Provini Rai, domanda a Insinna: “Lei è gay?”

Flavio Insinna gay? La domanda è stata fatta al diretto interessato durante i provini di “Affari tuoi” e oggi Wladimir Luxuria si chiede a quale pro. La deputata di Rifondazione Comunista ha sollevato oggi la questione etica in un’interrogazione al ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni.
Secondo quanto raccontato dal presentatore stesso durante la serata di premiazione dei Telegatti, a rivolgergli la domanda di natura strettamente personale è stato l’autore Pasquale Romani, prima ancora che venisse assegnata a Insinna la conduzione del gioco a premi di Rai Uno. Per questo, si chiede Luxuria – rivolgendosi al governo – “se in sede di provini la distinzione di orientamento sessuale possa essere una discriminante per la conduzione delle trasmissioni televisive del servizio pubblico nazionale”.
E sulla vicenda interviene anche il deputato diessino, leader storico dell’Arcigay, Franco Grillini: “Farò una lettera alla commissione di Vigilanza Rai e approfitterò dell’occasione – dichiara – per porre la questione della par condicio e dell’accesso degli omosessuali all’informazione tv. C’è un problema nel rapporto tra la questione omosessuale e l’informazione Rai: ne avevo già parlato col presidente Petruccioli, e lui mi aveva dato ragione”.
E anche Sergio Lo Giudice, che dell’Arcigay è presidente nazionale, giudica “inammissibile” la domanda rivolta a Insinna. “Lancio però un appello – esorta – a tutti coloro che ricoprono un ruolo pubblico: fate ‘coming out’, questa infatti è la più formidabile arma contro le discriminazioni omofobiche”. […]

Fonte: Corriere.it

9 commenti

RazionalMENTE.net

Certamente ogni discriminazione andrebbe evitata. Tuttavia Oscar Wilde diceva: “Le domande non sono mai indiscrete, le risposte a volta lo sono”. Io avrei risposto con un’altra domanda: “Lei lo è?”, oppure “Non vorrà provarci con me?”, oppure “Sono attratto sessualmente da tutto ciò che respira”, oppure “Non ancora, ma ci sto lavorando”, oppure “Non credevo che per questo lavoro fosse necessario esserlo”.

Insomma con un po’ d’intelligenza si possono eludere le domande meno opportune.

Bobbi

Lo avesse chiesto Chiambretti per un’audizione per Markette non sarebbe successo nulla, dal momento in cui per la sua trasmissione l’omosessualità è una caratteristica fondamentale…. 🙂

Pantzini

Qui lo scopo della domanda era chiaro: se avesse risposto ‘sì’ non avrebbe avuto il contratto, o almeno gli avrebbero affiancato un prete cattolico alla conduzione del programma!

RazionalMENTE.net

Sicuro? Non so. Adesso i gay televisivi vanno di moda, fanno audience. Forse desideravano proprio un gay 🙂

Ma è stato Del Noce a chiederglielo? Non è che si informava essendo personalmente interessato… ahem… ? Forse voleva solo sapere cosa c’era… nel pacco 🙂

Pantzini

Vanno di moda i gay allineati: Signorini che dopo aver scheccheggiato alla grande a Markette ti propina un pistolotto sulla volgarità dei gaypride o sulla banalità dei gay in quanto tali… beccandosi pure l’applauso…

RazionalMENTE.net

Vero. In un certo senso potremmo dire che in TV prendono i gay anti-gay. Cioè non i gay, bisex, ecc. di tutti i giorni (e sono tantissimi e poco visibili), ma quelli che rispondono allo stereotipo del gay, con un certo modo di parlare ecc.

Ovviamente poi la gente si farà dei gay un’idea completamente sbagliata.

Poca gente immagina che il gay non ha nessun aspetto particolare e che essere gay non è uno stile di vita ma una questione di gusti.

E chissà che Mastella e altri preti non abbiano nella mente quello stesso stereotipo che corrisponde poco alla realtà.

Per questo motivo io ho spesso cercato di mostrare il volto più comune dei gay, cioè quei gay che difficilmente riusciresti a distinguere dagli etero.

Il mondo gay è tanto vario quanto quello etero. Tra i gay ci sono certamente anche quelli “televisivi”, ma non ci sono solo quelli.

Ci sono poi tantissime persone bisessuali che non vanno certo a dire in giro di essersi innamorati di un altro uomo o di un’altra donna, a meno che non abbiano voglia di dirlo.

Ieri sera alle Iene hanno intervistato Carla Bruni, ex top model che ora si è dedicata al mondo della canzone. Carla Bruni con molta semplicità ha detto di aver fatto sesso con altre donne anche se preferisce gli uomini.

Se tutti fossero così sinceri, o per meglio dire, se ci fossero meno pregiudizi e si riuscisse quindi ad essere più sinceri tutto andrebbe meglio.

La mia lotta per i PaCS, e possibilmente per un vero e proprio matrimonio gay, è soprattutto una lotta contro i pregiudizi. A me personalmente non interessano i PaCS, ma se la coppia gay possibilmente con tanto di figli divenisse una realtà anche nel nostro Paese, ciò costituirebbe un bel colpo contro i pregiudizi e tutti coloro che oggi ancora si sentono “diversi” potrebbero sentirsi più liberi, più accettati e in fin dei conti meno “diversi”.

La mia quindi non è una guerra contro la religione, ma contro i pregiudizi. Una guerra per dare a tutti una vita migliore.

Gabbana ha ragione, nel giro di tre generazioni il problema dell’omosessualità non esisterebbe più. Gli adolescenti che si scoprono gay vivrebbero sereni come tutti gli altri e non sarebbero più costretti a vergognarsi di se stessi, di qualcosa che non ha nulla di negativo e non dipende da loro, non sarebbero più costretti a nascondersi, a fingere, a maturare forti complessi di inferiorità.

Vedete quante brutte cose fa la Chiesa? Non sarebbe più “cristiano” combatterli i pregiudizi invece che cercare in tutti i modi di mantenerli se non addirittura di peggiorarli?

Vassilissa

Ma sì, è come per i divorziati o i conviventi: trent’anni fa erano scandalo, la gente li additava come peccatori, adesso sono normali vicini di casa e nessuno si sogna di negare un posto di lavoro o un incarico pubblico. La società non è andata in pezzi per questo (e che doveva succedere poi?) e non crollerà certo per i pacs, neanche omo.

Chiara P.

Sono d’accordo con razzionalMENTE. E aggiungo:

Mi sembra che la Chiesa affronti ogni questione con un atteggiamento ossessivo-compulsivo. Tutto dev’essere in ordine, nulla fuori posto. Tutto ciò che va fuori dall’ordine naturale che secondo loro Dio ha stabilito è un abominio e va scartato a priori. Proprio come le persone affette da nevrosi i cattolci vogliono tutto sotto controllo, tutto pulito, tutto ordinato secondo un’idea che è nella loro testa.
E’ inevitabile che questa paura per il diverso generi dei pregiudizi… certo che se tenessero per loro tutta questa paura di “sporcarsi”…

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