Genitori e studenti: è ora di scegliere!
Questo post è rivolto a tutti quei genitori e quegli studenti che non hanno intenzione di frequentare l’ora di religione cattolica. Si ricorda loro che occorre attivarsi in tempo, entro il 25 gennaio, affinché si indichino esattamente le proprie scelte, tra le quattro opzioni previste (vedi www.oraalternativa.it).
E’ importante che le scelte vengano rispettate dall’Istituzione scolastica.
A tale proposito è importantissimo avere le idee chiare sulla normativa vigente, sulle reali possibilità opzionali che i cittadini hanno per non essere cooptati in modo coatto e subdolo a frequentare un insegnamento non aderente ai proprio principi. Purtroppo nell’attuale ordinamento scolastico sono presenti situazioni in contrasto con quello che deve essere lo spirito laico e democratico della scuola pubblica moderna e questa situazione di disagio e vuoto normativo ci viene quotidianamente segnalata da moltissime persone.
Ricordiamo inoltre che:
– Si riducono sempre più i già scarsi finanziamenti alla Scuola Pubblica Statale, per destinarli alle scuole private, gran parte delle quali di impostazione confessionale e legate alla chiesa cattolica.
– Si blocca l’assunzione di decine di migliaia di docenti precari di materie curriculari (italiano, matematica, lingua straniera ecc.), si tagliano posti di personale ausiliario, si riduce il numero delle le classi, pur in presenza di una popolazione scolastica in aumento, ma si assumono in ruolo migliaia di insegnanti di religione cattolica, i quali inoltre, pur essendo retribuiti dallo Stato, per svolgere il loro compito dovranno avere l’assenso del vescovo.
In questo attacco alla Scuola Pubblica Statale, che ha certo anche altri scopi politici e sociali più generali, si nota marcatamente anche un tentativo di minare le basi laiche e democratiche di quella grande conquista sociale che è stata la Scuola per tutti, e di riportarla in una situazione di subordinazione culturale ed ideologica alla parte più retriva della Chiesa Cattolica.
Prof. Rosalba Sgroia
Responsabile UAAR Progetto Ora Alternativa
Molto spesso il genitore sceglie che il figlio frequenti l’ora facoltativa di insegnamento della religione cattolica (IRC) perche’ teme che sia isolato e che non ci siano altri che fanno la stessa scelta.
A parte che l’isolamento lo si puo’ anche vincere, trasformando i pochi frequentanti l’ora alternativa in entusiasti bambini che non vedono l’ora che ci sia religione per i loro compagni cosi’ vanno a fare una bella materia con la maestra tutta per loro (e’ capitato cosi’ a mia figlia, grazie a un po’ di impegno da parte dei genitori e alla disponibilita’ e professionalita’ degli insegnati).
Ma si puo’ anche preparare l’ora alternativa dell’anno successivo al momento delle iscrizioni, contattando altri genitori che vorrebbero tener fuori l’indottrinamento dei figli dalla scuola pubblica (e non e’ affatto detto che questi siano solo non credenti o credenti in religioni diverse dalla cattolica) e che rischiano di scegliere l’IRC solo perche’ temono di lasciare i loro figli da soli. Assieme si puo’ anche decidere cosa proporre alle insegnanti dell’anno successivo come materia alternativa. Le scelte, indirizzate all’eta’ dei bambini, possono includere anche approfondimenti o variazioni di materie curriculari: laboratori di scienze, inglese, informatica… Chiaramente dipende da quali competenze avra’ l’insegnante dell’ora alternativa.
Ciao
Roberto Grendene
Giustissimo Roberto, giustissimo.
Ed è per questo che ci stiamo attivando in tal senso. Ci auguriamo che molti genitori escano dal buio, da quella sorta di indecisione indotta, da quel timore di venire discriminati dalle proprie legittime scelte. Scelte dignitose e coerenti con la propria concezione del mondo.
Ciao
Rosalba Sgroia
mia figlia, che frequenta la materna in un piccolo paese, è esonerata da religione. lo sono stato ai miei tempi e abbiamo pensato che fosse giusto anche per mia figlia. credo che siano solo due i bimbi esonerati in paese.
durante l’ora di religione mia figlia sta con la maestra che la fa disegnare. si potrebbe organizzare per lei qualcosa di meglio? posso fare io qualcosa? anche pensando che fra un anno farà le elementari e noi vorrei che anche lì si ritrovasse a fare dei disegni…
grazie, tito.
@ tito
Se la scuola materna è comunale non si prevedono le quattro opzioni e quindi o l’alunna frequenta L’IRC e NON la frequenta. Alle elementari Statali potrai scegliere l’insegnamento ALTERNATIVO. Potrai discuterne con le insegnanti che dovranno proporre le lezioni e anche tu puoi suggerire qualcosa. A questo proposito vai a
http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/ora-alt-materiale-studenti.html
http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/ora-alt-materiale-insegnanti.html
qui troverai qualche suggerimento…
Spero di caricare anche qualche altra recensione di libri per bambini e ragazzi, utile per approfondire argomenti scientifici e filosofici, su cui organizzare le lezioni.
Ciao e a tua disposizione!
Rosalba Sgroia
Vi voglio racconatare la mia esperienza (sono nato nel 1984). Ho capito che per le elementari e medie inferiori è impossibile sottrarsi dall’ora di religione (sinceramente adesso mi avete messo il dubbio domanderò a i miei genitori se era possibile sottrarsi). Anche se per fortuna alle medie inferiori mi divertivo in tale materia a mettere in crisi l’insegnante “ivan mi fa paura perché ragiona con la sua testa” disse a mia mamma eheheh. Comunque finalmente arrivato alle superiori ho scelto l’ora alternativa con un docente…che non c’era mai! Insomma da studente diligente volevo studiare e invece prendevo e mi facevo un giro per il paese. L’anno dopo fino alla quinta ho sempre fatto ora buca…ma eravano in 3 su una classe di 25 a non frequentare religione. Io una volta ci ho anche partecipato (per rompere i maroni al prete…)…
Insomma perché non sfruttare quell’ora insulsamente persa per fare qualcosa di più costruttivo? Magari un’ora di recupero con l’insegnante della materie dove si è scarsi…non sarebbe male per studenti veramente motivati!
Caro Ivan, nella normativa è prevista anche questa possibilità, tra le quattro opzioni 🙂
Ciao!
rosalba
😆 che insegnante pietosa!!!!
Io in quinta superiore pur “non avvalendomi”, rimanevo in classe perché l’ora era in mezzo alla mattinata e contestavo regolarmente la prof.
La quale, però, era una persona intellignete e non si sottraeva alla discussione. Risultato: l’ora di religione era un contraddittorio fra la prof di religione e l’unico studente “non avvalentesi”, mentre il resto della classe (tutti rigorosamente “avvalentesi”) faceva da pubblico passivo.
Alla fine dell’anno la prof mi ha detto “Ma perché non hai scelto religione? Eri l’unico a cui avrei voluto dare il voto massimo e non te lo posso dare perché risulti non avvalentesi!!!”
Ciò dimostra che c’è un modo più dignitoso della media anche di fare l’insegnante di religione!
Dimostra però anche che rispondere alla domanda dell’insegnante era molto semplice: perché anche se mi date il massimo dei voti non mi lascereste mai fare l’insegnante di religione!
stare un’ora a non fare nulla,piuttosto che seguire la lezione di religione,e’ come vincere un terno al lotto.ve lo dice uno che ha fatto la scuola materna,le elementari e le medie,dalle suore e dai preti. meglio di gran lunga gli inconvenienti che possono derivare dall’isolamento dagli altri compagni che il condizionamento che ne deriverebbe seguendo l’ora di religione
Risposta ad un articolo apparso sul Resto del Carlino di Bologna
Gentile Don Raffaele Buono,
leggo dal Carlino di oggi, e lo capisco perfettamente, quanto Lei, nella sua veste di Direttore dell’Ufficio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica, sia preoccupato per la non brillantissima situazione dell’insegnamento che dirige, specialmente per quanto riguarda le scuole superiori. Sia concesso, però, anche di esprimere preoccupazione a chi ha scelto per i suoi figli la cosiddetta ora alternativa, il più delle volte consistente in una ora completamente vuota (forse perché non esiste un direttore che se ne occupi specificamente). Questa scelta avviene per un mare di ragioni anche contrastanti l’una con l’altra, non ultima quella di alcuni cattolici osservanti che pensano che i luoghi putati alla religione siano le chiese e non le scuole pubbliche.
In realtà confesso che ho sempre fatto fatica a pensare alla religione (a tutte le religioni) nella veste di materia di studio scolastico da affiancare alla matematica, alla lingua italiana, etc…, sarà perché le religioni non ammettono contradditorio, non tollerano la critica e la messa in dubbio del dato, ovvero sono l’esatto contrario di tutte le altre materie scolastiche, sono la negazione della scienza sperimentale la quale vive e si nutre della continua messa in discussione di se stessa. Non le pare la religione un oggetto fuori contesto nella scuola moderna?
C’è anche un’altra cosa che più che preoccuparmi mi indigna, ed è il fatto che dal 1984, grazie alla revisione del Concordato, l’ora di religione cattolica viene impartita addirittura all’entrata nella Scuola dell’Infanzia, cioè a tre anni. Questo fa inorridire qualsiasi pedagogista o psicologo dell’età evolutiva e dovrebbe far inorridire qualsiasi persona di buon senso. A tre anni non si distingue la realtà dalle favole, Gesù Bambino, Pollicino, Babbo Natale, il Lupo Cattivo sono indistinti nella mente dei piccoli, non le pare che ciò costituisca un rischio anche per la religione stessa e per la serietà con la quale la materia dovrebbe essere affrontata in seguito? Lo stesso catechismo, giustamente, non viene impartito nelle parrocchie prima di avere raggiunto almeno la fine del primo ciclo delle elementari, quando si entra nell’età psicologica della latenza e si cominciano a distinguere le differenze fra la fantasia e la realtà, quando gli adulti che sono in classe cessano di essere surrogati dei genitori e diventano insegnanti.
Se la memoria non m’inganna lo stesso Segretario di stato del Vaticano, Agostino Casaroli, affermò di essere rimasto stupito da una offerta così generosa proveniente addirittura dalla controparte, l’allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi, ma a caval donato non si guarda in bocca….Probabilmente aveva sottovalutato il grado di sudditanza psicologica dei politici italiani nei confronti dei desideri degli inquilini dell’Oltretevere.
Non sarebbe bene che fosse lo stesso Vaticano a chiedere di rivedere questo punto?
Otterrebbe, secondo me, due eccellenti risultati: dimostrare che la religione cattolica è una cosa seria ed insegnare ai politici italiani a non calpestare i diritti di chi, a tre anni, non si può difendere, per conquistare una manciata dei voti della parte meno razionale dell’elettorato.
Io e mio marito abbiamo scelto per mia figlia (1° elementare) di non avvalerci dell’insegnamento di religione cattolica.
Il primo giorno di scuola ho fatto presente alle maestre la nostra scelta e, oltre a essere cascate dalle nuvole in quanto non si erano minimamente preoccupate di sapere se c’erano bambini che non si avvalevano di tale ora (in quanto nel mio paese di neanche 5000 abitanti è logico e quasi obbligatorio che un bambino faccia religione) mi hanno detto che durante tale ora la bambina (vista la nostra scelta) poteva andare solo in bidelleria, in quanto non era previsto che ci fosse un insegnante per un solo bambino che non si avvaleva.
Naturalmente le maestre hanno cercato di convincermi insistentemente a far fare l’ora di religione a mia figlia e mi hanno fatto andare, a tale scopo, un’ora prima ai colloqui per fare opera di convincimento e mettendo me e mio marito sotto accusa in quanto stavamo “condizionando” nostra figlia in maniera eccessiva.
Naturalmente sono andata a informarmi dalla preside, che mi ha confermato che non c’era nessuna possibilità di farle fare altro. Allora ho chiesto che fosse spostato l’orario di religione alle ultime due ore di lezione e quindi ogni giovedi mia figlia esce alle 11.
Questo è stato possibile in quanto sono un’imprenditrice e quindi ho orari elastici che mi permettono di fare un salto a prendere mia figlia e alla fine era questione di principio, ma mi chiedo cosa dovrebbe fare una madre che lavora e non può spostarsi.
Oggi è il 23 gennaio e fin’ora a scuola non mi hanno dato alcun modulo per la scelta dell’ora di religione, spero che valga la scelta fatta l’anno scorso!!! Comunque domani vado dalla preside e mi informo… per sicurezza…
abbiate palle…può darsi anche che l’ora di religione sia tempo perso…e dipende dalle scuole e dagli insegnanti…ho frequentato il liceo da seminarista e mi sembre che oltre alla religione tante altre ore fossero inutili e di tante cose importava poco e niente; e sfido a dire che non è così o non è stato così anche per altri…però contro la religione i moduli, le alternative e tante altre iniziative le si prende…è facile prendersela con la chiesa di questi tempi; ma abbiate palle le cose inutili sono tante non solo l’ora di religione che in taluni casi se fatta bene può essere occasione per far sfogare un pò a livello umano la mia generazione. abbiate palle e sfidate pesci ben più grossi della religione cattolica!
Sono un’insegnante di religione specialista e concordo ampiamente con Francesco.
Credo inoltre che sia fondamentale capire che l’ora di religione NON E’ L’ORA DI CATECHISMO! Io non insegno a recitare le preghiere o a indottrinare / condizionare la vita di un bambino come voi tutti pensate. Durante l’ora di religione si studia la religione cattolica in rapposto alle altre religioni e si cerca di problematizzare la realtà che ci circonda. Riflettere, sviluppare senso critico! La fede infatti è ragionata! Va inoltre considerato che tutta la nostra vita è intrisa di aspetti religiosi (per essere molto terra-terra: vacanze di Natale, Pasqua ) e questi momenti vanno capiti, questa è conoscenza della realtà circostante, non indottrinamento!
Infine volevo dirvi che la mia presenza è ben apprezzata non solo dai bambini che si avvalgono ma anche da coloro che non lo fanno…penso quindi che la mia ora non sia inutile..dipende anche da come si fa il proprio lavoro..