Pacsonomia

L’antica scienza della tassonomia sosteneva che si può raggiungere la conoscenza attraverso l’enumerazione. Mettiamola alla prova, e vediamo a quale tipo di conoscenza sul nostro paese è possibile pervenire elencando la normativa in vigore nei vari paesi europei a proposito delle coppie di fatto.

Gruppo 1, Sì ai matrimoni gay: Belgio, Olanda, Spagna.

Gruppo 2, Sì alle unioni di fatto: Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Rep. Ceca, Slovenia, Svezia, Svizzera, Ungheria.

Gruppo 3, Nessuna legge: Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Malta, Moldova, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Montenegro, Slovacchia, Turchia, Ucraina.

(elenco tratto da “Repubblica” in edicola oggi)

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18 commenti

Daniele Gallesio

Paradiso: già non si capisce chi è il padre e chi il figlio… la madre è sempre certa, ma è anche certo che era ed è rimasta vergine, ergo è stata inseminata artificialmente e ha partorito con cesareo.

Ma questo vale solo per la famiglia del capo.

Per gli altri è proibito.

Diagnosi: nepotismo.

Bobbi

Certo che il club in cui è il nostro paese non mi fa sentire molto fiera…. nulla contro i paesi del gruppo 3, non è colpa loro se nell’ultimo secolo hanno avuto una vita difficile (e molti di questi hanno ancora un concetto vago di diritto al voto e democrazia), ma come italiana, mi piacerebbe guardare da pari la Spagna o la Svezia (e dovrò aspettare molto….)

Vassilissa

Mi sa che Mastella lo interpreta così:
-matrimonio gay = 3
-unioni di fatto = 15
-nessun riconoscimento = 23 (nel bacino europeo ma molti di pìù se consideriamo tutto il mondo)
Siccome siamo in democrazia vince la maggioranza e quindi noi abbiamo raggione. Loggico no? 🙄

Marco G.

Tranne che qui siamo in Italia e in Italia la maggioranza Mastella ce l’ha soltanto a Ceppaloni…

Chiara Lalli

Daniele, ormai la tecnologia ha scompaginato anche quella rassicurante certezza materna. Tra donatrici di ovociti e madri surrogate non si capisce davvero più chi sia “la” madre e quante ne servano per un unico pargolo.
Ah, è proprio vero che la tecnologia annienta anche le più salde verità. Vergogna!
Quanto al nepotismo, noto con piacere che sia abitudine diffusa anche nelle alte sfere…

Graziano

E pensare che voto da sempre a sinistra nella speranza che qualche cosa cambi.
Vogliono farci credere che parte dell’attuale esecutivo è ostaggio della sinistra radicale..Non è vero.I politici italiani,da sempre,sono ostaggio di quella gravissima malattia neoplastica con tumore primitivo a Roma e metastasi in tutto il mondo che si chiama Chiesa cattolica apostolica romana.

Daniele Gallesio

Chiara, ah già… è vero!

Tutta colpa della dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. 😉

Chiara Lalli

Parole sante.
Relativismo che preferisce il caso a un progetto; che scambia il piacere con il Bene; che pretende di cancellare i doveri per rimpiazzarli con pretese e diritti; e che getta l’uomo in un baratro di egotismo e autocompiacimento.

giorgio

x chiara lalli la tecnologia diu cui parli,serve se mi ricordo bene,a rendere genitori il due /tre per mille delle copie.non ci trovo nulla di male,anzi…questa tecnologia serve a riconfermare ulteriormente ,come se ce ne fosse bisogno,la supremazia del pensiero scentifico,mi sembra che per te verità sia =a dogma

Vassilissa

@ Chiara
forse Giorgio NON ti conosce o frequenta da poco questo sito. Voglio farti i complimenti per i tuoi interventi, sempre puntuali e garbati. 🙂

cartman666

Scusate ma nel regno unito se non ricordo male i matrimoni gay sono ammessi, almeno mi sembra di aver letto che Elton John si era sposato da pochissimo, qualcuno puo’ gentilmente confermare?

Daniela

si chiamano civil partenership, ed hanno gli stessi diritti e doveri del matrimonio, solo il nome è diverso, ecco perchè vengono chiamate nozze, in questi casi come in altri è solo un problema di terminologia e non di contenuti

Roberto Grendene

@ Chiara Lalli

Un grande benvenuto a Chiara Lalli, da un grande estimatore dei sui articoli sulla bioetica.

Ciao
Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna

Giuseppe

Ehi smettetela di flirtare con Chiara, ma guarda questi… 😎


Giuseppe (non Regalzi) 😉

marilena

vorrei dire a tutte le persone come chiara lalli che fanno “commenti” sulle fecondazioni assistite o madri surrogate che devono vergognarsi loro a giudicare. Ma cosa ne sanno delle donne che come me non hanno l’utero e non possono godere della loro stessa gioia di essere MADRE!!! io credo tanto in DIO e so che se tante cose esistono comprese queste tecniche che aiutano noi povere sfortunate,e’ anche merito suo!!!!

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