Madonna, Carrà, Mina. Sono loro le tre star più amate dai gay italiani, secondo la classifica compilata in base alle segnalazioni dei lettori del nostro sito. Un paio di settimane fa è stato reso noto che la pop star Kylie Minogue è risultata la più gradita dai gay anglosassoni, al punto di guadagnarsi il titolo di “icona gay”.
Abbiamo quindi chiesto anche ai nostri lettori di segnalarci le loro preferenze per ricavarne una graduatoria tutta italiana. Abbiamo chiesto tre nomi ponendo la seguente domanda: Quali sono, a tua parere, le prime 3 “icone” gay italiane e/o internazionali? Scegli nel panorama politico, musicale, dello spettacolo, del cinema, della moda, dello sport o in qualsiasi altro campo tu desideri le prime tre personalità da cui ti senti maggiormente rappresentato. Nello stilare la classifica finale abbiamo dato un ‘peso’ diverso per ogni posizione nel ricavare i risultati: tre punti per la prima posizione, due per la seconda e uno per la terza.
Le preferenze hanno decretato Madonna l’icona preferita dai gay italiani. […] Al punto da strappare, sia pure di un soffio, lo scettro a un’altra superstar dello spettacolo nazionale, Raffaella Carrà. […]
Nel proporre il sondaggio abbiamo anche pensato di chiedere chi fossero, per contro, i personaggi pubblici meno graditi. La domanda chiedeva: Chi sono, a tuo parere, le “anti-icone” della comunità GLBT, ovvero le persone che ti stanno più indigeste, che ti suscitano reazioni più negative e che rappresentano il contrario di quello che si può definire come gay-friendly?
Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger, ha di gran lunga sbaragliato ogni possibile concorrenza, triplicando le preferenze raccolte dal secondo classificato. Il voto, francamente, non ci sorprende. Herr Ratzinger è infatti ormai impegnato in una personale crociata volta a negare pari dignità sociale e diritti a tutte quelle coppie dello stesso sesso che, amandosi, vivono progetti di vita in comune. Li abbiamo sentiti bollare come amori “deboli”, quasi pericolosi («minacce che si sviluppano contro la struttura naturale della famiglia») e appare sempre più evidente l’operazione volta a far credere che riconoscere giuridicamente queste unioni costituirebbe una “minaccia” per la società. Basta guardare ai fatti di tutte quelle nazioni che già riconoscono le unioni same-sex per rendersi conto che si tratta solo di fantasmi basati, per usare le recenti parole di Corrado Augias, su «una chiusura preconcetta degna dei secoli peggiori nella storia della Chiesa».
A seguire, molto distanziato, c’è il leghista Roberto Calderoli, che nel corso degli anni ha accumulato una montagna di esternazioni incredibilmente becere e offensive. Una tra le tante, risalente e a un anno fa: «PaCS e porcherie varie hanno come base l’arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni, per dirla alla Tremaglia, sono fuori luogo e nauseanti». […] per la terza posizione, dove si piazza a sorpresa Renato Zero. […]
Benedetto XVI vince come anti-icona dei gay italiani
31 commenti
Commenti chiusi.
Ho sentito che di recente Renato Zero ha sparato a zero sugli omosessuali, ma perchè? Scusate l’ignoranza ma, lui stesso non è sempre stato accumunato a quell’orientamento sessuale? Boh …
magari lui pensa che una persona sia libera di scheccare quanto vuole, ma poi ci si debba sposare in chiesa con una casta fanciulla e figliare come conigli per dare dei piccoli cristiani a Dio….Ipocrita
su b16 e calderoli non saprei di cosa ci sia di così strano affinchè la cosa venga considerata una notizia
beh ultimamente renato si è un po’ impretato e ha detto anche cose non molto carine sui gay, basta poi guardare il suo forum è pieno di gente omofobica e offensiva, ma certi post non dovrebbero essere censurati?
Sì, Renato Zero non è gay, è riuscito ad ingannare alla perfezione per 30 anni tutti gli italiani. Nessuno avrebbe mai immaginato che in realtà era un etero DOC. E si è immedesimato così tanto nel personaggio che persino ora che ha fatto pubblicamente “coming in” e non finge più… beh, tutti continuano ancora a prenderlo per gay!!! MA GUARDA UN PO’ LA SFIGA!!! MANNAGGIA!!! 🙂 🙂 🙂
Mi viene in mente quella scena del Vizietto dove René cercava di insegnare ad Albin come fare per non sembrare gay, come muoversi, camminare… 🙂 🙂
Chissà poi perché invece di sposarsi con una bella gnocca ha preferito adottare un… uomo adulto che ha pure avuto un figlio così da renderlo in breve tempo padre e nonno.
“La vita è un dono” è il titolo di uno dei suoi ultimi brani. Renato è sulla buona strada, prossimamente chissà… lo vedremo in abiti clericali? 🙂 🙂
RENATO, NON FARTI PRETE!!!! QUELLO E’ UN BRUTTO AMBIENTE!!! PIENO DI PEDOFILI!!! PIENO DI GAY!!! TU CHE SEI ETERO DOC, TROVATI UNA BELLA MOGLIE, DACCE STA SODDISFAZIO’ ‘A RENATI’!!! SPOSATEEEEEE!!!! DACCE TANTI SORCINIIIIIIIII!!!!!!!!!!!
Avrei scommesso che tra i primi tre ci fosse padre Georg.
Renato Zero è cattolico praticante, ha dichiarato di essere contro l’aborto e di non aver mai avuto rapporti omo. che volete di più? ma avete visto come si veste? un prete è più allegro di lui! almeno Ratzinger quello che pensa lo dice chiaramente, Zero invece ha preso tutti per i fondelli per 30 anni!
Pur essendo gay non capisco cosa sia un'”icona gay” né capisco che cosa (la maggior parte de)gli omesessuali ci trovi nelle pop star. Se è un fatto solo di musica, personalmente credo che tutto quello che è venuto (musicalmente) dopo Brahms sia sintomo della decadenza della società, come diceva bene anche Wittgenstein (tranne i Pink Floyd)(e gli Apocalyptica)(se gli avesse sentiti Wittgenstein, avrebbe apprezzato anche lui). Se invece in Madonna, Carrà, Mina,… ci trovano qualcos’altro…beh qualcuno mi dovrebbe spiegare che cosa.
Quanto al resto, penso che il Vaticano dovrebbe essere distrutto.
Gli Apocalyptica li ho sempre trovati noiosi, persino dal vivo mi facevan venir una sonno incredibile anche durante l’esecuzione dei classici di Metallica e co.
Molto meglio i Lamb of God! 😀
Io queste icone del mondo gay le ho sempre trovate molto stereotipate, come se gli omosessuali fossero tutti usciti da un video dei Village People o facessero parte del cast di “Piume di Struzzo” …
in effetti pure io mi domando come mai raffaella carrà per dire, debba essere un’icona gay (e che cosa questo esattamente significhi).
semmai si potrebbe distinguere in “amici” e “nemici”.
ma niente di più…
ALEEEEEEE BENEDETTO ALEEEEEEEEEEEEE
UN PAPA COSI…. CHI L’AVREBBE MAI DETTO… LO SPIRITO SANTO E’ SEMPRE ALL’OPERA….
@Gabriele
>LO SPIRITO SANTO E’ SEMPRE ALL’OPERA….
…eh infatti, ci trovo un interessante parallelo con la mamma dei cretini.
…o no ?
ROTFL
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Ragazzi, io propongo di prendere i nostri troll e di metterli dentro ad una gabbia per poterli osservare senza pericolo per il nostro divertimento…
Con un bel cartello “Vietato dare da mangiare ai troll”.
Lamb Of God ti sei dimenticato di ‘Priscilla-Regina Del Deserto’, che in quanto a stereotipi non scherza.Gay di tutto il mondo optate x il metal:lì ci sono i Judas Priest,che anche loro un pò di stereotipo c’è l’hanno ma almeno musicalmente sono grandi!
verrebbe da dire: “Che culo!” … ma si rischia grosso!
http://fabiosacco.blogspot.com/
Gabriele, ma non siamo l’unico sito laico,ateo e agnostico!!!!!!!!!!!!!!!!!Perchè non vai unpò a trapanare il sacco scrotale anche agli altri?Se vuoi ti dò qualche indirizzo!!!!
Rob Halford dovette abbandonare la band dopo aver fatto outing, fra l’altro un mio amico lo ha intervistato più volte e in tutti i faccia a faccia gli ha sempre ribadito la propria fede in Cristo. Tutte le sere prima di andare a letto prega, dice che lo fa sentire in pace col mondo …
Quanto a cazzoneria quella penosa commedia di “Connie e Carla” sui travestiti batte pure l’Hugo Weaving del deserto.
Lasciate stare Gabriele che fa tanto mascotte Uaar…
Dove lo troviamo un altro punchingball cosi’ ? 🙂
@ emel
>>LO SPIRITO SANTO E’ SEMPRE ALL’OPERA….
>…eh infatti, ci trovo un interessante parallelo con la mamma dei cretini.
>…o no ?
😀
Accidenti ma l’Uaar e’ pure una tana di metallari!! X Lamb of God, che genere fanno il gruppo da cui hai preso il nick? Per quanto riguarda Gabriele, ho cominciato a credere, che da buon cattolico tridentino(come lui si e’ definito) sia un masochistone impressionante, si legge tutti i nostri commenti, se li stampa, e poi attacca con i cinque contro uno!!
Secondo me un’icona gay è:
1) una donna
2) che non sia contro i gay, ma possibilmente a favore
3) che vesta in modo piuttosto vistoso e badi molto alla propria immagine
4) che canti canzoni molto orecchiabili e allegre
Di più, non saprei.
Per quanto riguarda Renato Zero, indipendentemente dai suoi gusti sessuali, secondo me è un furbacchione: quando l’omosessualità in TV era un vero tabù, lui si vestiva di piume e paillettes e aveva successo facendo un po’ scandalo con le sue canzoni “equivoche”. Adesso che i gay sono stati sdoganati, probabilmente vuol continuare ad avere successo mostrandosi perbenista, timorato di Dio, e così via. Una cosa è certa, se riesci a orientare la vela in modo da sfruttare sempre il vento vai sempre forte.
Per spezzare una lancia in suo favore va detto che è un bravo cantante ed è supportato da ottimi musicisti e da un’ottima orchestra. E al giorno d’oggi non è poco.
Da giovane era l’idolo dei giovani (che amano la trasgressione), da persona matura è stato l’idolo delle persone di mezza età (desiderose di frasi rassicuranti), da vecchio sarà l’idolo dei vecchietti (che sperano di andare in Paradiso).
XCartman666:
I Lamb of God sono un gruppo nato a metà anni 90 in quel di Richmond (Virginia, non California) che, originariamente, giravano gli States col monicker “Burn the Priest” poi divenuto un più commercializzabile Angello di Dio. Hanno un suono fortemente radicato nell’hardcore, ma si son poi evoluti sviluppando uno stile che incrocia i Pantera più tosti ed ai Meshuggah meno celebrali. Ti consiglio caldamente ” … As The Palaces Burn” del 2003 e l’ultimo “Sacrament” targato 2006.
Buon metallo a tutti!
RazionalMENTE.net scrive:
19 Gennaio 2007 alle 14:02
Secondo me un’icona gay è:
1) una donna
2) che non sia contro i gay, ma possibilmente a favore
3) che vesta in modo piuttosto vistoso e badi molto alla propria immagine
4) che canti canzoni molto orecchiabili e allegre
Di più, non saprei.
Per quanto riguarda Renato Zero, indipendentemente dai suoi gusti sessuali, secondo me è un furbacchione: quando l’omosessualità in TV era un vero tabù, lui si vestiva di piume e paillettes e aveva successo facendo un po’ scandalo con le sue canzoni “equivoche”. Adesso che i gay sono stati sdoganati, probabilmente vuol continuare ad avere successo mostrandosi perbenista, timorato di Dio, e così via. Una cosa è certa, se riesci a orientare la vela in modo da sfruttare sempre il vento vai sempre forte.
Per spezzare una lancia in suo favore va detto che è un bravo cantante ed è supportato da ottimi musicisti e da un’ottima orchestra. E al giorno d’oggi non è poco.
Da giovane era l’idolo dei giovani (che amano la trasgressione), da persona matura è stato l’idolo delle persone di mezza età (desiderose di frasi rassicuranti), da vecchio sarà l’idolo dei vecchietti (che sperano di andare in Paradiso).
Molto RAZIONALE, concordo pienamente;)
Io son gay, mi ascolto un po’ di tutto, non ho icone, miti &co di nessun tipo, ma adoro i doors e marilyn manson;)
emel scrive:
😆 😆 😆 ahahahahhahahahahahahah!!!! 😆 😆 😆
Lancio un sondaggio:
Secondo voi quanti anni ha Gabriele?
A giudicare da come si arrapa a scrivere i suoi slogan su questo sito, io direi 6 anni
Votate!
Naaa… 6 sono gli anni che dimostra, ma anagraficamente ne avrà una trentina secondo me 🙂
Mah, io credo che in realtà sia solo un provocatore (hanno pure un nome inglese ma l’ho scordato) per noia 😉
x Paolo:
In inglese usenettaro/internettaro si chiamano troll.
Potrebbe esserlo… e in parte lo fa apposta, ovvio, ma… ha un non so che che mi fa pensare che sia davvero convinto del 90% di quel che dice.
Non c’è contraddizione, è un troll credente. Ma poi in fondo cos’è un credente se non un agnostico politicamente o filosoficamente schierato da una certa parte. Non mi sembra comunque un libero pensatore. Anche Vattimo è credente, ma tra lui e Gabriele vedo non poche differenze 🙂
Stamane mi sono (per forza di cose) alzata presto… 🙂
Ho letto molti interventi, purtroppo solo ora. Dell’argomento ho diffusamente parlato. Ognuno può avere le sue idee, ci mancherebbe altro, ma prima di giudicare bisognerebbe conoscere sia la verità, sia l’artista, o si fa (come minimo) la figura dei polemici disinformati.
Alcuni di voi li conosco (epistolarmente) bene. Hanno scritto sul mio blog in maniera intollerante. Ad ogni modo: sono insegnante, ho 42 anni e, a differenza di molti che qui hanno scritto, seguo Renato Zero da quando ne avevo 12, vale a dire dal 1976, dai tempi dei lustrini, delle paillettes e degli sculettii. Quando, insomma, essere suoi fans (i sorcini erano di là da venire) non era uno scherzo. In altre parole, conosco approfonditamente il suo percorso artistico (dei suoi gusti amorosi non parlo, ovviamente, perché non interessano, o meglio, non dovrebbero interessare… vero?).
E dunque:
1) affermare, come fa Charlotte, “che Renato Zero […] non ha mai avuto rapporti omo” è una menzogna, l’ha dichiarato un sacco di volte invece, fino a tempi recenti, poi nel 1981 a Roberto Gervaso nel corso di un’intervista pubblicata nel libro “La mosca al naso” (Rizzoli), e prima in svariate occasioni, una di queste si trova nel mio blog, al link http://danielatuscano.wordpress.com/1977/11/01/il-carrozzone-va-avanti-da-se/ (e si guardi anche, per capire il tipo, http://danielatuscano.wordpress.com/1973/09/10/zero-in-ipocrisia/ . Altro che opportunismo, allora dichiarare certe cose era assai rischioso, e Zero fu boicottato per otto anni… ricordo bene le parole che volavano ai suoi concerti… Alla faccia di chi lo dipinge come un furbacchione, Renato Zero avrebbe potuto avere successo molto prima se avesse rinunciato alle piume e alle scheccate: intervista del 1970, ma qui non la conosce nessuno…). Quanto poi al suo cattolicesimo, a parte che mi piacerebbe sapere quando Charlotte ha visto Zero assiduamente a Messa, ma vorrei sapere cosa c’entra la fede (e l’essere contro l’aborto) con l’omosessualità. Personalmente collaboro con gay credenti da una ventina d’anni. Il fatto che Ratzinger consideri i gay i responsabili di tutti i mali del mondo dalle Guerre Puniche in poi non c’entra un tubo col cristianesimo, essere omosessuali non significa affatto accettare automaticamente uno stile di vita pungente e senza regole morali. Chi sostiene un simile assioma è fuori della realtà.
2) Pur essendo sua ammiratrice, in diverse occasioni ho criticato Zero. Però per criticare, come scrivevo all’inizio, bisogna averne gli elementi. Nella fattispecie, non potevo farlo, perché, a differenza di voialtri, quella trasmissione l’ho seguita e bastava una banalissima registrazione per rendersi conto che il cantante non ha MAI pronunciato le frasi che gli hanno attribuito. Le sue REALI parole sono state le seguenti:
“La storia è vera, perché pur di non fare il miltare mi presentai così [vestito strano]. Questi me davano delle schicchere in quegli arcipelaghi per capire se ero… se sentivo come uomo, sentivo qualcosa, e io devo dire me so tenuto, ho urlato come Fantozzi dopo la visita, andando verso la Montagnola urlai che me sentirono tutti, però lì ebbi un contegno talmente perfetto, e poi s’è visto che ho militato altrove con risultati molto più attendibili di quelli che m’avrebbero visto con un fucile in mano. Quindi ringrazio il colonnello che ebbe quei dubbi, e caro colonnello si tranquillizzi perché invece siamo di tutt’altra pasta”. Poi: “Abbasso la guerra, meglio l’amore” o qualcosa del genere.
Il discorso era volutamente sopra le righe, in un contesto scanzonato e, come si vede, nessuna allusione all’omosessualità né tantomeno all’impotenza. Quel “siamo di un’altra pasta”, se letto senza prevenzione, significava semplicemente che non occorreva imbracciare fucili per essere uomini veri e che, d’altra parte, le “checche” o presunte tali sono persone come tutti e non necessariamente saltano addosso al primo maschio che incontrano.
3) Ho già scritto su “Pride” (ringrazio anche da qui Giovanni Dall’Orto per avermi ospitato) che la polemica di Arcigay era pretestuosa. Certo, Renato Zero ha assunto comportamenti anche molto discutibili, ma il vero, profondo, ultimo motivo del falso scoop era la rabbia per il mancato coming out (ma se ne sente ancora la necessità?…) del cantante. A certi personaggi, che fra l’altro hanno CENSURATO i nostri appelli dai loro siti, ci hanno insultati e MAI, ripeto mai, hanno risposto alle domande vere, e che, per loro stessa ammissione, non conoscono che pochissime canzoni del Nostro, a certi personaggi, dicevo, non importa nulla dell’artista, che naturalmente può piacere o meno. Vogliono solo conoscere la sua vita intima. I loro forum ne sono pieni. E le volgarità volano. Difatti non hanno nulla da obiettare di fronte a un Platinette dichiaratamente di destra (si legga la sua “splendida” lettera su gay.tv, o a un Cecchi Paone, cui nessuno rimprovera il precedente matrimonio etero, poi la dichiarata bisessualità, poi la scoperta omosessualità, proprio perché fanno leva su un certo tipo di pubblico (e adesso è molto, molto più facile che ai tempi di Zero). Anche Paone continua a tenersi ben stretta la tessera di Forza Italia, il partito più omofobo della storia repubblicana, ma non conta: l’importante è che dichiari la sua omosessualità, poi tutto il resto è robetta. Nessuno che scriva: “Paone è un destrorso ‘praticante’ ecc. ecc.”. No, lo si trova coraggioso e coerente.
4) Quando, un giorno, leggerò un commento sull’ARTISTA Renato Zero, nel bene e nel male, sarò lieta di poter dire la mia. Fino a oggi, sia da parte etero sia da parte gay (non parlo del pubblico ovviamente, sempre molto numeroso ai suoi concerti, ma delle organizzazioni, che sempre l’hanno o ignorato o snobbato), non c’è mai stata. Interessa, ripeto, solo sapere con chi va a letto.
Sono gay. Premessa che non mi aiuta in alcun modo a spiegare cosa siano le icone gay. In realtà è molto più complessa di quanto non appaia. Io non credo all’icona gay, non mi interessa come cosa, in genere comunque mi pare sia una donna ( può comunque essere un uomo, ma omosessuale) eccentrica, poco femminile che ha raggiunto il successo, spesso senza il bisogno di un uomo oppure utilizzando uomini ma comunque la luce è tutta su di lei.
Non credo alle icone gay, eppure una delle cantanti che amo (perchè dire che dopo Brahms la musica è finita è una banalità e ignoranza musicale atroce) che si chiama Diamanda Galas è apprezzata quasi solo da omosessuali, e le sue canzoni non sono per nulla come quelle di Madonna anzi l’opposto piu’ estremo. In realtà il punto è che non esiste un solo omosessuale, e le icone gay se guardiamo bene sono semplicemente donne di successo, ma non perchè gli omosessuali le prediligano ma forse perchè sono visibili a tutti gli sforzi e la bravura di queste donne. Perchè Bjork e Emma bonino piacciono a molti gay? PErchè sono brave. PErchè diventano icone? Semplicemente perchè piacciono a dei gay e lo si deve fare.
Il punto è che i gay sono tutti diversi, e io ne conosco un po’. Eppure amano tutti il successo di donne che dal nulla sono diventati grandi in diversi ambiti, forse perchè conosciamo bene la situazione dico io 😉
PEr quanto riguarda invece persone come la carrà penso dipenda dal fatto che fossero trasgressive (così come madonna, diamanda galas, patty pravo) .