Unioni di fatto: Forum famiglie contro riconoscimento

Nessun riconoscimento legale alle unioni di fatto che in qualche modo possano equipararle alla famiglia fondata sul matrimonio. E’ questa la richiesta che rilancia oggi il Forum delle Associazioni familiari, al termine dell’assemblea dei presidenti delle 41 associazioni e dei 20 Forum regionali che lo costituiscono. Nel documento approvato al termine dei lavori, le associazioni, che riuniscono complessivamente oltre 3 milioni di famiglie, indicano invece in coraggiose politiche familiari la vera priorita’ sociale dell’Italia. Allo stesso tempo, si precisa nel documento – che il si’ alla famiglia e il no ai Pacs ”non e’ per discriminare ma per differenziare. Occorre infatti distinguere la dicriminazione che il Forum respinge dalla distinzione che invece auspica perche’ non avvengano confusioni legiferando in merito di unioni di fatto. Di fronte ”al diffondersi di unioni libere, etero ed omosessuali”, il diritto e la societa’ devono regolarsi tenendo chiari alcuni presupposti. ”Il diritto – anzitutto, sostiene il documento del Forum – deve essere capace di differenziare le forme di convivenza, saper cioe’ distinguere la diversa natura delle relazioni intime e primarie, se familiari in senso proprio oppure per pura analogia; il diritto – inoltre – non deve discriminare, ossia deve evitare che forme uguali vengano trattate in modo disuguale; ma qui si tratta di forme disuguali che non possono essere trattate in modo uguale. Scopo della distinzione fra cio’ che e’ famiglia e cio’ che non lo e’ non e’ penalizzare i conviventi o negare i diritti umani della singola persona, ma promuovere le diverse qualita’ e potenzialita’ di umanizzazione contenute nelle diverse forme di relazioni umane, riconoscendo inoltre quelle relazioni che si assumono un impegno pubblico di responsabilita’ sociale, come i coniugi fanno nel matrimonio”. […]

Lancio ASCA

10 commenti

Kaworu

come dire “non sono io che sono razzista, sono loro che sono negri”.

ma che si diano fuoco quegli esseri…

archibald.tuttle

“impegno pubblico di responsabilita’ sociale, come i coniugi fanno nel matrimonio”

ma di quale cavolo di responsabilita sociale vanno cianciando? perfino il diritto canonico permette il matrimonio delle coppie sterili… quale sarebbe questa responsabilita sociale che possono avere 2 cinquantenni eterosessuali ma non 2 trentenni omosessuali?

netzer

Secondo me si sono fatti aiutare da qualche prete per scrivere questo comunicato perchè ha proprio uno stile pretesco.
“Non è per discriminare ma per differenziare”: siccome non sono laureato in lettere, ho guardato il vocabolario e i due verbi risultano sinonimi……

E’ perfetto stile pretesco.

Vassilissa

“Scopo della distinzione fra cio’ che e’ famiglia e cio’ che non lo e’ non e’ penalizzare i conviventi o negare i diritti umani della singola persona, ma promuovere le diverse qualita’ e potenzialita’ di umanizzazione contenute nelle diverse forme di relazioni umane, riconoscendo inoltre quelle relazioni che si assumono un impegno pubblico di responsabilita’ sociale, come i coniugi fanno nel matrimonio’’.

che piroette lessicali !
quali sarebbero le relazioni che si assumono un impegno pubblico di responsabilità sociale? Solo quelle che dicono sì davanti a un altare o a un funzionario del comune? Sai che impegno. Come se in queste famiglie non ci fosse abbandono, ipocrisia, infedeltà, violenza, menzogna, odio, opportunismo.
Ma queste 41 associazioni sono tutte cattoliche ?

Lorenzo

“Secondo me si sono fatti aiutare da qualche prete per scrivere questo comunicato perchè ha proprio uno stile pretesco.
“Non è per discriminare ma per differenziare”: siccome non sono laureato in lettere, ho guardato il vocabolario e i due verbi risultano sinonimi……

E’ perfetto stile pretesco. ”

Infatti. E’ un po’ come dire: non dico di ammazzarli, ma solo di farli fuori.

Kris

Vassilissa dixit “Ma queste 41 associazioni sono tutte cattoliche ?”

secondo me sono come le società fittizzie di Ricucci, solo che, invece di avere sede in Lussemburgo o nelle isole Caiman, sono semplicemente dall’altra parte del tevere.

davide

a Vassilissa
“Ma queste 41 associazioni sono tutte cattoliche ?”Considerando la loro abilità nel girare la frittata dalla loro parte con varie seghe lessicali, credo prprio di sì. Non a caso mi pare che in piazza S. Pietro quando il porco grugnisce, loro siano spesso e volentieri lì presenti

Silvia

Mi chiedo quali diritti dovrebbe avere “una famiglia” in quanto tale.
Per me NESSUNO. Se ci sono dei bambini, hanno dei diritti che devono essere loro riconosciuti indipendentemente dai loro genitori (lo stato non dovrebbe essere come i monoteisti, che propagano le maledizioni da padri “colpevoli” a figli innocenti).
Per gli adulti, allora dovrebbero poter decidere liberamente quali diritti e doveri contrarre.
E comunque è vero: se nello stato italiano il divorzio fosse notevolmente abbreviato, se fosse concesso il matrimonio omosessuale (mi piacerebbe anche l’adozione) e se la gente fosse libera di fare patti prematrimoniali che sovrascrivano le norme comuni (per esempio in tema di successione), allora la gente molto probabilmente non chiederebbe i pacs e si sposerebbe. Ma guarda caso sono tutte richieste osteggiate dalla chiesa…

Daniele Gallesio

Io sono contrario al riconoscimento dei diritti della famiglia fondata sul matrimonio.

Voglio indebolirla, anzi… sradicarla.

Se non mi sposo io, non si deve sposare nessuno.
E’ chiaro ‘stu fatto? 🙄

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