È scontro aperto tra l’arcivescovo di Milano e il vescovo di Bergamo per il controllo della stampa locale. Come due tycoon dell’editoria, il cardinale Dionigi Tettamanzi e il cardinale Roberto Amadei si contendono i lettori della diocesi ambrosiana, la maggiore d’ Italia con 5,2 milioni di abitanti distribuiti tra le province di Milano, Varese, Lecco, parte di quella di Como e alcuni comuni delle province di Bergamo e Pavia. Tettamanzi ogni anno stanzia oltre 1 milione di euro per finanziare un piccolo impero mediatico: i settimanali Luce a Varese e Resegone a Lecco, i quindicinali La Piazza a Erba (Como) e Città nostra a Sesto San Giovanni, il mensile Il Segno, tre pagine di inserto domenicale sul quotidiano Avvenire e Radio Marconi, in comproprietà con gli editori di Famiglia cristiana (49 per cento la curia di Milano, 51 per cento la Società di San Paolo). A cui si aggiungono la collaborazione con Telenova, di proprietà dei paolini, per la produzione di un programma settimanale sulla Chiesa di Milano, un centinaio di cinema parrocchiali e una casa editrice. Questo sforzo consistente non ha potuto evitare, due anni fa, la chiusura del settimanale diocesano Il Nostro tempo. Dalle ceneri del settimanale è nato Incroci News: un portale internet multimediale, curato da una redazione di sei giornalisti, con oltre 4 mila contatti quotidiani. Per nulla intimorita da tale spiegamento di forze, la diocesi di Bergamo, azionista di maggioranza della Sesaab (Società editrice Santi Alessandro, Ambrogio, Bassiano), è partita alla conquista del territorio milanese. La Sesaab, che pubblica già il quotidiano L’Eco di Bergamo, ha acquisito il controllo del quotidiano La Provincia con le edizioni di Como, Lecco, Sondrio e Varese, più Il Cittadino di Monza e Brianza, storica testata dell’arciprete monzese, in edicola tre volte la settimana. […]
Il testo integrale dell’articolo di Ignazio Ingrao è stato pubblicato sul sito di Panorama
leggendo ciò mi vergogno di essere bergamasco
… il famoso “bugiardino” bergamasco, l’Eco, è straletto in tutta la provincia per le numerose pagine di morti, complete di fotografia… una cosa veramente disgustosa!