Il ministro dell’educazione francese, Gilles de Robien, ha annunciato di voler anticipare lo studio delle “quattro operazioni” già alla scuola materna (3-5 anni).
Un articolo (in francese) sul sito di Libération
“Repubblica” ha pubblicato oggi una breve intervista a Piergiorgio Odifreddi:
“Prevedo una vita dura per i genitori francesi, con bambini che sanno far di conto e non credono più alle favole”. Piergiorgio Odifreddi, professore all’università di Torino e autore tra l’altro de Il matematico impertinente imbocca subito il binario dell’ironia.
Matematica e Babbo Natale sono incompatibili?
«Imparare la matematica vuol dire imparare a essere razionali. E chi si rende conto che 2 più 2 fa 4 capirà prima degli altri che Babbo Natale è un’invenzione. In fondo, dovrebbe essere proprio questo il compito delle nostre scuole. Ma alcuni trovano più semplice avere di fronte bambini che credono ai miti e alle narrazioni religiose».
I bambini rischiano così di mettere in difficoltà gli adulti con le loro domande?
«Già a 3 o 4 anni sanno porsi dubbi di una profondità incredibile. Quando chiedono “ma chi ci ha creato?” a volte si sentono rispondere che è stato Dio, che siamo nati sotto un cavolo o ci ha portati la cicogna. Secondo me rinunciano ad andare oltre e pensano tra sé e sé: “meglio aspettare di capirle da solo, queste cose, per non ricevere altre spiegazioni demenziali”».
Non si rischia di far crescere troppo presto i bambini con la matematica a tre anni?
«Stiamo parlando di matematica di base e di verità semplificate, adatte alla loro età. Ma è sempre meglio insegnargli a contare che non raccontare tante balle per trovare una scorciatoia alle spiegazioni profonde».
Odifreddi for president. E basta.
Ma ci pensate che bello sarebbe sentire il Ministro dell’Istruzione parlare così?
Invece in Vaticalia ci dobbiamo sorbire ministri e presidenti che parlano dell’importanza del presepe… 🙄
sarebbe piacevole vedere il professor Odifreddi ministro dell’Istruzione
Sarebbe sicuramente un sollievo avere un ministro della pubblica istruzione del genere.
Ma purtroppo, caro Daniele, in Italia pare che per farlo si debba essere democristiani (Berlinguer non costituisce un’eccezione – almeno sul piano sostanziale – nonostante il diverso iter politico) come ha dichiarato il nostro Odifreddi in un’intervista a Panorama.
Ma non disperiamo troppo…
Bah, si può continuare a credere alle favole pure essendo matematici, temo. Comunque avevo letto da qualche parte che le facoltà analitiche del cervello si sviluppano molto più tardi.
Un giorno non molto lontano i nostri figli faranno le operazioni prima di andare a letto e, di tanto in tanto, ci chiederanno:”Papà, mi racconti la favola di Cristo?”.
a Giuseppe
E’ vero, le facoltà matematiche si sviluppano intorno ai 13-14 anni dunque se ne deduce che anche coloro che un giorno diventeranno matematici di professione dovranno “starsene buoni” fino a quella età.
Ciò non significa che siano deficienti sino a tredici quattordici anni.
Alcuni programmi pedagogici avanzati come quelli messi a punto da Seymour Papert hanno dimostrato che è possibile stimolare abilità logiche e cognitive fin dalla più tenera età anche usando il supporto del computer. Si tratta di ripensare seriamente ai metodi educatii e didattici adottati nelle scuole e fornire al bambino un ambiente adeguato e stimolante.
Si guardi all’esempio di Norbert Wiener!
Può essere, Lamb, però… morto un dio se ne fa un altro.
Morto Zeus, è venuto il turno di Gesù.
I miti non moriranno mai, e nemmeno -temo- quelli che li scambiano per realtà.
Io mi accontenterei che lo Stato si astenesse dal mettere il suo “bollino di certificazione” ai miti e si occupasse solo di cose concrete.
Sono d’accordo con Mauro Cassano.
Determinate facoltà si sviluppano attorno a una data età, dato il contesto sociale.
Mutare il contesto sociale può, entro certi limiti, innalzare o abbassare questa età.
Come le chiese sono in grado di indurre la credulità in bambini sempre più giovani, così buoni pedagoghi potrebbero essere in grado di indurre la matematicità precocemente.
Il cervello dei bambini è molto plastico e si sviluppa in funzione degli stimoli esterni.
In uno dei famosi asili della regione Emilia Romagna avevano già sperimentato l’approccio alla matematica dei bambini, facendola scaturire da loro stessi: i bimbi, posti di fronte a un problema (sostituire il vecchio tavolo da lavoro con uno uguale) attraverso discussioni, tentativi e intuizioni sono arrivati a elaborare la soluzione, hanno scoperto la matematica. Questo metodo secondo me è molto più interessante e utile che l’insegnamento “classico” , anche semplificato, a cui credo si riferisca l’articolo.
Non sono invece d’accordo con chi disprezza le favole e vorrebbe eliminarle. Diversi studi dimostrano che le fiabe (si parla delle versioni antiche delle fiabe classiche, non di robe come babbo natale o le pallide versioni moderne) hanno un “linguaggio” adatto alla mente pre-razionale del bambino in quanto contengono rappresentazioni simboliche di stati d’animo come la gelosia verso i fratelli, la paure dell’abbandono, la rabbia, il senso di inadeguatezza ecc, che il bimbo non è ancora in grado di comprendere e governare.
Gli eventi fantastici presenti nelle favole -gli incantesimi, gli animali parlanti,gli oggetti magici ecc- non sono mai spacciati per verità, infatti le si colloca sempre in tempi remoti e improbabili o nel “si racconta che” proprio perchè non è quella la funzione (far credere) ma sono un mezzo per veicolare un messaggio molto profondo.
Raccontare favole è, secondo me, molto positivo e infinitamente meglio che lasciarli indottrinare da chi spaccia le sue credenze come la verità e impedisce in questo modo alla mente di evolversi davvero.
Guardate questa conferenza sulla mente del bambino tenuta dall’uaar
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=viewdownload&cid=888
Agnellino del signore
quella del cristo come fiaba è proprio brutta, non ha il lieto fine e non si sposa nessuno 🙁
Io non vedo questa stretta relazione tra insegnamento precoce della matematica e autodifesa nei confronti della religione. Io sapevo bene che 2+2 fa quattro quando mi insegnavano che Dio è uno e trino, tre persone uguali e distinte. La questione è ben più complessa. Comunque sono favorevole.
Ma lasciamo in pace questi poveri bambini… Io vedo i miei nipoti che vanno alle elementari e conosco una ragazzina delle medie. La scuola occupa praticamente tutta la loro esistenza. Perchè iniziare già a stressarli con le tabelline alla scuola materna? Potrei essere d’accordo se gli si presentasse la matematica in modo divertente con delle sfide di logica ma ho grossi dubbi che si tratti di questo…
Piuttosto il problema dei nostri bambini è che si vuole rispondere alle loro domande prima che le pongano e, in molti casi, gli si presenta dio come un dato di fatto, non come una scelta…
io credo che sia una cosa interessante, ho un nipote di tre anni ed io lo vedo interessato ai numeri, e poi credo che le 4 operazioni saranno poste in modo interessante e divertente.
Quando andavo alla scuola materna, ci insegnavano sia a leggere che a scrivere, contare, fare addizzione e sostrazioni fino a 99 .
La scuola francese essendo laica, anche quella materna ( niente presepi, niente visite concesse a preti, vescovi etc, mai pronciato la parola Dio, etc ..) le maestre ci insegnavano il sapere, non il credere .
Mi riccordero sempre che faccendo queste addizioni e sostrazioni, vedendo il succedere delle ciffre 20, 30, 40, 50, ho capito che questo era come 1,2,3,4 etc . E che poi ci sarebbe il 100 il 1000 e cosi via . Ne parlo con la nostra maestra che mi risposse che cosi era…
Un anno dopo, avendo sentito dire che San Nicola non esisteva ( Da noi avevamo San Nicola, non il babbo natale ) mi sono fatto delle grande domande in merito a Gesu, la Santa Vergine, il paradiso e cosi via . Fu duro ma da quel momento non ho più creduto in qualsiasi cosa di astratto…
Questo a conferma di Odifreddi ….
Ma se l’uaar “scendesse in campo”, magari legandosi alla Rosa nel Pugno, sarebbe una cattiva idea!? Oppure dovremmo tentare di assumere più peso politico per vie traverse, come fa la chiesa, organizzando campagne, raccolte firme, comizi & co.
Certo ci vorrebbero i fondi, ma si potrebbe tentare comunque… (Anche di trovare qualche sponsor: non credo che la Condom-hatù sia così a favore dei valori cristiani… );)
Mia figlia a tre anni…rispondendo alla maestra che affermava che tutto quello che c’è è stato creato da Dio…
” E Dio chi l’ha creato?”
Fine della discussione.
Era ed è abituata a ragionare… E come lei ce ne sono tantissimi di bambini che fanno queste domande. i cuccioli d’uomo sono esseri razionali…poi crescendo…se vengono indottrinati…sai com’è!
🙂
mi stupisce che si dia tanta importanza ai bambini che imparano la matematica e si taccia il fatto che russo spena (rifondazione comunista) voglia un cinema da regime.
ho già postato un post off topic e mi è stato cancellato… lo rifaccio e lo rifarò finchè non sarò bannato.
l’uaar è comunista? lo dica? è contro la libertà di pensiero e di espressione? lo dica.
si trattano ultimissime che sono delle stupidaggini e non si parla di censura sul cinema?
ma andate a …!
http://fabiosacco.blogspot.com/
@ Chiara
Ho insegnato anche alla materna e ti assicuro che la matematica a quell’età è NATURALISSIMA
Si usano i blocchi logici e tanto altro materiale divertente ed interessante…
Si fa matematica, geometria, ma in modo pratico e ti assicuro che è un vero spasso.
Poi, con questo materiale si fanno tutte le operazioni. Senza sforzo.
Ciao
Ros
Caro Fabio Sacco
ti assicuro che l’UAAR non è né comunista, né appartenente ad altri partiti, te lo assicuro.
Non ti arrabbiare.
Ros
Cara Rosalba,
io aspetto fiducioso un post sul ddl. I fatti parleranno.
fabio
@Rosalba
Se è così mi fa molto piacere. Dipende sempre da come si propongono le cose ai bambini…
Che invidia questa scuola francese! Il bello è che anche quella italiana è laica… in teoria.
Paolo scrive: Ma se l’uaar “scendesse in campo”, magari legandosi alla Rosa nel Pugno, sarebbe una cattiva idea!? Oppure dovremmo tentare di assumere più peso politico per vie traverse, come fa la chiesa, organizzando campagne, raccolte firme, comizi & co.
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Secondo me sarebbe una pessima idea perché la vera forza dell’UAAR è proprio quella di essere un’associazione non politica, non legata a partiti politici. Se si legasse a qualche partito stabilmente sarei molto deluso e perderei fiducia nell’UAAR.
Ciò non toglie che l’UAAR può appoggiare di volta in volta quei partiti che ne condividono i valori.
fabio sacco scrive: ho già postato un post off topic e mi è stato cancellato… lo rifaccio e lo rifarò finchè non sarò bannato.
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Il tuo messaggio è apparso sul blog e poi scomparso oppure c’è stato qualche problema nell’invio?
Nel primo caso hai la mia solidarietà, io sono contrarissimo ad ogni censura e non ho gradito affatto che Carcano abbia chiuso un thread giorni fa.
Mi sembra strano che ti abbiano censurato perché qui c’è gente che scrive di tutto e di più senza problemi, me compreso.
Se dovesse esserci censura sappiano gli organizzatori che si scatenerà la mia ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei e ad altre popolazioni della zona.
Il mio post E’ STATO CANCELLATO.
«mi stupisce che si dia tanta importanza ai bambini che imparano la matematica e si taccia il fatto che russo spena (rifondazione comunista) voglia un cinema da regime.»
Il fatto è che, tramite l’intervista a Odifreddi, la notizia della matematica è vagamente in topic.
Quella del “cinema da regime” difficilmente c’entra con l’ateismo.
In ogni caso ti ho letto sul blog, se la cosa ti può consolare. Non è che il modo in cui presenti la notizia faccia capire granché (a parte una buona dose di antibolscevismo d’annata che traspare da ogni virgola). Quel poco che ho capito, leggendo sul corriere, è che si tratta di un progetto di legge protezionistico, e che mi convince poco.
A chi interessasse sciropparsi l’intero testo della proposta di legge può farsene un’idea leggendo qui (ma è molto lungo…)
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=242051
troppo lungo? Misuri l’importanza delle cose dalla lunghezza?
non è protezionismo, ma censura!
cert, anticomunismo puro. e ne vado fiero.
il cinema da regime poco c’entra con l’ateismo… invece la matematica assai. ma fammi il piacere!
Per Fabio:
sai benissimo che un post ti è stato cancellato perché era completamente OT, così come lo è qui. Il thread di Odifreddi è assolutamente IT: parla del rapporto tra credenza e studio della matematica (Fides et Ratio, per dirla con Wojtyla). Il progetto sul cinema di Russo Spena non ha alcun rapporto né con la miscredenza né con la laicità. Salvo prova contraria, ovviamente.
@Fabio
…tecnicamente la erre finale di UAAR starebbe per Razionalisti e fino a prova contraria non c’e’ nulla di piu’ razionale della matematica.
…fino a prova contraria eh 🙂
x Dott. Carcano: invece le due femmine di varano di Komodo sono fondamentali per la miscredenza e la laicità? ed il rinoceronte nato da fecondazione artificiale? così come le tecnologie x i disabili?
devo fare l’elenco?
Qui comanda Lei, per cui continui a fare come preferisce. L’importante è che Lei sia contento.
Guarda Fabio che a me è capitato di leggere delle notizie interessanti on-line ed, immediatamente, postarle al Sig. Carcano a mezzo e-mail qui sullo spazio delle “ultimissime”. Sono state TUTTE pubblicate. Ed io non sono nè raccomandato nè parente di alcun onnipotente, solo segnalo le notizie che possono interessare tutti quelli a cui stanno a cuore le tematiche del sito UAAR.
Se pensi che questo ddl di rifondazione sul cinema riguardi l’UAAR segnalalo e vedrai che sarà pubblicato, ma non postare messaggi OT in mezzo ad altre discussioni che già difficilmente tengono i binari.
@ Fabio Sacco
mi spiace molto che tu pensi che ci sia una censura nell’UAAR…
Dal 2002 vivo ed opero in questo clima e devo dire che non mi era MAI capitato un “luogo” di discussione così aperto e rispettoso degli altri come questo.
Non ho alcun tornaconto scrivendo questo, mi pare ovvio… e se qualche volta sono stati commessi degli errori o omissioni nessuno mai si è sottratto alle proprie responsabilità.
Cordialmente
R S
@fabio sacco:
No, rileggi. Ho avvertito che è molto lungo da spippolarsi, ma per chiarire di cosa parla e valutarlo occorre effettivamente leggerselo. E confermo che si tratta di volgare protezionismo.
Sto parlando della proposta di legge, non del tuo post! Capiamoci…
@ Chiara
Guarda che questa maestra era molto devota ( andava ogni sera in chiesa, recitare i rosari ) ma non avrebbe mai tollerato un presepio, un canto religioso oppure una visita di qualsiasi religoso nella scuola . Quando capitava di dover parlare col prete della parocchia , lo riceveva sull’uscio della scuola…
Però in Francia c’è un piu grande stato dello stato e delle sue leggi repubblicani, sopra tutto da parte degli insegnanti ( non dimenticare che nella nostra costituzione c’è scritto ” La Francia non riconosce nessuna religone.. ” )
Erratum : … indendenvo dire : c’è un più grande senso della stato .
Non sono molto convinto, anzi. Ad ogni modo, la notizia ormai la sapete. La prossima volta segnalerò via email le notizie al dott. Carcano e alla dott. Monea.
@ Giusepe: ovviamente di riferiva al ddl. Cmq è difficile invogliare a documentarsi, dicendo che i testi sono lunghi e noiosi, non credi?
E con questo chiudo il mio OT.
@Gérard
Anche la mia maestra era molto devota ma passava gran parte del tempo a raccontarci i miracoli di padre Pio…
La scuola francese è davvero laica e ne fa una questione di correttezza. Al massimo qui in Italia i maestri evitano di parlare della loro posizione politica.
Ricordo le polemiche per il divieto di indossare simboli religiosi nelle scuole pubbliche francesi. In Italia una cosa del genere sarebbe inconcepibile ai più.
Già… contesti molto diversi.
@ Razionalmente
La scesa in campo non mi piacerebbe, ma sarebbe una conquista di potere. infatti “dovremmo tentare di assumere più peso politico per vie traverse, come fa la chiesa, organizzando campagne, raccolte firme, comizi & co.
Certo ci vorrebbero i fondi, ma si potrebbe tentare comunque… (Anche di trovare qualche sponsor: non credo che la Condom-hatù sia così a favore dei valori cristiani… );)”
Se la chiesa ha la forza di rompere così tanto dovremmo trovar un modo per poterlo fare anche noi! E un canale televisivo costa… 😉
La Chiesa propaganda idee deboli, contraddittorie, false, immorali, ma lo fa grazie ad un potere mediatico senza paragoni. Non vorrei un UAAR che si facesse forte del proprio potere mediatico per propagandare le proprie idee. Occorrono spazi di democrazia e pluralismo. L’unica cosa che dovrebbe contare è la forza delle idee. Nella pratica poi si sa, “la pubblicità è l’anima del commercio” e se le idee non vengono sufficientemente “pubblicizzate” non riescono a ottenere effetti sul vivere quotidiano. Occorre un giusto equilibrio.
ottima scelta!
noi, invece, continueremo a “sfornare gioventù” per il Grande Fratello”….
@ Fabio.
Per le segnalazioni abbiamo attivato apposta l’e-mail ultimissime@uaar.it. Diversi amici e amiche già la usano per segnalarci delle notizie che, in genere, vengono regolarmente riportate (magari non subito: i due co-blogger lavorano e hanno, e vorrebbero continuare ad avere, una vita privata).
Le e-mail che riceviamo sono quasi tutte IT: con questo non voglio (né volevo dire prima) che tutte le notizie che postiamo siano strettamente IT. Ampio spazio viene dato anche alla ricerca scientifica: del resto, l’UAAR organizza i Darwin Day, che in un’interpretazione rigorosa non hanno granché a che fare con laicità e miscredenza – ma non devo certo sottolineare io quanto la teoria dell’evoluzione sia stata importante per lo sviluppo dell’agnosticismo e dell’ateismo nell’800, o quanto la storia stessa dell’ateismo sia legata a filo doppio alla ricerca scientifica (già a partire dal materialismo abderita).
Nel caso specifico, infine, una certa attenzione per la partenogesi non è da trascurare, dal momento che le politiche procreative del nostro paese vengono autorizzate o meno anche in base a quanto accade in natura.
La Madonna depone le uova nel periodo primaverile e le nasconde sotto la sabbia. Poi il caldo sole estivo le fa dischiudere e vengono fuori dei mostriciattoli verdi, tipo Calderoli, Borghezio, Buttiglione. Tali mostriciattoli, istintivamente, si recano verso il mare e cominciano a nuotare. Ma la foca tigre se li mangia a tre per volta con un sol boccone. Il varano di Komodo non serve a niente, ma di tanto in tanto può far comodo. La sua saliva è pregna di batteri patogeni pericolosissimi. Nella prossima puntata di SuperQuack vedremo in che rapporto gli antichi egizi erano con Luciano Moggi e discuteremo di omosessuali e sangue di San Gennaro (entro certi limiti, però).
@ Vassilissa
confermo la correttezza di quanto tu dici. La scuola primaria Diana di Reggio Emilia fondata da Loris Malaguzzi è un esempio di scuola che sviluppa talenti precoci con metodi educativi avanzatissimi. Esperti studiosi dell’università di Harvard hanno studiato la scuola che è stata presa a modello da molti istituti statunitensi.
Per saperne di più è possibile leggere il documento stilato nel 1998 da questo team di studiosi che si intitola “Making Learning Visible”. E’ possibile tuttavia avere un assaggio di ciò leggendo il delizioso scritto di Rita Levi Montalcini – Tempo di mutamenti, edito da Baldini & Castoldi.
@ daniele gellesio
dici bene quando affermi che le chiese sono in grado di indurre la credulità in bambini sempre più giovani. Ne dà conferma un celebre aforisma di un reazionario francese vissuto nel XVIII secolo, l’aristocratico Joseph de Maistre quando con tutta la sua carica di cinismo sentenziava:
“Dateceli dai cinque ai dieci anni…e saranno nostri per tutta la vita!”
Proprio per questo motivo il battesimo, che per gli ebrei era in età adulta, è stato trasformato dalla Chiesa in purificazione dal peccato originale e spostato al momento della nascita o pochissimo dopo. In tal modo la Chiesa ha potuto vantarsi di un alto numero di “cattolici” malgrado la mortalità infantile che in passato era piuttosto alta. Una bella furbata, non c’è che dire!!
Ma qualcuno mi spiega perché questo commento di Odifreddi “Repubblica” l’ha classificato fra i contrari alla proposta?