Tensione, e toni accesi, ma alla fine si è arrivati ad una posizione comune. An ha dovuto faticare ieri per giungere ad una mozione unica sui Pacs. Al centro del clima teso Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri o per meglio dire le mozioni presentate da loro due proprio sulle unioni di fatto. Lo scontro in una riunione del gruppo alla Camera a cui hanno partecipato quasi tutti i «colonnelli». Da una parte c’era la mozione presentata ieri da La Russa, che però non è piaciuta tanto al partito (a cominciare da Alemanno fino alla minoranza storaciana), d’accordo e più vicino alla mozione di Gasparri, presentata già qualche giorno fa (ma che a questo punto verrà ritirata). Il documento di La Russa e non accettato dagli altri impegnava il governo a prevedere «mediante ogni opportuno intervento una definitiva, organica e più completa tutela dei diritti individuali di persone a qualsiasi titolo conviventi». La mozione di Gasparri invece prevedeva un impegno del governo «a ribadire che i diritti individuali delle persone che danno luogo a convivenza sono già garantiti ampiamente dalle norme vigenti». Alla fine, è stato Gianfranco Fini, (da Washington) a dettare la linea. Vale a dire evitare in ogni modo l’equiparazione tra unioni di fatto e famiglia, ma allo stesso tempo deve esserci ‘«un approfondimento sulla tutela dei diritti individuali»’ di persone eterosessuali a qualsiasi titolo conviventi.
Il testo integrale dell’articolo di Giancarla Rondinelli è stato pubblicato sul sito del Tempo
Solo eterosessuali?
Ma non aveva detto che si riferiva “a tutti, quindi anche agli omosessuali” il mese scorso?
Di che ti stupisci? Quei buffoni volevan metter mano pure alla 194 …
Spero che l’Europa cominci a farsi sentire non solo per l’economia ma anche per i diritti civili
spero anche io, davide…
lo spero parecchio.
La gente aspetta, tanti soffrono per le discriminazioni che subiscono e quelli si divertono a fare i giochi di parole.
E’ una massa di pagliacci senza anima.
Elementi come Gasparri e Pedrizzi sono scandalosi,la laicità non sanno nemmeno dove stia di casa e si divertono a giocare con i diritti delle persone.
Fini leggermente meglio con le sue timide aperture.
L’Europa cmq in fatto di unioni civili si è già pronunciata con aperture.
il parlamento Europeo il 16 Marzo 2000 ha approvato con 265 voti a favore una risoluzione che sollecita ”gli Stati membri che non vi abbiano già provveduto ad adeguare le proprie legislazioni al fine di riconoscere legalmente la convivenza al di fuori del matrimonio indipendentemente dal sesso” una risoluzione che rimane assolutamente disattesa nel nostro paese.
La stessa Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, proclamata a Nizza nel dicembre del 2000, già recepita dal Parlamento italiano e inserita nel Trattato Costituzionale europeo, riconosce il diritto a tutti di costituire una famiglia e all’art. 9 distingue in modo chiaro il diritto di sposarsi da quello di costituire una famiglia e all’art. 21 introduce l’orientamento sessuale fra le cause di discriminazione da combattere.
Io (pur collocandomi “virtualmente” a destra, o forse proprio per quello) sono più malpensante su Gasparri: non è per niente bigotto de facto, ma lo fa solo di facciata per convenienza politica .
Per questo mi fa incavolare più lui che Buttiglione.
Buttiglione mi dà l’idea di essere in buona fede, Gasparri no.
@Daniele:
Se è per questo pure 3/4 di FI fa la stessa cosa…