L’imam: «Giusto picchiare le donne»

Sentito che ci ha detto l’imam? Che dobbiamo picchiare la moglie! Perché le donne sono stupide, sono come le pecore che devono essere governate da un pastore. Voi uomini avete ragione di picchiarle, perché è l’Islam che lo dice. Il Corano lo ordina». Era il 26 agosto 2005, al termine della preghiera del tramonto, il predicatore d’odio islamico Wagdy Ghoneim parlò con i fedeli raccolti nella moschea di Verona in via Biondani, uno stabile dell’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia). Leader dei Fratelli Musulmani, incarcerato in Egitto, espulso dagli Stati Uniti e dal Canada per apologia di terrorismo, Ghoneim riuscì ad ottenere un visto d’ingresso in Italia, su invito dell’ Ucoii, tenendo quattro incontri a Bologna, Verona, Padova e Sesto San Giovanni.
Tra gli intervenuti ad ascoltarlo nel capoluogo scaligero c’era il marocchino Moustapha Ben Har, 46 anni, un uomo violento, che aveva costretto la moglie a suon di botte ad abortire due volte e l’aveva spedita tre volte al pronto soccorso con la faccia rotta; che era stato denunciato per l’accoltellamento di un connazionale che risiede nello stesso stabile; che infine si è ritrovato disoccupato per i continui litigi sul posto di lavoro. Una volta rientrato a casa, Moustapha, forte di una legittimazione islamica al comportamento brutale, rivolse minacce pesanti ad Amal El Bourfai, 33 anni, conosciuta e sposata a Casablanca: «L’imam ci ha detto che le donne sono senza anima. Sono create solo per fare bambini, sbrigare le faccende domestiche e soddisfare i piaceri del marito. Le mogli non possono alzare la voce. Chi comanda è solo il marito. Se la moglie sbaglia, è normale punirla. Questo è l’insegnamento del profeta ».[…]
Di fatto è solo lei a lavorare, come operaia in un’azienda ortofrutticola, con un compenso tra i 600 e i 700 euro. Ben poco per quattro persone. E, come se non bastasse, regolarmente lui le sequestrava i soldi per andare con prostitute. Si è ripetuto lo scorso 19 gennaio, il giorno dopo aver ritirato la busta paga. Quando lei si è ribellata, lui l’ha riempita di botte, le ha spaccato due denti e fatto l’occhio nero, costringendola a tornare al pronto soccorso. Perfino quando decideva di fare l’amore con lei, prima la picchiava per costringerla a seguirlo a letto. Per tre volte lei ha sporto denuncia e poi l’ha ritirata: «Se non lo fai, appena torni a casa non troverai più i bambini», la minacciava ripetutamente.
Amal si sente impotente perché Moustapha le ha sottratto tutti i documenti: il passaporto, il permesso di soggiorno, la tessera sanitaria e il codice fiscale. Lei dipende da lui in tutto, perché formalmente risiede in Italia per ricongiungimento familiare. La svolta è avvenuta con la denuncia dopo il più recente ricovero al pronto soccorso, denuncia che Amal non intende più ritirare. Lui, per vendetta, ha deciso di scappare in Marocco portandosi via i figlioletti. Ha già spedito ai familiari a Casablanca, su un pullman che parte da Verona, i suoi bagagli. Da allora Amal si è barricata in casa con i figli. Ha chiesto aiuto al centro di assistenza sociale di San Giovanni Lupatoto, il comune di residenza in provincia di Verona, sentendosi rispondere che se avesse voluto usufruire di una struttura di accoglienza, avrebbe dovuto versare 95 euro al giorno. Ieri è tornata in tribunale chiedendo, tramite il suo avvocato, Rosanna Credendino, un provvedimento urgente di allontanamento di Moustapha dall’abitazione. Lunedì andrà in questura per chiedere il divieto di allontanamento dal territorio nazionale del marito e dei figli.
Questa è la drammatica storia di una «madre coraggio», che lotta con tutte le sue forze per rimanere in Italia con i due figlioletti, e di un marito violento che ha già presentato richiesta per ottenere la cittadinanza italiana, essendo residente dal 1989. Che immagina di comportarsi in modo islamicamente corretto in virtù dell’aberrante predicazione d’odio dei Fratelli Musulmani a cui si rifanno gli aderenti all’ Ucoii. Basta leggere il commento di Hamza Roberto Piccardo nel Corano a cura dell’ Ucoii, il più diffuso nelle moschee d’Italia, del versetto IV, 34: «Si può ben capire perché il Corano fornisca al marito gli strumenti per fronteggiare l’insubordinazione della moglie prima di arrivare all’estremo rimedio del divorzio: rimprovero, esclusione dall’affettività e dal rapporto coniugale, punizione fisica. In proposito di quest’ultima si noti che la Sunna dell’Inviato l’ha sconsigliata con fermezza e, in caso estremo, l’ha permessa a condizione di risparmiare il volto e che i colpi vengano inferti con un fazzoletto o con il siwak (il bastoncino che si usa per la pulizia dei denti)». Questo dettaglio tecnico, sul modo islamicamente corretto di picchiare le mogli, deve essere sfuggito a Moustapha. E a migliaia di mariti violenti che in Italia invocano il Corano per brutalizzare le loro donne. Questo è l’appello di Amal: «Aiutatemi a restare a casa mia con i miei due bambini, aiutatemi ad allontanare il marito violento! Voglio vivere in Italia da donna libera e voglio che i miei figli vi crescano da persone libere!».

L’articolo di Magdi Allam è stato pubblicato sul sito del Corriere 

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40 commenti

Leo55

Davanti a simili fatti è giocoforza chiedersi come mai il movimento femminista di casa nostra, così attento a condannare il mercimonio che si farebbe delle donne , mostrandole in vesti succinte sui canali televisivi, taccia e non esprima neanche un cenno di protesta e di condanna.
Dove sono le donne di sinistra che nel passato si sono fate fautrici dei vari “telefoni rosa” contro le violenze domestiche nelle famiglie italiane….possibile che non vogliano vedere quello che accade oggi in nome di uno sciocco mito del multiculturalismo da rispettare ad ogni costo.
Io sono di sinistra , ma su certe tematiche sono in completo disaccordo con il partito per cui voto.

Enrico Bacciardi

Io spero fermamente che le femministe si facciano in qualche modo sentire… è pane per loro! Sono così combattive su certi fronti…

Barbara Monea

Il cambiamento dovrebbe arrivare da tutti, non solo dalle donne.

Alessandro L.

@ Leo55
“possibile che non vogliano vedere quello che accade oggi in nome di uno sciocco mito del multiculturalismo da rispettare ad ogni costo.”

I maltrattamenti in famiglia non centrano nulla col multiculturalismo e le donne che hanno promosso il telefono rosa sono ancora lì, appunto col telefono rosa.

@Barbara Monea
Hai pienamente ragione

@ Andrea
Hai ragione anche tu. Comincia pure a schiaffeggiarti.

paolino

Non sarebbe più divertente se le donne (di qualunque credo, anche nessuno) picchiassero gli imam? :mrgreen:
Non sarebbe il caso di denunciare quell’imam per istigazione a delinquere? In fondo, la violenza domestica in Italia è (ancora, si spera…) reato!

mussitta

si inizia dalle piccole cose… dall’aiutare le persone, prima ancora che dal combattere i principi.

sarebbe doveroso, per esempio, istituire reti veramente capillari e ben organizzate per il sostegno (gratuito, se necessario!) delle donne che subiscono violenza in famiglia e che da quel contesto violento vogliono scappare. Sia che siano musulmane sia che siano atee, cattoliche, bianche, nere, gialle o a pallini.

Io questo me lo aspetterei (e lo riterrei doveroso) da CHIUNQUE, in questo caso da chi ora è al governo. Non solo dalle femministe.

Eliminare queste situazioni immonde e insopportabili dovrebbe essere interesse prioritario di una nazione intera e compito imprescindibile di chi ha ricevuto dalla nazione stessa il potere di agire.

se si arriva a stabilire che sia un reato (questione da discutere altrove, probabilmente) negare l’orrore e la violenza subita in passato da un intero popolo, a maggior ragione si dovrebbe considerare un reato, e punire severamente, chiunque predichi violenza e soprusi verso un altro popolo… un popolo tutt’ora discriminato, in tanti modi diversi, più o meno sottili, e in molte parti del mondo: quello femminile.

Steve

“Quando torni a casa bastona tua moglie. Tu non sai perché lo fai, lei e l’ìmam si”

cartman666

Non ho parole, per questi idioti dei fratelli musulmani, e soprattutto per quegli imbecilli che li stanno a sentire, speriamo che l’indulto non cancelli il malfatto.

RazionalMENTE.net

Riporto fedelmente dal Corano:

Le donne – Sura 34:
Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.

http://www.corano.it/corano_testo/4.htm

(Allah preferisce gli uomini… fusse nu poco recchione? 🙂 )

marco

maometto era un beduino-predone analfabeta, che razza di messaggio di civiltà potevano contenere le sue farneticanti elucubrazioni.

Francesco M.Palmieri

Mi prenderò del razzista…pazienza, ma voi che siete più giovani di me, sicuramente vedrete questi argomenti nel Parlamento Italiano (e non per essere condannati), non appena avrà ottenuto la cittadinanza italiana un numero di mussulmani tale da comportare l’elezione di loro rappresentanti.
Prima o poi succederà, statene certi.

ProfumoDi Lavanda

…Francesco,non ti prenderai del razzista,ma la tua paura è inesatta e insensata.Il pericolo della discriminazione in nome di un Dio esiste già adesso senza che Imam o He-man di sorta spari le proprie cavolate…ma sai quanti presunti eterosessuali hanno picchiato fuori dai locali gay dei ragazzi e in nome dell’odio e del disoprezzo che il capo dei cattolici ha loro ordinato?..quello che mi delude del nostro paese e del mondo e che siamo disposti a vedere gli errori degli altri(senza conoscerli tutti intendiamoci!),ma siamo molto più propensi a perdionare i nostri.Forse la mia è diventata una tiritera noiosa e nel mio blog me so beccato pure del filoterrorista talebano(che coglioni..ma si può dire una scemenza così grande?..io gay che mi alleo con gli amici di Allah!)per dire quanto dico,ma gli esseri umani sono davvero tanto simili tra loro quando predicano bene e razzolano male.Io avevo un flirt sessuale(perchè definirla storia mi pare tanto..) con un magrebino che si diceva etero e che mi nascondeva ai suoi amici,ossia come i tanti uomini sposati cristiani(alcuni addirittura impelegati in politica)e i preti che mi sono portato a letto..e facevano tutti lo stesso ragionamento!..ahò..I.D,E.N.T.I.C.O.!.
E poi ragà..magari Ratzinga Zeta non ha detto picchiatele,ma in alcune delle sue prime prediconzole disse che le donne erano sì importanti,ma nel loro ruolo di Marie Santissime nella grotta..la differenza sta nell’atto dello schiaffo e la Bibbia poi..se non fosse stato per Gesù e Maria Maddalena,sarebbe stao un “peccato originale” dall’involucro sfornagenesi..indi per cui,tanto rumore per nulla se si è cattolici o cristiani e ci si fa degli scrupoli e se si è atei,secondo me è giusto equilibrare le dosi di colpe se non si vuol rischiare di creare un mondo Disneyano dove noi siamo i buoni e i marocchini i cattivi.D’altronde la stessa legge dei “buoni” e “cattivi” nei cartoni animati è stata voluta da un uomo ubriacone(beveva e fumava tanto..)e razzista(non voleva con se uomini neri ed ebrei)come il caro zio Walt!..e quindi com’era la frase?..ah,ecco:”..chi è senza peccato lanci la prima pietra!”.Questo(ovviamente) rimanendo fortemente avvilito e contrario alle coglionate di un uomo che picchia e peggio ancora, perchè un altro coglione gli dice di farlo per Allah..

darkzero

Andrea ha scritto:

Però qualche volta un ceffone ci vuole…

Alessandro L. ha scritto

@ Andrea
Hai ragione anche tu. Comincia pure a schiaffeggiarti.

😆 😆 😆 😆 😆 😆

E per quelli come te, Andrea, invece cosa ci vuole, qualche volta? Un bel calcio volante? Un cazzotto nello stomaco? Una ginocchiata negli attributi? Evirazione?
Scegli tu.

flaminio

Ragazzi c’é da preoccuparsi,tra questa gente non vige l’usanza di pensare con il proprio cervello(tranne pochi),per cui invitarli a leggere Voltaire oppure il nostro Odifreddi penso sia tempo perso.Soluzioni a questi prolemi noi non possiamo darne, anche perché le situazioni che si vengono a creare (e si creeranno) qui da noi sono volute da alti poteri che spostano le persone (o meglio i popoli) usandole x i loro scopi(che siano economici o altro a noi non é dato sapere), ma a farne le spese tutti i giorni siamo noi uomini della strada ( o in questo caso le loro mogli) per cui penso pessimisticamente che non si stia andando verso il Migliore dei mondi possibili.

emel

Andrea metafisico, scemo del villaggio, ma tu stupido cosi’ ci sei nato o e’ perche’ la mamma ti ha mandato dai preti che ti hanno violentato che sei diventato un disturbato mentale ???

emel

@Flaminio

>Ragazzi c’é da preoccuparsi,tra questa gente non vige l’usanza di
>pensare con il proprio cervello(tranne pochi),
>

…stai parlando dei mussulmani o dei cattolici ?
Oops… effettivamente non c’e’ differenza, sono entrambi bestie senza cervello governate da una teocrazia fallocratica ossessionata dal sesso in tutte le sue forme.

Emilio Gargiulo

Sarebbe un bell’articolo, se non fosse stato scritto da Magdi Allam. Purtroppo questo rinnegato inventa le notizie e le distorce peggio dei vari giornalisti al soldo di Berlusconi. Magari c’è qualche fondo di verità, ma l’odio antiislamico che vuole produrre è tangibile.

Francesco M.Palmieri

Ci siamo ragazzi, non occorrerà che vadano in Parlamento i reppresentanti dei cittadini italiani di fede mussulmana (vedi mio commento precedente) bastano i cittadini italiani tipo Gargiulo, per i quali denunciare fatti già rappresentati pure ufficialmente alle Forze dell’Ordine, ….magari qualche fondo di verità c’è (grazie tante della concessione) è ovviamente frutto dell’odio antimussulmano.
E’ elementare Watson!!!!

Francesca

@Emilio Gargiulo

Un’opinione dovrebbe essere giudicata per ciò che è e non in base a chi la sostiene.
Il problema segnalato da Allam è reale e moltissime donne lo vivono già sulla loro pelle.
Non capire questo fatto vuol dire ragionare a corrente alternata.
L’odio antiislamico non c’è bisogno di produrlo, visto che gli islamici ci pensano già da soli, a farsi odiare.
La reazione di ripulsa verso una religione che produce questo genere di risultati, ovvero misoginia feroce, omofobia e oscurantismo della peggior specie è del tutto normale ed anzi, a mio parere, doverosa.

Lorenzo

…siete un po’ razzisti ragazzi, eh? E la cosa più impressionante è che non potete neanche essere tutti troll.
In fin dei conti, fino a cinquant’anni fa, anche i presti nostrani suggerivano alle donne di prendersi le botte e stare zitte; oggi non hanno più il coraggio di dirlo apertamente, ma lo pensano ancora (anche perché quasi tutti sono gay più o meno repressi e misogni). Alcuni imam sono solo più sinceri!
Il problema non è l’islam… è la religione, che è un meccanismo di potere in base al quale pochi furbi prendono dalla maggioranza ciò che a loro davvero interessa: soldi e potere.
D’altra pare, è un problema anche che lo Stato “sanamente” laico di fronte ad un esponente di credo religioso abbassi la testa (e sollevi le chiappe), come per un riflesso condizionato.
Le femministe (giustamente) in Italia contestano prima di tutto il vero nemico: il Papa, che con i suoi soldi e il suo potere comprime la laicità dello Stato.

charlotte

Leggete qua:

La Cassazione: non è reato se le percosse arrivano al culmine di una lite per motivi religiosi

Se il marito picchia la moglie in un contesto di dissidio tra coniugi derivante dal diverso credo religioso, non necessariamente commette il reato di maltrattamenti; a condizione che siano episodi sporadici, espressione di una reattività estemporanea. Cioè: un marito può picchiare la moglie senza che questo sia un reato, purché le sberle arrivino, sporadicamente, in litigi causati da motivi religiosi. A dirlo, la sentenza della sesta sezione penale della Corte di cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal pg di Catanzaro contro l’assoluzione di un uomo decisa nei due gradi di giudizio.
Tra l’uomo e la moglie c’erano stati dissidi legati all’educazione religiosa che la donna, testimone di Geova, dava ai figli. Questi dissidi – aggravati da una relazione extraconiugale dell’uomo – erano spesso sfociati in maltrattamenti, e la donna aveva deciso di sporgere querela. Sia il processo di primo grado sia quello di secondo grado si sono conclusi con una sentenza di assoluzione dell’imputato; e la Cassazione ha ritenuto che le condotte violente dell’uomo «fossero espressione di una reattività estemporanea che affondava le sue radici nel clima di dissidio tra i coniugi derivato sia dalla diversa religione» praticata dalla donna, «sia soprattutto dalla relazione adulterina» intrattenuta dall’uomo, «che, tuttavia, la congiunta era disposta a subire, non sollecitando la separazione dal marito».

Questa non è sharìa ma la nostra Cassazione

Maurizio

E’ un caso classico in cui vale la pena di limitare la libertà di espressione (e quella religiosa).

wirtak

Le posizioni espresse dall’imam Wagdy Ghoneim sono aberranti, e l’applicazione delle stesse da parte di un uomo violento e cattivo certamente non lo sono meno.
Da non dimenticare però che la violenza contro le donne attraversa tutte le culture, le società, le classi sociali, arrivando ad essere la prima causa di decesso o invalidità per le donne tra i 16 e i 44 anni, secondo ricerche condotte dal Consiglio d’Europa (
http://www.prodigio.it/articoli.asp?idarticolo=442).
Per maggiori approfondimenti una ricerchina su Google sicuramente aiuta. Dico questo perché a mio parere la questione trascende la pratica religiosa, in cui semmai la violenza è codificata, ma va a incidere ancora più a fondo fino a toccare i rapporti tra uomini e donne.
Cerchiamo di non farci fuorviare dalla sfida Corano vs Vangelo, qui c’è ben di peggio se possibile.

Francesca

@charlotte

I TdG infatti sono la confessione più somigliante all’Islam per quanto riguarda il trattamento riservato a donne e minoranze sessuali, nonchè per il trattamento degli apostati. Non contemplano la pena di morte per chi si allontana dalla loro religione, ma obbligano i membri a NON intrattenere ALCUN rapporto con chi si è dissociato dal Geovismo ANCHE se si tratta di parenti stretti. Il fatto che non costituiscano un pericolo per la convivenza civile così immediato come l’Islam dipende dal fatto che i TdG NON possono partecipare alla vita politica della nazione in cui risiedono, quindi non si tratta di un elettorato da corteggiare.

@lorenzo

La CCAR, ed è questa la differenza fondamentale, ha molto, ma molto meno potere effettivo sulle vite dei cittadini, basti pensare al fatto che i cattolici abortiscono, divorziano, fanno PMA, ci sono cattolici omosessuali che non sentono alcun bisogno di allontanarsi da questa religione (alla faccia della coerenza), e via elencando. Il fatto che il comportamento dei fedeli sia così poco in linea con le prescrizioni della CCAR sta a dimostrare che, nonostante il peso politico, che non è poca cosa, i cattolici non sono così limitati nella loro vita dalla loro religione. Questo non può dirsi di TdG e islamici.
Non è razzismo, ma è un fatto. Il fatto che i cattolici sian ipocriti è vero, ma è tutto un’altro discorso.

Un conto è vivere in un paese dove i preti (e neanche tutti) ti dicono che tua moglie deve figliare e stare zitta, un altro è vivere in una comunità dove una donna può essere picchiata ed anche uccisa (vedi Hina e moltissimi altri casi di cronaca) se non si mostra abbastanza devota.

Non si tratta di essere razzisti, ma di vedere le cose come stanno e chiamarle con il loro nome.

Francesca

@wirtak

Il punto, a mio parere, è che l’appartenenza ad un credo religioso legittima, agli occhi di molti, la violenza sulle donne, ed in qualche modo addirittura la nobilita. Un uomo che apparirebbe, in altri contesti, nè più nè meno che una bestia, trova, grazie alla religione, la spudoratezza di alzare la testa, orgoglioso di quello che fa. Questo è semplicemente disgustoso.

lik

@ Lorenzo

Ma è mai possibile che in tutti i post che si parla di islam tu intervieni per accusare di razzismo? Non esiste il popolo islamico, l’islam è una religione praticata da diversi popoli compresi gli albanesi che non hanno nulla a che vedere né con gli arabi né con i neri del Mali.

“Alcuni imam sono solo più sinceri!”

Non sono più sinceri, si possono permettere di dire quello che molti preti non osano fare semplicemente perché gli imam sono protetti dalla gente come te che li difende come povere vittime del razzismo. E poi ammesso e non concesso che i preti siano quasi tutti gay, che cosa c’entra con l’essere misogini? Essere gay è una tara per te? Sei un po’ omofobo? Adesso ti faccio vedere come il tuo perbenismo “antirazzista” ti si ritorna contro.

“Il problema non è l’islam… è la religione”

Ma dato che l’islam è una religione ne devo dedurre che anche per te l’islam è un PROBLEMA in quanto religione? Dai dillo Mr politicamente corretto.

“Le femministe (giustamente) in Italia contestano prima di tutto il vero nemico: il Papa, che con i suoi soldi e il suo potere comprime la laicità dello Stato.”

Dipende chi intendi come “femministe”. Emma Bonino ha sempre criticato l’integralismo islamico e pure Giuliana Sgrena sul manifesto non risparmia le sue critiche. Se poi mi vuoi parlare delle femministe multicuturaliste per cui il femminismo non è altro un modo per criticare la società occidentale queste non contano nulla e infatti si vedono i risultati.

Francesca

@lik

Se poi mi vuoi parlare delle femministe multicuturaliste per cui il femminismo non è altro un modo per criticare la società occidentale queste non contano nulla e infatti si vedono i risultati.

Purtroppo, in una società dove l’opinione di maramaldi e saltimbanchi ha più peso di quella di chi ragiona, le femministe alla Tavella contano eccome e infatti si vedono i risultati.

lik

@ Francesca

Il problema è che quando si parla di islam spuntano sempre personaggi come Lorenzo a dare del razzista a destra e a sinistra. Alla fine la vittima diventa l’imam e non le donne che sentono questi discorsi Per criticare l’islam bisogna ammettere che essere donna o gay è un vantaggio perché comunque i testo è direttamente razzista nei nostri confronti. Comunque secondo me la chiesa cattolica non ha praticamente più presa per qaunto riguarda la morale sessuale. Invece anche in un paese laico come la Francia è rimasto molto presente il senso di colpa cattolico nei confronti della ricchezza e te lo dimostra tutto il casino intorno all’Abbé Pierre, che ricordiamo ne ’94 spiegava che il preservativo non era affidabile e che l’unica protezione era la castità. Per guardarvi la scena cliccate qui http://www.france5.fr/asi/008182/18/140925.cfm# sulla sesta sequenza (sida). All’epoca era stato fischiato.

@ Profumo di Lavanda

“Io avevo un flirt sessuale(perchè definirla storia mi pare tanto..) con un magrebino che si diceva etero e che mi nascondeva ai suoi amici,ossia come i tanti uomini sposati cristiani(alcuni addirittura impelegati in politica)e i preti che mi sono portato a letto..e facevano tutti lo stesso ragionamento!..ahò..I.D,E.N.T.I.C.O.!.”

Assolutamente no, i magrebini sono un popolo non sono una religione, gli uomini sposati cristiani sono da confrontare semmai con gli uomini sposati musulmani. Senza accorgertene hai ammesso il contrario e cioé che questo tipo di comportamenti sono più diffusi tra i magrebini e in generale popoli a maggioranza islamica che tra gli europei. Se ti puo’ interessare esistono anche coppie gay dove l’uno dei due mantiene delle relazioni extraconiugali con altri uomini e a volte succede che si faccia pure qualche donna. Anche tra gli immigrati non musulmani l’omofobia è diffusa, solo i latinoamericani hanno dei modelli positivi nei paesi dei sudamerica e negli USA (vedi Rudy Galindo) e in Brasile c’è la più grande gaypride del mondo. Prova ad organizzare la gaypride a Ramallah o a Teheran.

Lella

Quante parole inutili si fanno!!! Perchè non cerchiamo solo di non farci coinvolgere da nessuna religione? Disertiamo le chiese o le moschee, come spero i nuovi italiani- figli di mussulmani – di domani, faranno quando saranno cresciuti!!! Cerchiamo di elevarci con la cultura ( e abbiamo il coraggio di chiamare cultura quella degli islamici…) La CULTURA vera, quella che ci fa sentire parte di qualcosa di grande -senza nessun disegno divino- Dove si voglia costruire qualcosa e non annientarlo! Dove si usi il cervello in maniera ottimale e non ottenebrarlo con dei riti e delle pratiche idiote! Mandiamo in pensione TUTTO il nostro clero , tagliamo i loro tentacoli e le loro risorse. Smettiamola di fare offerte per la chiesa che ha solo sempre spillato ai più derelitti promettendo aria fritta… Miniamo il loro potere e speriamo che, un giorno, lo facciano anche gli altri fanatici religiosi! Peccato che però, nel caso dei mussulmani, loro siano rimasti indietro di millenni!!!…

lik

@ Lella

In Canada agli alunni musulmani è concesso di non frequentare i corsi di musica perché per gli integralisti è contraria all’islam. Senza contare le contestazioni dei corsi di biologia.

statolaico

In linea di principio io non sono ne femminista ne maschilista, ma fino a quando non si raggiungerà un’effettiva parità tra i sessi mi dichiaro femminista. Così come sono a favore delle coppie omosessuali fino a quando non raggiungeranno gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Sono ateo e non ho niente contro i chierici e allo stesso modo mi dichiaro anticlericale fino a che la chiesa non sarà rimessa al suo posto. Mi piacerebbe poter vivere in uno stato libero, moderno, dove tutti i cittadini potessero godere di pari diritti. In Italia, insomma, se la Costituzione contasse qualcosa.

Emilio Gargiulo

@Francesca: Gli articoli di Allam non sono obiettivi, questo è un dato di fatto. Lui ed altri come lui distorcono, gonfiano ed inventano notizie per generare odio razziale ed odio etnico.
Come ateo considero l’islam una religione, cattiva come tutte le religioni, forse ancor più cattiva perché ancor più “primitiva” (tra il budismo e l’islam ci sono parsec di distanza).
Ma ciò non mi fa abbassare la guardia rispetto al pericolo serio di rispolveramento del razzismo, giustificato da ideali che sembrano nobili.
Chi picchia le donne (o gli uomini) è un criminale, e chi giustifica o fomenta simili cose lo è ancora di più. Le religioni che fomentano ciò (cioè l’islam, ma anche il cristianesimo) sono criminali.
Ma, ripeto, attenzione al razzismo strisciante che viene alimentato ad arte da simili notizie. Forse è più pericoloso dello stesso islam.

Francesco M.Palmieri

A Gargiù

che gli articoli di Magdi Allam non siano obiettivi, non è un dato di fatto, è solo una tua opinione.

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