Atti sessuali con 13enne, arrestato sacerdote

La polizia postale del compartimento di Reggio Calabria ha arrestato un sacerdote di 70 anni, accusato di aver compiuto atti sessuali con una tredicenne ed atti osceni in luogo pubblico. Il provvedimento di custodia cautelare nei confronti del religioso, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari, è stato emesso dal Gip presso il tribunale reggino su richiesta del pubblico ministero Giovanni Musarò.
I primi elementi all’indagine, che è durata diversi mesi, sono giunti dall’esame dei tabulati telefonici, da cui sono risultate decine di comunicazioni giornaliere tra il sacerdote ed una sua giovanissima parrocchiana. Le successive intercettazioni telefoniche e ambientali hanno consentito di accertare gli incontri tra i due, che comunque non avrebbero portato alla consumazione di un vero e proprio rapporto sessuale.
La svolta al lavoro della polizia postale si è avuta in seguito al trasferimento in un’altra parrocchia del sacerdote, che sarebbe così stato costretto ad utilizzare un linguaggio molto più esplicito per telefono. L’attività investigativa ha consentito di acclarare la totale dipendenza emotiva della minorenne nei confronti del religioso.

Fonte: Corriere.it

32 commenti

Steve

“Proteggete i vostri figli dai prweti cattolici pedofili. Non mandateli in parrocchia”. Così scrivevano in un volantino i Raeliani, che denunciati da una associazione cattolica, furono assolti con la seguente motivazione del Tribunale Federale Svizzero:

http://www.gay.it/forum/read.php?33,382593,387948

“[…] L’affirmation selon laquelle il existe statistiquement plus de pédophiles parmi les prêtres catholiques que dans le reste de la population et que les prêtres condamnés représentent la pointe de l’iceberg n’est pas au surplus totalement infondée. Il est en effet de notoriété publique qu’il existe des prêtres pédophiles et que leur hiérarchie n’a pas toujours pris toutes les dispositions qui s’imposaient pour éviter la poursuite de tels actes par ceux qui les commettaient. […]”

Sentenza 6S.148/2003 del Tribunale Federale
[www.bger.ch]

carlo

e anche per questa settimana c’è il caso di un prete pedofilo.

netzer

tutti i quotidiani con un articolo del genere in prima pagina, i settimanali che mettono un episodio del genere in copertina, i telegiornali che la danno come prima notizia, perfino Bruno Vespa a Porta a Porta che denuncia questo dilagante fenomeno…

uno scandalo così grande che a dare le dimissioni è Don Giuseppe in persona!

lo so che è un sogno ma…. lasciatemi dormire per un po’!!

RazionalMENTE.net

Ok, vorrà dire che farò accompagnare i miei figli al catechismo dalle guardie svizzere… sperando che statisticamente neppure tra le guardia svizzere ci siano più pedofili rispetto al resto della popolazione 🙂

Il est en effet de notoriété publique qu’il existe des prêtres pédophiles et que leur hiérarchie n’a pas toujours pris toutes les dispositions qui s’imposaient pour éviter la poursuite de tels actes par ceux qui les commettaient.

Ratzinger ha preso ogni provvedimento atto a garantire il ripetersi indisturbato degli atti di pedofilia (anche se poi nei suoi discorsi li condanna).

Daniele Gallesio

Sentenza 6S.148/2003 del Tribunale Federale
[www.bger.ch]

Sentenza che per esteso si trova qui.

Il problema è che non la trovo in italiano. 👿
Eppure il sito bger.ch è anche in italiano, e l’italiano è una lingua ufficiale della Svizzera!

Stefano Chiaudano

Qualcuno è a conoscenza di studi di sociologia/psocologia, dove la tesi sia che l’astinenza sessuale o addirittura la repressione degli istinti sessuali portino a comportamenti deviati?
Se si, sarebbe interessante conoscerne i risultati e se la fonte è attendibile, pubblicare del materiale nella sezione documenti…

Daniele Gallesio

Ehm… scusate: il link che ho dato sopra è sbagliato! 🙁

Porta non alla sentenza, ma alla pagina di ricerca. Dannati frames! 👿

Il link giusto è questo.

Steve

Stefano, ci sono degli studi sulla pedofilia. In genere i pedofili situazionali sono quelli che non preferiscono i bambini, ma li considerano prede più facilmente raggiungibili. Sono persone sessualmente e affettivamente immature, incapaci di relazioni affettive e sessuali alla pari con adulti. Spesso la causa di questa immaturità è la repressione sessuale. In questa categoria vanno individuati i preti peodfili.

Viceversa i pedofili preferenziali sono quelli che preferiscono i bambini, nel senso che li trovano sessualmente più attraenti degli adulti. Queste situazioni sono quelle classiche delle violenze in famiglia.

Silvia

@stefano
non credo che l’astinenza in sé sia causa di pedofilia, non ho mai letto nulla che lo potesse comprovare.
Le motivazioni soggiacenti “accertate” sono l’insicurezza della propria personalità o virilità (il che non c’entra per niente con l’omosessualità, a differenza di quanto propaganda la CCAR!), il bisogno di prevaricare su un soggetto “debole”, a volte un meccanismo di replica che tende a ripetere gli schemi di violenza o alienazione vissuti nell’infanzia dal pedofilo stesso.
I pedofili sono in genere estremamente manipolatori, organizzano attentamente le proprie attività per entrare in contatto con i bambini: arrivano persino a sposare madri sole per circuirne i figli! Molti pedofili però non sarebbero in grado di gestire neppure un rapporto fittizio con una donna adulta, quindi il sacerdozio rappresenta un’opzione ideale: hai un lavoro assicurato che ti mette in contatto con gli oggetti di desiderio e non devi neppure far finta di tenere in piedi un finto rapporto!

Steve

No, non ci siamo. La tesi secondo cui i pedofili infoiltrati che si rifugiano nei seminari è quella della chiesa cattolica. Invece è giusto dire che i seminari contribuiscono a creare queste personalità immature.

Sui pedofili manipolatori mi sembra di sentir parlare un cardinale che spiega il complotto anticattolico dei peodfili. Semmai questo è lo strumento di adescamento, non un connotato del disturbo psicosessuale.

E’ vero il contrario. Le parrocchie, le famiglie bigotte, i seminari, la colpevolizzazione e la repressione sessuale, sono i luoghi e i modi di produzione di queste personalità immature, incapaci di relazioni affettive e sessuali con gli adulti che sono i preti peodfili.

Daniele Gallesio

No, non ci siamo. La tesi secondo cui i pedofili infoiltrati che si rifugiano nei seminari è quella della chiesa cattolica. Invece è giusto dire che i seminari contribuiscono a creare queste personalità immature.

Secondo me sono vere entrambe le tesi.

Gli infiltrati sono i pedofili preferenziali, che usano l’essere prete come strumento.

Poi ci sono anche quelli situazionali, che lo diventano per colpa della repressione.

Una cosa non esclude l’altra, anzi… fra questi due idealtipi weberiani io vedo una affollatissima zona grigia.

Charles Marra Brest

Tutto il mondo è paese. Qui in Francia alla Corte d’Assise di Chambery c’è stato il processo alla “personnalité diabolique de l’abbé Dufour devant la cour”
Lors des perquisition, les gendarmes ont découvert un godemiché et de la vaseline dans le bureau de l’abbé. «Ce ne sont pas des accessoires que l’on trouve habituellement dans un presbytère», s’étonne le président. «Non», convient Pierre Dufour, avant d’ajouter maladroitement : «La vaseline, c’était pour mes mains.» Pour les experts psychiatres et psychologues, «Pierre Dufour est pervers et manipulateur, sans remords, ni culpabilité, ni honte». L’un d’eux souligne «l’absence de considération pour ses victimes. Il ne reconnaît pas avoir abusé de sa position de prêtre».
Traduco: “Durante una perquisizione nel Presbiterio la Polizia ha trovato un FALLO DI PLASTICA e della vaselina……Sono “accessori” che non dovrebbero trovarsi nei confessionali esclama il Presidente!……

http://www.google.com/search?client=safari&rls=it-it&q=Abbè+Dufour&ie=UTF-8&oe=UTF-8

Lamb of God

Nella lotta contro i Predofili questa terribile crisi vocazionale che attanaglia la chiesa cattolica ci aiuta non poco, ho letto di recente i dati e si tratta di una vera e propria debacle.
Naturalmente la fonte è ufficiosa perchè mai e poi mai la senta sede ammetterà che la secolarizzazione ha troncato le vocazioni presbiteriane, ma il fatto rimane.

Daniele Gallesio

Eppure ogni tanto pregano per la crisi delle vocazioni…

Steve

No, Lamb of God, la cheisa cattolica dispone di un efficientissimo ufficio statistico, anche se a volte i dati sono pelesemente sballati o in contraddizione tra loro. Ho una discreta conoscenza dei dati stitistici sulle vocazioni che si possono ricavare da svariati siti, primo tra tutti questo: http://www.fides.org/ita/statistiche/index.html.

Tra qualche settimana arriveranno gli aggiornamenti 2007, relativi alla data del 31.12.2005. Comunque, sinteticvamente, ecco i dati della crisi di vocazionin in Europa (postarli tutti ingombrerebbe il sito)

Sacerdoti in Europa
1978: 250.498
1979: 247.115
1980: 243.319
1986: 231.984
1988: 228.446
1990: 224.606
1991: 224.299
1992: 222.476
1993: 220.496
1994: 218.581
1995: 217.275
1996: 215.062
1997: 213.398
1998: 211.827
1999: 210.543
2000: 208.659
2001: 206.761
2002: 203.751
2003: 201.854
2004: 199.978

Candidati al sacerdozio in Europa
1987: 31.296
1988: 30.581
1989: 29.732
1990: 29.955
1991: 30.034
1992: 30.240
1993: 29.896
1994: 29.511
1995: 29.351
1996: 28.641
1997: 27.853
1998: 27.227
1999: 27.448
2000: 26.879
2001: 25.908
2002: 25.023
2003: 24.387
2004: 23.401

Vassilissa

X Stefano
Luca Fontana su Diario aveva accennato a uno studio psicologico sui preti commissionato da papa Giovanni XXIII i cui risultati lo avevano sgomentato non poco(il papa, non luca).
Domani ti dico che numero era.
Se non ricordo male non lo hanno mai pubblicato in forma ufficiale…

RazionalMENTE.net

Da quel che leggo, si direbbe che per voi la pedofilia sia una malattia mentale caratteristica di persone immature, ecc.

Non lo escludo. Ma allora perché non dire la stessa cosa dell’omosessualità?

Vorrei capire in base a cosa pensate di distinguere tra stato patologico e stato di normalità sessuale di un individuo.

Il Rapporto Kinsey ha evidenziato che la sessualità umana ha infinite sfumature e che nessun particolare gusto sessuale può dirsi patologico. Nel caso della pedofilia, a giudicare dall’elevatissimo numero di pedofili che esistono nel mondo, direi che, se si trattasse di una malattia mentale, allora una buona fetta della popolazione sarebbe matta.

Bisognerebbe quindi capire qual è quella sana.

Insomma vi siete messi nella stessa aberrante logica della CCAR e dei suoi seguaci.

Forse prima di parlare di malattie mentali dovreste informarvi un po’ meglio.

La pedofilia non è una malattia mentale, non è un disturbo della personalità più di quanto non lo sia l’omosessualità o il preferire le donne bionde piuttosto che quelle brune. E’ ovvio che possono esserci aspetti patologici nella pedofilia come nell’omosessualità come nell’eterosessualità, ma non sono tali gusti essi stessi dei disturbi.

Il problema vero, l’unico problema, perché non ce ne sono altri, è che certi pedofili violentano i bambini, così come certi uomini eterosessuali che consideriamo normali violentano le donne.

Il pedofilo indubbiamente ha qualche problema in più perché i bambini non possono essere considerati consenzienti data la loro età.

Ma anche un uomo veramente brutto o deforme avrebbe problemi simili con le donne. Potrebbe andare però da qualche prostituta.

Insomma, state attenti a non trasformarvi in moralisti, a non dare giudizi sull’altrui sessualità mettendovi quindi sullo stesso piano dei cattolici e di altri razzisti.

Daniele Gallesio

I bambini hanno diritto all’infanzia, ai loro tempi, e alle loro scelte.
Non hanno ancora maturato la sfera della sessualità e -perlappunto- non possono essere considerati consenzienti, neppure se il pedofilo non ne abusa con la forza.

Nell’adulto sano il desiderio nei confronti dei bambini non viene nemmeno al conscio, perché è fermato dal super-io.

Mi dirai, anche il desiderio verso lo stesso sesso può essere fermato dal super-io. Certo, ma non è la stessa cosa. Due adulti consenzienti che fanno sesso fra loro non fanno male a nessuno.

Quando un adulto approfitta di un bambino, il bambino può anche non reagire lì per lì… può anche sembrare che si diverta, ma avrà una ferita aperta per la vita.

Daniele Gallesio

Sarebbe singolare considerare violazione dei diritti del bambino l’indottrinamento infantile e non la “sessualizzazione infantile”.

RazionalMENTE.net

Daniele, hai letto ciò che ho scritto? Violenza sui bambini non è solo quella fisica, ma anche quella psicologica.

Un pedofilo che non commetta alcuna forma di violenza sui bambini, insomma che non faccia loro del male né in modo diretto, né indiretto, DEVE essere considerato una persona normale e stimabile al pari di chiunque altro.

Mi pareva di essere stato chiaro.

emel

Razionalmente, scusa ma x te cosa e’ un pedofilo ?
Mi fai un esempio pratico di come fa un pedofilo a non commettere nessuna forma di violenza, se si distingue come pedofilo ?

No perche’ da come ti si legge parrebbe che se uno tira fuori il pisello e ci fa giocare un bambino “per un po'” come se fosse un bambolotto non sia male :/
La discriminante non e’ mica la quantita’ di violenza in gioco ma la sua qualita’.

Come se quelli che girano di casa in casa a fregare i vecchi siano poco delinquenti perche’ in fin dei conti i soldi glieli consegnano spontaneamente…

UHMMMMM

RazionalMENTE.net

Quando i media parlano di pedofilia, per semplicità intendono coloro che abusano i bambini, coloro che scambiano foto pedopornografiche su internet incentivando in tal modo le violenze sui bambini, coloro insomma che in modo diretto o indiretto fanno del male ai bambini.

Ma un pedofilo è semplicemente uno che è sessualmente attratto dai bambini. Inutile discutere sulle cause di tale orientamento sessuale, se sia normale o anormale. E’ un orientamento che esiste ed è sempre esistito. Gli antichi greci e romani avevano spesso un amante ragazzino che veniva poi lasciato quando iniziava la pubertà.

Quindi ritengo opportuno distinguere tra il pedofilo che abusa i bambini, li violenta o fa loro del male in modo anche indiretto e il pedofilo che non fa del male a nessuno.

Non dobbiamo pensare che l’impulso sessuale sia qualcosa al quale sia impossibile resistere. Ci sono tanti uomini e donne che non hanno mai nella loro vita alcun rapporto sessuale e non perché siano frigidi. A volte perché non trovano la persona giusta, a volte perché sono troppo timidi, a volte perché si sentono non adeguati, insomma per mille motivi.

Allo stesso modo penso che non sia impossibile per un pedofilo resistere alla tentazione di avere rapporti con bambini.

Ci sono persone che non riescono a resistere alla tentazione di rubare. La società deve tuttavia difendersi, i bambini vanno tutelati. Per questo dico che certi pedofili potranno avere maggiori problemi di altri, ma non vedo soluzioni. Al limite facciano sesso virtuale accontentandosi di fotografie scaricate da internet in modo totalmente gratuito, quindi senza interazione col mercato della pedopornografia.

Noi non dobbiamo condannare la pedofilia, dobbiamo condannare il male fatto ai bambini. Non dobbiamo condannare un gusto sessuale (sarebbe fare lo stesso moralismo che combattiamo), dobbiamo condannare gli abusi sui minori.

Altrimenti se cominciamo a dare giudizi morali sulla sessualità altrui, ci chiederemo perché non dare giudizi morali anche sull’omosessualità e in genere su ogni tipo di gusto personale. Condanneremo le persone cui piace la Sachertorte.

Se un uomo violenta una donna, noi condanniamo la violenza, non il fatto che a quell’uomo piacciano le donne. Rendo l’idea?

Dobbiamo condannare gli atti di pedofilia che danneggino terzi, non i pedofili in quanto tali.

Altrimenti perché lottare per uno Stato di diritto e contro uno Stato etico? La nostra lotta non avrebbe senso.

RazionalMENTE.net

Debbo specificare che indurre un bambino a giocare col proprio (dell’adulto) pisello è da considerarsi ugualmente una violenza? Mi sembra ovvio. Sarebbe plagio di una mente ancora non completamente sviluppata.

Diverso sarebbe se tuo figlio avvicinandosi a te mentre sei nudo toccasse il tuo pisello. Sarebbe un gesto innocente la cui iniziativa è stata presa dal bambino e spetta alla sensibilità del genitore non dare a questa cosa un peso eccessivo e se è il caso evitare che la cosa si ripeta.

Vassilissa

x Stefano
articolo di Luca Fontana da Diario del 15/12/06

“E soprattutto il Beato Luigi tenne in profondo abborrimento la donna, talchè quando la Sua signora madre entrava nella stanza, ov’egli trovavasi sprofondato in preghiera volgeva Egli il capo dal lato opposto”. Così salmodiava un prete in una scena di seminario del film 8 e 1/2, riassumendo mirabilmente l’atteggiamento di orrore per il sesso che per secoli è stato inculcato a giovani menti maschili toccate da vocazione divina. Certo, oggi, se non l’atteggiamento di fondo, il linguaggio si è addolcito, vuoi con l’adozione di gerghi tratti dalla psicologia, vuoi col ricorso a quel sentimentalismo di peluche, così corrente nel cattolicesimo attuale, che da un lato idealizza in saccarinosa retorica quell'”unione di anime” che dovrebbe essere il rapporto uomo-donna tra i non preti, e dall’altro mitiga le fiamme dell’inferno a temperature appetibili per i clienti del Club Mediterranèe. Non credo che per fortificare in tale orrore le giovani menti dei vocati si citino ancora i Padri della Chiesa, quei granitici monumenti di horror foeminae, si pensi ad Agostino: Inter faeces et urinam nascimur; o a Cipriano, che definisce la donna turpissima bestia et cloaca multorum diabolorum.
Certo è, che l’insistenza sulla “purezza”, del presbitero, ossia sul rifiuto della contaminazione che deriverebbe dall’attività sessuale – rifiuto di quel necessario viaggio di individuazione che è la scoperta della propria e altrui sessualità, e dei legami affettivi che ne nascono – manifesta chiaramente che tale orrore perdura e informa di sè tutta la visione cattolica della vita affettiva. Riflessioni che faccio in margine alla notizia che all’interno della chiesa cattolica qualcosa si muove riguardo al tabù assoluto del celibato. Ma siamo proprio sicuri che l’attenuazione o l’abolizione del tabù porrebbe rimedio alla crisi delle vocazioni? O non porterebbe piuttosto a un crollo verticale delle stesse? Dubbio legittimo se si legge il libro – che ho già citato – Our Fathers di David France, straordinaria inchiesta sui casi, migliaia, di preti pedofili negli Stati Uniti, pubblicato nel 2004. Dai profili psicologici degli accusati, e da inchieste motivazionali, risulta che il celibato invece è un’attrattiva; lo è per uomini con affettività profondamente disturbate o carenti; opera una sorta di sceening negativo, attraendo personalità che a qualsiasi costo vogliono evitare la fatica di cercarsi e trovarsi scoprendosi nel proprio e altrui corpo. Il sacerdozio è un porto sicuro, un ombrello protettivo – così credono, ma il corpo ha le sue ragioni – che risparmia la fatica di una vita vera.
Non sono molte le inchieste – eppure ne commissiona di continuo – sulla vocazione dei preti che il Vaticano rende pubbliche. Paolo VI fu il primo papa ad avvertire il problema della crisi. Nel 1971 commissionò un’inchiesta sui preti degli stati uniti, allo psichiatra cattolico Conrad W. Baars. Il risultato fu scoraggiante. “Stimiamo”, diceva il rapporto finale, “che il 10-15 per cento dei sacerdoti in Europa occidentale e Nord America, abbiano una personalità matura; un 20-25 presentano serie difficoltà psichiatriche… e il 60-70 soffrono di forte immaturità affettiva”. Mi permetto di dare un consiglio alla Chiesa di Roma: tenetevi stretto il celibato.

Il consiglio era sarcastico ovviamente…

Leggendo gli interventi di RazMENTE mi viene in mente lo scrittore Lewis Carrol, autore di Alice nel paese delle meraviglie, che era un cripto-pedofilo, amava circondarsi di bambini e amava particolarmente la figlia di un collega che sarà il modello del personaggio dei suoi libri. La sua pulsione venne incanalata nell’arte e non sfociò mai in atti concreti (che io sappia), un esempio di autodisciplina notevole…

Silvia

@razionalMente
Con il termine pedofilo si accomunano persone con certi gusti sessuali (condivido con te: tutti assolutamente leciti finché esiste un consenso responsabile di tutte le parti in causa) a persone che invece passano alle vie di fatto, ed è a questa seconda categoria che mi riferivo. Purtroppo non mi risulta che esista un termine unico per indicare specificatamente i pedofili che passano alle vie di fatto, a parte allocuzioni tipo “abusatori di minori”, “pedofilo” è un termine che anche in saggi di psicologia, psicoanalisi etc. ho sempre visto usare anche nell’accezione “pratica”.
Gli “abusatori di minori” sono riconosciuti dalla letteratura come persone che hanno bisogno di prevaricare, che siano generalmente incapaci di gestire un rapporto adulto e alla pari e che ricreino spesso esperienze di violenza subite. Ciò è quanto ho letto in diverse pubblicazioni. Che ci siano molti adulti che subiscono il fascino seduttivo di un bambino è indubbio, ma, non avendo bisogno di prevaricare o trovando appagamento anche in altre forme di rapporto, riescono a resistere a certe forme di tentazione.

RazionalMENTE.net

Sì, in effetti neanche a me risulta che esistano termini alternativi, ma quando i media parlano di un uomo che ha violentato una donna non dicono “un eterosessuale”, dicono “il violentatore”.

Usare il termine pedofilo è una semplificazione che lascia sottintendere un giudizio morale sui gusti piuttosto che sulle azioni. Occorrerebbe trovare termini alternativi. Purtroppo la lingua italiana, pur essendo tra le più ricche, consente ugualmente delle imprecisioni.

Consideriamo poi che soprattutto nei TG il tempo è poco e quindi mettersi a specificare di che pedofilo si tratti non è facile.

C’è anche da dire un’altra cosa. I pedofili non vanno in giro a dire di essere pedofili. E questo proprio perché tale parola è sempre stata associata al concetto di violenza. Considerando poi la forte sessuofobia in cui viviamo è già molto se alcuni dichiarano di essere gay, figuriamoci i pedofili!!!

Nell’Antica Roma le cose sarebbero state diverse. Non occorreva neppure dichiararsi gay perché ci si sentiva liberi di amare fisicamente e passionalmente sia uomini che donne assecondando quella che in fondo è la natura bisessuale dell’essere umano.

Non esisteva una religione sessuofoba. C’erano comunque giudizi morali su certe attività sessuali considerate disdicevoli, ad esempio il sesso orale praticato ad una donna. L’uomo che fosse dedito a tale attività era additato con disprezzo.

RazionalMENTE.net

Ad esempio Michael Jackson è un pedofilo, ma che io sappia non ha mai violentato realmente dei bambini. Il suo desiderio nei confronti dei bambini però lo ha portato a mettere in atto tutta una serie di piani e stratagemmi per poterli molestare. Si tratta quindi di abuso in quanto plagio a fini sessuali. Diversa è la storia di Luigi Chiatti, abusato da piccolo da un prete e divenuto poi egli stesso un pedofilo. Chiatti arrivò ad uccidere ben due bambini e se non lo avessero arrestato avrebbe continuato. Nel caso di Chiatti penso si possa parlare di patologia perché uccidere non è la stessa cosa che essere attratti e poi non aveva neppure violentato quei bambini, praticamente non sapeva neppure lui cosa cercava da quei bambini, aveva le idee molto confuse.

Io credo che di pedofili ce ne siano molti e che i pedofili che passano alle vie di fatto siano comunque solo una parte di essi. Non lo sapremo mai perché è molto difficile che un pedofilo dichiari di esserlo.

Giuseppe C.

La polizia postale del compartimento di Reggio Calabria ha arrestato un sacerdote di 70 anni, accusato di aver compiuto atti sessuali con una tredicenne ed atti osceni in luogo pubblico.[…]

I primi elementi all’indagine, che è durata diversi mesi, sono giunti dall’esame dei tabulati telefonici, da cui sono risultate decine di comunicazioni giornaliere tra il sacerdote ed una sua giovanissima parrocchiana. Le successive intercettazioni telefoniche e ambientali hanno consentito di accertare gli incontri tra i due, che comunque non avrebbero portato alla consumazione di un vero e proprio rapporto sessuale.
La svolta al lavoro della polizia postale si è avuta in seguito al trasferimento in un’altra parrocchia del sacerdote, che sarebbe così stato costretto ad utilizzare un linguaggio molto più esplicito per telefono. L’attività investigativa ha consentito di acclarare la totale dipendenza emotiva della minorenne nei confronti del religioso.

Non c’e’ stata penetrazione?, e allora!
L’invadenza telefonica (e non specificati “atti sessuali”) possono minare l’equilibrio psicologico di una persona, a maggior ragione se un minore.
Se fossi il padre della ragazzina a quel pretaccio gli farei molto, ma mooolto male.

Mi saro’ distratto, ma nei tg che ho seguito non ho sentito ‘sta notizia e nemmeno quella del precedente prete.
Il TG3, per quanto meno peggio di tg1 e tg2, potrebbe far belare un po’ meno Ave Maria Valli e le sue Vaticanews?
Un bel PrimoPiano sui preti pedofili (Titoli: Lasciate che i bimbi vengano…- Tutela della vita).

@fabio
Sì, servirebbe un contatore dei preti pedofili.
@Vassilissa
Luca Fontana su “Diario” e’ imperdibile…

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