Francia: è morto l’Abbè Pierre

È morto l’abate Pierre, simbolo del cattolicesimo francese. Aveva 94 anni. Il religioso è deceduto durante la notte nell’ospedale Val de Grace di Parigi dove era ricoverato dallo scorso 15 gennaio, era stato ricoverato per una infezione polmonare. La notizia è stata diffusa dal Martin Hirsch, presidente di Compagnons d’Emmaus Francia, l’organizzazione per i poveri e i rifugiati, fondata dall’abate nel 1949. L’Abbè Pierre era uno dei personaggi più popolari della Francia. Nell’ottobre 2005, fece scalpore per l’ammissione di un rapporto sessuale con una donna dopo l’ordinazione e per il suo appoggio alle unioni omosessuali. […]
L’Abbè Pierre si impose all’attenzione nazionale con una trasmissione radiofonica andata in onda in una notte fredda dell’inverno del 1954. «Amici miei, aiuto! Una donna è morta assiderata alle 03:00 di questa mattina», disse riferendosi a un fatto accaduto nel centro di Parigi, «La donna è morta sulla strada a Boulevard Sebastopol. In mano aveva ancora il documento con cui il giorno prima gli era stato notificato lo sfratto». E ancora: «Entro questa notte, o al domattina al massimo, abbiamo bisogno di 5.000 coperte, 300 grandi tende americane e 200 fornelli da campo». Circa 40 anni più tardi, lo stesso frate, con la stessa tonaca e il berretto nero, avrebbe lanciato un appello analogo ma questa volta diretto ai politici di Francia. «Dirigenti eletti: è arrivato il momento di agire affinchè tutti abbiano un alloggio… La Francia deve costruire case, ha le risorse per farlo», disse ad agosto del 2003, quando si stava manifestando una nuova ondata di senzatetto.
All’abate Pierre nel 1992 fu conferita la Legion d’Onore e il religioso fu anche proposto per il Nobel per la Pace. In anni recenti i sondaggi lo indicavano come la figura più popolare della Francia, prima di politici e imprenditori. Nel 1996 si attirò molte critiche per alcune dichiarazioni in favore del suo amico Roger Garaudy, scrittore comunista convertitosi dal cattolicesimo all’Islam e diventato poi un negazionista dell’Olocausto. Ma quella circostanza non scalfì la popolarità dell’abate Pierre. Nell’affrontare uno dei temi più delicati della Chiesa cattolica, quello della castità dei preti, a ottobre del 2005 ammise di avere avuto un rapporto sessuale dopo l’ordinazione a sacerdote. Ha vissuto gli ultimi anni in una casa per anziani fuori Rouen, nel sudovest della Francia.

Fonte: Corriere.it

34 commenti

Marco G.

Qualcosa mi dice che l’Abbé non sarà “santo subito”. Peccato…

Steve

L’abate Pierre non ammise di aver avuto un rapporto sessiuale, come dice l’articolo, ma una lunga relazione affettiva e sesssuale. Mandò in bestia il card. Tonini.

Era favorevole alle unioni gay. Decisamente non sarà santo subito.

lik

L’abbé Pierre aveva sostenuto il revisionista Roger Garaudy ex-comunista stalinista covertito all’islam radicale i cui libri revisionisti sono stati pubblicati dalla libreria “La Vieille Taupe”. Si tratta di una libreria di ultra sinistra negazionista. Il negazionismo di estrema sinistra ha la particolarità di considerare la shoah un invenzione del grande capitale per nascondere i propri crimini. All’epoca l’abbé Pierre si era felicitato di aver levato un “tabù”: il revisionismo della shoah. Fu escluso dalla Licra, l’associazione antirazzista di cui era membro d’onore. L’Abbé Pierre si è spesso illustrato nelle solite tesi che caratteristicano l’estrema sinistra antisemita, cioé sionismo=nazismo, oppure Israele responsabile di tutti i mali del mondo che lo portarono appunto a sostenere il revisionista suo grande amico islamista Roger Garaudy ed il suo libro “I miti fondatori della politica israeliana”. L’abbé Pierre fu denunciato per il suo antisemitismo non solo dalla comunità ebraica francese, ma anche da alcuni ebrei antisionisti, come lo storico Pierre Vidal-Naquet che da sempre combatteva il negazionismo ed è stato il primo a denunciare la responsabilità di Noam Chomsky nello sviluppo del negazionismo in Europa a causa del suo sostegno indiretto al negazionista di estrema destra Robert Faurisson. L’antisemitismo di estrema sinistra ha trovato, non nell’apologia dei nazisti, ma nella causa palestinese una valvola di sfogo, sono infatti abbastanza recenti le dichiarazioni del no-global José Bové per il quale dietro agli attacchi antisemiti nelle banlieues da parte dei giovani musulmani ci sarebbe dietro il Mossad. Sarebbe interessante rendere comunque note tutte queste sfaccetature dell’Abbé Pierre.

Barbara Monea

Lorsque son ami Roger Garaudy est traduit en justice pour négationnisme, en 1996, il lui apporte son soutien « à titre amical », et accompagne ce soutien de propos ambigus sur les Juifs et le judaïsme qui lui vaudront d’être exclu du comité d’honneur de la LICRA. L’abbé Pierre se démarquera ensuite des tentatives pour « nier, banaliser ou falsifier la Shoah », mais non du livre de Garaudy. Selon les termes du quotidien L’Humanité, « ce revirement tardif ne dissipe cependant pas le malaise » [3].
http://fr.wikipedia.org/wiki/Abb%C3%A9_Pierre#Controverse

Io non sono in grado di tradurlo…

Marco G.

Resta il fatto che l’Abbé Pierre sarebbe stato un negazionista di un tipo un po’ particolare. Non mi risulta siano molti i negazionisti che hanno fatto parte della Resistenza…

dv64

A tutte le persone, dal papa a questo Pierre, che per il semplice fatto di appartenere ad un’organizzazione privata fuori dal controllo statale si autoconsiderano un tramite privilegiato fra un dio del tutto immaginario ed il gregge di pecore da guidare dove gli conviene rivolgo tutto il mio disprezzo, qualunque cosa dicano o facciano nello svolgimento delle loro “funzioni pastorali”.
Sottilizzare su “questo era un po’ meno peggio di quello” è assurdo.

lik

@ Marco

La Fallaci anche ha fatto la resistenza. Quindi fare la resistenza non ti manleva poi dal diventare stronzo. In ogni caso non so se l’abbé pierre possa essere considerato un negazionista, ma piuttosto una persona che ha minimizzato la shoah e da quello che ha detto degli Ebrei, un puro prodotto dell’antisemitismo cattolico. Comunque rivenendo sul sostegno che ha dato al revisionista Garaudy, c’è da chiedersi come si possa essere amici a personaggi del genere. Garaudy è stato protestante, poi stalinista, poi cattolico e poi convertito all’islam quindi ci si puo’ anche domandare quale sia il livello di salute mentale di un personaggio del genere che tra l’altro come storico riempie i suoi libri revisionisti di errori e contraddizioni. Non è l’unico amico ingombrante dell’Abbé Pierre, ce ne sono pure altri che sotto un certo punto di vista sono anche più squallidi. Per me l’Abbé Pierre è un po’ come madre teresa di calcutta. Sgratta, sgratta si trova il marcio anche in loro.

Steve

Il miuo giudizio su l’abate Pierre è positivo. Ha fatto incazzare come una bestia il card. Tonini quando ha parlate delle sue storei, si è scheirato a favore delle unioni gay e del matrimonio dei preti. Non so se conoscete la suaa storia, ma davvero questo abate si è spogliato di tutti e ha vissuto in estrema povertà.

RazionalMENTE.net

Viviamo in un mondo strano. Fa scalpore che un prete abbia rapporti con una donna, cosa che per un uomo dovrebbe costituire la normalità. E fa altrettanto scalpore che un uomo abbia invece rapporti con un altro uomo, cosa anche questa normale anche se meno popolare. Insomma qualunque cosa fai fa sempre scalpore. Lo scalpore ovviamente è dovuto agli schemi mentali che ci siamo scioccamente costruiti. Prossimamente farà scalpore se mi metto le dita nel naso.

lik

@ Barbara

C’è un articolo di Le Monde Diplomatique esaustivo della vicenda, non ho il tempo per contrallare se vi siano incongruenze, ma mi sembra anche molto interessante dal punto di visto religioso. Dovrebbe esserci la traduzione in Italiano del manifesto, ma non la trovo in linea. Provi magari lei.
Ecco il link http://www.monde-diplomatique.fr/1996/06/VIDELIER/3747.html

@ Steve

Anche Bossi e la lega hanno fatto incazzare il vaticano in certe occasioni, mi sembra, scusa una maniera superficiale di vedere le persone. A me non basta che una persona sia favorevole alle unioni gay per essere frequentabili. Anche perché le associazioni gay francesi si guardano bene da prendere l’abbé pierre come supporter viste le sue amicizie ingombranti e non sto parlando solo del revisionista Garaudy. Ma capisco benissimo che la cultura cattocomunista sia molto vicina all’Abbé Pierre. Poi se mi permetti noto spesso in queste persone un’attrazione morbosa nei confronti della povertà e della sofferenza.

Steve

A me non frega niente del cattocomunismo e dei tuoi paraocchi. Io cerco di leggere le cose senza preconcetti. Le amicizie imbarazzanti cosa vogliono dire? Se io conosco gente che ha ammazzato sono un criminale?

Se ti interessa sono un simpatizzante radicale ma questo non c’entra niente col miuo giudizio su l’abate Pierre

lik

@ Steve

Conoscere ed essere amici innanziutto non è per nulla la stessa cosa scusa, se sei amico di un criminale fiero di esserlo, beh vedi tu…
Il tuo giudizio sull’abné piere mi sembra proprio con i paraocchi e con preconcetti, poi tu sei libero di consideralo un grande ma io invece rivendico un giudizio senza preconcetti, e cioé non è perché una persona nell’ultimo periodo della sua vita mi racconta di essere favorevole alle unioni gay che automaticamente ne divento un ammiratore.

Ernesto

“Roger Garaudy, scrittore comunista convertitosi dal cattolicesimo all’Islam e diventato poi un negazionista dell’Olocausto”
insomma ha ceduto a tutti i peggiori memi infettivi congegnati dall’umanità. Bravo!

Steve

Lik evidentemente non sai leggere e non capisaci quello che si scrive.

Le amicizie imbarazzanti dell’abate Pierre non significa che lui fosse un negazionista per essere amico di un negazionista. L’abate Pierre ha organizzato la resistenza in Francia, è stato fatto pigionierto della Gestapo ed è fuggito in Algeria.

Questo tuo assurdo parallelismo è davvero paranoico e rende non credibili noi anticlericali quando accusiamo qualcuno per il solo fatto di essere prete.

Informati un pò sull’abate Pierre e la sua storia e cerca in giro i commenti dei cattolici intransigenti che lo disprezzano.

lik

@ Steve

Tu sei una persona molto ignorante, l’abbé pierre non si è limitato ad un’amicizia con Garaudy ma lo ha sostenuto e pure il contenuto del suo squallido libro, ed ha lui stesso fatto dichiarazioni ambigue sugli Ebrei. Gli Ebrei francesi (compresi quelli antisionisti che lo hanno accusato) non sono dei paranoici e siccome l’anticlericalismo è molto più efficace in Francia e semmai a causa di persone come te che solo perché una persona è a favore delle unioni gay diventa simaptica. Non me ne frega nulla se è disprezzato da cattolici intransigenti anche perché ci sono cattolici anti-aborto che invece lo stimano.

Steve

Lik sei più ignorante di me perché l’abate Pierre sostenne il negazionista senza averne letto il libro e dopo che gli fu fatto notare le assurdità dell’autore l’abate si ritirò a vita privata senza commentare.

L’ingenuità è forse condannabile, ma non fa dell’abate Pierre un demone per il sol fatto di essere prete, dimenticando cosa ha fatto nella resistenza, nell’assistenza ai diseredati, nell’accoglienza a omosessuali e emarginati.

Franco Siccardi

L’Abbe’ Pierre non raccoglieva moribondi per non curarli, ma battezzarli contro la loro volonta’; non raccoglieva fondi da inviare in Vaticano, ma fondava comunita’ dove poveri e diseredati trovavano una dignita’ ed una emancipazione economica. La sua parte di eredita’ l’ha distribuita ai poveri, non alla curia. Era a favore del matrimonio dei preti, ed ha confessato relazioni amorose dopo l’ordinazione. Ha combattuto attivamente il nazismo, invece di assecondarlo come ha fatto chi allora comandava in Vaticano.
Non che il parere dei ciarlatani vaticani possa modificare il mio giudizio su questo Grande, ma una cosa vi posso dire con sicurezza: non sara’ mai fatto santo.

lik

@ Steve

No cocco, ha continuato a commentare e non ha rinnegato il suo sostegno al libro. Comunque come dicono giustamente gli anticlericali francesi (molto più efficienti di te) l’abbé pierre è un tipico esempio di antisemitismo cattolico. Il solo fatto che riceva le lodi di Franco Siccardi leggiti il suo commento qui http://www.uaar.it/news/2007/01/22/olocausto-ricordo-teheran-web/ ne è un ulteriore conferma.

Steve

@lik
Io parlo per me non per Franco Siccardo. Che c’entra, scusa.

L’abate è stato sicuramente ingenuo perché ha sostenuto il libro senza averlo letto e si è dovuto difendere dall’accusa di antisemitismo. Ma una ingenuità non può travolgere tutta una vita combattuta contro il nazismo e nell’assistenza e recupero delle persone più diseredate.

Non ne faccio un santo, ma nemmeno un demone, come fai tu, lik.

lik

@ Steeve

Secondo me non è stato per nulla ingenuo, anzi è stato molto furbo poi a dire di non aver neppure letto il libro e poi ti ripeto si è contraddetto perché ha continuato a sostenere il libro. E ti ripeto ancora una volta l’accusa di antisemitismo è dovuta anche a frasi che lui stesso ha pronunciato sugli Ebrei e non solo su Israele.

Gérard Holveck

Lik
Non possiamo giudicare l’ abbate Pietro soltanto dal suo rapporto di amicizia con Roger Garaudy che esisteva già quando quest’ultimo era l’ideologo del partito communista francese ( !! ) Quando si fa il bilancio di una vita, c’ é come in ogni cosa, l’attivo e il passivo e credo che in questo caso l’attivo supera il passivo .

lik

@ Gérard

Io non lo sto giudicando solo in base al rapporto di amicizia, e non ho scritto “è un mostro” prendo atto del suo antisemitismo, molte dichiarazioni che ha fatto le ho trovate molto offensive eppure sono ateo, sai che poi ha chiesto scusa, ma come al solito gli antisemiti hanno tirato fuori che è stato obbligato a chiedere scusa a causa di Lustiger e sono andati a tirare fuori le origini ebraiche del primate cattolico. Per me quando si fanno certi discorsi che senz’altro poi hanno pure successo tra gli islamoterzomondisti vuol dire che li hai dentro, che covano da parecchio. Accusare gli Ebrei non di genocidio ma di genocidi e concludere dicendo “Su adesso lasciateci in pace con la parola della Terra Promessa”.
Da ateo, ti dico parole del genere dette da una persona che ci ha pure spiegato che gli Ebrei da vittime sono diventati aguzzini, senza prendere la mininima cura di distinguere e accusando tutti indistintamente, le trovo offensivo. Non degne certe di una persona che pretende essere antirazzista.

charlotte

Forse che Ratzinger ha dato spiegazioni o ha chiesto scusa per le sue “simpatie” naziste? ma quando mai, anzi… ed è stato eletto Papa. almeno l’Abbé Pierre è andato sulla strada, ha aiutato molta gente… Benedetto che ha fatto? secondo me c’è un abisso tra i due, se poi solo per il fatto di indossare una tonaca considerate comunque negativo il suo operato… certo che se fosse stato un laico non avrei letto tutte queste critiche, questo è poco ma sicuro 🙁

lik

@ charlotte

E chi te lo ha detto scusa? E poi non ho per nulla detto che razinger è migliore dell’abbé pierre. Se fosse stato laico e avesse fatto le stesse dichiarazioni lo avrei criticato. Per esempio Voltaire era omofobo.

charlotte

lik, era un discorso generale: stiamo parlando di una persona che aveva delle idee discutibili, criticabili quanto vogliamo, ma che comunque ha fatto delle cose concrete per il bene degli altri, s’è dato da fare e non ha mai navigato nell’oro. avrebbe potuto fare la bella vita e divertirsi e ha scelto di pensare ai poveri, emarginati ecc. avrà avuto le sue pecche, nessuno è perfetto, ma sul piatto della bilancia alla fine prevale il bene che ha fatto o il male che ha fatto? questo volevo dire. secondo me il bene, ma è un’opinione personale. sinceramente ho più rispetto per uno come l’abbè, che per tutti quei cardinali che fanno i nababbi senza essersi mai trovati un povero davanti.

Skadivargr

Beh avrà partecipato alla resistenza, avrà avuto rapporti sessuali, sarà stato a favore delle unioni omosessuali, sarà stato antisionista, forse antisemita, sarà stato amico d’un tizio che ha avuto un lungo periodo di confusione, è pur sempre un rappresentante di quella stramaledetta chiesa interventista, assolutista, totalitaria e non mi pare che abbia cambiato qualcosa. Per quel che riguarda l’uomo che il suo trapasso sia stato rapido, per quel che riguarda ciò che rappresenta meno uno, che sorella Morte passi presto a un altro.

raphael

*Barbara Monea :

Quando il suo amico Roger Garaudy fu tradotto in giudizio per negazionismo, nel 1996, gli dà il suo sostegno “a titolo di amicizia” e accompagna questo sostegno con considerazioni ambigue sugli ebrei ed il giudaismo che ne determineranno l’esclusione dal comitato d’onore della LICRA. L’abate Pierre cercherà in seguito di smarcarsi dai tentativi di “negare, banalizzare o falsificare la Shoah”, ma non dal libro di Garaudy. Secondo i termini del quotidiano l’Humanité, questo ravvedimento tardivo non riesce a dissipare il senso di fastidio.

Skadivargr

Charlotte
I cattolici parlan male di lui solo perchè turba le loro pudiche coscienze bigotte. Io ho il massimo rispetto per chi ha partecipato alla resistenza e per chi ha messo in discussione alcune assurdità dell’idiozia cattolica, ma qualsiasi cosa abbia fatto per quel che mi riguarda era solo un maledetto prete e benchè un po’ ribelle pur sempre rappresentante di quella piaga. Di conseguenza la mia posizione non è la stessa dei cattolici.

corrado

l’ Abbe Pierre vivra per sempre nei cuori e nelle mani di tutti noi che cerchiamo di portare avanti la sua opera.

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