A Ravenna uno stabile in via di Roma di proprietà della curia di Ravenna ospita la sala Corso, recentemente ristrutturata e perfettamente attrezzata a cinematografo con i finanziamenti per il Giubileo del 2000. E’ confortevole, capiente, centralissima… e si potrebbe continuare, tuttavia non è in uso come cinematografo, solo come sala convegni in rarissime occasioni. Ancora nel 2003 la proprietà ha percepito dal Ministero per i Beni Culturali, nell’ambito dei finanziamenti per il Fondo Unico per lo Spettacolo, 5.602 € per il cinema Corso, catalogato tra le sale d’essai. Mi pare inutilizzato come cinema da prima del 2003, ma sarà la mia ingannevole memoria a fare difetto. Comunque sia è facile pensare che i soldi del Giubileo prevedessero una qualche clausola relativa alla successiva destinazione d’uso: se si fosse trattato di soldi privati il finanziatore avrebbe potuto liberamente scegliere di sprecarli a suo piacimento, anche attrezzando un cinema poi inutilizzato. Affari suoi. Trattandosi di soldi pubblici, gli affari sono nostri. Ci sarà modo di sapere perché il Corso è chiuso e quali siano i programmi su quella sala cinema perfettamente funzionante, ma non utilizzata?
Lettera di Enrico Bonfatti al sindaco di Ravenna
Sì, dunque… il programma del cineforum parrocchiale comprende:
1) La vera Gola Profonda, con Linda Lovelace
2) L’impero dei sensi, di Nagisa Oshima
3) Giovannona Coscialunga disonorata con onore
Quattro risate qui:
http://www.razionalmente.net/html/saggi_chiesaecinema.html
essendo un cinema d’essi prpongo l’opera omnia del mitico Joe D’Amato, quindi quella di Tinto Brass.