Sandro Curzi «Ha ragione Martini, centrale la volontà del malato»

«Ho voluto rispettare la par condicio, no? Prima il cancro al polmone destro tredici anni fa, e mi hanno tolto il lobo superiore. Poi, dieci giorni fa, la bella scoperta di un altro cancro. Stavolta però al polmone sinistro. E, zac!, via l’altro lobo».
La metafora oncologica di Sandro Curzi non poteva che essere di marca televisiva. […] Succede a tanti. Un controllo di routine che diventa emergenza, «anche se non era una metastasi dell’altro tumore ma una formazione tutta nuova però in rapida crescita, quindi pericolosa.
Pure stavolta ho avuto fortuna». Qualcuno tirerebbe in ballo la Provvidenza. Altra risata: «Non io. Ma non mi dichiaro nemmeno ateo. Non credo ai miracoli però preferisco la definizione di agnostico. Ai tempi del comunismo, quando visitavo i musei dell’ateismo, capivo che mi trovavo di fronte a un’altra forma di religione. Ora sono nella posizione di chi cerca di capire».
L’ex direttore del «tiggitrè della gggente di sinistra», oggi consigliere Rai in quota Rifondazione-Verdi, uscirà entro sabato dal reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Forlanini di Roma. Venerdì è stato operato dal primario Massimo Martelli, che dirige il reparto di malattie polmonari. Ma già sta bene: colorito normale, respiro regolare, voglia di tornarsene a casa, persino a viale Mazzini. […]
Sul tavolino della stanza solventi al quarto piano dell’ospedale, molti giornali sottolineati. Soprattutto uno: l’ultimo inserto domenicale del «Sole 24 ore» con la riflessione del cardinale Carlo Maria Martini sul caso Welby, la morte, l’accanimento terapeutico. D’accordo con sua eminenza? «D’accordissimo. Straordinaria chiarezza, semplicità e umanità. Sembra che i veri interlocutori del documento siano proprio i non credenti, cioè noi laici. Quindi Martini è in dialogo con me. Bisogna forse passarci, nel mondo della malattia, per capire cosa ti passa per la testa. È successo a lui. È successo a me». […]
Cosa le piace di più del discorso di Martini? «Il rimettere al centro la volontà del malato, la sua capacità di decidere. Non si chiama “libero arbitrio”, per i credenti? Sono contrarissimo all’eutanasia facile, al suicidio a portata di mano. Ma sono ostilissimo all’accanimento terapeutico, al respiratore che tiene in vita meccanicamente Welby senza speranze di guarigione ma a prezzo di nuove sofferenze».
Il cardinal Camillo Ruini e monsignor Elio Sgreccia non sono d’accordo con Ruini. «Ho letto proprio sul Corriere della Sera. Sgreccia parla di “morte accolta e offerta”, fatico a capire. Martini invece è trasparente. Temo due opposti fondamentalismi. Da una parte i sostenitori dell’eutanasia spensierata che può diventare di massa, dall’altra l’irrigidimento conservatore degli apparati cattolici. Personalmente credo che la soluzione francese rispetti sia la vita che la capacità del paziente di decidere ma su uno sfondo di regole». Un altro passaggio di Martini affascina Curzi: «Parla di “negligenza terapeutica”, di “troppo lunga attesa” per le cure. Sia lui che io siamo due privilegiati perché siamo persone note. Ci ammaliamo e ci curiamo subito. Ma gli altri? I più poveri? Quelli costretti ai margini del sistema?» Riecco il Curzi vecchio polemista: «La sanità è come la politica, l’informazione, la tv. Quando ci sono forti interessi esterni che si sovrappongono e quando, per dirla con Martini, non si è “svincolati dalle sole dinamiche del mercato”, può accadere il peggio. Le radici di una collettività possono essere minate se tutto è mercato, dalla salute alle scelte della politica». […]

Fonte: Corriere.it

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8 commenti

Lamb of God

Chissà perchè due persone che in passato hanno sperimentato sulla propria pelle una grande sofferenza dovuta ad una grave malattia, ora, aprono alla dolce morte. Forse perchè quando si diventa “il malato” ogni patetico discorso in terza persona diventa inutile ed ipocrita.
Secondo me dovremmo dichiarare guerra alla Francia, perderla, ed esser poi governati da loro …

Stefano

Un’altro punto importante di questo intervento è quello che fa notare che il giornalista e Martini sono due privilegiati e soprattutto Martini viene servito e riverito in tutto soprattutto quando è malato.
Non penso che un malato qualunque, soprattutto se è afetto da acncro ai polmoni possa dire con allegria zac via uno e zac via l’altro.
La mia stessa famiglia è caratterizzata dalla morte dovuta al cancro e nessuno si è mai potuto permettere tanta spensieratezza, tant’è che tutti i nonni e 2 zii sono morti. E’ probabile che in futuro possa toccare anche a me e sinceramente sentirmi dire da un pazzoide in gonna rossa che la vita non mi apartiene e che devo soffrire per il piacere della chiesa non ci sto. Mi è bastato vedere mia nonna contrarsi tanto da fare il “ponte” sul letto e mia zia ridotta ad uno scheletro ed impossibilitata a muoversi. Per quello che mi riguarda se mi disgnosticassero un tumore incurabile, se non mi concedono di morire serenamente, farò da solo!

Rocco

> Secondo me dovremmo dichiarare guerra alla Francia, perderla, ed esser poi governati da loro …

Dichiariamo guerra alle pluto catto democrazie giudaiche!
L’abbiamo già fatto?
ma daiiiii!!!

gabriele

si governati da un branco di massoni transalpini… che chiappo

Ipazia

Povero Gabriele, ti hanno detto da bambino che la massoneria è una tana di diavoli, e tu ci credi ancora.
Prova, da bravo a studiare un po’ di storia e a leggere qualche buon libro sull’argomento, invece di pensare che sia solo P2 o chissà quale covo di vipere…

Se non altro, per legge, si conoscono i membri appartenenti, cosa che non si può certo dire dell’Opus Dei, quello sì ambientino che non vorrei certo frequentare!

Francesco M.Palmieri

Io non credo che la massoneria sia una tana di diavoli, ma vorrei che qualcuno mi spiegasse a che c…zo serve! Oltre che, naturalmente a mettere insieme un selva di carrieristi che pensano solo a chiedere e ricambiare favori per fare strada.

Francesco M.Palmieri

Sull’Opus Dei possiamo dire la stessa cosa di cui sopra, peggiorata da una sbandierata vocazione apostolica sulla cui sincerità possono credere solo i gonzi. Giovanni Paolo II, santo subito, visto i soldi che girano intorno all’organizzazione, ha pensato bene di fare santo il fondatore, non si sa mai, qualche spicciolo val bene una canonizzazione.!

mauro

ancher a me hanno diahnosticato un tumore al poolmone destro .volevo uccidermi.ho quattro figli ho desistito.Non so cosa fare dove andare .Mi potrebbe il senatorer dare qualche indicazione alla luce della sua esperienza.Lo ringrazio vivamente

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