Un marocchino di 22 anni è stato gravemente ferito la notte scorsa a colpi di accetta nel centro di Como da un filippino di 32, che lavora nel Duomo della città lariana come collaboratore e aiuto sacrista. Il filippino è stato arrestato per tentato omicidio, il ferito è stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale. L’aggressione è avvenuta nella centralissima piazza Verdi, a poche decine di metri dalla cattedrale. Il ferito sarebbe stato colpito con un’accetta alla testa e al volto. Il diverbio sarebbe scoppiato perché, secondo l’aggressore, era diventato vittima di scherzi, prese in giro, pesanti insulti e atti di bullismo da parte del marocchino. «Non mi capacito come possa essere successo. È sempre stato un ragazzo così tranquillo», ha commentato il prevosto del Duomo, don Badaloni.
Dal sito della CEI: «La tua firma ha sostenuto queste attività caritative e pastorali, nelle 226 diocesi e nelle oltre 26 mila comunità parrocchiali presenti nella nostra nazione». Dal sito del Corriere: «Sacrestano ferisce a colpi d’ascia un bulletto». Resta da stabilire se l’aggressione a colpi di accetta rientri nelle attività caritative o in quelle pastorali.
Commento al vetriolo di Alessandro Capriccioli sul blog Metilparaben
Mi dispiace, non sara’ politially correct, ma questa volta non vedo di che scandalizzarsi.
Il bulletto andava a cercar grane.
Le ha trovate.
ha fatto bene il filippino
mi dispiace ma sbagliate: poteva rivolgersi alle forze dell’ordine o la comunità parrocchiale (che almeno per una volta si sarebbe resa utile)
non si può far passare l’idea che una reazione così violenta si giusta….
bè veramente non vedo la parte della ragione hanno tutti e due torto e sono tutti e due delle teste calde
Il filippino ha fatto bene, altro che storie, ed ha solo applicato alla lettera il discorso di ieri di Benedetto XVI: accettare gli immigrati.
🙂 Agnello di Dio, anche se la notizia non dovrebbe far ridere, questa è proprio bella.
lamb of god
HAAHAHAHAH HAHAHAHAH 🙂
battutaccia da premio 🙂 🙂
meno male che poi dicono di porgere l’altra guancia…
… ma l’altra guancia a che cosa… all’accetta….!!! Cazzo deve fare di un male…!!!
Non dico che sia stata la reazione giusta.
Ma essere vittima di bullismo è pesante. In terra straniera per giunta.
Non giustifico il sacrestano, ma lo capisco.
E’ un povero tapino che ha avuto una reazione sbagliata, ma comprensibile.
E non userei questa storia per criticare la Chiesa tutta: ci metteremmo allo stesso livello di quelli che parlando di una bambina abbandonata dai genitori hanno detto che non era nemmeno stata battezzata…
Magari se si limitava al classico calcio nelle palle non veniva denunciato per tentato omicidio ma per il resto ha fatto bene!
ma da dove ha preso l’accetta???
http://fabiosacco.blogspot.com/
l’avrà presa a casa… è dico solo una cosa, lo conosco bene, noi filippini non facciamo niente di male qui in italia anzi rispettiamo tutte le razze che sono anche qui in italia, ma quando ci vuole , ci vuole…
Non è una questione di nazionalità.
Essere vittima di bullismo è brutto per tutti: filippini, italiani, svedesi, marocchini, inuit. E può capitare che l’esasperazione faccia perdere la testa.
Più che altro mi dispiace per il sacrestano che col suo gesto si è messo nei guai, e adesso la giustizia avrà mano più pesante con lui che col bullo.
Certo il bullo ferito non mi fa pena nemmeno un po’.