Ufficialmente c’è la dottrina della Chiesa. Un tragitto rigido che poco concede alle interpretazioni. Basti pensare all’aborto e alla sua condanna assoluta. O alla fecondazione assistita: un intervento impossibile, dice la Chiesa, impensabile per chi rispetta la natura umana. E il preservativo? Proibito, anche a chi è sieropositivo. Per non parlare dell’omosessualità, o del divorzio, da sempre stigmatizzati. Posizioni che fanno discutere, riflettere. Domenica 21 gennaio, non a caso, il cardinale Carlo Maria Martini è intervenuto su un altro tema rovente, eutanasia e accanimento terapeutico, auspicando nuove norme per il rifiuto delle cure (ipotesi subito stoppata dal presidente della Conferenza episcopale italiana Camillo Ruini). Poco prima Umberto Veronesi aveva denunciato “l’invadenza del mondo religioso su quello scientifico”. Il tutto mentre Benedetto XVI, al convegno nazionale della Chiesa italiana, ha criticato la “nuova ondata di illuminismo e laicismo”, l’etica ormai ridotta “dentro i confini del relativismo e dell’utilitarismo”. Ma come la pensa il grande esercito dei preti italiani, quelli che tutti i giorni ascoltano i fedeli, le loro difficoltà e le loro perplessità? Come si comportano, nella pratica, questi sacerdoti in bilico tra i principi della dottrina e quelli più terreni della pastorale? E soprattutto: sono in grado di affrontare temi tanto impegnativi? Per capirlo, siamo entrati nel posto dove possono esprimersi con la massima serenità: il confessionale. Abbiamo costruito identità fittizie e dichiarato peccati immaginari, legati alle questioni più scomode della società contemporanea: dalla dolce morte alla droga, dalla prostituzione alle truffe, dal sesso con minori al battesimo nelle coppie miste. Le loro risposte, raccolte in 24 chiese italiane, da Torino a Palermo, da Milano a Napoli e Roma, sono qui pubblicate: a volte coraggiose, altre assai tradizionali, altre ancora inadeguate. Sempre però sorprendenti, nella forma e nei contenuti. […]
Il reportage completo è stato pubblicato sul sito dell’Espresso
Nei confessionali accade pure che i preti mettono le mani sulle “penitenti”, come quel prete pedofilo arrestato pochi giorni fa che baciava con la lingua bimbe di meno di 10 andate a confessare chi sa quali improbabili peccati:
http://laici.forumcommunity.net/?t=5271550
Insomma hanno fatto lo stesso scherzo che fece tempo fa Giordano Bruno Guerri (si veda il libro “Io ti assolvo”).
In fondo a confessarsi ci si va per essere assolti, quindi penso che in linea di massima è più facile che il prete ti assolva piuttosto che non ti assolva (se esiste questa remota possibilità). Nel libro di Giordano Bruno Guerri emergeva come i sacerdoti fossero benevoli nei confronti di peccati che sono anche reati, ma intransigenti per tutte le questioni di sesso.
L’articolo completo è a dir poco sconvolgente. Per esempio, indugenza generica per evasione fiscale e ruberie varie, purchè in modica quantità, e no assoluto a PMA.
Consiglio vivamente la lettura.
Per la Chiesa il sesso è il più atroce di tutti i mali. Chissà Dio che lo ha creato a fare! 🙂
A me, all’età di 12 anni (frequentavo ancora la chiesa) il parroco del mio paese chiese se avevo mai commesso peccati contro il mio corpo… solo dopo un po’ capii che alludeva alla msturbazione! E lo stesso prete, pochi mesi dopo, mi chiese se già mi interessavano i ragazzi… morbosetto, no??
già, fanno proprio schifo.
STEVE che cazzo centra…nn sparare minchiate per favore; cmq sia ho letto gli articoli nell’espresso…innanzitutto entrare nei confessionili secondo il diritto canonico è punito con la scomunica ipso facto ma certo questo vi interessa poco e poi suppongo anche penalmente…nn sono quelli i modi per sapere cm la pensano i preti; è vero conciliare dottrina e pastorale nn è facile, ma si sappia l’importante è che si dica la verità, che per voi può nn essere universale, ma per chi ci cerca lo è!!!
Io sono rimasta disgustata da quel prete che ha dato dell’assassino all’intervistatore che ha finto di essere il genitore di un feto portatore di trisomia 21 o sindrome down per il fatto che lui e la compagna stavano valutando l’opportunità di interrompere la gravidanza.Le idee della Chiesa in materia di aborto continuano ad essere violentamente irrazionali. http://gattomalvagio.blog.espresso.repubblica.it/il_gatto_malvagio/
Le idee dei ministri della chiesa in materia di aborto sono irrazionali ed infondate. L’embrione non è una persona, è un abbozzo di organismo umano privo di attività cerebrale. Per la legge italiana la persona finisce con la cessazione dell’attività cerebrale, dunque prima dell’inizio dell’attività cerebrale l’individuo e quindi la persona non esiste.
Ma è possibile che un credente che decida di non far proseguire una gravidanza che porterà alla formazione di una persona gravemente menomata sia nel fisico che nell’intelletto debba rischiare di essere chiamato assassino dal proprio confessore, magari anche incontrandolo per strada(così minacciava il confessore al finto fedele che gli si era rivolto)? Questi sacerdoti sono un vero pericolo per la salute e l’incolumità delle persone.
Davvero interessante questo articolo, mi ha fatto capire ancora di piu’ quanto inutile e perverso sia il rito della confessione.
Tutti foi fortunati!Quando Ie era piccolo in terra di Tedeschia a chi faceva cose simili tagliare mani e pochino di altre cose!Porcelloni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!J.Ratzingher
Credo che sia una porcata quella delle false confessioni per estorcere opinioni da parte di ordinati. A prescindere dal fatto che quando le vicissitudini sono sulla propria pelle una parola di conforto e non di condanna diviene quanto mai necessaria. La Chiesa non condanna, ma fa presente cio’ che danneggia la persona rendendo essa non piu’ persona ma oggetto.
19 febbraio 1991, cattedrale di Pompei.
Avevo 14 anni. Durante la confessione, il prete mi domanda “…ma tu ti masturbi ? ”
Immaginate la mia faccia quando il prete mi pose la domanda. Io risposi ” beh si’, ogni tanto”. Lui rimase in silenzio una decina di secondi e poi mi disse ” non farlo più, senno dio ti castiga e ti manda all’inferno”.
Quella è stata la mia ultima confessione e l’ultima volta che ho messo piede in chiesa per ascoltare una funzione religiosa.
Oggi mi dichiaro orgogliosamente ateo e il prete lo mando affanculo
Io mi masturbavo come tutti, ma il fatto di dover raccontare ad un estraneo una cosa così intima mi procurava grandissimo disagio. Le prime volte ricordo che balbettai qualche cosa, poi un po’ più grande ebbi meno vergogna nel confessare tale “abominio”. Ricordo una volta che mi confessai in San Pietro, il prete mi disse: “Non credi che sia una cosa veramente brutta gettare nella cloaca la Grazia del Signore?”.
Quel prete aveva un’idea molto particolare della masturbazione. Io con la Grazia del Signore in tutta la mia vita avrei potuto riempirci i bidoni. Mah!!!
Comunque nessun prete ha mai pronunciato la parola masturbazione, usavano sempre degli eufemismi. Uno mi disse che non dovevo preoccuparmi molto perché santi non si nasce, nessuno lo nasce, ma si diventa, bisogna impegnarsi.
Così quando mi resi conto che impegnarsi a non masturbarsi era pura follia, lasciai perdere confessioni ed altre scemenze e mi diedi all’onanismo più sfrenato.
Oggi sono un felice onanista e il mio seme è esportato in tutto il mondo grazie ad apposite pipeline.
MA COSA C’E’ DI PIU’ BELLO DEL SESSO ?
I PRETI, LE SUORE, I VESCOVI, I CARDINALI CATTOLICI NON SANNO QUELLO CHE SI PERDONO, ALMENO QUELLI CHE NON LO FANNO.
CIAO E BUON ORGASMO A TUTTI
HO 31 ANNI E NON HO MAI FATTO L’AMORE CON UN MASCHIO.
MI PIACEREBBE PROVARE QUALCHE VOLTA. CHISSA COM’E’ !
ALL’INSAPUTA DI MIA MOGLIE… OVVIAMENTE
Molto interessante questa inchiesta. Anche secondo la mia personale esperienza ci molti sacerdoti che per risolvere la questione delle grosse discrepanze tra la vita reale e i dettami della chiesa fanno appello alla coscienza individuale. Questo appello arriva al paradosso che ognuno è giudice di se stesso e che essendo la coscienza inspirata da Dio si può trovare una giustificazione a qualsiasi azione. Questo a mio avviso è un relativismo più grave di quello di cui la chiesa ci accusa.
Il nostro è un relativismo di chi sa che nessuna legge è assoluta e immutabile e di chi distingue il terreno delle regole della convivenza da quello delle scelte individuali. Il loro è un relativismo più subdolo che arriva a minare le regole della convivenza civile (vedi la risposta al tipo che in confessava di aver commesso degli imbrogli).
Io penso che moltissima gente sia bisex o comunque possa fare sesso sia con uomini che con donne, però i pregiudizi che abbiamo ci frenano e ci inibiscono. Abbiamo paura di sentirci o essere considerati “meno maschi” o “meno femmine”. Nell’antica Roma invece ci si sentiva liberi di avere partner di sesso uguale o diverso, si cercava prima di tutto l’amore e la bellezza indipendentemente dal sesso. Non avevano una religione sessuofobica ed erano tutti più liberi e sereni.
i confessori vivono il problema irrisolvibile di conciliare i deliri della chiesa con la realtá quotidiana, ognuno di loro secondo la propria soggettivitá. L’articolo dell’Espresso é interessante, ma non aggiunge ne’ toglie nulla a quanto giá noto: il divario tra dottrina e pratica della religione cattolica la trasforma in una gigantesca ipocrisia.
Il prete sta confessando il sacrestano:
– Chi è che mi ruba i pomodori nel mio giardino?
– Non sento bene cosa mi domandate, risponde il sacrestano
– il prete ripete più forte:Chi è che mi ruba i pomodori nel mio giardino?
– vi assicuro che non si sente bene da questa parte!
Cambiamo posto,così verifichiamo l’acustica.
Il sacretano entra nel gabbiotto e domanda:
– Chi è quel maiale che tromba mia moglie quando sono assente?
– Hai ragione non si sente da questa parte!
il divario tra creazionismo e darwinismo , per il primo il mondo e’ nato 4.400 anni avanti cristo, il secondo frutto dell’evoluzione cientifica apella alla raggione e’ ofende la inteligenza dell uomo, la religione una menzogna volgare.
Sua Beatitudine Marcinkus IV Patriarca di Ciaparat in Gattonia ?
Ma chi cavolo sei ?!
Mi ha fatto schifo il prete che ha detto ci continuare a non usare il preservativo anche in caso di sieropositività di un partner..ma se non mi sbaglio, se uno/a contagia con ‘HIV il compagno/a marito/moglie sapendo di avere l’HIV non dovrebbe essere accusato di omicidio intenzionale??
leggendo i vostri commenti me ne esco davvero acculturato
La Comunità di Fedeli che mi ha eletto Patriarca Emerito é una Comunità di Credenti di rito sirolibanobabilonese riformato,dove TUTTI hanno uguali diritti e nessuno viene discriminato: pederastri,lesbiche,transessuali,bisessuali, separati, divorziati, conviventi in regime PACS sono considerati frateli e surele
La poligamia è permessa fino a tre mogli. Anche il divorzio può essere concesso rapidamente, qualora la moglie sia frigida,manchi di fantasie erotiche o non sopporti per gelosia le restanti concubine.Nella Santa Liturgia abbiamo abbandonato il Canto Gregoriano accompagnato dall’organo per far posto a mandolini e chitarre elettriche tanto sentite ed apprezzate dai giovani. Un momento particolare é quello dello “scambiatevi un segno di pace”. Per dimostrare che ci amiamo veramente improvvisiamo dei balli scatenati davanti all’altare al ritmo dei tamburi con la partecipazione di suore,casalinghe,studentesse: tutti fratelli veramente!
Sempre in tema di morale sessuale abbiamo grandi divergenze dottrinali con la Chiesa di Roma.
Consideriamo le baldracche professioniste una casta di donne di tutto rispetto.Sono delle autentiche operatrici socio umanitarie volute da Geova come descritto in Levitico 2;16,69
….vide che Adamo era sempre triste. Allora disse: ti daro’ per compagna Eva……Da quel momento Adamo divenne felice e giulivo! (Genesi 1; 16,17)
Per maggiori particolari Teologici o Morali contattare la Segreteria di Sua Beatitudine Marcinkus IV Patriarca Emerito di Ciaparat in Gattonia. Pace e Bene a Tutti.
Per Sua Beatitudine …….
Quasi quasi ti credo. Cmq ciao buonanotte
Stasera dormo con la mia ragazza.
Sono passati molti, molti anni da quella canzone
di Giorgio Gaber “E la Chiesa si rinnova…”
Sin da piccoli ci e`stata inculcata nel catechismo quella teoria che si nasce
con una macchia ” La macchia del peccato originale”. In cosa cio`realmente
consista non mi e`chiaro, a pochi passi dell`aldila`.
Spero che almeno la `verrei a conoscenza della verita`.
Sono proprio curioso.
Tanti saluti dall´ Oltralpi.
Himmelbalu
Le risposte dei preti sono spassosissime, non mi stupisce che le reazioni catto-talebane siano al vetriolo, un vero smacco…