Cernusco S/N (MI): nasce l’assessorato alla Salvezza

Da Milano in metropolitana si impiegano ventidue minuti. Si arriva comodi a Cernusco, unico (finora) luogo in Italia dove esiste e funziona l’assessorato alla Salvezza cristiana. Il decreto, firmato lo scorso 10 novembre dal sindaco Daniele Cassamagnaghi, proietta la città verso questa nuova e finora sconosciuta frontiera, spinge in alto il livello dell’identità cattolica e – ex lege – fa acquisire al Comune la competenza amministrativa sul Vangelo. […] La modernità ha le sue complicanze e tempo fa, molti anni addietro, fu deciso di ristrutturare e cambiare la destinazione d’uso alla Chiesa Madre. In piazza Matteotti, al centro del centro, il suo posto fu ceduto alla banca, che pure serve e da queste parti serve parecchio. Da quel dì, i cernuschesi vanno a messa ascoltando su un disco le campane. La costruzione della torre è impegno politico che ritorna in ogni campagna elettorale. Alla città impaziente, e in ansiosa attesa, il sindaco alla guida di una giunta di centrodestra ha però risposto – avvalendosi delle prerogative di legge – in modo insuperabile: ha istituito l’assessorato che ha chiamato “alla Missionarietà”. Provvede alle sue cure Giuseppe Colombo, persona pratica di politica, essendo stato egli stesso sindaco, e pratica di filantropia. “Corro su e gù per il mondo, dove c’è un ragazzo che ha fame lì ci sono io. Questo assessorato è stato voluto da me, ma, intendiamoci, tutto parte dal decreto conciliare “Ad Gentes””. Malgrado le pratiche espropriative del municipio, la parrocchia è viva e vegeta. “Il prevosto sono io – dice don Luigi Caldera – e uno basta e avanza. Detto questo, prendiamo atto che l’assessorato esiste. Non credo che in nessun posto al mondo si immagini di replicare l’idea venuta a Cernusco…”. Sul sito web parrocchiale corrono però i dubbi: “La Missionarietà è atteggiamento interiore di religiosità e fede… entra nel più ampio concetto di Salvezza, fine ultimo di chi crede. Lo si ripete nel Padre Nostro: “Venga il tuo Regno”. Stavolta, a parti invertite, è la Chiesa ad essere tirata per la giacchetta. […]

Il testo integrale dell’articolo di Antonello Caporale è stato pubblicato sul sito di Repubblica

Archiviato in: Generale

Tags:

17 commenti

Stefano

Ma che cazzo di cazzata del cazzo è??? Scusate il francesismo ma pensavo di averle sentite tutte, questi battono anche Volontè!

Lamb of God

Tranquillo, la religione non c’entra nulla, è una questione puramente economica con basi razziste. Nel mio quartiere si è fatto lo stesso senza scomodare Gesù, fra l’altro il sindaco è pure divorziato …

Daniele Gallesio

😯

Ma il “meglio” è questo:

Ma il sindaco, che con cristiana rassegnazione porta su di sé il peso di un matrimonio finito laicamente in divorzio, ha ancora altre mete da toccare: “Nelle prossime settimane decideremo di battezzare “la giornata del crocifisso”: ne abbiamo acquistati un centinaio. Li porteremo dove serve”.

😯 😯 😯

enzo

‘..in nessuno posto al mondo si immagini di replicare l’idea venuta a Cernusco’.MA SPERIAMOLO TANTOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Una cagata pazzesca al mese BASTA E AVANZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

davide

apuunto minchiate come questa si deve essere proprio da manicomio per inventarsele (per non parlare poi della costituzionalità alquanto dubbia…)

mussitta

non so se essere più sconfortata all’idea che soldi pubblici vengano spesi per mantentere un assessorato “alla salvezza cristiana”, o se essere più perfidamente compiaciuta, notando che, magari senza manco rendersene conto, chi ha creato quest’istituzione ha di fatto delegittimato la chiesa dall’avere il primato e l’esclusiva delle “opere buone” (semplificazione sull’attività dell’assessorato in questione).

Don Zauker

Wally Veltroni per molto meno si è beccato alcuni chili di guano (che anch’io ho contribuito con piacere ad inviargli), sarà il caso di inviare almeno qualche e-mail a questo demente di sindaco?

g.b.

Questo è un esempio delle nefaste conseguenze dell’esasperato localismo di moda in questi anni, che permette di far passare a livello locale iniziative impensabili a livello nazionale. Con tutti i suoi difetti meglio il centralismo.

Luca Anzini

Salvezza?

Resteremo, resteremo, resteremo in serie A……
Resteremo, resteremo, resteremo in serie A……

Daniele Gallesio

Mi sa che ha ragione g.b.

Io ero anticentralista, ma mi sto ricredendo.

L’Italia non è matura per il localismo: sta finendo tutto in un ‘ndo cojo cojo…

Commenti chiusi.