già che ci sei, sai mica cosa vuol dire “Doulos”? C’entra qualcosa con “doulia”?
Grazie ancora

tadeo

Termini e’. La chiesa sta portando italia al medioevo senza errore,privilegi,mi viene ora un altrodubbio, perche non posso credere che si possa pensare che nessuno capisca veramente che la nostra costituzione adesso e’ in mano dell papa re’

RazionalMENTE.net

Comunque dopo Wojtyla ci voleva proprio un Ratzinger che desse alla Chiesa il colpo di grazia. Auguriamoci che il suo pontificato sia lungo e sempre più demenziale!!!

Daniele Gallesio

Io mi auguro che i prossimi papati durino due-tre anni ciascuno, così la morte del papa non sarà più un evento eccezionale!

Tutto ‘sto casino per la morte di gp2 l’hanno fatto perché erano più di 25 anni che non moriva un papa.

RazionalMENTE.net

Sì, forse hai ragione, anche perché invecchiando sempre più Ratzinger si trasformerebbe da reazionario a vecchio saggio rimbecillito e quindi poi a beato e a santo.

Daniele Gallesio

…eeeeesatto!!! 😀

Mi sa che con Woytjła (finalmente l’ho trovata ‘sta cavolo di ł) è successo proprio quello.

Daniele Gallesio

E’ si cazzo… ho trovato la ł, ma ho invertito la j con la y!

Wojtyła!!!!!!

Daniele Gallesio

E ho pure scritto «E’» al posto di «Eh», nonché «si» al posto di «sì»…

…fa niente: decreto seduta stante la data odierna come Giubileo del refuso della Chiesa danielista del Sacro Salmone.

Daniele Gallesio

Che poi Wojtyła si pronuncia voitiua, mica voitila.

Quindi troverei meno peggio traslitterarlo per analogia di suono Wojtyua che non per analogia grafica Wojtyla.

mauro cassano

a daniele gellesio

Doulos vuol dire “servo, schiavo”: è un’espressione molto ricorrente nella liturgia cristiano-ortodossa. Esempio O doulos tou theou vuol dire “servo di dio” ed è usato durante matrimoni, battesimi e somministrazione di vari altri sacramenti.

Mi perdonerai se ho chiesto di emendarti, ma leggo molto spesso il blog e trovo i tuoi post sempre molto arguti ed intelligenti…quel “lalìa” stonava proprio!!

mauro cassano

Ah dimenticavo! Certo che doulos c’entra qualcosa con doulia, deduzione arguta!!
Douleia in greco è proprio la condizione di sottoposizione di uno schiavo ad un padrone. In Grecia i douloi erano schiavi privi di ogni forma di tutela giuridico-istituzionale e non ammessi neanche con la riforma di Clistene del 508-506 p.e.v. a partecipare alla vita politica attraverso il sistema di votazioni.

A rileggerci presto!

Daniele Gallesio

x Mauro Cassano:

Figurati! 🙂 Anzi… hai fatto benissimo: sono sempre contento di imparare qualcosa. E ancora più mi fa piacere imparare qualcosa che credevo di sapere e invece ricordavo nel modo sbagliato. Dagli errori si impara, ma solo se c’è qualcuno che te li fa notare: sbagliando senza accorgersene si continua a ripetere gli stessi errori.

Grazie anche per la risposta sul termine doulus e per i complimenti!

Ciao, a rileggerci. 😀

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