Improvvisamente non è più un tabù. Mentre nel Paese si discute di Pacs, anche la Rai affronta il tema dell’omosessualità. E lo farà nella fiction più rassicurante del piccolo schermo, “Un medico in famiglia”. “Tv Sorrisi e Canzoni” in edicola lunedì anticipa in esclusiva che nella quinta stagione della celebre fiction, che vedremo in televisione a marzo, nascerà la prima coppia di fatto omosessuale del piccolo schermo, con tanto di bambina che vive con loro.
I protagonisti saranno Paolo Sassanelli, nella parte di Oscar, e Alessandro Bertolucci nelle vesti di Max, che si ritroveranno spalla a spalla nella vita professionale e in quella familiare. Entrambi dottori […]
Sassanelli non sembra temere la reazione del pubblico. “Qualcuno sarà forse disturbato, altri no. […]
La soddisfazione di entrare nella famiglia più famosa della tv è grande anche per Bertolucci. “E’ la terza volta che interpreto un personaggio gay. Conosco Paolo (Sassanelli) e con lui lavoro bene: per me entrare nel personaggio – prosegue Bertolucci – è stato a questo punto più semplice. Oltretutto è divertente cambiare rispetto alla propria natura. Certo, ci vuole impegno. E noi dobbiamo essere bravi a mettere in primo piano i sentimenti, anche perchè abbiamo la grande responsabilità di andare in prima serata su Raiuno. Credo però che il pubblico reagirà bene, perchè Oscar e Max sono due personaggi positivi”. A marzo vedremo se questa coppia di fatto sarà anche in grado di mantenere alti gli ascolti di una delle fiction tv più amate dal pubblico italiano.
La Rai affronta il tema dell’omosessualità
20 commenti
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…come dire, il mondo va avanti nonostante il Vaticano… (e questo lo penso indipendentemente dalla qualità dello sceneggiato, che io non ho mai visto)
Le analisi sociologiche di chi si occupa di media (e di pubblicità!) cominciano a occuparsi seriamente di questa fetta di società. Anche per motivi economici, ok.
Ma non è più possibile continuare a far finta che non ci sia.
Prima o poi anche la politica dovrà fare i conti con questo, alla faccia di Buttiglione!
Ne puo’ piu’ la pecunia che la fede.
Con buona pace di Binetti, Volonte’ &C.
Voglio vedere se mediaset non si adegua in qualche modo… 🙂
…e poi voglio vedere quelle merde secche di Forza Vaticano fare una petizione contro le tivu del capo a difesa della sacrafamigliadelcazzo.
a emel
se quella fiction, come spero, avrà il pieno degli ascolti, questi signori cominceranno a provare l’ebrezza dell’isolamento. Si sa infatti quanto la televisione sappia condizionare il pensiero della gente
I bigotti di turno cominceranno ad abbaiare (senza offesa per i cani) come al solito ma alla fine penso anche io che una fiction come questa potrà solo andare bene ed essere ducativa per tante persone, soprattutto per i più piccoli che imparerano finalmente che i gay esistono e non li discrimineranno una volta diventati grandi. Anche io da piccolo plagiato dal tam tam antigay degli anni 80 la pensavo male nei loro confronti ma sono riuscito a rendermi conto da solo che alla fine hanno tutto il diritto di avere i gusti sessuali ed affettivi che vogliono senza che nessuno possa permettersi di metterci il becco!
Altro che queste fiction di dubbia qualità, dovrebbero mandare in prima serata Brokeback mountain. Ma non succederà mai perchè c’è la scena di un’inchiappettata (scandalo!).
Le Papentruppen degli individui più ottusi del mondo sono prossimi all’isolamento totale persino in Italia, il Paese del Papa Re.
Finora questi rimasugli dell’uomo di Neanderthal, non essendosi evoluti nemmeno di un decimo di secondo, non se ne sono accorti. Ma ben presto saranno costretti a prenderne atto e allora saranno dolori, per loro ovviamente.
Sarebbe anche ora che sulle reti pubbliche si parlasse anche di omosessualità…
Giustissimo ,Stefano.
Tu parli del tam tam antigay degli anni ’80. Immagina quello che poteva essere negli anni ’60: anch’io da piccolo ne fui condizionato negativamente. (all’epoca non si chiamavano con un nome così gentile!)
Poi, da solo, capii che così non era: e devo dire che tra di essi esistono persone con una cultura e sensibilità del tutto particolare, che mi onorano della loro amicizia.
spero che stavolta non ci sia tutta la menata che ha accompagnato “il padre delle spose” -_-”’
comunque si, dovrebbero trasmettere anche produzioni non esclusivamente italiane. su La7 c’erano the l word e i viaggi di nina.
tra i vari film potrebbero trasmettere brokeback, imagine me & you…
ce n’è a iosa…
A me non sembra ‘sta gran novità. Di telefilm a tematica gay sulle reti terrestri se ne sono fatti tanti. C’era Ellen (simpaticissima), Will & Grace, Oz (nel quale ho sentito dire che ci sono scene gay), insomma ne hanno fatti parecchi, se poi aggiungiamo i Fantastici 5. E poi delle fiction come “Mio figlio” con Lando Buzzanca, un’altra con Banfi e Nino Manfredi.
Insomma questo “Medico in famiglia” secondo me rientrerà nel novero delle varie fiction e commedie all’italiana dove tutto è molto edulcorato. Meglio che niente, però di film seri ce ne sarebbero tanti e potrebbero trasmetterli.
Quello che manca però non sono tanto i film o le fiction, secondo me mancano programmi d’informazione seria sulla questione omosessuale. Manca ad esempio un Piero Angela che invece di raccontarci per l’ennesima volta l’antico Egitto e i grandi predatori ci racconti l’omosessualità com’era in passato, com’è oggi, aspetti scientifici, sociali, religiosi.
Film e fiction possono essere utili ma non sono assolutamente sufficienti.
eleuterio scrive: e devo dire che tra di essi esistono persone con una cultura e sensibilità del tutto particolare, che mi onorano della loro amicizia.
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Indubbiamente molti gay hanno sviluppato una maggiore sensibilità rispetto a persone che nella vita hanno avuto meno problemi. Lo stesso però vale per i disabili e per tutte quelle persone che a causa delle avversità della vita o di pregiudizi hanno sviluppato una interiorità maggiore. A me non piace molto questo luogo comune sui gay sensibili, mi sembra a volte un ennesimo pregiudizio utile a dire che sono dei diversi. Ci sono anche gay molto stupidi!!!
concordo con razionalmente sulla questione “maggior sensibilità” 🙂
A me è piaciuto “Transamerica” con la casalinga disperata che recita in modo molto efficace.
Concordo pienamente con te, RazionalMENTE:però non ho detto “tutti”, ma “tra di essi”, e senza dubbio anche per i motivi che hai detto.
Per quanto riguarda la stupidità, quella colpisce senza distinzione di sesso, di razza e inclinazioni, è ovvio.
Io ho rivalutato completamente Lino banfi, che sembra sia il principale sostenitore di una campagna mediatica in rai a favore dei diritti delle coppie omosessuali. Adesso mi è diventato una bella, sensata, ICONA GAY! 😉
Lino Banfi probabilmente non è molto diverso da tante altre persone del mondo dello spettacolo che oltre a conoscere e lavorare con persone di ogni tipo, quindi anche con gay, ha in quanto artista una buona sensibilità sui temi sociali.
Se al governo invece di queste mummie egiziane avessimo personaggi del mondo dell’arte e della cultura, il nostro sarebbe senza ombra di dubbio un Paese migliore.
L’altra sera non ho resistito e mi sono visto un po’ di Porta a Porta. Era una puntata per pubblicizzare il film di Veronesi e, a latere, per parlare di pacs. C’erano Buttiglione, la Pollastrini, Verdone, Rubini, Scamarcio, Bobulova ed Elisa in collegamento.
Non sto neanche a dirvi chi si sia dimostrato il più vetero conservatore, ovviamente, e pure fiero di esserlo 🙂
Se la trovo me la vedo su Rai Click.
http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/folder.srv?id=2098#
Quante facce ha l’amore?
Aggiungo: quanto e’ bella la Bobulova?