C’è da riscrivere tutto l’elenco dei diritti (e dei doveri). Le pensioni, per dire. Il diritto alla reversibilità è concesso ai conviventi, anche gay, ma a due condizioni: la prima, che resti per ora solo sulla carta, “congelato” in attesa della riforma previdenziale complessiva; la seconda è che la convivenza sia di lungo corso. Per Barbara Pollastrini bastavano cinque anni di unione civile certificata. Ma per Rosy Bindi non possono essere meno di dieci, forse perfino quindici. Un rapporto stabile. “Non però tanto da non avere più il tempo di godersela, la pensione”, le ha fatto osservare la Pollastrini. Hanno giocato di fioretto le due ministre in casa Prodi, a Bologna. […]
Prodi. Alle prese con i “caratterini” delle due ministre, il presidente del Consiglio si è posto come arbitro e garante dell’impegno politico del governo a licenziare in tempi rapidi una proposta sulle unioni civili, nonostante l’alt di Clemente Mastella. E le ha invitate, il Professore, a chiudere la partita: “Ci si può arrivare tutti insieme nel governo a un accordo, ne sono sicuro. Non si può rompere su questo tema, non facciamo come sull’Afghanistan. Cercate di dare voi il buon esempio, le donne hanno una capacità in più…” […] E la rassicurazione ai cattolici che “non ci saranno attentati alla famiglia, ma solo diritti individuali riconosciuti”.
Qualche perplessità nel merito, il premier l’ha espressa. Ad esempio sulla “certificazione anagrafica” della coppia di fatto. Per non introdurre i registri delle convivenze presso i Comuni – che i cattolici vedono come fumo negli occhi – l’ipotesi-Pollastrini è di annotare sul certificato anagrafico l’unione civile. “Consigliatevi con Giuliano”, avrebbe suggerito Prodi.
E infatti già domani cominceranno le consultazioni in primo luogo con il ministro dell’Interno Amato, così da valutare eventuali controindicazioni. Amato ha anche il ruolo di “mediatore” sulle questioni eticamente sensibili. […]
attacca Rosy. Infatti, nel prossimo pre-consiglio non se ne discuterà. Non c’è solo da limare, ma da riscrivere il capitolo sul diritto alla successione, agli assegni familiari, oltre a quello sulla reversibilità delle pensioni. E quindi, verifica sull'”agibilità” della certificazione anagrafica.
Pollastrini non vuole sentire parlare di lunghi slittamenti: “Siamo arrivati a un punto quasi definitivo, lavoreremo a tappe forzate”. Domani è previsto un nuovo incontro con la Bindi. Non vuole far slittare di molto i termini rispetto a quel 31 gennaio che era l’impegno dell’ordine del giorno sui Pacs sottoscritto al Senato da tutta l’Unione. […]
“Troveremo un’intesa saggia e giusta, ma non rinunciataria”, ha messo le mani avanti la Pollastrini. Nelle orecchie ha l’invito insistente delle “compagne”, in testa Anna Finocchiaro: “Le donne sono serbatoio di laicità, rispetteremo i tempi”.
Pensioni, eredità e assegni familiari: Rosy e Barbara agli ultimi “round”
12 commenti
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Dai Pollastrini, colpiscila di sinistro, copriti il viso, colpisci alla milza, avanti dai, puoi farcela, stalle sotto, così, brava, attenta, mollale un destro, al sopracciglio, vai, su mancano pochi minuti al gong, avanti, stalle sotto…
“Le donne sono serbatoio di laicità”
anche io ho sempre avuto dubbi sul sesso di rosi bindi…
“Le donne sono serbatoio di laicità”
Beh, non generalizziamo…
La Gardini? Dove la posizionate?
In ogni caso, basta con queste nette divisioni di genere. Mi hanno stufato.
🙂
Barbara, spacca i reni ai clericali! Se la nostra unica speranza (e l’unica speranza per alzare il gradimento del governo di cui fai parte)
Beh, io spezzo una lancia a favore di Prestigiacomo e Moroni, visto che chiamar donne Bindi e Binetti lo trovo un insulto alla categoria …
Io darei qualche diritto solo ai conviventi da almeno 30 o 40 anni…
Ma questo paese è assurdo! il parlamento è un manicomio.
Do atto a Prestigiacomo e Moroni di essere due vere liberali, soprattutto con l’ultima mi trovo spesso d’accordo su vari argomenti (e poi adoro il suo look da Mercoledì Addams), peccato che sicuramente voteranno contro qualsisi ddl sui pacs che provenga dall’unione per fedeltà alla loro coalizione
Rosalba Sgroia scrive: Beh, non generalizziamo…La Gardini? Dove la posizionate?
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In bagno? 🙂
Riconosceremo i diritti ai conviventi in limine mortis e solo se avranno dato segno di ravvedimento.
Sembrano i cani da guardia degli interessi vaticani. Ma quando mandano affanculo questi rimasugli della Bianca Vandea?
chau banbina, chau, salutame a PIO NONO,okey
Veramente Chiara Moroni la legge 40 sulla PMA non la votò.