Dominican Today, di Santo Domingo, informa di un’importante innovazione nella moda femminile islamica. Il “burqini”, una sorta di burqha “da mare” che permette alle donne musulmane di godersi la vita da spiaggia senza mostrare né capelli né un centimetro del corpo, come comanda il Corano. La stilista australiana che l’ha creato, Aheda Zanetti, giura di aver avuto “migliaia” di richieste da tutto il mondo per l’indumento. “Ogni giorno – ha dichiarato – qualche donna entra nella mia boutique e dice, ‘Finalmente! Ora non devo più stare solo a guardare mentre marito e figli giocano al mare!’”
Il “burqini”, costume da bagno islamico
22 commenti
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beh… è una semplice tuta col cappuccio da muta da sub.
non vedo questo grande ritrovato… non sarà neoprene ma immagino faccia caldo comunque.
Un po’ troppo ardito. Sarebbe il caso di coprire anche il volto, tipo UOMO RAGNO 🙂 🙂 🙂
Potrebbero farli in neoprene, latex, con maschera antigas… insomma più in stile BONDAGE 🙂
Però come sgambettano!!! Ricordano Pamela Anderson in Baywatch 🙂
ma se questa moda prende piede per quale motivo dovrei continuare ad andare al mare?
Vediamo i lati positivi: grande risparmio di crema solare protettiva, meno scottature, minor rischio di melanoma, meno rughe, pelle più giovane e fresca…
…e magari aggiungiamo maggiore acquaticità e aerodinamicità 🙂
Infatti tali costumi sono fatti di un materiale tecnologicamente avanzato che presenta su tutta la superficie miliardi di microsquame e ciò migliora l’idrodinamicità della nuotatrice aumentando fino al 12% la velocità massima raggiungibile.
EHHH, QUESTI MUSULMANI!!! SEMPRE PIU’ AVANTI DI NOI SU TANTE COSE!!!!
ne abbiamo fin sopra i capelli di questi costumi coranici!!
Avantissimi……..questi si che sono progressi.
l’australiana (ma quel cognome? origini italiane?) è una furbacchiona… ha trovato un modo per rivolgersi a questa bella fetta di mercato ancora poco sfruttata.
e dire che le lycre sottomuta complete (cappuccio compreso), esistono da anni e anni.
Solo che fin’ora passavano per quel che erano: un’ulteriore protezione dall’ipotermia, per surfisti e subacquei.
Lei ha solo pensato di proporre un prodotto già esistente (unica variante, la tenuta in 2 pezzi con maglia lunga, per evitare di mostrare il fondoschiena lycra-fasciato) come un’invenzione dedicata alle donne musulmane.
Niente di troppo diverso, come principio, da quell’imprenditore italiano (non ricordo di quale regione) che spiegava di aver aperto uno stabilimento balneare/hotel/resort solo per donne musulmane, in modo che queste potessero ripararsi dallo sguardo dei famelici occhi maschili.
Per la serie: “la questione esiste, tanto vale trovare il modo per farci soldi”.
Non mi sento nemmeno tanto di biasimarli.
Se non lo sapete, esiste una clinica a Londra dove tutte le donne indossano un burqa, dall’infermiere alla patiente ( anche al letto ) Questo burqa è stato concepito per le donne malate e che presente il vantaggio che cosi, il medico non può mai vedere il viso della sua malata….
Nulla vieta agli uomini di fantasticare sulle forme una volta che il costume è bagnato, ci avranno pensato i fautori dell’ortodossia religiosa?
Mi ricorda un documentario sull’evoluzione dei costumi da bagno femminili occidentali a partire dal primo dopoguerra.
Certo che la stilista ha il bernoccolo per gli affari: ha inventato… la muta da sub! Massimi risultati, minimi sforzi!
Il burquini, una volta bagnato, diventa totalmente trasparente mettendo in evidenza le parti più erotiche. Purtroppo le donne che lo indosseranno non saranno tutte come quelle della foto 🙂 🙂
# gabriele scrive: ne abbiamo fin sopra i capelli di questi costumi coranici!!
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No, guarda che il costume fin sopra i capelli lo hanno loro 🙂 🙂
Furbe, così non si vede la cellulite! Vi dirò, queste tutine sono molto arrapanti, nascondono i difetti. 🙂
Stai a vedere che gli integralisti islamici lanciano una nuova moda fetish erotica.
Comunque da quello che so le donne non possono entrare in acqua, ma solo star sulla spiaggia (ovvio dato che entrare in acqua vestite mi pare più una rottura che un beneficio).
Altro che femminismo.
aridatece il tanga!!!
no no bracco, possono entrare in acqua.
in vacanza in mar rosso, in hotel c’erano famiglie musulmane e le donne entravano in piscina con su la loro palandrana nera.
sorvegliate dal marito ovviamente.
In Tunisia a Jerba le donne si tuffano in acqua come le occidentali, con gli stessi costumi a due pezzi delle occidentali. Le stesse donne poi le vedi per strada abbigliate con una specie di lenzuolo che le avvolge anche sulla testa, e con un quantitativo esagerato di bracciali e collane di metallo luccicante, stile “Madonna di pompei” in processione.
Che bel costumino pratico! Ma perchè prima non potevano andare al mare? Perchè dice “Finalmente potrò andare al mare e non solo guardare mio marito e i miei figli”, prima erano vestite? Di questo passo raggiungeranno la parità tra i sessi nel 78.987 (forse).
Dategli il tempo. Anche da noi in occidente i costumi da bagno erano simili… nell’Ottocento e primi del Novecento. Poi pian pianino si sono ridotti sempre più. Ormai siamo al filo interdentale. Riuscirà Ratzinger a far tornare i costumi da bagno dell’Ottocento?
http://www.bloomers4u.com/images/gfx/hp_bloomers.jpg
bello! non vedo la versione maschile però… come mai?
http://fabiosacco.blogspot.com/
perchè l’uomo è nudo e lo mostra fiero per compensare ciò che la moglie non mostra