La Procura di Brescia ha dato il nulla osta alla sepoltura di Hina Salem, la giovane pachistana sgozzata l’11 agosto scorso a Sarezzo nell’abitazione dei genitori, perchè non veniva vista di buon occhio la sua progressiva occidentalizzazione. Per il delitto sono stati arrestati il padre e altri tre familiari. La salma di Hina si trova attualmente presso l’ospedale civile di Brescia.
I funerali e la sepoltura di Hina dovranno avvenire in Italia. Lo ha disposto la Procura di Brescia nell’eventualità di una possibile riesumazione della salma qualora dovessero rendersi necessari ulteriori accertamenti. Ad occuparsi del funerali saranno i familiari della ragazza. La salma di Hina rimarrà in Italia per tutta la durata del processo anche in considerazione dell’istanza presentata in tal senso dall’avvocato Loredana Gemelli, legale di Giuseppe Tempini, il fidanzato della ragazza. Quest’ultimo ha già annunciato un’aspra battaglia legale e ha fatto sapere che impugnerà la decisione di affidare la salma alla famiglia.
Hina, sì alla sepoltura a sei mesi di distanza
13 commenti
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Hina voleva vivere qui. Ed è qui che deve essere sepolta, con rito laico possibilmente.
Hina era allegra, intelligente, era moderna, era donna…. non lasciamo che a decidere di lei siano ancora quelli che le hanno negato la vita.
Io immagino la scena del genitore che trovandosi a parlare con qualche integralista islamico come lui dice: “Ma pensa te, in Italia non puoi nemmeno uccidere tua figlia quando non si comporta bene, che Paese arretrato!!!” 🙂
Spero che lo mettano in carcere e buttino via la chiave.
E’ vergognosa la consegna della salma della poveretta alla famiglia.
Ma e’ una logica conseguenza del modo di pensare cattolico: era una pubblica peccatrice, non si deve permettere la consegna della salma la suo concubino….
Ai suou assaassini deve essere consegnata, invece!!!
@RazionalMente
Io, più semplicemente, vorrei trascorrere una mezz’oretta con quel caro genitore….possibilmente in ambiente chiuso che non permetta fughe…..eh,eh,eh…
Anch’io, Leo… E con una sedia in mano. E non la userei per sedermi…
a Franco Siccardi
Ma ancora più vergognoso e aberrante sono stati i preparativi del suo assassinio. Le si era detto che veniva dal Pakistan la mamma con un regalo, affinchè il suo ragazzo non la potesse difendere ed è stata uccisa con l’inganno. è questo che mi fa più incazzare della vicenda (oltre che ai ragazzi islamici che giustificavano l’omicidio). tra parentesi: io sto cercando la ragazza, ma credo che se fossi al posto del suo fidanzato sarei impazzito prima per il motivo per cui è stata uccisa, poi per permettere che a darle l’ultimo saluto siano i subdoli sciacalli che l’hanno uccisa
a paolino
Ma perchè una sedia? Non è meglio approfittare per allenarsi un pò con un pungy-ball “umano” oppure prendere una bella cintura borchiata e vedere se le frustate non rendono quel cane moralista più bello?
Davide, una sedia fa più male. Gli uomini di Berija la usavano molto estesamente…
# Leo55 scrive: Io, più semplicemente, vorrei trascorrere una mezz’oretta con quel caro genitore….possibilmente in ambiente chiuso che non permetta fughe…..eh,eh,eh…
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Rispondere alla violenza con la violenza sarebbe passare dalla parte del torto. Che la giustizia faccia il suo corso e speriamo in una condanna esemplare.
Hina debe essere sepolta con rito laico,i genitore sono maledetti fondamentalisti religiosi, anche Italia oggi vive nel medioevo….
Ritengo interessante che questo tipo di notizia venga dato con frequenza crescente abbinandolo a dettagli su sepoltura e riti post mortem (religiosi o civili che siano). Il culto dei morti, secondo il mio umile parere, è un aspetto **religioso** del quale pure noi atei fatichiamo a liberarci.
Con questo non intendo dire che i cadaveri vadano gettati in una letamaia (figuriamoci!); piuttosto, ritengo sarebbe opportuno disarmare il simbolismo connesso al trattamento delle salme. E’ una leva potente — meglio rinunciarci che lasciarla nelle mani sbagliate.
Ovviamente è solo un’opinione.
Dimenticavo di portare la vostra attenzione sul fatto che le ragioni della decisione, nelle intenzioni dei magistrati e almeno in apparenza, sono legate a questioni di amministrazione della giustizia civile, e NON a questioni morali o religiose: il cadavere deve rimanere a disposizione per eventuali future indagini. Non è un particolare secondario.
Aldo, per il culto dei morti sono d’accordo con te, nessuno in realtà invece capisce il miopunto di vista per cui di solito sto zitta..