Il Papa: “Normalizzare i rapporti con la Cina”

In Cina «oggi la quasi totalità dei Vescovi e dei sacerdoti è in comunione con il Sommo Pontefice». È questa costatazione, fatta «con gioia», il punto di partenza della nuova linea che la Santa Sede intende seguire sulla Cina. I problemi evidentemente non mancano, come dimostrano le tensioni degli ultimi mesi, con i ripetuti arresti di vescovi e sacerdoti e le ordinazioni di nuovi presuli senza il permesso del Papa.
Ma c’è anche una «sorprendente crescita numerica della comunità ecclesiale che – sottolinea una nota della Sala Stampa della Santa Sede – anche in Cina, è chiamata ad essere testimone di Cristo, a guardare in avanti con speranza e a misurarsi, nell’annuncio del Vangelo, con le nuove sfide che la società sta affrontando». Così dal vertice voluto da Papa Ratzinger e presieduto dal segretario di Stato Tarcisio Bertone, «è emersa la volontà di proseguire il cammino di un dialogo rispettoso e costruttivo con le Autorità governative, per superare le incomprensioni del passato». […]
«i problemi ecclesiali» sono definiti dalla Sala Stampa «gravi e urgenti». Essi attendono «adeguate soluzioni in relazione ai principi fondamentali della costituzione divina della Chiesa e della libertà religiosa». Il Papa «è stato ampiamente ragguagliato in merito alle proposte maturate nel corso della riunione, ed ha benevolmente deciso di indirizzare una sua Lettera ai cattolici in Cina».

Fonte: LaStampa.it 

9 commenti

enzo

Ah Ah, parlano di libertà religiosa…LA LORO, mai quella degli altri!!!!!

Steve

La Cina è uno sterminato terreno di conversione, così come già l’India che è uno dei paesi con più vocazioni al mondo.

Tra l’altro i cinesi sono molto esterofili e hanno una religiosità poco identitaria, facilmente aggredibile dallo schiacciasassi cattolico.

trotzky

“Sorprendente crescita numerica della comunità ecclesiale”.
A raccontare menzogne sono i più bravi del mondo.
In Cina se ne strafottono della religione, dei vescovi e del Papa e entro pochi anni è previsto l’arrivo in Italia di sessanta milioni di cinesi. mentre gli altri immigrati raggiungeranno i venti milioni.
A quel punto, ridotti a una minoranza del tre per cento, che faranno questi poveri illusi?

Christian

uella!!! sessanta milioni di cinesi in italia mi sembra un po’ troppo!!!
non spariamo cavolate !!!
Comunque è inquietante che la Chiesa cattolica, tanto attenta a che la sensibilità papale non sia ferita dalla satira televisiva, cerchi di normalizzare i rapporti diplomatici con una feroce dittatura che ha fatto della repressione religiosa la sua bandiera. Mi viene da dire: cosa non si fa per…
E al governo cinese sicuramente conviene cercare di imporre religioni straniere, non autonome, non tradizionali e governate da strutture politico-organizzative amiche e facilmente influenzabili, ossia facilmente inclini a cambiare idea.
Anche perchè sia il governo locale che la Chiesa cattolica sono perfettamente unite nel voler eliminare il pensiero indipendente e razionale, nella speranza di avere generazioni di individui pronti a credere obbedire e se necessario combattere.
Nessuno che lotti mai per la libertà di tutti, si lotta per la propria libertà, ma mai per quella degli altri… che tristezza

Mangiapreti

A me sembra che un dialogo, per essere tale, presupponga due interlocutori che si pongono sullo stesso piano, che si confrontano e si mettono in discussione.
Tra la Chiesa e le “autorità governative” (qui quelle cinesi ma vale sempre) direi che non c’è, ne ci può essere, alcun dialogo.
E’ una banale costatazione: dichiarando di avere la verità in tasca non sono disposti a mettersi in discussione ne a farsi criticare da nessuno quindi il dialogo è escluso.
Anzi, poiché pretendono tali atteggiamenti dai loro interlocutori si pongono su un piano più alto: quello che chiamano dialogo non è che un tentativo di imporre la loro volontà.
Essendo la Cina uno stato sovrano (coi sui difetti, ma tralasciamo) giustamente rifiuta di sottostare ad un ordine di uno stato straniero, cioè il Vaticano, che vuole rafforzare il proprio potere all’interno dei loro confini.
Lo aveva capito anche Enrico VIII …
Solo che negli articoli della stampa nostrana è la Cina a fare la parte dell’aggressore: quando invece risponde all’aggressione clericale.
Dato l’ascendente che i sacerdoti hanno su una buona fetta della popolazione lasciare la loro nomina ad uno stato straniero è un abdicazione della sovranità nazionale.
Non solo impedirla è un diritto delle autorità governative, ma un loro dovere!
Esempio da imitare: invece che parlare di limiti alla libertà religiosa dovrebbe parlare di opposizione alla dittatura delle religioni!

linglingba

Anch’ io credo che la posizione della Cina rispetto alle religioni sia da prendere ad esempio piu’ che da condannare: dovrebbe essere normale che sia la religione ad essere soggetta alle leggi dello stato e non viceversa. La Cina e’ un paese che sta andando verso la democrazia , lentamente e in modo pragmatico e’ lo stesso governo che permette sempre piu’ liberta’. E’ un processo lungo che richiede doti di equilibrismo da parte del governo, se non si voule mandare tutto allo sfascio come e’ accaduto nell’unione sovietica nei primi anni novanta. Come ha sottolineato Mangiapreti, spesso la Cina passa per il cattivo di turno, ma in realta’ , forse perche’ vorrbbe avere un immagine piu’ presentabile agli occhi degli occidentali, a volte e’ anche troppo blanda nell’ arginare il proselitismo cattolico. Steve ha ragione : i cinesi, dopo millenni di laicismo, non hanno gli anticorpi per contrastare l’infezione religiosa, e molti la vedono come parte della cultura occidentale che ammirano. Credo che bisognerebbe conoscere meglio la Cina ed essere sempre sospettosi della propaganda negativa che le viene riservata dalla nostra stampa…in fondo e’ l’unica alternativa civile allo strapotere americano e io non voglio vivere in un mondo senza alternative.

Franco Siccardi

Christian, prima di aprire bocca, controlli che il cervello sia connesso.
E prima di connettere il cervello, controlli che disponga delle informazioni che vuole dare.
Ed infine controlli che le informazioni di cui dispone siano veritiere, e non frutto di propaganda. Vada in Cina a controllare di persona, cosi’ come io ho ripetutamente fatto (ho due passaporti consumati da visti cinesi), non creda ciecamente alle menzogne interessate della stampa e della televisione papista.

La “feroce” dittatura di cui parla tratta la superstizione cattolica come tutte le altre superstizioni: le tollera, purche’ non vadan contro le leggi dello Stato. Come dovrebbe essere dappertutto (purtroppo in Italia non e’ cosi’, ad esempio i criminali che seviziano animali con le varie macellazioni rituali, od i sadici che mutilano i bambini con la circoncisione non vengono puniti come dice la legge).
La legge cinese dice semplicemente che tutte le associazioni debbano avere un organigramma approvato dallo Stato. Per qual ragione l’organizzazione denominata “chiesa cattolica” si deve mettere sopra della legge?? Solo perche’ in Italia e’ abituata a fare il bello ed il cattivo tempo???
Stia pur tranquillo Lilingba, i cinesi gli anticorpi contro l’infezione religiosa ce li hanno eccome, crede forse che in migliaia di anni di storia nessuna di quei ciarlatani alla Wanna Marchi che cercano di propagare l’infezione religiosa nel mondo ci abbia mai provato?? Nonostante gli innumerevoli tentativi, la stragrande maggioranza di loro non solo non crede in nessun Dio, ma manco si pone il problema della religione; sono molti di piu’ non percentualmente, ma in numeri, quelli che in Italia credono al malocchio, che in Cina quelli che credono in una qualche divinita'(a parte la regione occidentale, verso l’Afganistan, dove vivono alcune tribu’ nomadi mussulmane, ed alcune tribu’ tibetane, che si stanno rapidamente risvegliando dal sonno del cervello dato dall’oppio dei popoli). E questo alla faccia di quell’ignorante di Agostino da Cartagine (che i cattolici chiamano Sant’Agostino), che dava come “prova” dell’esistenza di Dio il “consentium gentis”….
Christian, non si nasconda dietro il dito: la verita’, la dolce verita’, e’ che oltre la meta’ della popolazione mondiale non solo e’ atea, ma manco si pone il problema dell’esistenza o no di un dio, sia esso geova od il Flying Spagetti Monster.
Per oltre meta’ dell’Umanita’, finalmente, l’eta’ della pietra e’ finita.

Nicola

Ciao Franco, visto che sei informato ti chiedo delucidazioni sull’episodio accaduto pochi mesi fa in Cina, ovvero sull’ordinazione di una dozzina di Vescovi Cattolici da parte della Chiesa ” riconosciuta” dallo stato e non dal Vaticano stesso. Naturalmente Benedetto XVI ha sbuffato un pò ma si è ben guardato dal mettere al bando questa fantomatica Chiesa cattolica di stato cinese, visto la superpotenza che ha di fronte il suddetto Papa ha praticamente fatto finta di nulla. Penso che la religione cattolica, come la conosciamo noi europei, la sia in qualche modo ostracizzata e non riconosciuta dallo stato, sennò la cosa non si spiega, e lo stesso governo cinese abbia coniato un surrogato del cattolicesimo che non abbia forti connotazioni ideologiche tali da “deviare” l’individuo.
Questa è l’idea che mi son fatto sentendo i media italiani, naturalmente ci tengo molto ad ascoltare anche l’altra campana. Grazie mille anticipatamente.

PS: io sono felicemente circonciso e non mi sento mutilato! 😀

linglingba

Franco,
non sto tranquillo per niente, …non so se ti e’ sfuggito il caso falungong…i dati non son chiari, ma gli adepti della setta erano veramente tanti e il governo ha dovuto a ricorrere ad una campagna di repressione violenta di cui non va di certo fiero; potrebbe permettersi di fare lo stesso con i cattolici? Non credo.
Perche’ i ciarlatani non hanno avuto fortuna in Cina lo spiega bene un tale Fengyoulan (…non mi ricordo dove) : Il confucianesimo e’ un sistema filosofico che ha svolto il ruolo che qui ha avuto per molti anni la religione. Ora il confucianesimo non esiste piu’ (almeno non in quel ruolo) ed e’ proprio il fatto che i cinesi non si pongono nemmeno il problema delle religioni( pensano che al massimo siano roba tipo astrologia o fengshui) che li rende vulnerabili . Sebbene i cinesi religiosi siano pochi,
non vi consiglio di sperimentare l’aggrssivita’ con cui cercano di fare proseliti: a me ha fatto paura.

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