De Lucia: sull’art. 7 della Costituzione Napolitano sbaglia

Ci permettiamo di manifestare il nostro dissenso rispetto a quanto dichiarato dal Presidente Giorgio Napolitano in merito all’articolo 7 della Costituzione, che sarebbe un “esempio di come si è saputo conciliare diverse sensibilità”.
Il vero significato dell’art. 7 è stato ben spiegato da Piero Calamandrei su “Il Ponte”, nell’aprile del 1947: “una formula, la quale, venendo a dare ai Patti Lateranensi il carattere di vere e proprie norme costituzionali, avrebbe accolto nella costituzione repubblicana il principio dello Stato confessionale e della religione di Stato consacrato in quei Patti, in aperto contrasto coi principi della libertà di coscienza e della uguaglianza di tutte le religioni di fronte alla legge, proclamati in altri articoli della stessa Costituzione”. L’approvazione fu assicurata, come è noto, dall’improvviso voltafaccia di Togliatti e di un centinaio di deputati comunisti.
La costituzionalizzazione dei Patti Lateranensi rappresenta ancora oggi una tragedia per l’Italia e ha comportato la clericalizzazione dello Stato e la parastatalizzazione della Chiesa, con la cristallizzazione di prebende, privilegi e finanziamenti pubblici di ogni tipo, con la riduzione dell’Italia a Stato a sovranità limitata: limitata perché vaticana.
Non stupisca, allora, quanto dichiarato in queste ore dal Presidente-del-Consiglio-Ombra, monsignor Betori: “no a qualunque riconoscimento giuridico delle coppie di fatto… non c’è alcuna trattativa su questi temi”. Su queste ultime parole, possiamo essere d’accordo: non può e non deve esserci alcuna trattativa dello Stato laico con il Vaticano su questi temi: i monsignori suggeriscano ai fedeli i comportamenti che credono, ma non si permettano di mettere il naso nelle leggi dello Stato.
La coperta è corta: Oltretevere ci si riempie la bocca con la parola “amore”, ma si pratica la violenza della discriminazione, contro gli e le omosessuali, contro la libertà di scelta di ciascun individuo. Dai massimi rappresentanti delle Istituzioni i cittadini si aspettano la difesa della laicità dello Stato, non autoconsegne travestite da mediazioni.

Fonte: Radicali.it

8 commenti

Paolo P.

Ottimo intervento! Andiamo più in là, chiediamo le dimissioni di Napolitano o il suo impeachment.
Saluti libertari,
Paolo.

davide

non posso che unirmi al commento di Daniela.
“Oltretevere ci si riempie la bocca con la parola “amore”, ma si pratica la violenza della discriminazione, contro gli e le omosessuali, contro la libertà di scelta di ciascun individuo.”
Ultimamente per quanto ho sopra citato mi sto convincendo che, visto che la discriminazione è uno dei valori fondanti del cattolicesimo e della Chiesa, non può esserci sana democrazia finchè il clero non sarà o relegato in un angolo come in francia o finchè non saranno considerati alla pari di Al Zawhiri e di Bin Laden.

netzer

quando sento parlare di “oltretevere” credo che si potrebbe rivedere il nome di quel fiume e chiamarlo Stige……..

trotzky

La Chiesa è la più terribile delle dittature. Lo stato italiano è laico e democratico. Non ci può essere nessun punto d’incontro.
Bisogna quindi rendere lo Stato autonomo dalla Chiesa, ma con la classe politica che ci ritroviamo non è possibile.
Allora o si fonda un partito laico, che avrebbe come minimo il 25 % dei consensi e che alleandosi con sinistra radicale, rosanelpugno e sdi sfiorerebbe la maggioranza o si minaccia la stessa maggioranza che, se non imposta la questione, gli faremo venir meno milioni di voti.
Il problema è tutto qua. E’ inutile girarci intorno criticando gli interventi del Papa, piangendoci addosso o rispondendo ai troll che imperversano su questa email.

Lamb of God

La mia opinione è che per ora non riusciremo a scrollarci di dosso questi fossili, per un mare di motivi che vanno dall’appoggio politico a quello economico, dall’elettorato IGNORANTE degli anziani (con tutto il rispetto) a quello consapevole degli indottrinati. Penso fermamente che ci vogliano, nella peggiore delle ipotesi, ancora una quindicina di anni per allineare l’Italia al resto dell’Europa in materia di laicità, però quello che più mi soddisfa è l’avversione delle nuove generazioni a quanto predicato dai più alti pulpiti, oltre all’irreversibile crisi vocazionale.
Stando alle statistiche ufficiali della Chiesa Cattolica (grazie Steve!) fra 20 anni non ci sarà più alcuna nuova vocazione alla vita consacrata e tutti noi sappiam bene che l’età media di preti, vescovi e cardinali è abbastanza alta. Perciò la partita si chiuderà così come si è aperta.

UDM

Con Napolitano, Prodi, Rutelli e compagnia cantando, il tradimento dell’Italia del Rinascimento ha raggiunto nefandezze mai viste e sperimentate.
Che vergogna!
Che delusione!!!
Che rabbia!!!

Carlos

Mi permetto di ricordare che nel 1947 – quando fu accettato il Concordato – il mondo si stava spaccando per la guerra fredda ma la Costituente non aveva ancora finito il suo lavoro, che terminò in dicembre. Se Togliatti non avesse trovato un compromesso, il patto costituente avrebbe potuto saltare. C’era anche la questione del trattato di pace in sospeso e la costituzionalizzazione del Concordato consentì di trovare un accordo di fondo con la DC sulla costituzione e sulla pace repubblicana, che nonostante le tensioni avrebbe retto alla guerra fredda.
Credo che i limiti siano altrove, nel modo in cui il Concordato è stato applicato, ma è una storia lunga.

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